22 November, 2024
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La sedia di Fiorenzo

Mare e Miniere prosegue con la sua programmazione culturale con la straordinaria produzione originale del 2016 “La sedia di Fiorenzo”, nuovo ed inedito spettacolo raccoglie alcuni cortometraggi realizzati dal regista sardo Fiorenzo Serra di (Porto Torres 1921-Sassari 2005), restaurati dall’Associazione elenaleddavox e accompagnati dalle composizioni originali di Mauro Palmas, eseguite dal vivo da una piccola orchestra d’archi e strumenti etnici. Ad introdurre la visione, in programma giovedì 21 luglio, alle 21.00, al Palazzo Ducale di Sassari, sarà un inedito backstage con oltre trecento fotografie su Fiorenzo Serra, realizzato da Renato Morelli nel 1984, durante le riprese della novena di San Francesco di Lula. Le immagini dei cortometraggi “Alba sulla Nurra”, “Assalto alla boscaglia”, “Cingoli sulla terra”, e “Attorno alla città morta” verranno assecondate dalla musica ad evocare il ritmo del movimento delle macchine descritte nei filmati. Immagini efficaci ed incisive supportate e avvolte dalla suggestione di atmosfere musicali che, intrecciandosi e fondendosi in un gioco contrappuntistico, marcano e scandiscono il fluire del tempo, e raccontano con grande impatto emotivo la Sardegna di quegli anni. Ad accompagnare Mauro Palmas (liuto cantabile) saranno Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso), Pietro Cernuto (friscaletto), Marco Argiolas (clarinetto) e Andrea Ruggeri (percussioni), e gli Archaea Strings: Mauro Fabbrucci (violino), Vieri Bugli (violino), Marcello Puliti (viola) e Damiano Puliti (violoncello).

L’evento, promosso con il sostegno della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del comune di Sassari, è un omaggio doveroso a colui che può essere ancora oggi considerato il più grande regista etnografico della nostra isola; un regista “del vero” che si è ampiamente distinto per una preziosissima produzione documentaristica legata alle tematiche del lavoro, dalla quale emerge una attenta e critica osservazione della società sarda, nelle molteplici contraddizioni prodotte nel corso della sua industrializzazione, dalla filiera mineraria prima e dagli impianti petrolchimici poi; un acuto osservatore della realtà isolana e dei suoi rapporti di forza tra arcaismo e progresso, tra stenti e povertà del lavoro agropastorale e miglioramento delle condizioni sociali ed economiche ottenuto anche “grazie” allo stravolgimento del territorio. Proprio la violenza di tale stravolgimento, l’avanzata dei mostruosi mezzi meccanici che, distruggendo migliaia di ettari di rigogliosa macchia mediterranea,rendono possibile la bonifica agraria nelle nostre terre, dal Campidano a La Nurra, risalta nelle forti immagini racchiuse da Fiorenzo Serra in una serie di cortometraggi, prodotti dall’Eftas (Ente per la Trasformazione Fondiaria della Sardegna oggi Ersat), volti a testimoniare l’attività di trasformazione fondiaria messa in atto in Sardegna negli anni Cinquanta.

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Mare e Miniere 2016

Ieri ha preso il via la nuova edizione dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare di Mare e Miniere. Gli stage vedono protagonisti circa cento allievi provenienti da tutta Italia, ai quali è offerta la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata all’approfondimento dei vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Parallelamente prenderà vita anche una produzione originale con protagonisti allievi e docenti che chiuderà la rassegna il 1° luglio.

Dopo il successo di ieri sera dello spettacolo “LUXÌA Contus de fèminas e maìa” che ha visto i racconti di Maria Gabriella Ledda interpretati da Elena Ledda e Simonetta Soro, con le musiche di Mauro Palmas, Silvano Lobina e Marcello Peghin, questa sera la Tonnara “Su Pranu” ospiterà i concerti di Totore Chessa e Accordion Samurai. Si comincia alle ore 21,30 con il solo di organetto di Totore Chessa, il quale proporrà il un viaggio attraverso il ricchissimo patrimonio della tradizione musicale sarda. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta un’intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Alle 22,00 sarà poi la volta di Accordion Samurai, nella nuova formazione che vede protagonisti gli organetti di Markku Lepistö (Finlandia), Dave Munnelly (Irlanda), Simone Bottasso (Italia), e Riccardo Tesi (Italia). Come i leggendari guerrieri giapponesi, questi quattro musicisti, ognuno nel rispettivo genere (trad, folk, liscio, irlandese, jazz, musica da film) hanno unito l’audacia tecnica alla fantasia espressiva, esaltando le possibilità espressive dell’organetto. L’inventività e la dolcezza delle melodie, le sonorità brillanti, le atmosfere intimiste e i ritmi folli della danza popolare verranno sapientemente mescolati da questi strumentisti, il cui impressionante pedigree promette fuochi d’artificio e una magica seduzione musicale.

Gli appuntamenti serali proseguiranno mercoledì 29 giugno, alle ore 21,30, con la presentazione del libro: “Bella Ciao. La Canzone Della Libertà” di Carlo Pestelli, che farà da preludio alla prima del recital “Soglie” tratto dalla “Via Del Pepe” di Massimo Carlotto per la regia di Marco Sanna con Antonio Murru, le scenografie e i burattini di Donatella Pau e le musiche di Mauro Palmas.

La rassegna continuerà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e si terranno presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” di Portoscuso.

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Mare e Miniere 2016

Lunedì 27 giugno prende il via, a Portoscuso, l’edizione 2016 dei seminari di musica, canto e danza popolare di Mare e Miniere, nel corso della quale accanto al già annunciato programma di Stage e Workshop, si terranno una serie di imperdibili eventi serali. L’appuntamento per la prima serata è alle ore 22,00, nella splendida cornice della Vecchia Tonnara “Su Pranu” con lo spettacolo “LUXÌA Contus de fèminas e maía” con Mauro Palmas, Elena Ledda, Simonetta Soro, Silavano Lobina. 

La vita quotidiana, la fatica, gli affanni, la gioia, gli amori, la straordinarietà delle nostre donne. Intense figure femminili raccontate con indulgente ironia attraverso i racconti di Maria Gabriela Ledda. La narrazione, affidata a Elena Ledda e  Simonetta Soro, dipinge, come in una tela, vicende e luoghi che catturano l’ascoltatore e lo avvolgono in una dimensione familiare, nella quale sono riconoscibili personaggi del passato e del presente, con la loro unica e universale bellezza. Il racconto sarà sapientemente accompagnato ed arricchito dai musicisti in scena. Un lavoro scritto interamente in lingua sarda, che si propone ancora una volta di vincere la sfida della capacità della nostra lingua di essere altamente espressiva, nobile e poetica.

La rassegna proseguirà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere.

“Educazione al valore della memoria come insegnamento per il futuro” è questo l’obiettivo principale che la rassegna persegue, ormai da anni, proponendo una settimana di vacanza-studio nel fascinoso Sulcis Iglesiente con un ricco programma di Stages dedicati alla musica popolare.

Artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, offriranno la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta di un genere relegato, solitamente, tra quelli minori, come dimostra l’accezione negativa che è attribuita spesso al termine popolare.

Al contrario, la musica popolare rappresenta la voce del popolo, quella della vita, che, con la sua immediatezza comunicativa carica di emozioni e passioni, diventa elemento fondamentale per l’educazione alla profondità del sentire, all’empatia ed alla bellezza, nella quale ogni spettatore, di qualsiasi età o estrazione culturale, può immedesimarsi e riconoscersi.

Gli stages, attraverso lezioni frontali, offriranno l’occasione per approfondire i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.

Agli allievi sarà offerta, così, la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata alla realizzazione di produzioni originali e di un concerto finale, appuntamento ormai irrinunciabile di tutta la rassegna e assai apprezzato negli anni precedenti.

Possono partecipare ai seminari anche cultori ed appassionati, che per la prima volta desiderano avvicinarsi allo studio degli strumenti della tradizione musicale italiana in quanto non sono richieste particolari conoscenze musicali. Per i musicisti già formati e più esperti sono previste anche Master Class di approfondimento.

Ad arricchire ed ampliare ulteriormente la proposta formativa e culturale dell’edizione 2016 sarà anche la presenza dello straordinario percussionista e cantante italo-francese Carlo Rizzo a cui è stata affidata la conduzione del corso di percussioni, che si preannuncia come uno dei più numerosi di tutta la rassegna. Specialista e precursore dell’evoluzione tecnologica dei tamburi a cornice, e dotato di una tecnica esecutiva unica, Rizzo proporrà un viaggio musicale attraverso i ritmi e i suoni del tamburo a cornice da lui inventato e dei tamburelli tradizionali del mondo, ma soprattutto non mancheranno le sue particolari tecniche manuali, che prevedono l’utilizzo delle dita e delle differenti parti della mano destra per sviluppare una forma originale di poliritmia.

Come nella precedente edizione, non mancherà il corso di launeddas tenuto da Luigi Lai, leggenda vivente della musica sarda e depositario del repertorio tradizionale del doppio flauto isolano. La sua presenza nel corpo docente rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello della kermesse sarda, tanto per l’esemplare dedizione allo studio ed alla musica, quanto per il suo peculiare approccio stilistico alle launeddas, appresso da grandi maestri come Efisio Melis.

Restando sempre tra i massimi esponenti della musica sarda, di grande rilievo è anche la presenza di Totore Chessa che terrà il corso di organetto diatonico, accompagnando gli allievi alla scoperta del repertorio dei balli tradizionali dell’Isola. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta una intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Docenti degli altri corsi saranno: Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne e zampogna), Nando Citarella e Nathalie Leclerc (percussioni e danze popolari), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo), Simone Bottasso (musica d’insieme).

Altra importante novità di quest’anno è l’introduzione del laboratorio per bambini “Una Miniera di Idee” condotto da Agnese Ermacora e Giorgio Maria Condemi. Si tratta di un particolare stage di improvvisazione, scrittura creativa e dialogo sonoro, rivolto ai ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria o del primo anno della scuola secondaria di primo grado, anche con bisogni educativi speciali.

Gli stage si terranno dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e naturalmente, accanto attività didattiche del mattino, è previsto un ricco programma collaterale con spettacoli di teatro e danza, incontri letterari, balli in piazza, nonché escursioni in barca e a piedi.

Crocevia di incontri per i musicisti di tutto il bacino del Mediterraneo, “Mare e Miniere” è, insomma, un laboratorio culturale unico nel suo genere dove la world music si fa veicolo di profonda interazione umana e culturale. 

Su Pranu 2 Su Pranu 1

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Mare e Miniere 2016 entra nel vivo con la serie di seminari di musica, canto e danza popolare che si terranno dal 27 giugno al 2 luglio 2016 a Portoscuso, nella splendida cornice dell’Antica Tonnara “Su Pranu”. Parallelamente al già annunciato programma dei seminari, nel corso della rassegna è previsto un ricco programma di concerti serali, che si aprirà il lunedì 27 giugno, alle ore 22,00, presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” con lo spettacolo “Luxìa Contus de fèminas e maìa” con Elena Ledda, Simonetta Soro, Mauro Palmas, Silvano Lobina, Marcello Peghin.

Martedì 28 giugno, la serata si aprirà alle ore 21,30, con il concerto per organetto solo di Totore Chessa, a cui seguiranno alle 22,00, gli Accordion Samurai, nella nuova formazione che vede protagonisti gli organetti di Riccardo Tesi, Markku Lepistò, David Munelly e Simone Bottasso.

Mercoledì 29 Giugno alle ore 21,30 si terrà la presentazione del Libro: “Bella Ciao. La Canzone Della Libertà” di Carlo Pestelli, che farà da preludio alla prima del recital “Soglie” tratto dalla “Via Del Pepe” di Massimo Carlotto per la regia di Marco Sanna con Antonio Murru, le scenografie e i burattini di Donatella Pau e le musiche di Mauro Palmas. Giovedì 30 giugno, alle ore 22,00, si terrà un Evento Speciale che vedrà protagonisti Luigi Lai alle launeddas, Pietro Cernuto al friscaletto e alla zampogna e Fabio Rinaudo alla cornamusa, a cui seguiranno i balli in piazza fino a tarda notte.

Il programma serale della rassegna si concluderà venerdì 1 luglio, alle ore 22,00, con l’atteso concerto per sole percussioni di Carlo Rizzo, mentre alle 22,30, docenti ed allievi dei seminari saranno protagonisti di una produzione originale. A seguire ancora balli in piazza fino a tarda notte. Ad arricchire il programma delle varie serate saranno anche eventi a sorpresa con i docenti dei seminari. Insomma, Mare e Miniere si conferma come un’esperienza davvero imperdibile, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari.

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Stamane il Consiglio regionale ha ricordato a Carbonia il 71° anniversario della Liberazione in una manifestazione che si è svolta al Teatro centrale, con la partecipazione di oltre 250 studenti delle scuole superiori di Carbonia (il “Cesare Beccaria”, il “Giovanni Maria Angioy” e l’“Antonio Gramsci-Amaldi”), accompagnati dai loro insegnanti.

Dopo il saluto del sindaco, Giuseppe Casti, che ha invitato i giovani «a non dare mai nulla per scontato impegnandosi ogni giorno per difendere diritti, libertà, sapere e conoscenza», ha preso la parola il presidente del Consiglio Ganau, con un intervento centrato su temi come il lavoro e la lezione morale e civile che deriva dall’esperienza storica della Liberazione, con precisi richiami all’attualità ed alle difficili sfide che interrogano le istituzioni e la politica e riguardano da vicino il futuro dei giovani.

In primo luogo, Gianfranco Ganau ha sottolineato la scelta di «celebrare la Liberazione fuori dal palazzo» e, in particolare, a Carbonia «perché questo territorio ha subito forse più di altri le conseguenze nefaste della crisi». «In questa giornata – ha aggiunto – il mio pensiero non può non andare alle tante donne ed ai tanti uomini che lottano per il lavoro, alle tante vertenze irrisolte, ai lavoratori dell’Alcoa».

Subito dopo il presidente sì è soffermato sulla seconda ricorrenza della giornata, il 70° anniversario del voto alle donne, ricordando che «solo una società con pari opportunità è una società più giusta» e presentando la figura di Marisa Ombra, vice presidente nazionale dell’Anpi, graditissima ospite della manifestazione e protagonista di una grande storia di impegno politico e civile: dalla partecipazione alla lotta partigiana ad appena 18 anni alle grandi battaglie del dopoguerra per i diritti delle donne.

«Dal dopoguerra abbiamo fatto molti passi avanti – ha aggiunto Ganau – come il divorzio, l’aborto e l’inserimento della violenza sessuale fra i reati contro la persone ma il processo culturale è ancora lungo; solo la scorsa legislatura la Regione Sardegna ha bocciato con il voto segreto di un parlamento di uomini la doppia preferenza di genere.»

Affrontando il tema dell’eredita politica e morale della Resistenza, il presidente del Consiglio regionale ha citato, fra i meriti di quella stagione, «l’aver permesso alla società di esprimersi dal basso, di partecipare alla vicenda collettiva, di lasciarsi alle spalle un periodo come il fascismo tutto era stato spolicitizzato ed appiattito». «E’ un filo della storia che dobbiamo riprendere – ha detto ancora Ganau rivolgendosi ai giovani – perché quello che sta accadendo nel mondo non è troppo diverso da quello che accadeva allora, quella è questa gioventù hanno qualcosa in comune e, soprattutto, quello che sta accadendo nel mondo non può lasciarci indifferenti».

Il presidente del Consiglio regionale ha quindi accostato «l’Europa di ieri che ha conosciuto la tragedia della guerra e del nazismo a quella di oggi che reagisce istericamente chiudendo le frontiere a chi fugge dalla guerra, dimenticando che i profughi di oggi hanno gli stessi sogni dei nostri ragazzi: un amore, l’istruzione, un lavoro, un futuro».

In conclusione, l’appello finale ai giovani: «La nostra generazione ha forse la responsabilità di non aver saputo interpretare la lezione che ci ha consegnato la storia, per questo dovete essere migliori di noi, fare politica, lottare per i diritti e l’uguaglianza senza mai dimenticare che la democrazia è un bene prezioso che va difeso e conquistato ogni giorno».

Prima di dare la parola alla signora Marisa Ombra, il presidente Ganau ha consegnato una medaglia ricordo del Consiglio a Modesto Melis, ex deportato nel campo di concentramento nazista di Mauthausen. Un po’ emozionato all’inizio ma via via sempre più lucido, Melis ha ricostruito le avventurose vicende che lo portarono nel campo di concentramento, da cui tornò vivo “forse con po’ di fortuna” perché un compagno di prigionia gli attribuì un “mestiere” che lui nemmeno conosceva.

Infine, la testimonianza appassionata di Marisa Ombra nel Piemonte in pieno caos dopo l’armistizio dell’8 settembre e poco tempo tempo dopo teatro della sanguinosa guerra civile. «Sentimmo il bisogno di fare qualcosa per il dire il nostro No alla guerra ed alla paura – ha ricordato – perché era necessario». «E fu – ha aggiunto – un passaggio di grandissimo valore per le donne che, in pochissimo tempo, passarono dalla confezione del corredo e dai lavori di casa al fronte, in un esercito di volontari come quello dei partigiani».

«Con una mia compagna che aveva il nome di battaglia di Trottolina – ha raccontato Marisa Ombra – sognavamo sul finire della guerra come sarebbe cambiato il mondo, forse con utopia lo immaginavamo con il lavoro per tutti e senza carceri perché nessuno avrebbe più avuto bisogno di rubare.»

«La nostra battaglia non è finita – ha detto in conclusione rivolta ai giovani -: ma adesso tocca a voi che vivete una età difficilissima in cui bisogna fare grandi scelte, non rinunciate alla conoscenza, non rassegnatevi ad una vita mediocre e, soprattutto, non arrendetevi mai.»

Al termine dell’intervento della signora Ombra, applauditissimo, la manifestazione è proseguita con lo spettacolo “Nostra Patria è il mondo intero”, con dialoghi di Bruno Gambarotta, musiche tratte dalle più celebri canzoni italiane del Risorgimento eseguite da Mauro Palmas, Silvano Lobina e Marco Argiolas, con le voci di Elena Ledda e Simonetta Soro.

Carbonia 2Carbonia 1 Carbonia 6 Consegna medaglia a Marisa Ombra 2 Consegna medaglia a Marisa Ombra Marisa Ombra a Carbonia 2 Marisa Ombra a Carbonia

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“Mare e Miniere” prosegue la sua programmazione con un doppio appuntamento da non perdere. Si parte questa sera alle ore 20,30 al Teatro Electra (Piazza Pichi) di Iglesias con la sonorizzazione dal vivo di “Cenere”, film muto del 1916, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice nuorese Grazia Deledda, e restaurato digitalmente. Prodotto da Arturo Ambrosio e dalla Caesar Film di Torino e girato per le esterne prevalentemente in Piemonte, in quanto la Sardegna non era raggiungibile a causa dei sommergibili austriaci, il film fu diretto da Febo Mari su soggetto della grande attrice Eleonora Duse, la quale dopo l’abbandono delle scene teatrali nel 1908, si convinse anche ad esserne lei stessa protagonista. La recitazione dell’attrice è singolarmente misurata (non parla mai davanti alla macchina da presa), in contrasto con quella di Febo Mari, che recita con una certa concitazione e parla continuamente. Cenere è anche l’unica interpretazione cinematografica della Duse.
Presentata in occasione dei cento anni dalla realizzazione della pellicola ed in collaborazione con la Fiera del Libro di Iglesias, questa produzione originale mescola musica, cinema e teatro in un tutt’uno di grande suggestione, con la voce narrante di Simonetta Soro che aprirà la serata tracciando un percorso utile alla visione del film, e successivamente la proiezione della pellicola, il cui commento sonoro è affidato alle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Mauro Palmas (liuto cantabile), accompagnato da un ristretto ensemble acustico, composto da Alessandro Foresti (pianoforte) e Silvano Lobina (basso).

Domani, alle ore 11,00, “Mare e Miniere” si sposterà a Carbonia presso il teatro Centrale, per lo spettacolo “Nostra Patria è il Mondo Intero” con ideato e diretto da Mauro Palmas, figura di spicco nel panorama della musica mediterranea, da tantissimi anni impegnato con passione anche in un interessante percorso di ricerca teso al recupero della musica popolare, sarda e non solo, nella quale ha avuto grande spazio il repertorio della canzone storico-politica.L’intento di questo particolare recital, la cui realizzazione è stata patrocinata anche dalla presidenza del Consiglio regionale della Sardegna e dall’A.N.P.I., è di far riemergere in chiave più attuale, ma senza pretese revisionistiche, pagine archiviate della nostra musica e della nostra cultura, attraverso un equilibrato rigore filologico e un necessario spirito critico che il tempo e lo sviluppo della storia impongono.Il risultato è uno spettacolo di fortissimo impatto emotivo: un coinvolgente viaggio tra musica e parole che ripercorre, attraverso una nuova interpretazione creativa, le pagine indimenticabili della musica e della cultura popolare, legate fortemente ai capitoli sociali e civili dell’ italia dal 1860 al 1960; un percorso nella memoria, non solo musicale ma anche ideale e culturale, un viaggio nella storia rivisitata  con arrangiamenti freschi e moderni tra folk-music e raffinato jazz-swing, scandito e accompagnato dalle efficacissime letture sugli avvenimenti storico-politici di Bruno Gambarotta: uno dei più lucidi e brillanti protagonisti della scena culturale italiana. Un “libro” avvincente di storia musicale alternativa nel quale sfogliare, ascoltandole, ricche testimonianze canore di cultura popolare che difficilmente si trovano nelle versioni ufficiali, interpretate dallo spirito critico e ironico di Gambarotta, geniale nel saper osservare la contemporaneità e offrire una lettura sempre pungente della realtà. Tra i brani, che procederanno in un ordine storico-cronologico, prenderanno vita le letture dei testi originali di sua composizione. In scaletta  da “Andiremo in Roma Santa”, la più antica, un canto dei primi del ‘700, nato durante la guerra di successione spagnola, alle canzoni garibaldine tra le quali, “Rondinella d’Aspromonte” e “Camicia Rossa”, a quelli della resistenza, come “Partigiani chiamateci ancora” e “Bella Ciao”, passando attraverso i canti delle lotte operaie, quelli antifascisti e delle due guerre mondiali. Canti che fanno capaci di far rivivere i drammi e le sofferenze procurati dalla guerra e delle lotte politiche e sociali, o anche la semplice gioia di vivere. In scena grandissimi interpreti: Elena Ledda alla voce e Mauro Palmas alla voce e alle mandole, protagonisti indiscussi del canto sardo e della musica mediterranea; Maurizio Geri alla chitarra, Simonetta Soro, altra voce superba della musica sarda, Silvano Lobina al basso e Marco Argiolas al clarinetto e clarinetto basso.

Teatro Electra_big

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Teatro Electra_big

Dopo il grande successo delle Anteprime dei Seminari di Musiche, Canto e Danza Popolare, tenutesi dal 24 al 26 marzo, la rassegna musicale itinerante “Mare e Miniere” prosegue la sua programmazione ad Iglesias venerdì 22 aprile alle ore 20,30 presso il Teatro Electra, in Piazza Pichi, con “Cenere”, sonorizzazione dal vivo del film muto del 1916, tratto dal romanzo omonimo della scrittrice nuorese Grazia Deledda, e restaurato digitalmente.

Presentata in occasione dei cento anni dalla realizzazione della pellicola ed in collaborazione con la Fiera del Libro di Iglesias, questa produzione originale mescola musica, cinema e teatro in un tutt’uno di grande suggestione, con la voce narrante di Simonetta Soro che aprirà la serata tracciando un percorso utile alla visione del film e, successivamente, la proiezione della pellicola, il cui commento sonoro è affidato alle musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Mauro Palmas (liuto cantabile), accompagnato da un ristretto ensemble acustico, composto da Alessandro Foresti (pianoforte) e Silvano Lobina (basso).

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Torna “Mare e Miniere”, la rassegna musicale itinerante organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti.

Per la sua nona edizione, la rassegna propone un ricco cartellone di artistico, educativo e naturalistico, il cui obiettivo è ridare centralità ai luoghi legati al mare e alla cultura geomineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio dalle radici culturali profondissime e dal fascinoso patrimonio storico ed archeologico.

Seguendo la collaudata formula delle precedenti edizioni, dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con una serie di interventi culturali ibridati che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

“Mare e Miniere” si aprirà ad Ozieri (Ss) il prossimo 22 febbraio alle 18,30, nella splendida cornice della Cattedrale dell’Immacolata, con il concerto di musica sacra “Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco”, realizzato in collaborazione con la Diocesi e l’Archivio Storico Diocesano di Iglesias, e già proposto come evento inaugurale della rassegna lo scorso anno. Il suggestivo recital, la cui direzione artistica è curata dal compositore e virtuoso della mandola e del liuto cantabile Mauro Palmas, prevede l’escussione di “Gocius” campidanesi dedicati al martire sulcitano, “Gosos” in lingua spagnola di matrice medievale e musiche liturgiche, che rappresentano i punti più alti del patrimonio devozionale-popolare della Sardegna. Protagonisti sul palco saranno le meravigliose voci di Elena Ledda e Simonetta Soro, il maestro di organo Alessandro Foresti, il liuto cantabile di Mauro Palmas, la chitarra di Marcello Peghin, e il mandoloncello di Silvano Lobina.

Dal 24 al 26 marzo 2016, Iglesias ospiterà l’anteprima dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare con i corsi di Canto Popolare (docenti Elena Ledda e Simonetta Soro), Organetto Diatonico (docente Totore Chessa) e Launeddas (docente Luigi Lai). Sarà un’occasione preziosa non solo dal punto di vista musicale, ma anche per assistere dal vivo ai meravigliosi riti della Settimana Santa che annualmente si tengono ad Iglesias.

Il programma di Mare e Miniere 2016 entrerà nel vivo dal 27 giugno al 2 luglio 2016 con la serie completa dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, in un’edizione arricchita ed ampliata nella proposta formativa, dopo il grande successo di pubblico degli scorsi anni. I corsi saranno tenuti da grandi maestri come Luigi Lai (Launeddas) e Totore Chessa (organetto diatonico), depositari del repertorio tradizionale della musica sarda, e da alcuni tra i principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne o pastorali), Carlo Rizzo (percussioni), Nando Citarella (percussioni e danze popolari con Nathalie Leclerc), Simone e Nicolò  Bottasso (musica d’insieme), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo). Gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale.Concerto a Is Solinas 1

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Grandi emozioni all’alba, a Is Solinas, con il concerto del sestetto Lantias di Elena Ledda, organizzato nell’ambito di “Mare e Miniere”, dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio,  Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti, in collaborazione con l’Associazione Onlus Pozzo Sella, che ha organizzato l’escursione notturna dalla Basilica di Sant’Antioco alla spiaggia di Is Solinas, “Lungo il cammino minerario di Santa Barbara”, con la collaborazione della Consulta delle Associazioni, della Rete Nazionale dei Cammini e con il patrocinio dei comuni di Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Giba, Masainas e della ASL Carbonia.

Dalle 6.00 alle 7.00, Elena Ledda, Simonetta Soro, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina e Andrea Ruggeri, hanno proposto ai circa 150 presenti (125 dei quali erano reduci dall’escursione di 16,5 km durata tutta la notte) una selezione dei migliori brani della loro produzione. in un ambiente diventato presto magico grazie alla musica e allo straordinario paesaggio e all’ora di svolgimento.

«Si tratta di un’iniziativa davvero speciale quella messa in campo in collaborazione con l’associazione Pozzo Sella – ha spiegato il direttore artistico di Mare e Miniere, Mauro Palmas -, Sono eventi come questo che generano forze motrici importanti per la valorizzazione culturale e sociale del territorio. Mare e Miniere in questi mesi ha lavorato fortemente in questa direzione, e abbiamo già posto solide basi per la prossima edizione della nostra rassegna.»

La giornata degli escursionisti era iniziata nella tarda serata di ieri, in piazza Alcide De Gasperi, a Sant’Antioco, davanti alla Basilica di Sant’Antioco che è stata visitata grazie alla disponibilità del parroco don Mario Riu, fino all’orario di partenza, poco prima della mezzanotte. L’arrivo sulla spiaggia di Is Solinas questa mattina, poco dopo le 5.00, quando l’alba era ancora lontana. Alle 6.00, puntuali, sono arrivate le prime note del concerto, al termine del quale, il sindaco di Masainas, Ivo Melis, ha donato a Elena Ledda e Mauro Palmas, al presidente dell’associazione Pozzo Sella Giampiero Pinna e alla stessa associazione, un libro sulla storia del paese.

L’escursione odierna rientra nel programma di iniziative con le quali l’Associazione Onlus Pozzo Sella promuove la conoscenza dello straordinario patrimonio storico-culturale, naturalistico-ambientale, socio-antropologico e religioso presente lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, oltre che favorire la buona pratica dell’escursionismo come fonte di benessere del fisico e dello spirito. L’Associazione Pozzo Sella ritiene di fondamentale importanza perseguire questa finalità ora che, a conclusione della prima fase di interventi per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara, è stata verificata la possibilità di rendere percorribile a piedi, in tempi brevi e con l’impiego di modeste risorse finanziarie, l’intero itinerario che si potrà percorrere in 24 tappe su una lunghezza di quasi 400 km.

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L’Associazione Onlus Pozzo Sella, con la collaborazione della Consulta delle Associazioni, della Rete Nazionale dei Cammini e con il patrocinio dei comuni di Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu, Giba, Masainas e della ASL Carbonia, ha organizzato un’escursione dalla basilica di Sant’Antioco alla spiaggia di Is Solinas-Sa Salina in Comune di Masainas lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara.

Il raduno e la registrazione dei partecipanti sono previsti a partire dalle ore 22.00 nella piazza antistante la Basilica di Sant’Antioco che, grazie alla disponibilità del parroco don Mario Riu, potrà essere visitata dai partecipanti fino all’orario di partenza dell’escursione previsto intorno alle ore 23.30. La visita alla basilica di Sant’Antioco è particolarmente significativa, in quanto avviene nel 400° anniversario del ritrovamento delle reliquie del patrono della Sardegna, per la cui ricorrenza è stato proclamato l’Anno Giubilare e sono state esposte ai fedeli le reliquie del Santo.

L’arrivo alla spiaggia di Is Solinas Sa Salina è previsto intorno alle ore 5.30 di domani mattina, dove ai primi bagliori dell’alba avrà inizio il concerto.

Il tracciato si sviluppa prevalentemente in piano e può essere percorso anche da principianti dell’escursionismo, purché muniti di scarpe da trekking e si trovino in buone condizioni fisiche per percorrere l’impegnativa distanza di circa 16,5 km.

Pur potendo contare sulla suggestiva illuminazione della luna piena, è indispensabile che ogni partecipante sia munito di una torcia con autonomia di almeno 5 ore.

L’escursione è gratuita, ognuno partecipa sotto la sua diretta responsabilità con la firma di una liberatoria che solleva gli organizzatori da qualunque responsabilità e i partecipanti dovranno concorrere con il contributo di 4 euro alla parziale copertura dei costi per l’organizzazione della manifestazione.

I partecipanti dovranno curare autonomamente il raggiungimento del punto di partenza e il rientro dal punto di arrivo tenendo presente che presso la spiaggia di Is Solinas Sa Salina sarà disponibile un ampio parcheggio per le auto. Per agevolare il raggiungimento del punto di partenza dal parcheggio ubicato presso di punto di arrivo dell’escursione si sta valutando con l’Amministrazione comunale di Masainas la possibilità di rendere disponibile un bus navetta di limitata capienza, circa 25 posti, che potrà essere utilizzato, su prenotazione e fino a concorrenza dei posti disponibili, dai soli autisti che alla fine del percorso si impegnano ad accompagnare altri autisti a recuperare le loro auto dal paese di Sant’Antioco.

All’arrivo dell’escursione la cantante Elena Ledda, con il sestetto Lantias, composto da Simonetta Soro, Mauro Palmas, Marcello Peghin, Silvano Lobina e Andrea Ruggeri, terrà un concerto dalle ore 6.00 alle ore 7.00, all’alba di sabato 29 agosto 2015, nella splendida cornice naturale del golfo di Palmas caratterizzata dagli stagni costieri e dal sistema dunale di Is Solinas dove, assieme ai fenicotteri e alla ricca fauna ornitologica tipica delle zone umide, sarà possibile stare a contatto con i ginepri secolari che caratterizzano la fitta copertura vegetale delle colline di sabbia. Il concerto è organizzato nell’ambito di “Mare e Miniere”, dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna, della Regione Autonoma di Sardegna – Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio,  Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dei comuni coinvolti,

Anche con l’organizzazione di questa escursione, l’Associazione Onlus Pozzo Sella intende promuovere la conoscenza tra i cittadini dello straordinario patrimonio storico-culturale, naturalistico-ambientale, socio-antropologico e religioso presente lungo il Cammino Minerario di Santa Barbara, oltre che favorire la buona pratica dell’escursionismo come fonte di benessere del fisico e dello spirito. L’Associazione Pozzo Sella ritiene di fondamentale importanza perseguire questa finalità ora che, a conclusione della prima fase di interventi per la costruzione del Cammino Minerario di Santa Barbara, è stata verificata la possibilità di rendere percorribile a piedi, in tempi brevi e con l’impiego di modeste risorse finanziarie, l’intero itinerario che si potrà percorrere in 24 tappe su una lunghezza di quasi 400 km.

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