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Sardegna e Portogallo, uniti da un forte legame culturale ed identitario e dalla stessa coordinata geografica, tra Mediterraneo e Oceano Atlantico, all’estremo occidente d’Europa.
Cultura e musica di eccellente qualità nella seconda edizione della manifestazione internazionale “Latitudine 39 – Summer Fest”, organizzata a Villasimius dal Comune in collaborazione con l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e il patrocinio dell’Instituto Camões Portugal, dell’Università di Padova e del suo Dipartimento di studi linguistici e letterari. Dal 29 giugno al 15 luglio quattro serate e sei eventi straordinari (aperti a tutti e gratuiti) nei tre punti nevralgici del paese, Giardini al Parco Bussi, Piazza Gramsci e Porto Turistico, a due passi dalle acque limpide e cristalline delle calette, tra dune di sabbia bianca e scenari incantevoli.
Il fado, il canto più antico di Lisbona, voce della nostalgia e del dolore, della tristezza e dell’allegria, sulle note malinconiche della musica portoghese, e le parole dei grandi poeti. Una immersione nella cultura lusitana intrisa di suggestioni sarde e mediterranee e brani di toccante intensità, in una delle località turistiche più belle della costa sud orientale dell’isola.
L’inaugurazione di questa sera, vedrà alle 21.00, ai Giardini al Parco Bussi, Manuel Alegre, uno dei massimi poeti e romanzieri portoghesi contemporanei, tra i principali protagonisti del lungo processo culturale e politico che portò alla caduta della dittatura di Salazar in Portogallo, parlamentare dal 1975, candidato alle elezioni presidenziali nel 2006 e 2011. L’autore originario di Águeda (1936) sarà protagonista di un reading poetico tratto dal suo libro di poesie “Bairro Occidental” (2015) e della conversazione pubblica sui legami storici tra Portogallo e Italia, in particolare con la Sardegna. A cinquant’anni dalla pubblicazione di quello che è probabilmente il suo libro di poesia più letto e cantato “Praça da Canção”, Alegre è ritornato nel 2015 con un un’altra opera in versi di protesta e indignazione nei confronti di questo terzo millennio e le nuove forme di dittatura, in particolare i mercati del “quartiere occidentale”. Un libro contro la contaminazione del linguaggio, il degrado della poesia e il declino nazionale e dell’Europa. “L’unica risposta possibile è la poesia, di nuovo necessaria per reagire a questi tempi”.
Subito dopo, alle 23.00, seguirà il concerto di Silvia Belfiore, tra le più stimate musiciste e interpreti italiane per pianoforte solo, piemontese (Alessandria), ma da lungo tempo oramai trasferita a Villasimius. Solista in oltre cinquecento concerti e in formazioni cameristiche nei palchi di tutto il mondo, docente di piano e della storia della musica in Portogallo e titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio di Pavia, appassionata ricercatrice delle più diverse forme di espressione, porterà un repertorio di musiche di epoca moderna e contemporanea dedicate all’universo acqueo dell’Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo, su opere di compositori europei, africani e sudamericani.
Il 1 luglio la musicalità della poesia portoghese, della saudade. Il fado, forma di espressione popolare nata nei vicoli dentro il cuore di Lisbona arriverà alle 21.30, ai Giardini al Parco Bussi. Un concerto intenso e profondo “ao vivo Villasimius” di Antònio Chainho, uno dei più grandi maestri di guitarra portuguesa e la voce prodigiosa di Isabel Norohna, cantante di Lisboa tra le migliori fadiste e sperimentatrice su differenti forme d’arte. Sentimenti della vita, della speranza, del dolore, dell’amore, della malinconia. Storie di tutta l’umanità che incantano il pubblico e regalano emozioni forti e di profonda sensualità. Dal 2016 Antònio e Isabel hanno dato vita a una formazione internazionale di Fado tradizionale e di jazz lusitano contemporaneo, con un occhio attento alle esperienze musicali dell’altra riva dell’Atlantico.
Il 6 luglio, in Piazza Gramsci, alle 21.30, si riparte dalla tradizione della Sardegna e del Mediterraneo che custodisce il benefico legame con la terra, le radici e la storia, con i maestri di launeddas Andrea Pisu e di organetto Vanni Masala. Insieme sono i “Fantafolk”, e con una straordinaria padronanza degli strumenti tradizionali sardi, ricercano e propongono ritmi e atmosfere sarde e mediterranee, tra creazioni elettriche e world jazz. Una performance esaltante e coinvolgente, a cui si aggiunge per ogni brano una sorta di racconto che illustra le origini dei motivi tradizionali e le diverse forme di rielaborazione dei brani, al confine tra le diverse e colorate culture del Sud. Da anni esportano l’eccellenza dell’arte musicale dell’isola nei più prestigiosi festival del mondo.
Il 15 luglio due eventi dedicati alla potenza magnetica del canto e della musica, nel vortice liberatorio della danza. La frenetica pizzica-pizzica, la musica rituale del fenomeno del tarantismo, la grande tradizione popolare del Salento, per una travolgente festa di chiusura in cui si verrà trascinati dai ritmi ipnotici e incrociati dei grandi maestri del tamburello. Alle 21.30 il palco del suggestivo Porto Turistico si animerà con i Tamburellisti di Torrepaduli (Ruffano-Lecce), gruppo storico di pizzica, tra i più importanti protagonisti della rinascita della musica e delle danze del Salento e della Puglia, attivi dal 1990. La “Pizzica di guarigione” che guarisce i tarantati (i morsicati dal mitico ragno) con sette tra i musicisti e danzatrici del gruppo, per un concerto altamente coinvolgente, tra strumenti tradizionali a corda e percussione e balli coreografici, eseguiti dalle danzatrici della pizzica. Alle 20.30, prima del concerto, Pierpaolo De Giorgi, leader dei Tamburellisti, sarà al centro della conversazione pubblica su “La musica è guarigione” nelle società tradizionali di Puglia, Sardegna e Mediterraneo.