23 March, 2025
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I sentieri sono stati puliti dalla vegetazione e sono quindi pronti per accogliere gli amanti delle due ruote. Spinti dalla passione per la bici e gratificati dal successo dell’edizione 2024, l’ASD “Full Metal Bike” ha organizzato, anche quest’anno, un’escursione in mountain bike che si terrà domenica 13 aprile 2025, a Monte Tamara, nel comune di Nuxis.
Consapevoli che ci sono diversi livelli di preparazione sportiva e diverse esigenze, gli organizzatori hanno ideato due percorsi:
– Il “Giro full” – costituito da 25 km, con dislivello di 1000 metri- è pensato per gli amanti della mountain bike che hanno già esperienza in questa tipologia di escursione: si partirà dal centro del paese e si giungerà fino al Rifugio Macioccu – a 832 mt s.l.m. – per poi proseguire verso “S’Arcu de sa Mossa”;
– Il “Giro corto” – costituito da 15 km, con dislivello di 500 metri – è più leggero: parte dal centro del paese per dirigersi verso la chiesa di sant’Elia, per poi passare nelle strade periferiche e giungere a Sa Marchesa, alternando strade asfaltate a strade bianche, sterrate.
Entrambe le formule sono pensate per chi è già sportivo, ma tutti abbiamo imparato da bambini ad andare in bici, poi in tanti abbiamo sfruttato la comodità dell’automobile e messo da parte la bicicletta.
Abbiamo così perso quella sensazione di libertà e benessere che dà il vento sul viso come premio di una discesa conquistata dopo la fatica della salita. Sarebbe bello se in tanti riportassimo fuori la bicicletta e iniziassimo a fare qualche chilometro ogni giorno per arrivare allenati a pedalare i 15 km del
giro breve: un’occasione per vivere una giornata in mezzo alla natura, fare sana attività fisica e stare insieme agli altri.
Per ulteriori informazioni, potete contattare Barbara: 3488290995, Manuel: 3469517978, Simone:
3792910890 e visitare il sito internet https://sites.google.com/view/wwwasdfullmetalbike/home

Simona Pirosu

Che cosa è una comunità? La risposta è apparentemente semplice, in realtà complessa.
La parola comunità implica un insieme di persone unite da consuetudini comuni e da rapporti sociali.
Gli abitanti di un piccolo paese del Sulcis possono essere un insieme di persone slegate tra di loro – e quindi non costituiscono comunità – oppure possono essere unite da tradizioni culturali, interessi, valori, obiettivi e creare così comunità. Tale comunità può essere implementata, accresciuta, sviluppata e potenziata.
E’ quanto si è cominciato a fare lunedì 20 gennaio 2025 nell’aula consiliare del comune di Nuxis dove sono state gettate le basi del progetto pilota “Passi di comunità”.
Ospiti i rappresentanti delle attività produttive locali nonché delle associazioni culturali e sportive, il sindaco Romeo Ghilleri e la dottoressa Francesca Cinus – Rivelatrice di Comunità – hanno presentato il progetto che ha come obiettivo la valorizzazione delle competenze delle persone e delle risorse del territorio al fine di generare benessere sociale ed economico. Le persone e il territorio si sviluppano reciprocamente contribuendo al potenziamento della comunità.
I prossimi incontri, con l’avvio dei lavori, si terranno nella più capiente sala del Centro Sociale di Viale Indipendenza, nel mese di febbraio, in data da definire.
Tutta la comunità di Nuxis è invitata a partecipare.

Simona Pirosu

Domenica 5 gennaio 2025, a Nuxis, nei locali del Centro sociale gremito di un pubblico costituito prevalentemente da adulti, si è tenuto un concerto voluto dall’Amministrazione comunale e dal Gruppo Folk Sant’Elia al fine di inaugurare il nuovo anno.
E’ stato uno spettacolo magistrale in quanto sul palco si sono esibiti musicisti e cantautori professionisti che coniugano le loro capacità artistiche con l’amore per la tradizione culturale sarda.
Sonorità ancestrali e melodie moderne, voci vibranti e tonalità suggestive hanno caratterizzato i brani di Roberto Tangianu – suonatore di launeddas -, di Giambattista Longu – violinista -, di Peppino Bande – alla tastiera e all’organetto -, mentre le voci di Maria Giovanna Cherchi e di Cecilia Concas si sono alternate a quelle di Laura Santucciu e Fabrizio Sanna.
E’ stata una serata di intrattenimento e di condivisione di cultura in quanto canti in italiano e in sardo, antico e moderno, esperienze e riflessioni sulla nostra identità si sono susseguiti anche grazie a Emanuele Garau che, oltre ad aver cantato, ha introdotto il suo libro, Che fizu’e anima, nel quale esprime l’eredità lasciatagli da Maria Carta che ha conosciuto personalmente.
Ha fatto da collante alle oltre due ore di spettacolo la maestria del presentatore Giuliano Marongiu che ha esordito con il saluto “Viva Nuxis, viva la Sardegna”.
La serata si è conclusa con la poesia di Badore Sini “No potho reposare” intonata dagli artisti insieme al pubblico e con gli auspici del sindaco Romeo Ghilleri e della presidente del Gruppo Folk, Claudia Serra, a rincontrarci Atrus annus cun saludi.

Simona Pirosu

Il 1° dicembre 2024, a Santadi, si terrà la rinomata manifestazione “Pane e olio in frantoio”, giunta alla 20ª edizione. Il Paese dell’Olio offre la possibilità di visitare le sue bellezze e di assaporare le prelibatezze del territorio caratterizzato dalle attività agropastorali in cui affondano le nostre radici. La nostra cultura e le nostre tradizioni sono omaggiate anche nelle opere dell’artista sulcitana Marina Cogotti.
Ho conosciuto Marina Cogotti tanti anni fa, l’ho ritrovata questa estate su un social network e l’ho incontrata il 22 settembre 2024 a Villaperuccio, in occasione della prima edizione di “Montessu in Festa”, il sito archeologico che ha ospitato diversi padiglioni tra i quali vi era quello con le sue opere. Ho così scoperto che Marina Cogotti è un’artista poliedrica per la molteplicità delle arti in cui si cimenta: dalla creazione di gioielli con materiali vegetali – ferula, fico d’india, spine -, all’artigianato con il broccato sardo; dalla pittura su legno – come
“L’Eucaristia”, che si trova presso la chiesetta di Is Sabas a Santadi -, alla pittura sui tessuti – come lo stendardo per la Madonna delle Grazie della omonima chiesetta di Is Grazias, a Villaperuccio – nonché le raffinate pitture sul misto seta del costume sardo.
Marina è un’artista conosciuta a livello regionale e nazionale anche per i suoi quadri in cui ritrae persone, nature morte, paesaggi.
Ultimamente ha partecipato:
– alla Prima Rassegna Socio Artistica Culturale “Artisti per San Matteo”, tenutasi a Cagliari dal 21 al 25 settembre 2024;
– al “Quarto festival dell’arte figurativa e dell’iperrealismo”, tenutosi a Civitavecchia dal 5 al 13 ottobre 2024;
– a esposizioni locali, come quella tenutasi a Santadi in occasione del Matrimonio Mauritano.
La prossima esposizione artistica si terrà a Santadi, in via S’Andriana 3, domenica 1° dicembre 2024, con ingresso libero.

Simona Pirosu

Venerdì 30 agosto 2024, a Gonnesa, in Piazza del Minatore, si è tenuto il concerto della OMA BIG BAND. L’orchestra diretta dal maestro Paolo De Liso ha suonato brani senza tempo, pezzi di successo che hanno fatto la storia della musica. L’ingresso era libero in quanto lo spettacolo è stato offerto dal comune di Gonnesa.
Cosa ci sarà da dire su un’orchestra che suona senza sosta, per due ore, brani dei Pink Floyd, Police, Eagles, Tracy Chapman, The Cranberries, Tina Turner, PFM, Michael Jackson, Radiohead, Beatles, Lucio Battisti, Pink, Survivor, Led Zeppelin, Sting, Deep Purple, Nirvana?
Che cosa ci sarà da dire se 75 persone, di cui 25 batteristi, 25 chitarristi, 13 tastieristi, 4 bassisti, 2 percussionisti, 2 sassofonisti, 4 cantanti, 1 direttore d’orchestra, di età comprese tra i 6 e gli 80 anni, che nella vita fanno gli impiegati, i contadini, i liberi professionisti, gli operai, gli studenti…che cosa c’è da dire se 75 persone, che nella vita fanno tutt’altro, suonano e cantano?
La caratteristica della OMA BIG BAND è proprio questa: musicisti non professionisti suonano e cantano e lo fanno bene. Con la OMA BIG BAND assisti a uno spettacolo in cui la musica e la solidarietà umana si compenetrano, perché ogni musicista non suona per sé stesso ma suona affinché gli altri possano fare la propria parte; ciò è tangibile negli assolo della chitarra elettrica che ci coinvolgono come può capire solo chi ama brani come “Another brick in the wall” dei Pink Floyd e “Hotel California” degli Eagles.
Quello di Gonnesa, per la OMA BIG BAND, è stato l’unico spettacolo dell’estate 2024.

Simona Pirosu

Circondati dal chiasso delle pubblicità, dei clacson, degli stereo nei negozi, siamo sottoposti a un inquinamento acustico tale da non renderci più conto di quale sia solo “rumore” e quale sia, invece, “musica”. Il concerto di Carmen Consoli di ieri 21 agosto 2024, tenutosi nell’Arena Fenicia di Sant’Antioco, appartiene sicuramente alla “musica”. La cantautrice siciliana e i suoi musicisti si sono esibiti in uno spettacolo costituito da due parti. Nella prima parte si sono alternati brani di lungo successo, come “Per niente stanca”, “Fiori d’arancio”, “Parole di burro”, “Pioggia d’aprile”, “Mio zio”, “Maria Catena”, “Le cose di sempre”, “L’ultimo bacio” (colonna sonora dell’omonimo film del 2001), a testi in lingua siciliana che Carmen Consoli ha introdotto spiegando al pubblico da quali situazioni avessero tratto origine. La prima parte del concerto ha avuto termine con il brano di Rosa Balistreri “Terra ca nun senti”: “Terra ca nun teni / cu voli partiri / e nenti cci duni / pi falli turnari” “Terra che non trattieni / chi vuole partire / e niente gli dai / per farlo tornare”, testo di denuncia sociale che mette in evidenza la sofferenza di coloro che devono lasciare la propria terra per cercare lavoro, situazione che, come ha messo in evidenza la Consoli, è comune a tanti Italiani.

Dopo una pausa di buio e silenzio, durata pochi minuti, la cantautrice è tornata sul palco, sola con la sua chitarra, per cantare “Blunotte”, dando così avvio alla seconda parte del concerto, nella quale si sono susseguiti senza sosta brani di successo quali “Confusa e felice”, “Venere”, “In bianco e nero”.
Durante un concerto si sta insieme agli altri, si rivivono gli anni in cui si era giovani e si sono imparate a memoria le canzoni, ma partecipare a un concerto non è solo questo: è un’esperienza immersiva, nella quale le sonorità penetrano la nostra essenza, facendoci provare emozioni ben più profonde di quelle che si possono vivere con la musica registrata. Lo avevano ben capito gli antichi che diedero vita al mito di Orfeo il quale, con la sua cetra, ammansiva gli animali feroci. Del potere confortante della musica tendiamo a dimenticarci noi “moderni”, non dedicando abbastanza tempo all’ascolto e alla produzione di musica dal vivo. Quei “mille violini suonati dal vento” (L’ultimo bacio) non sarebbero stati gli stessi senza il violino e l’orchestra di Carmen Consoli che auspico torni presto per cantare Guarda l’alba, L’eccezione, Orfeo e tanti altri brani che non erano contemplati in questo spettacolo.
Anche noi abbiamo capito “la differenza tra prossimità e vicinanza” (Il conforto) sentendo la Sicilia non prossima, ma più vicina alla Sardegna, entrambe “Terra ca nun senti”.

Simona Pirosu

Foto Sardegna concerti

 

Chi, come me, inizia ad avere qualche lustro alle spalle, conosce Carmen Lasorella principalmente per essere stata uno dei volti del TG2 RAI. Ai giornalisti che ogni giorno si affacciano nelle nostre case all’ora dei pasti, ci si affeziona. Quella presenza quotidiana sembra, quasi, che entri a far parte della nostra famiglia. Sicuramente Carmen Lasorella è una di questi giornalisti.
Sebbene sia passato qualche anno da quando era conduttrice del TG, ho ritrovato la stessa voce profonda nella presentazione del suo romanzo, Vera e gli schiavi del terzo millennio, Marietti 1820.
“Scienza, coscienza, conoscenza” sono stati tra i primi concetti su cui l’autrice si è soffermata nel suo dialogo con il moderatore, il giornalista del quotidiano La Nuova Sardegna Carlo Floris. Il romanzo tratta tematiche quanto mai attuali, quali l’emigrazione, il traffico di esseri umani, la corruzione, le mafie, le notizie false e le sue manipolazioni, i diritti umani da proteggere, affermare, tutelare, riconoscere e difendere; senza lasciare da parte gli aspetti relativi alla vita privata della protagonista creando, così, una storia ancora più coinvolgente.
L’incontro si è tenuto lunedì 5 agosto 2024, presso la Piazza Belvedere di Masainas, grazie al Festival LibereVento e all’Amministrazione comunale.
La serata è stata introdotta dal direttore artistico del festival, Claudio Moica, da Manuela Perria, membro dello staff del festival, e dal sindaco Gian Luca Pittoni che, essendo per Masainas l’ultimo appuntamento del 2024, ha ringraziato e manifestato l’auspicio della partecipazione del Comune anche alla prossima edizione del 2025.

Al termine della serata, il pubblico è stato coccolato con una degustazione enogastronomica di prodotti tipici del territorio, tra i quali il pane con farina di carciofo – l’ortaggio simbolo di Masainas -, grazie alla Pro Loco del luogo e alla Cantina Eural Sulcis di Carbonia.

Simona Pirosu

 

Martedì 16 luglio 2024, nella Piazza Europa di Narcao, Tony Capuozzo ha parlato della guerra, della pace e della natura umana. Lo scrittore ha portato sul palco la sua esperienza intellettuale e umana maturata dall’aver visto la guerra, per decenni, durante la sua attività di giornalista su più fronti, dall’America Latina – ai tempi della tensione fra l’Argentina e la Gran Bretagna per le Isole Falkland (Malvine), negli anni ’80 – ai Balcani – per la guerra civile tra Serbi e Bosniaci, negli anni ’90; dal Vicino Oriente – per il pluridecennale conflitto arabo-israeliano – al Medio Oriente – dall’invasione del Kuwait negli anni ‘90, fino ai conflitti più recenti.
Cos’è la guerra? I conflitti spiegati ai ragazzi (con il contributo del generale Francesco Ippoliti e le illustrazioni di Armando Miron Polacco), Signs Books, Vignate (Mi), 2024 – è l’ultimo libro di Tony Capuozzo ed è con il chiedergli il perché abbia scritto questo testo che il moderatore Claudio Moica ha avviato l’intervista. Sono state due ore di domande, narrazioni e riflessioni intense, nelle quali l’autore ha catalizzato l’attenzione del vasto pubblico.
L’incontro fa parte del Festival Culturale LiberEvento al quale, da quest’anno, partecipa anche il comune di Narcao, per iniziativa del sindaco Antonello Cani e dell’assessore della cultura Giovanni Lai e grazie alla disponibilità della Project Manager del Festival, Maura Porru.
Il Festival Letterario LiberEvento, nato nel 2012, unisce magistralmente cultura, svago e promozione del territorio; i prossimi appuntamenti a Narcao saranno:
– il 28 luglio, ospite il giornalista Sigfrido Ranucci, presso la miniera di Rosas;
– il 2 agosto, ospite lo scrittore Giancarlo De Cataldo, presso Piazza Europa.
Per partecipare è necessaria la prenotazione.

Simona Pirosu

 

Il panorama letterario sardo si è arricchito di un nuovo romanzo dello scrittore Ignazio Salvatore Basile, avvocato e professore – ormai in pensione – di Diritto ed Economia, di Villasor. Nel suo paese natio, nel chiostro dell’ex convento dei Cappuccini, giovedì 27 giugno 2024 si è tenuta la presentazione dell’ultimo episodio della saga che ha come protagonisti il commissario Santiago De Candia e l’avvocato Luisa Levi.
Hanno dialogato con lo scrittore l’avvocato Francesca Zorco – assessore alla cultura – e la dott.ssa in Lettere Colette Podda – assistente bibliotecaria – che ha messo in evidenza come Macabri resti al teatro lirico fosse un romanzo atteso dopo il successo dei primi due: Delitto al quadrivio e Al di là delle evidenti apparenze. I tre gialli sono ambientati a Cagliari, città che l’autore conosce bene grazie anche a sua moglie, la cantante – già soprano del Teatro Lirico di Cagliari – Alessandra Atzori, che ha allietato la serata eseguendo tre brani tratti dalla Raccolta di Canzoni di George Gershwin: Embraceable, The man in love e Summertime.
Presentare un giallo non è certo facile, bisogna incuriosire il pubblico senza svelare troppo, ma non si è parlato soltanto della trama. Numerose sono state le domande e le riflessioni sullo stile plurilinguistico che spazia dall’uso della lingua italiana al sardo, dal latino alle lingue straniere. Non sono mancate nemmeno considerazioni sulla giustizia, la legge e il modo di applicarla, trasformando una serata di fine giugno in un momento di condivisione di cultura e di piacere, grazie agli intermezzi musicali e all’amenità del luogo.

Simona Pirosu

Il 10 maggio 2024 si è tenuta la finale nazionale del “Campionato di Economia e Finanza”. La competizione ha avuto luogo a Milano dove sono confluiti i vincitori regionali e si sono quindi sfidati 20 studenti. La nostra regione è stata rappresentata da Leonardo Pinna, diciassettenne
frequentante la classe IV A AFM (Amministrazione, Finanza e Marketing) dell’IIS “Beccaria” di Carbonia.
Leonardo Pinna si era classificato primo in Sardegna per la categoria Senior, nella gara tenutasi il 21 marzo 2024. Al campionato nazionale lo studente sardo non si è posizionato sul podio, ma ha raggiunto la 5ª posizione, un ottimo risultato che diventa tanto più significativo se teniamo conto dei dati statistici relativi agli apprendimenti regione per regione.
La Sardegna, infatti, non è tra i primi posti nelle rilevazioni degli apprendimenti e, come mette in evidenza una ricerca effettuata dal Centro Studi della CNA Sardegna, gli studenti sardi vanno “malissimo in matematica e non bene in italiano” (ANSA, Cagliari, 8 febbraio 2024). La nostra Isola vive quindi una situazione che richiede particolare attenzione e il buon risultato conseguito da Leonardo Pinna è una fiammella di speranza per il futuro dei nostri giovani.
«Siamo arrivati alle finali in seguito a un percorso iniziato l’anno scorsocommenta la professoressa Nunzia Giuseppina Cimmino -. Si tratta di un percorso trasversale alla materia di Economia aziendale che ha coinvolto l’educazione finanziaria – moneta, credito, interesse, titoli di credito, prestiti, obbligazioni – nonché le teorie economiche. Gli studenti hanno acquisito competenze trasversali anche grazie a progetti che hanno coinvolto altri enti quali l’Agenzia delle Entrate, con “Fisco e Scuola”; l’Università degli Studi di Cagliari, con la quale si è approfondito il tema del debito pubblico, delle obbligazioni, del comportamento e delle aspettative che hanno coloro che investono in borsa; la Camera di Commercio.»
Prof.ssa Cimmino, che cosa le è rimasto di questa esperienza?
«Ho avuto modo di confrontarmi con altri colleghi e inoltre ho partecipato a un convegno molto interessante. Vi erano numerosi relatori che hanno messo in luce l’importanza dell’educazione finanziaria e in particolare si sono soffermati sulla cittadinanza attiva e il “pay gap”, ossia la differenza stipendiale tra uomo e donna, soprattutto nel settore privato. Si è quindi molto discusso sulla necessità di mettere i due sessi allo stesso livello dando alla madre lavoratrice la possibilità di accedere all’insieme di strumenti che l’aiutino nella crescita del bambino senza dover essere declassata o licenziata. Il discorso è stato focalizzato proprio sulla possibilità di raggiungere questo obbiettivo e sulle “Linee guida europee” affinché i differenti generi possano svolgere lo stesso lavoro e possano percepire lo stesso trattamento economico.»
Pensa che le gare come questa possano essere un incentivo affinché gli studenti si dedichino con maggiore dedizione allo studio delle discipline?
«Ritengo che sia molto stimolante fare competizioni di questo tipo sia per i ragazzi che per i docenti accompagnatori. I docenti acquisiscono strumenti per ampliare la metodologia e ilproprio approccio alla materia; i ragazzi incrementano le  conoscenze e hanno la possibilità di conoscere tanti coetanei con cui avere un confronto sano: io proporrei questo genere di competizioni per tutte le discipline.»

Simona Pirosu