22 November, 2024
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Il senatore Silvio Lai (PD) è intervenuto in commissione Bilancio nel dibattito sul DL sulla ricostruzione nei luoghi colpiti dal terremoto.
«Il provvedimento raccoglie gli impegni indicati dal Parlamento e si presenta come una normativa sistematica che raccoglie le migliori prassi recenti non solo relative agli interventi sismici e alla ricostruzione, ma anche alle procedure di appalto, massimizzate per trasparenza e controllo, agli interventi di sostegno economico, alla rinascita di territori resi fragili da crisi economiche e sociali» ha detto Silvio Lai presentando la sua relazione al Dl ricostruzione dopo il terremoto di Amatrice e Accumuli. 

«Il modello di intervento – ha aggiunto Silvio Lai – si ispira alle esperienze recenti più efficienti ed efficaci come quelle della ricostruzione dopo il sisma dell’Emilia Romagna, mentre il modello sugli appalti assume come base l’esperienza di expo Milano, con un forte ruolo di supervisione da parte dell’autorità anticorruzione. Comuni e Regione sono uniti nella gestione della ricostruzione per garantire trasparenza e partecipazione mentre sul lato dell’efficienza e della velocità d’azione sono individuate 4 centrali uniche di acquisto dedicate, una per ogni regione. La ricostruzione è condizionata dalla situazione di partenza di siti abitativi con una ridotta presenza e un interesse non diffuso alla ricostruzione. Si tratta di piccoli paesi con alto livello di emigrazione, una popolazione anziana, una forte presenza di case non più abitate, ed un’economia rurale prevalente.»
«In questo contesto – ha detto ancora Silvio Lai – il solo sostegno ai proprietari di prime case genererebbe una ricostruzione inadeguata sul piano della restituzione del profilo identitario, da cui la necessità di sostenere la ricostruzione di tutte le abitazioni comprese le seconde case. Tuttavia anche una ricostruzione totale non restituirebbe all’efficienza il tessuto economico che ha necessità di essere ricostruito, ricostituito e rafforzato, se non creato ex novo. L’intervento si traduce così in una proposta integrata per le ’zone interne’ intese come aree dotate di un tessuto economico-sociale con un’età media elevata, pochi giovani e aziende fragili, o perché rurali o perché turistiche stagionali.»
«L’intero processo – ha concluso Silvio Lai – si basa su un tessuto di imprese e professionisti che si dedicano alla ricostruzione con sistemi di verifica mutuati dall’esperienza expo ma adeguati al territorio colpito dal sisma. Modelli condivisi con enti locali, ordini professionali e rappresentanza delle imprese. Saranno predisposte white list per imprese e professionisti e garantita la totale trasparenza pubblica dell’accesso e del controllo delle attività svolte.»

Silvio Lai 1

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Silvio Lai 1

«L’impegno della Giunta per la ricapitalizzazione totale della Sogeaal utilizzando la novità del decreto Madia è un fatto positivo e concorre ad una strategia di salvataggio dell’aeroporto di Alghero. A questo proposito occorre valutare anche la possibilità di supportare le politiche di sostegno alle compagnie low-cost correlate.»

Lo ha detto il senatore del PD Silvio Lai a margine della riunione con i sindaci e i consiglieri regionali convocata stamane negli uffici di Sassari della Regione con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau.

«Occorre tuttavia essere consapevoli che, con la norma Madia, si sta percorrendo una strada inesplorata e non certa anche sul piano dei tempi, i quali che devono essere compatibili con il codice civile e la responsabilità di chi deve apporre le firme. Per questo è necessario mantenere come via maestra quella della privatizzazione, l’unica certa e conosciuta sul piano giuridico, compatibile con i tempi a disposizione. Tutto il territorio – ha concluso Silvio Lai – è unito e consapevole che solo un’ampia e leale collaborazione tra i livelli istituzionali può consentire di raggiungere il risultato che tutti auspichiamo.»

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locandina

La legge regionale 23 doveva rappresentare una sorta di rivoluzione per le politiche sociali in Sardegna. A distanza di dieci anni dalla sua approvazione, è utile capire se questa esperienza ha raggiunto gli ambiziosi obiettivi che erano stati posti. Le Acli della Sardegna, in collaborazione con l’associazione GGPS e con il contributo della Fondazione di Sardegna, hanno deciso di organizzare sull’argomento una tavola rotonda. Un incontro pubblico per fare un bilancio dei risultati ottenuti dalla normativa voluta a suo tempo dall’assessore regionale della sanità Nerina Dirindin. L’associazione del neo presidente regionale Franco Marras ha scelto Sassari per ospitare l’interessante iniziativa che si terrà venerdì 28 ottobre a partire dalle 16,30 nella sala Angioy del Palazzo della Provincia. I lavori saranno aperti dalla relazione introduttiva dell’ex direttore generale dell’assessorato della sanità Remo Siza che illustrerà i dati e proporrà i primi spunti di riflessione e dibattito. Subito dopo verranno portate all’attenzione dei presenti le esperienze di due Comuni, la prima riguardante un’amministrazione di grandi dimensioni come quella di Sassari, rappresentata per l’occasione dall’assessore alle politiche educative Vittoria Casu. Sarà poi la volta del sindaco di Osilo, Giovanni Ligios, che porterà invece il contributo di un piccolo Comune e dei riflessi che i PLUS hanno avuto sul territorio. Ci sarà spazio anche per le associazioni e le cooperative sociali, rappresentate da Francesco Sanna, presidente della Federsolidarietà Sardegna, per i professionisti del sistema sanitario e per le associazioni dei genitori. Sarà presente con un suo intervento anche il relatore della Legge 23, il senatore del PD Silvio Lai. Le conclusioni saranno affidate, infine, all’assessore regionale della sanità Luigi Arru.

L’incontro sarà un importante momento di confronto su un tema di strettissima attualità che oltre ad analizzare i risultati ottenuti e le criticità emerse, consentirà di formulare proposte mirate a migliorare tutto il sistema dei Piani Locali Unitari dei Servizi in Sardegna.

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Il senatore Silvio Lai (PD) ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Agricoltura per chiedere di incrementare le somme destinate al settore lattiero caseario ovicaprino.

«Il comparto lattiero caseario sardo ovi caprino ha bisogno di un sostegno finanziario maggiore da parte del Governo – scrive Silvio Lai -. È necessario aumentare la dotazione finanziaria portandola se possibile dai sei milioni annunciati nei giorni scorsi a 20 milioni di euro.»

«Il comparto del latte ovino attraversa una fase delicata – aggiunge Silvio Lai –. Dopo un periodo di stabilità il prezzo del pecorino romano, a causa della sovrapproduzione degli ultimi anni, pare aver iniziato una discesa. Questo elemento ordinariamente viene fatto pagare agli allevatori perché incide sul prezzo del latte. A questo proposito sarebbe utile anche poter avere a disposizione una costante rilevazione dei dati sulle produzioni complessive del latte ovino. Per il 2016, ad esempio, non esiste ad oggi un riferimento chiaro che possa consentire di avere un’idea precisa di quanto è stato prodotto. La conseguenza naturale è che non si possono formulare previsioni esatte e che dunque questo possa condizionare negativamente il mercato. Mercato che comunque, come detto necessita di un supporto maggiore.

«Il ministero in questi anni è stato impegnato a tutela del latte bovino che ha subito una crisi profonda e drammatica. Ora occorre che un’attenzione particolare venga riservata anche a settore ovino che seppur minore per entità rispetto a quello bovino rappresenta per regioni come la Sardegna, il Lazio e la Toscana, un comparto – conclude il senatore del Partito Democratico – che contribuisce positivamente non solo all’economia locale ma all’export dell’Italia negli Stati Uniti.»

Gregge di pecore 2

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«La situazione della gestione del Parco di La Maddalena è diventata insostenibile, il ministro dell’Ambiente valuti se non sia il caso di rimuovere l’attuale Presidente e procedere con urgenza alla nomina di un commissario straordinario.»

Lo chiedono in un’interrogazione inviata al ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, 21 senatori del PD, primo firmatario Silvio Lai, che elencano tutta una serie di criticità, inadempienze e ritardi ascrivibili al presidente Giuseppe Bonanno.

Le critiche alla gestione partono da un bilancio dei dieci anni nei quali viene evidenziata una grave carenza di risultati e l’assenza di un indirizzo programmatico che non ha consentito di affrontare e risolvere i problemi di un parco nazionale tra i più conosciuti del nostro paese. In questi anni non si è registrato un miglioramento negli standard di tutela del territorio mentre è emerso un progressivo peggioramento dei rapporti istituzionali tra l’Ente Parco e le amministrazioni comunali che si sono succedute. Qualche esempio delle gravi carenze amministrative e gestionali: la questione della direzione dell’Ente. Nonostante dal mese di febbraio il Consiglio Direttivo avesse proposto di affrontare il problema la proposta non è stata inserita all’ordine del giorno del Consiglio Direttivo. Scaduto il termine per l’eventuale riconferma del direttore uscente il Presidente ha attribuito solo il ruolo di facente funzioni. Ad oggi, dunque, il problema della direzione persiste e non è affrontata negli organi preposti, ovvero il consiglio direttivo, e rappresenta una grave lesione della modalità corrette di gestione dell’ente.

Per quanto riguarda la vicenda dell’Isola di Budelli – secondo i senatori del PD – il presidente Bonanno non ha rispettato le volontà deliberate dal Consiglio Direttivo, ledendo in questo modo il principio di autonomia decisionale riconosciuto dalle norme.

Il Piano ed il Regolamento del Parco, modificati dallo stesso presidente che ne ha stravolto i contenuti, non vengono adottati dall’Ente nonostante i pressanti inviti da parte del ministero vigilante. Ultimamente, con solitaria decisione, il presidente ha proposto l’esclusione dell’Isola madre dal perimetro del parco in contrasto con quanto sancito dal DPR istitutivo.

E poi c’è la questione già segnalata della Caserma ex Batteria Zavagli, i ritardi nell’avvio del Parco marino delle Bocche di Bonifacio per il quale il Presidente ha annunciato la convocazione dell’organismo il 30 novembre, dunque oltre tre anni dopo la sua costituzione.

Ci sono infine ulteriori inadempienze e ritardi segnalate dal consigliere regionale Pier Franco Zanchetta e che riguardano i ritardi nell’attivazione del servizio di riscossione del ticket per l’accesso delle imbarcazioni nell’area marina del Parco. Il servizio sarebbe partito dal 16 agosto e, dunque, a stagione turistica abbondantemente inoltrata. Questo fatto ha comportato un grave danno economico all’Ente a causa degli ingenti mancati introiti. Nella stessa segnalazione è stato evidenziata anche come anche la vigilanza a mare, il monitoraggio degli arenili ed il posizionamento dei campi boa per l’attracco dei natanti sarebbero partiti sarebbero stati trascurati prima della data del 16 agosto. In entrambi i casi, le inadempienze sarebbero state originate dalla mancata assunzione per tempo del personale stagionale, a causa dei ritardi dell’Ente nell’approvazione del bilancio preventivo 2016.

«Al Ministro – spiega il senatore Silvio Lai – abbiamo chiesto di verificare tutte le criticità evidenziate e di intervenire con urgenza rimuovendo l’attuale presidente e nominando un commissario straordinario. Tutto questo per garantire il ripristino di condizioni di trasparenza e legalità indispensabili a restituire serenità nei rapporti con la comunità locale e regionale e la piena funzionalità dell’Ente.»

Arcipelago de La Maddalena

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Il senatore del PD Silvio Lai scrive al presidente dell’Anas per sollecitare i pagamenti delle imprese sarde impegnate nei lavori della Sassari-Olbia.

«Le tre imprese sarde che hanno realizzato il lotto 1 della Sassari Olbia devono poter ottenere quanto gli spetta in tempi rapidi – scrive Silvio Lai al presidente dell’ANAS Gianni Vittorio Armani –. Per questo motivo le chiedo di verificare le cause del ritardo e se possibile di intervenire per rimuovere ogni tipo di ostacolo che impedisce il pagamento.»

«Il caso delle tre ditte sarde costituite in ATI per eseguire gli interventi nel lotto compreso tra il bivio di Ploaghe e quello di Ardara merita un approfondimento immediato. Non è pensabile, infatti, che queste realtà imprenditoriali rischino di trovarsi in difficoltà per problemi non a loro imputabili. Come lei ben sa – scrive ancora Lai al presidente dell’ANAS – la Sassari-Olbia è un’opera particolarmente attesa dal territorio per la pericolosità dell’attuale collegamento stradale, transitato quotidianamente da un numero molto elevato di mezzi e che nel corso degli anni è stato purtroppo teatro di gravi incidenti. La sua realizzazione in questi anni ha subito tantissimi intoppi e ritardi. Nel caso specifico ci troviamo di fronte a imprese che nonostante le difficoltà incontrate non dipendessero da loro responsabilità sono riuscite a consegnare nei tempi più brevi possibili i lavori a loro assegnati. Se poi, come è stato affermato, la regione ha già versato le somme dovute all’ANAS è evidente che si debba ricercare il motivo per il quale i soldi non siano stati ancora corrisposti alle imprese. È necessario dunque un intervento – conclude Silvio Lai – per porre fine ai ritardi e sbloccare una situazione che penalizza ingiustamente le tre ditte»

Silvio Lai 1

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Lunedì 10 ottobre, alle 10.30, presso la sala stampa del Consiglio regionale della Sardegna, in Via Cavour, a Cagliari, il gruppo consiliare di SEL – Sinistra Ecologia Libertà – terrà una conferenza stampa per presentare le prossime importanti iniziative politiche, consiliari e parlamentari in materia di finanza locale, entrate fiscali e tutela dei servizi erogati ai cittadini dagli enti locali.

In tale ambito, il presidente della Prima Commissione “Autonomia” Francesco Agus e il gruppo consiliare presenteranno le iniziative programmate per rivendicare il pieno riconoscimento dei diritti della Regione Sarda a gestire in maniera autonoma le entrate di cui ha diritto, comprese quelle provenienti dalla tassazione IPT e RCA che, in maniera illegittima secondo quanto stabilito dalle ultime decisioni della Consulta, lo Stato ha trattenuto per se negli ultimi anni.

Alla conferenza stampa parteciperanno i senatori Luciano Uras e Silvio Lai, componenti della commissione bilancio del Senato della Repubblica. Saranno presenti il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, i consiglieri regionali e amministratori locali di SEL e dei partiti del centrosinistra.

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Silvio Lai 1

«L’impianto inaugurato nei giorni scorsi a Rovigo da Novamont conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che la chimica verde è un settore ed una risorsa strategica per l’economia del nostro Paese, se vuole stare tra le economie avanzate in un settore essenziale nel futuro. La Sardegna, e il sito di Matrica a Porto Torres in particolare possono svolgere un ruolo di primaria importanza e dunque bisogna compiere ogni forzo possibile per cogliere questa opportunità.»

Lo afferma in una nota il senatore del PD Silvio Lai che commenta così la notizia dell’apertura dello stabilimento Mater-Biotech a Bottrighe. Il sito produrrà butandiolo senza utilizzare fonti fossili ma solo fonti rinnovabili per la realizzazione di plastiche biodegradabili per prodotto alimentari. Anche in questo caso, come per Porto Torres, vengono utilizzati siti deindustrializzati per cogliere la sfida della blue e della green economy.

«L’apertura di impianti che mettono da parte i vecchi sistemi e guardano invece alla bioeconomia e ad un’industria che mette al primo posto l’utilizzo la salvaguardia dell’ambiente non può non essere accolta con favore e con grande fiducia – aggiunge Silvio Lai -. In questo caso conforta ulteriormente il fatto che il nuovo stabilimento nasce all’interno di un sistema direttamente connesso con gli impianti Matrìca di Porto Torres. L’ad Catia Bastioli ha parlato di un nuovo tassello di un gruppo di impianti primi al mondo che vogliono progettare un futuro di maggiore sostenibilità ambientale e sociale. È una sfida che crediamo possa essere vinta ma serve a tutti i livelli la convinzione di portare avanti un progetto innovativo, mantenendo gli impegni assunti e lasciando che la gestione rimanga in capo a soggetti del nostro Paese. La chimica verde italiana è una risorsa su cui puntare con decisione, oggi possiamo dirlo ancora più a ragion veduta e con maggiore fiducia rispetto al recente passato.»

«In Sardegna occorrerà un lavoro istituzionale costante perché sia efficiente la connessione tra industria e agricoltura che in questo momento non appare all’altezza delle aspettative con i ritardi sulla estensione della superficie coltivata a cardo. Sono importanti i passi in avanti fatti dagli assessorati competenti – conclude il senatore del PD – ma occorre concentrare l’attenzione della Regione ai massimi vertici per consentire alla chimica verde di iniziare ad essere il presente e non continuare ad essere solo il futuro.» 

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Silvio Lai 1

Entro i prossimi sei mesi le Camere di Commercio saranno interessate da una razionalizzazione che le porterà dalle attuali 105 a non più di 60. È prevista anche una sostanziale rivisitazione delle funzioni Ovviamente anche quella della Sardegna sono destinate ad essere riformate nel numero, nei compiti e nei servizi che saranno chiamate a svolgere nel territorio. Lo prevede il decreto legge approvato dal Governo alla fine di agosto che entro 180 giorni dalla sua entrata in vigore trasformerà le Camere di Commercio.

«Si tratta di un provvedimento che avrà un grande impatto anche sulla nostra regione ed è fondamentale riuscire a farsi trovare pronti e a governare il più possibile gli ormai inevitabili cambiamenti – dice il senatore del Partito Democratico Silvio Lai -. Se si dovesse rimanere ai numeri fissati dal DL la Sardegna non avrebbe più di 2 Camere di Commercio. È stato infatti fissato il tetto minimo di imprese iscritte per ogni CCIAA che dovrà essere di almeno 75 mila. In caso non dovesse essere raggiunto si procederà all’accorpamento con una provincia limitrofa. Nella nostra regione ad oggi nessuna Camera di Commercio arriva a quel numero di imprese ma la legge prevede che possa essere mantenuta una CCIAA in ogni città metropolitana ma anche nelle province montane. Questo vuol dire che per la Sardegna si potrebbe ragionare anche su una terza Camera di Commercio. Ma anche sulle funzioni i discorsi sono ancora aperti. La nostra regione potrebbe far valere la sua specialità e assumere una parte attiva. La riforma infatti è nazionale ma le funzioni esercitate hanno effetti diretti sullo sviluppo locale di tutta l’isola. Ci sono spazi per esercitare la specialità pensando a nuove e innovative funzioni che possono essere delegate dalla regione, anche contribuendo alla salvaguardia delle professionalità e delle iniziative avviate. Questo a partire dalle potenzialità che le camere hanno di sviluppare relazioni con le comunità estere, per esempio nel Mediterraneo o nei mercati dei prodotti sardi in tutto il mondo. La Regione non lasci il sistema camerale da solo in questa fase di cambiamento e pensi alle opportunità che insieme possono essere sviluppate.»

«In estrema sintesi il processo di riforma se governato nella maniera migliore può definire gli strumenti e gli interventi da adottare per puntare ad un rilancio del nostro tessuto imprenditoriale. Come detto – conclude Silvio Lai –, si tratta di un appuntamento al quale bisogna arrivare preparati e siamo certi che la nostra giunta regionale saprà assumere il ruolo e le decisioni più adeguate.»

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Prima una verifica programmatica basata su un dossier di 16 pagine che racchiudono la cronologia delle cose fatte nei primi tre anni abbondanti di legislatura e gli interventi legislativi da affrontare subito (vedi la legge sulla semplificazione e Agenzia sarda delle Entrate), ed entro l’anno in corso (la riforma rete ospedaliera e legge urbanistica), e quelli da impostare nel 2017; poi, il rimpasto.

E’ questa la proposta avanzata agli alleati dal presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, nel corso del vertice di maggioranza svoltosi ieri. All’incontro hanno partecipato delegazioni di tutte le forze che sostengono la Giunta. Il capogruppo Pietro Cocco, Piero Comandini e il senatore Silvio Lai per il Partito Democratico; il senatore Luciano Uras, il segretario regionale e consigliere regionale Luca Pizzuto e il consigliere regionale Daniele Cocco per Sinistra Ecologia Libertà; il presidente Gesuino Muledda e il consigliere regionale Paolo Zedda per i Rossomori; il segretario regionale Nicola Selloni per il Centro Democratico; il consigliere regionale Raimondo Perra per il Partito Socialista Italiano; il segretario provinciale di Nuoro Giorgio Fresu e i consiglieri regionali Antonio Gaia, Giovanni Satta e Pierfranco Zanchetta per l’Upc; il consigliere regionale Fabrizio Anedda per Sinistra Sarda; il segretario nazionale Franciscu Sedda e i consiglieri regionali Gianfranco Congiu e Augusto Cherchi per il Partito dei Sardi

Cocco-Pigliaru copia