23 December, 2024
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Si è conclusa all’Eur “Roma Arte in Nuvola”, quarta edizione della più importante Fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea del Centrosud. Come ormai consolidato, ad ospitare l’evento sono stati gli spazi espositivi del Centro congressi la Nuvola. Organizzata e realizzata da Creare Organizzare Realizzare (Cor) con la direzione artistica di Adriana Polveroni, la Fiera ha avuto il sostegno della Regione Lazio e Roma Capitale, il Ministero della Cultura, la Direzione Generale degli Archivi di Stato, la Fondazione MAXXI, il Museo delle Civiltà e l’Istituto Centrale per la Grafica. Main sponsor Banca Ifis, che nell’occasione ha allestito uno spazio espositivo con dodici busti di sua proprietà ritrovati e restaurati, realizzati da Antonio Canova.

Nei circa 26mila mq di superficie del Centro congressi progettato da Massimiliano Fuksas e di proprietà di Eur Spa, fino a domenica 24 novembre sono state esposte le opere messe in mostra dalle 140 gallerie d’arte nazionali e internazionali selezionate. Si tratta di centinaia di quadri, sculture, installazioni, collage e molto altro, prodotte in diverse forme e realizzate tecniche e materiali diversi, come le cassette in legno per la frutta usate nell’installazione “Casa senza titolo, di Sislej Xhafa, 1999”, proveniente dalla collezione del MAXXI e che vedi subito salendo Piano Forum, dov’è gran parte dell’esposizione. Tra la lunga teoria di stand si passa accanto una grande parete arricchita da una raccolta di oltre duecento tra disegni, bozzetti, schizzi e acquarelli che riportano ad altri tempi e hanno come tema dominante la storia naturale. A realizzarli è stato il duo artistico Maristella Scala e Simeone Crispino, in arte i Vedovamazzei.
Si è parlato di nuove forme d’arte, realizzate talvolta con plastiche polimeriche, sabbie, polvere di quarzo, marmo, vetro e metalli, ceramica e terracotta, colori acrilici, smalti, ad olio ed acquerello.

Tra gli artisti che hanno presentato le loro opere, Nicola Filia, con il progetto “CARBONE” – Una mostra che ripercorre le origini della città di Carbonia e la racconta in chiave contemporanea, allestita da Paola Mura. La presentazione è stata curata da Salvatore Cherchi.

«La storia di Carbonia – città fondata dal fascismo, nel 1938, per produrre carbone – è singolare innanzitutto sul piano sociale. Immaginate una moltitudine di decine di migliaia di persone che in poco tempo, nella seconda metà degli anni Trenta del secolo trascorso, converge in un lembo di terra di agricoltura e pastorizia: persone con storie, parlate, nomi e cognomi che ne indicavano i tanti luoghi di provenienza. Arrivarono con il carico di speranze, nostalgie e sofferenze che sempre accompagnano l’uomo che lascia per bisogno il luogo natio, la famiglia e le amicizie.

Molti sono andati incontro a un tragico destino perché impreparati a un lavoro pericoloso sempre, ma con rischi accentuati dagli obiettivi pressanti della produzione. Morirono sul lavoro diciotto minatori nel 1938; trentadue nell’anno seguente. Un censimento incompleto registra che, tra il 1938 e il 1963, nel complesso delle miniere carbonifere del Sulcis sono morti oltre trecento minatori.

La moltitudine di costruttori di città e miniere nel tempo si trasformerà in una peculiare Comunità della Sardegna, con identità marcata e forte senso di appartenenza. La metamorfosi si compie già nel primo dopoguerra, quando con la cessazione dell’economia autarchica e l’apertura dei mercati, l’industria mineraria carbonifera, che occupava circa 17mila minatori, entra in un declino inesorabile. La Città nuova, a pochi anni dalla fondazione, correva il serio rischio di divenire una città fantasma: la Comunità reagì e si radicò nel luogo quando corse il concreto rischio di esserne sradicata. Nella temperie resistenziale di quegli anni, si forgiò lo spirito identitario.

La trasformazione e il senso di appartenenza germinarono con le istituzioni democratiche, i partiti politici, il sindacato, la chiesa.

Nel 1946, Carbonia punì la complice e pavida monarchia con un voto massiccio per la Repubblica: un fatto eccezionale in Sardegna. La città si diede una rappresentanza democratica: fu eletto il primo Consiglio comunale. Per la classica nemesi della storia, divenne sindaco un cittadino perseguitato dal regime fascista, arrestato nel 1932 e condannato a 12 anni di reclusione dal Tribunale Speciale. Si chiamava Renato Mistroni, ferrarese, di professione operaio.»

La Scuola Civica d’Arte Contemporanea organizza per domenica 26 ottobre un Open Day, con una serie di attività per permettere a tutti di assistere e partecipare alle azioni di ricerca artistica e sperimentazione didattica. Il primo appuntamento è alle 10,30 con la lezione settimanale del corso 1.1: Davide Mariani svilupperà il tema del Mercato dell’Arte, introdotto negli incontri precedenti da Micaela Deiana (Il Sistema dell’arte) e da Giorgio Viganò (La figura del collezionista).

Alle 12,30 ci sarà un momento conviviale in cui poter condividere cibo ed esperienze: per l’occasione, oltre la formula ognuno porti qualcosa, l’artista ospite in residenza Luca Francesconi, in cooking team con Gabriele Vargiu (ex minatore ed environmental mediator della Scuola) e gli studenti del corso, presenterà un piatto realizzato attraverso le buone pratiche dell’autoproduzione. Nei giorni precedenti, infatti, attraverso una serie di trekking, saranno raccolti fiori ed erbe selvatiche commestibili e/o utili ad aromatizzare le pietanze, mentre altri ingredienti proverranno dalle aziende agricole incontrate durante il percorso. Il Pranzo Contemporaneo è gratuito, mentre la degustazione della pietanza a regola d’arte (contemporanea) sarà possibile in cambio di un piccolo contributo che andrà a sostenere le attività della Scuola, che ricordiamo non riceve nessun finanziamento pubblico.

Dopo le residenze di Simeone Crispino (Vedovamazzei), Silvia Hell, Domenico Antonio Mancini (luglio), Ettore Favini e Simone Berti (settembre), ospitati dal collezionista Giorgio Viganò, quella di Luca Francesconi si svolgerà in transito nelle case degli studenti iscritti al Corso 1.1.

Nel tardo pomeriggio, alle 17,00, Alessandro Biggio e Luca Francesconi ci racconteranno della loro esperienza nei progetti “Innesti” e “Braccia”, realizzati a Cagliari ed al MAN di Nuoro, che hanno visto come protagonisti, oltre ai due relatori, gli artisti Luca Trevisani, Zafos Xagoraris, Christian Frosi, Massimo Grimaldi, Nacho Carbonell, Albert Mayr, Alexandra Bircken, Michael Höpfner, J. Parker Valentine, Ian Pedigo.

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Giovedì 18 settembre, alle ore 19,00, presso la #Scuola Civica d’Arte Contemporanea di Iglesias si terrà l’incontro con l’artista Simone Berti.

Un’edizione straordinaria degli “Incontri mensili d’arte contemporanea (imparare l’arte senza metterla da parte)”, pensata per permettere a tutti di partecipare all’anteprima del corso 1.1 (gratuito anche questa volta) che partirà ufficialmente dal 5 ottobre.

La serie di conferenze e lezioni pubbliche aperte a tutta la comunità, tenute da artisti, curatori ed altri protagonisti dell’arte contemporanea ha visto come relatori: Efisio Carbone (Giugno), Micaela Deiana (Luglio), Giorgio Viganò (Agosto), Ettore Favini (Settembre).

 Il corso 1.0 Demo ha ospitato come visiting professor: Simeone Crispino (Vedovamazzei), Domenico Antonio Mancini, Silvia Hell, Alessandro Biggio.

Per il prossimo (corso 1.1) sarà la volta di Luca Francesconi (ottobre), Renato Leotta (novembre), Gianluca Concialdi (dicembre).

Simone Berti è nato ad Adria nel 1966. Vive e lavora a Milano.

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Venerdì 18 luglio, alle ore 19,00, presso la #Scuola Civica d’Arte Contemporanea di Iglesias (ingresso giardino biblioteca in via Oristano), sarà ospite del corso 1.0 l’artista Simeone Crispino (Vedovamazzei). Anche in questa occasione  chi non è regolarmente iscritto al corso potrà assistere alla lezione in veste di uditore.

#Vedovamazzei (Simeone Crispino + Stella Scala) ha al suo attivo mostre personali, per citare solo quelle in Italia, in musei come il MAXXI ed il MACRO a Roma, il MADRE a Napoli, la GAM a Torino, il MAMBO a Bologna e il GAMeC a Bergamo; Simeone Crispino è anche docente all’Accademia Albertina di Torino. Il giorno dopo la lezione si terrà all’Agrifest a Barega.

La settimana successiva (25 e 26 luglio) sarà la volta di Sivia Hell, reduce da un’importante mostra al #Museion di Bolzano, e di Alessandro Biggio che parlerà del suo progetto “Braccia”, esposto al #Man di Nuoro e al museo Marino Marini di Firenze.

Il corso 1.0, iniziato l’11 luglio e della durata di un mese, è frequentato da dieci studenti provenienti dal sia dal Sulcis che da tutta la Sardegna. Le iscrizioni sono state accettate in ordine cronologico, senza alcuna altra selezione, proprio questa composizione eterogenea degli iscritti rappresenta la particolarità e la qualità dell’azione didattica.

Programmati a cadenza trimestrale, i corsi, completamente gratuiti, sono strutturati attraverso una serie di livelli progressivi, articolati in lezioni, laboratori didattici e workshop tenuti dagli artisti del collettivo #Giuseppefraugallery, nonché da critici, curatori, artisti e altri operatori del settore, tra i più significativi nel panorama artistico regionale, nazionale ed internazionale.

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Al via mercoledì 9 luglio a Iglesias, la #Scuola civica di arte contemporanea.

Gli artisti del collettivo #Giuseppefraugallery con la collaborazione del comune di Iglesias hanno dato vita alla Scuola civica d’arte contemporanea Iglesias, la prima del suo genere in Italia. La scuola sarà completamente autofinanziata, non ricevendo, raccogliendo, utilizzando, finanziamenti in denaro, ricorrendo per la sua sopravvivenza a pratiche di resilienza, della donazione e del baratto.

La mission della scuola, non immune da una certa dose d’utopia, è quella di informare, formare e aggiornare la comunità sui linguaggi, i codici, le pratiche, le opere, gli artisti e, più in generale, cercare di rispondere allo stereotipo popolare del perché l’arte contemporanea sembra così facile da fare e difficile da capire.

La Scuola civica d’arte contemporanea di Iglesias sarà articolata in due azioni formative: i corsi e percorsi d’arte contemporanea e gli incontri d’arte contemporanea.

Sia i corsi che gli incontri sono stati progettati per permettere a chiunque di poter conoscere e comprendere, le opere, gli artisti, i linguaggi, i codici espressivi dell’arte contemporanea.

L’attività della scuola civica inizia il 9 luglio, con una conferenza pubblica sullo stato della pittura contemporanea in Sardegna tenuta da Efisio Carbone, mentre l’11 Luglio (nei locali di Via Diana) iniziano i corsi, o meglio il corso introduttivo 1.0 demo, della durata di un mese.

Le iscrizioni sono state accettate in ordine cronologico e senza alcuna altra selezione e rivolte a tutti: artisti, curatori, casalinghe, lavoratori, disoccupati, laureati, studenti, pensionati, ecc. Proprio questa composizione piuttosto eterogenea degli allievi rappresenta, insieme alle conferenze che si terranno prevalentemente all’aperto e comunque in un luogo frequentato dalla popolazione, la particolarità dell’azione didattica che sarà giocoforza rigorosamente open source.

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà caratterizzata anche da un’attività di ricerca, documentazione e d’archivio, sugli sviluppi dell’arte pubblica e sociale in particolare nei territori in crisi e periferici. L’attività sarà resa pubblica anche attraverso l’allestimento di mostre periodiche, di momenti conviviali e di altre iniziative aperte a tutta la popolazione. Sono inoltre previste una serie di residenze per giovani artisti e curatori.

I corsi e percorsi d’arte contemporanea, riservati agli iscritti, sono programmati a cadenza e durata trimestrale e strutturati attraverso in una serie di livelli progressivi, articolati in lezioni, laboratori didattici e workshop tenuti dagli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, nonché da critici, curatori, artisti e altri operatori del settore, significativi nel panorama artistico regionale, nazionale ed internazionale.

Gli Incontri d’arte contemporanea sono una serie di conferenze e lezioni pubbliche mensili, aperte a tutti, tenute di norma all’aperto o in luoghi frequentati dalla popolazione, da artisti, curatori ed altri protagonisti dell’arte contemporanea. Nel primo periodo di attività saranno ospitati prevalentemente artisti e curatori sardi o che hanno un particolare rapporto con la nostra Isola.

Docenti, relatori, visiting professor, special guests (in progress):

Collettivo Giuseppefraugallery + Silvia Argiolas – Simone Berti – Alessandro Biggio – Efisio Carbone – Roberto Cascone – Gianluca Concialdi – Dario Lino Costa – Micaela Deiana – Carla Deplano – Ettore Favini – Luca Francesconi – Valeria Frisolone – Silvia Hell – Helena Hladilova – Renato Leotta – Davide Mariani – Barbara Martusciello – Giuliano Sale – Namsal Siedlecki – Patrick Tuttofuoco – Roberta Vanali – Simeone Crispino.

Special guest curator = Giorgio Viganò

environmental mediator = Gabriele Vargiu

Sound engineer = Giacomo Tronci

Il primo appuntamento su “La pittura contemporanea in Sardegna, percorsi, protagonisti, prospettive”, relatore Efisio Carbone, è in programma mercoledì 9 luglio 2014, alle ore 20,00, nel Giardino della biblioteca comunale, in via Diana, a Iglesias, ingresso libero.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per l’inizio dell’attività della #Scuola civica d’arte contemporanea, la prima del suo genere in Italia, progettata dagli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, in collaborazione con il comune di Iglesias.

La mission della scuola, non immune da una certa dose d’utopia, è quella di informare, formare e aggiornare la comunità sui linguaggi, i codici, le pratiche, le opere, gli artisti e, più in generale, cercare di rispondere allo stereotipo popolare del perché l’arte contemporanea sembra così facile da fare e difficile da capire.

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà completamente autofinanziata, non ricevendo, raccogliendo, utilizzando, finanziamenti in denaro, ricorrendo per la sua sopravvivenza a pratiche di resilienza, della donazione e del baratto.

Sia i corsi che gli incontri sono stati  progettati per permettere a chiunque  di poter conoscere e comprendere le opere, gli artisti, i linguaggi, i codici espressivi dell’arte contemporanea.

La Scuola civica d’arte contemporanea di Iglesias sarà articolata in due azioni formative:

I corsi e percorsi d’arte contemporanea, riservati agli iscritti, sono programmati a cadenza e durata trimestrale e strutturati attraverso in una serie di livelli progressivi, articolati in lezioni,  laboratori didattici e workshop tenuti dagli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, nonché da critici, curatori, artisti e altri operatori del settore, significativi nel panorama artistico regionale, nazionale ed internazionale;

Gli incontri d’arte contemporanea sono una serie di conferenze e lezioni pubbliche mensili, aperte a tutti, tenute da artisti, curatori ed altri protagonisti dell’arte contemporanea. Nel primo periodo di attività saranno ospitati prevalentemente artisti e curatori sardi o che hanno  un particolare rapporto con la nostra Isola.

L’attività della scuola civica inizierà il 9 luglio, con una conferenza pubblica sullo stato della pittura contemporanea in Sardegna tenuta da Efisio Carbone, a cui seguiranno nell’ordine quelle di Micaela Deiana, Giorgio Viganò  e Alessandro Biggio; l’11 luglio inizieranno i corsi, o meglio il corso introduttivo 1.0 demo, con  una serie di lezioni sui linguaggi e i codici specifici dell’arte contemporanea, sulla percezione visiva e sull’ antropologia del gusto, con un workshop a cura del collettivo  e la presenza di altri artisti che interverranno come ospiti: Alessandro Biggio, Simeone Crispino (Vedovamazzei), Silvia Hell.

Le iscrizioni ai corsi, completamente gratuiti, sono accettate in ordine cronologico senza alcuna altra selezione e sono rivolte a tutti: artisti, curatori, casalinghe, lavoratori, disoccupati, laureati, studenti, pensionati, ecc.. Proprio questa composizione piuttosto eterogenea degli allievi rappresenta, insieme alle conferenze che si terranno prevalentemente all’aperto e, comunque, in un luogo frequentato dalla popolazione, la particolarità dell’azione didattica che sarà giocoforza rigorosamente open source.

Non è richiesta nessuna preparazione specifica o un particolare curriculum di studi, è sufficiente aver compiuto il 18° anno di età e aver tanta voglia di mettersi in gioco. Per partecipare al corso 1.0 è sufficiente scaricare il modulo di iscrizione dal sito http://scuolacivicaartecontemporanea.blogspot.it/, compilare e inviare alla e-mail scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com; fa fede la firma da tastiera con i dati di un documento d’identità. Nel caso non sia possibile scaricarlo, si può richiederlo scrivendo a scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà caratterizzata anche da un’attività di ricerca, documentazione e d’archivio, sugli sviluppi dell’arte pubblica e sociale in particolare nei territori in crisi e periferici. L’attività sarà resa pubblica anche attraverso l’allestimento di mostre periodiche, di momenti conviviali e di altre iniziative aperte a tutta la popolazione.

Sono inoltre previste una serie di residenze per giovani artisti e curatori.

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Gli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, in collaborazione con il comune di Iglesias, hanno dato vita alla #Scuola civica d’arte contemporanea, la prima del suo genere in Italia.

La mission della scuola, non immune da una certa dose d’utopia, è quella di informare, formare e aggiornare la comunità sui linguaggi, i codici, le pratiche, le opere, gli artisti e, più in generale, cercare di rispondere allo stereotipo popolare del perché l’arte contemporanea sembra così facile da fare e difficile da capire.

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà completamente autofinanziata, non ricevendo, raccogliendo, utilizzando, finanziamenti in denaro, ricorrendo per la sua sopravvivenza a pratiche di resilienza, della donazione e del baratto.

Sia i corsi che gli incontri sono stati  progettati per permettere a chiunque  di poter conoscere e comprendere le opere, gli artisti, i linguaggi, i codici espressivi dell’arte contemporanea.

La Scuola civica d’arte contemporanea di Iglesias sarà articolata in due azioni formative:

I corsi e percorsi d’arte contemporanea, riservati agli iscritti, sono programmati a cadenza e durata trimestrale e strutturati attraverso in una serie di livelli progressivi, articolati in lezioni,  laboratori didattici e workshop tenuti dagli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, nonchè da critici, curatori, artisti e altri operatori del settore, significativi nel panorama artistico regionale, nazionale ed internazionale;

Gli incontri d’arte contemporanea sono una serie di conferenze e lezioni pubbliche mensili, aperte a tutti, tenute da artisti, curatori ed altri protagonisti dell’arte contemporanea. Nel primo periodo di attività saranno ospitati prevalentemente artisti e curatori sardi o che hanno  un particolare rapporto con la nostra Isola.

L’attività della scuola civica inizierà il 9 luglio, con una conferenza pubblica sullo stato della pittura contemporanea in Sardegna tenuta da Efisio Carbone, a cui seguiranno nell’ordine quelle di Micaela Deiana, Giorgio Viganò  e Alessandro Biggio; l’11 luglio inizieranno i corsi, o meglio il corso introduttivo 1.0 demo, con  una serie di lezioni sui linguaggi e i codici specifici dell’arte contemporanea, sulla percezione visiva e sull’ antropologia del gusto, con un workshop a cura del collettivo  e la presenza di altri artisti che interverranno come ospiti: Alessandro Biggio, Simeone Crispino (Vedovamazzei), Silvia Hell.

Le iscrizioni ai corsi, completamente gratuiti, sono accettate in ordine cronologico senza alcuna altra selezione e sono rivolte a tutti: artisti, curatori, casalinghe, lavoratori, disoccupati, laureati, studenti, pensionati, ecc.. Proprio questa composizione piuttosto eterogenea degli allievi rappresenta, insieme alle conferenze che si terranno prevalentemente all’aperto e, comunque, in un luogo frequentato dalla popolazione, la particolarità dell’azione didattica che sarà giocoforza rigorosamente open source.

Non è richiesta nessuna preparazione specifica o un particolare curriculum di studi, è sufficiente aver compiuto il 18° anno di età e aver tanta voglia di mettersi in gioco. Per partecipare al corso 1.0 è sufficiente scaricare il modulo di iscrizione dal sito http://scuolacivicaartecontemporanea.blogspot.it/, compilare e inviare alla e-mail scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com; fa fede la firma da tastiera con i dati di un documento d’identità. Nel caso non sia possibile scaricarlo, si può richiederlo scrivendo a scuolacivicaartecontemporanea@gmail.com

La Scuola civica d’arte contemporanea sarà caratterizzata anche da un’attività di ricerca, documentazione e d’archivio, sugli sviluppi dell’arte pubblica e sociale in particolare nei territori in crisi e periferici. L’attività sarà resa pubblica anche attraverso l’allestimento di mostre periodiche, di momenti conviviali e di altre iniziative aperte a tutta la popolazione.

Sono inoltre previste una serie di residenze per giovani artisti e curatori.