24 November, 2024
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Al via dal 26 giugno al 1° luglio i Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare dell’11ª edizione della rassegna “Mare e Miniere“. Appuntamento ormai irrinunciabile di inizio estate, si svolgerà nella splendida cornice della Vecchia Tonnara di Portoscuso, dove si ritroveranno corsisti provenienti da tutta Europa per seguire il ricco programma di stages, indirizzati tanto a cantanti e musicisti già formati, quanto a coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta al mondo della musica tradizionale.

Nel corso della rassegna è previsto un ricco programma di spettacoli serali, che si aprirà martedì 26 giugno alle ore 21,30 con lo spettacolo “Cosa ci porta il mare” con Giacomo Casti e le musiche di Mauro Palmase Francesco Medda/Arrogalla. Durante lo spettacolo Marco Corda preparerà gustosissimi formaggio e ricotta, che verranno offerti al pubblico con un buon bicchiere di vino della Cantina Sociale Sardus Pater di Sant’Antioco. Il giorno seguente, mercoledì 27 giugno 2018, alle ore 18,30, si terrà la Master Class con Cuncordu e Tenore di Orosei a cui seguirà alle ore 21,30 “Dialogando con la tradizione” con Ottavio Nieddu che incontrerà Cuncordu e Tenore di Orosei, Elena Ledda, Luigi Lai, Pierpaolo Vacca. Un momento imperdibile che si dipanerà tra musica, aneddoti, storie e racconti che farà da preludio all’appuntamento di giovedì 28 giugno ore 21,30 con Scavi, storie di miniere” di Mariangela Sedda con Simonetta Soro, Mauro Palmas e Silvano Lobina.

Nato dall’esigenza di rappresentare sotto forma di recital le vicende e le storie umane della gente di miniera, questo recital si articola attraverso brevi scene, presentate da una narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash-back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono. La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori. Venerdì 29 giugno alle ore 18,30 Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu terrà una masterclass a cui seguirà, alle 21,30, il concerto di Canti Sacri presso la Chiesa della Vecchia Tonnara. A chiudere la serata sarà il doppio concerto di Duo Bottassoe Gigi Biolcati – One man band. Il percussionista piemontese presenterà il suo disco di debutto omonimo “Da Spunda”, un disco funambolico suonato esclusivamente da solo, accompagnando la propria voce con una pluralità di percussioni (includenti anche vassoi metallici, damigiane, giocattoli), sintetizzatori, kalimba, piano elettrico, chitarra classica, la “fast-foot” – cassetta di legno suonata a piedi nudi da lui creata – e una chitarra autocostruita con materiali di recupero, percossa da una bacchetta del ristorante cinese. Per l’occasione verrà presentato il progetto speciale “Da Spunda Si Colora” con il live painting di Emanuela Scotti.

Sabato 30 giugno, alle ore 21,30, si terrà la presentazione del romanzo “La Cancellazione” di Mariangela Sedda, edito da Il Maestrale e incentrato sull’eroismo dell’avvocato Emilio Lussu nella Cagliari fascista del 1927; Giacomo Mameli dialogherà con l’autrice.A seguire alle ore 22,30 il doppio concerto del Duo D’Altrocanto, composto da Elida Bellon e Giulia del Prete, e del talentuoso polistrumentista calabrese Davide Ambrogio. La rassegna si chiuderà il 1 luglio con la presentazione alle ore 21,30 del libro “Luigi Lai, Maestro di Launeddas” di Gabriele Congiu con Ottavio Nieddu, a cui seguirà alle 22.00 l’ormai tradizionale concerto dei partecipanti ai seminari. Tutte le sere in Piazza Parrocchia, dopo i concerti “Spassi di danza” con Alessandro Foresti. Si uniranno suonatori e danzatori dei seminari. Condotti da artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, gli stage daranno la possibilità ai corsisti di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Una formula ampiamente collaudata e di straordinario successo che quest’anno si rinnova con le masterclass con Cuncordu e Tenore di Orosei e Su Cuncordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu ad arricchire il programma dei corsi condotti da: Gigi Biolcati (Body percussion), Luigi Lai (Launeddas), Alessandro Foresti (canto corale), Elena Ledda e Simonetta Soro (canto), Nando Citarella (percussioni e danze italiane), Mauro Palmas (mandola), Marcello Peghin (chitarra), Nicolò (violino) e Simone Bottasso (organetto e musica di insieme).

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Mare e Miniere 2016

Ieri ha preso il via la nuova edizione dei Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare di Mare e Miniere. Gli stage vedono protagonisti circa cento allievi provenienti da tutta Italia, ai quali è offerta la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata all’approfondimento dei vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare. Parallelamente prenderà vita anche una produzione originale con protagonisti allievi e docenti che chiuderà la rassegna il 1° luglio.

Dopo il successo di ieri sera dello spettacolo “LUXÌA Contus de fèminas e maìa” che ha visto i racconti di Maria Gabriella Ledda interpretati da Elena Ledda e Simonetta Soro, con le musiche di Mauro Palmas, Silvano Lobina e Marcello Peghin, questa sera la Tonnara “Su Pranu” ospiterà i concerti di Totore Chessa e Accordion Samurai. Si comincia alle ore 21,30 con il solo di organetto di Totore Chessa, il quale proporrà il un viaggio attraverso il ricchissimo patrimonio della tradizione musicale sarda. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta un’intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Alle 22,00 sarà poi la volta di Accordion Samurai, nella nuova formazione che vede protagonisti gli organetti di Markku Lepistö (Finlandia), Dave Munnelly (Irlanda), Simone Bottasso (Italia), e Riccardo Tesi (Italia). Come i leggendari guerrieri giapponesi, questi quattro musicisti, ognuno nel rispettivo genere (trad, folk, liscio, irlandese, jazz, musica da film) hanno unito l’audacia tecnica alla fantasia espressiva, esaltando le possibilità espressive dell’organetto. L’inventività e la dolcezza delle melodie, le sonorità brillanti, le atmosfere intimiste e i ritmi folli della danza popolare verranno sapientemente mescolati da questi strumentisti, il cui impressionante pedigree promette fuochi d’artificio e una magica seduzione musicale.

Gli appuntamenti serali proseguiranno mercoledì 29 giugno, alle ore 21,30, con la presentazione del libro: “Bella Ciao. La Canzone Della Libertà” di Carlo Pestelli, che farà da preludio alla prima del recital “Soglie” tratto dalla “Via Del Pepe” di Massimo Carlotto per la regia di Marco Sanna con Antonio Murru, le scenografie e i burattini di Donatella Pau e le musiche di Mauro Palmas.

La rassegna continuerà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere. Tutti i concerti sono ad ingresso libero e si terranno presso la Vecchia Tonnara “Su Pranu” di Portoscuso.

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Mare e Miniere 2016

Lunedì 27 giugno prende il via, a Portoscuso, l’edizione 2016 dei seminari di musica, canto e danza popolare di Mare e Miniere, nel corso della quale accanto al già annunciato programma di Stage e Workshop, si terranno una serie di imperdibili eventi serali. L’appuntamento per la prima serata è alle ore 22,00, nella splendida cornice della Vecchia Tonnara “Su Pranu” con lo spettacolo “LUXÌA Contus de fèminas e maía” con Mauro Palmas, Elena Ledda, Simonetta Soro, Silavano Lobina. 

La vita quotidiana, la fatica, gli affanni, la gioia, gli amori, la straordinarietà delle nostre donne. Intense figure femminili raccontate con indulgente ironia attraverso i racconti di Maria Gabriela Ledda. La narrazione, affidata a Elena Ledda e  Simonetta Soro, dipinge, come in una tela, vicende e luoghi che catturano l’ascoltatore e lo avvolgono in una dimensione familiare, nella quale sono riconoscibili personaggi del passato e del presente, con la loro unica e universale bellezza. Il racconto sarà sapientemente accompagnato ed arricchito dai musicisti in scena. Un lavoro scritto interamente in lingua sarda, che si propone ancora una volta di vincere la sfida della capacità della nostra lingua di essere altamente espressiva, nobile e poetica.

La rassegna proseguirà fino al 2 luglio proponendo ogni sera concerti, produzioni originali ed eventi speciali da non perdere.

“Educazione al valore della memoria come insegnamento per il futuro” è questo l’obiettivo principale che la rassegna persegue, ormai da anni, proponendo una settimana di vacanza-studio nel fascinoso Sulcis Iglesiente con un ricco programma di Stages dedicati alla musica popolare.

Artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, offriranno la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta di un genere relegato, solitamente, tra quelli minori, come dimostra l’accezione negativa che è attribuita spesso al termine popolare.

Al contrario, la musica popolare rappresenta la voce del popolo, quella della vita, che, con la sua immediatezza comunicativa carica di emozioni e passioni, diventa elemento fondamentale per l’educazione alla profondità del sentire, all’empatia ed alla bellezza, nella quale ogni spettatore, di qualsiasi età o estrazione culturale, può immedesimarsi e riconoscersi.

Gli stages, attraverso lezioni frontali, offriranno l’occasione per approfondire i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.

Agli allievi sarà offerta, così, la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata alla realizzazione di produzioni originali e di un concerto finale, appuntamento ormai irrinunciabile di tutta la rassegna e assai apprezzato negli anni precedenti.

Possono partecipare ai seminari anche cultori ed appassionati, che per la prima volta desiderano avvicinarsi allo studio degli strumenti della tradizione musicale italiana in quanto non sono richieste particolari conoscenze musicali. Per i musicisti già formati e più esperti sono previste anche Master Class di approfondimento.

Ad arricchire ed ampliare ulteriormente la proposta formativa e culturale dell’edizione 2016 sarà anche la presenza dello straordinario percussionista e cantante italo-francese Carlo Rizzo a cui è stata affidata la conduzione del corso di percussioni, che si preannuncia come uno dei più numerosi di tutta la rassegna. Specialista e precursore dell’evoluzione tecnologica dei tamburi a cornice, e dotato di una tecnica esecutiva unica, Rizzo proporrà un viaggio musicale attraverso i ritmi e i suoni del tamburo a cornice da lui inventato e dei tamburelli tradizionali del mondo, ma soprattutto non mancheranno le sue particolari tecniche manuali, che prevedono l’utilizzo delle dita e delle differenti parti della mano destra per sviluppare una forma originale di poliritmia.

Come nella precedente edizione, non mancherà il corso di launeddas tenuto da Luigi Lai, leggenda vivente della musica sarda e depositario del repertorio tradizionale del doppio flauto isolano. La sua presenza nel corpo docente rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello della kermesse sarda, tanto per l’esemplare dedizione allo studio ed alla musica, quanto per il suo peculiare approccio stilistico alle launeddas, appresso da grandi maestri come Efisio Melis.

Restando sempre tra i massimi esponenti della musica sarda, di grande rilievo è anche la presenza di Totore Chessa che terrà il corso di organetto diatonico, accompagnando gli allievi alla scoperta del repertorio dei balli tradizionali dell’Isola. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta una intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Docenti degli altri corsi saranno: Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne e zampogna), Nando Citarella e Nathalie Leclerc (percussioni e danze popolari), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo), Simone Bottasso (musica d’insieme).

Altra importante novità di quest’anno è l’introduzione del laboratorio per bambini “Una Miniera di Idee” condotto da Agnese Ermacora e Giorgio Maria Condemi. Si tratta di un particolare stage di improvvisazione, scrittura creativa e dialogo sonoro, rivolto ai ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria o del primo anno della scuola secondaria di primo grado, anche con bisogni educativi speciali.

Gli stage si terranno dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e naturalmente, accanto attività didattiche del mattino, è previsto un ricco programma collaterale con spettacoli di teatro e danza, incontri letterari, balli in piazza, nonché escursioni in barca e a piedi.

Crocevia di incontri per i musicisti di tutto il bacino del Mediterraneo, “Mare e Miniere” è, insomma, un laboratorio culturale unico nel suo genere dove la world music si fa veicolo di profonda interazione umana e culturale. 

Su Pranu 2 Su Pranu 1

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Mare e Miniere 2016 entra nel vivo i seminari di musica, canto e danza popolare che si terranno dal 27 giugno al 2 luglio a Portoscuso, nella splendida cornice dell’antica tonnara “Su Pranu”

“Educazione al valore della memoria come insegnamento per il futuro” è questo l’obiettivo principale che la rassegna persegue, ormai da anni, proponendo una settimana di vacanza-studio nel fascinoso Sulcis-Iglesiente con un ricco programma di stages dedicati alla musica popolare.

Artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, offriranno la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta di un genere relegato, solitamente, tra quelli minori, come dimostra l’accezione negativa che è attribuita spesso al termine popolare.

Al contrario, la musica popolare rappresenta la voce del popolo, quella della vita, che, con la sua immediatezza comunicativa carica di emozioni e passioni, diventa elemento fondamentale per l’educazione alla profondità del sentire, all’empatia ed alla bellezza, nella quale ogni spettatore, di qualsiasi età o estrazione culturale, può immedesimarsi e riconoscersi.

Gli stages, attraverso lezioni frontali, offriranno l’occasione per approfondire i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.

Agli allievi sarà offerta, così, la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata alla realizzazione di produzioni originali e di un concerto finale, appuntamento ormai irrinunciabile di tutta la rassegna e assai apprezzato negli anni precedenti.

Possono partecipare ai seminari anche cultori ed appassionati, che per la prima volta desiderano avvicinarsi allo studio degli strumenti della tradizione musicale italiana in quanto non sono richieste particolari conoscenze musicali. Per i musicisti già formati e più esperti sono previste anche Master Class di approfondimento.

Ad arricchire ed ampliare ulteriormente la proposta formativa e culturale dell’edizione 2016 sarà anche la presenza dello straordinario percussionista e cantante italo-francese Carlo Rizzo a cui è stata affidata la conduzione del corso di percussioni, che si preannuncia come uno dei più numerosi di tutta la rassegna. Specialista e precursore dell’evoluzione tecnologica dei tamburi a cornice, e dotato di una tecnica esecutiva unica, Rizzo proporrà un viaggio musicale attraverso i ritmi e i suoni del tamburo a cornice da lui inventato e dei tamburelli tradizionali del mondo, ma soprattutto non mancheranno le sue particolari tecniche manuali, che prevedono l’utilizzo delle dita e delle differenti parti della mano destra per sviluppare una forma originale di poliritmia.

Come nella precedente edizione, non mancherà il corso di Launeddas tenuto da Luigi Lai, leggenda vivente della musica sarda e depositario del repertorio tradizionale del doppio flauto isolano. La sua presenza nel corpo docente rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello della kermesse sarda, tanto per l’esemplare dedizione allo studio ed alla musica, quanto per il suo peculiare approccio stilistico alle launeddas, appresso da grandi maestri come Efisio Melis.

Restando sempre tra i massimi esponenti della musica sarda, di grande rilievo è anche la presenza di Totore Chessa che terrà il corso di organetto diatonico, accompagnando gli allievi alla scoperta del repertorio dei balli tradizionali dell’Isola. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta una intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Docenti degli altri corsi saranno: Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne e zampogna), Nando Citarella e Nathalie Leclerc(percussioni e danze popolari), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo), Simone Bottasso (musica d’insieme).

Altra importante novità di quest’anno è l’introduzione del laboratorio per bambini “Una Miniera di Idee” condotto da Agnese Ermacora e Giorgio Maria Condemi. Si tratta di un particolare stage di improvvisazione, scrittura creativa e dialogo sonoro, rivolto ai ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria o del primo anno della scuola secondaria di primo grado, anche con bisogni educativi speciali.

Gli stage si terranno dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e naturalmente, accanto attività didattiche del mattino, è previsto un ricco programma collaterale con spettacoli di teatro e danza, incontri letterari, balli in piazza, nonché escursioni in barca e a piedi.

Crocevia di incontri per i musicisti di tutto il bacino del Mediterraneo, “Mare e Miniere” è, insomma, un laboratorio culturale unico nel suo genere dove la world music si fa veicolo di profonda interazione umana e culturale. 

Su Pranu 1

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Su Pranu 1

Aperta da una lunga serie di concerti che hanno toccato Carbonia, Iglesias, Ozieri, Villamassargia, e Villacidro, Mare e Miniere 2016 entra nel vivo con la serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che si terranno dal 27 giugno al 2 luglio 2016 a Portoscuso (CI) nella splendida cornice dell’Antica Tonnara “Su Pranu”.

“Educazione al valore della memoria come insegnamento per il futuro” è questo l’obiettivo principale che la rassegna persegue, ormai da anni, proponendo una settimana di vacanza-studio nel fascinoso Sulcis Iglesiente con un ricco programma di stages dedicati alla musica popolare.

Artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, offriranno la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta di un genere relegato, solitamente, tra quelli minori, come dimostra l’accezione negativa che è attribuita spesso al termine popolare.

Al contrario, la musica popolare rappresenta la voce del popolo, quella della vita, che, con la sua immediatezza comunicativa carica di emozioni e passioni, diventa elemento fondamentale per l’educazione alla profondità del sentire, all’empatia ed alla bellezza, nella quale ogni spettatore, di qualsiasi età o estrazione culturale, può immedesimarsi e riconoscersi.

Gli stages, attraverso lezioni frontali, offriranno l’occasione per approfondire i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.

Agli allievi sarà offerta, così, la possibilità di vivere un’esperienza di condivisione ed interazione continua con i docenti, dando vita insieme a loro ad una vera e propria residenza artistica finalizzata alla realizzazione di produzioni originali e di un concerto finale, appuntamento ormai irrinunciabile di tutta la rassegna e assai apprezzato negli anni precedenti.

Possono partecipare ai seminari anche cultori ed appassionati, che per la prima volta desiderano avvicinarsi allo studio degli strumenti della tradizione musicale italiana in quanto non sono richieste particolari conoscenze musicali. Per i musicisti già formati e più esperti sono previste anche Master Class di approfondimento.

Ad arricchire ed ampliare ulteriormente la proposta formativa e culturale dell’edizione 2016 sarà anche la presenza dello straordinario percussionista e cantante italo-francese Carlo Rizzo a cui è stata affidata la conduzione del corso di percussioni, che si preannuncia come uno dei più numerosi di tutta la rassegna. Specialista e precursore dell’evoluzione tecnologica dei tamburi a cornice, e dotato di una tecnica esecutiva unica, Rizzo proporrà un viaggio musicale attraverso i ritmi e i suoni del tamburo a cornice da lui inventato e dei tamburelli tradizionali del mondo, ma soprattutto non mancheranno le sue particolari tecniche manuali, che prevedono l’utilizzo delle dita e delle differenti parti della mano destra per sviluppare una forma originale di poliritmia.

Come nella precedente edizione, non mancherà il corso di launeddas tenuto da Luigi Lai, leggenda vivente della musica sarda e depositario del repertorio tradizionale del doppio flauto isolano. La sua presenza nel corpo docente rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello della kermesse sarda, tanto per l’esemplare dedizione allo studio ed alla musica, quanto per il suo peculiare approccio stilistico alle launeddas, appresso da grandi maestri come Efisio Melis.

Restando sempre tra i massimi esponenti della musica sarda, di grande rilievo è anche la presenza di Totore Chessa che terrà il corso di organetto diatonico, accompagnando gli allievi alla scoperta del repertorio dei balli tradizionali dell’Isola. Dotato di raro virtuosismo, il musicista di Irgoli vanta una intensa attività concertistica e didatti in Italia ed all’estero, pur non avendo mai abbandonato la sua attività di suonatore di paese, che gli consente di mantenere un rapporto vivo con la tradizione.

Docenti degli altri corsi saranno: Elena Ledda e Simonetta Soro (canto popolare), Pietro Cernuto (flauti di canne e zampogna), Nando Citarella e Nathalie Leclerc (percussioni e danze popolari), Alessandro Foresti (canto corale) e Giuseppe Molinu (ballo sardo), Simone Bottasso (musica d’insieme).

Altra importante novità di quest’anno è l’introduzione del laboratorio per bambini “Una Miniera di Idee” condotto da Agnese Ermacora e Giorgio Maria Condemi. Si tratta di un particolare stage di improvvisazione, scrittura creativa e dialogo sonoro, rivolto ai ragazzi dell’ultimo anno della scuola primaria o del primo anno della scuola secondaria di primo grado, anche con bisogni educativi speciali.

Gli stage si terranno dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e naturalmente, accanto attività didattiche del mattino, è previsto un ricco programma collaterale con spettacoli di teatro e danza, incontri letterari, balli in piazza, nonché escursioni in barca e a piedi.

Crocevia di incontri per i musicisti di tutto il bacino del Mediterraneo, “Mare e Miniere” è, insomma, un laboratorio culturale unico nel suo genere dove la world music si fa veicolo di profonda interazione umana e culturale. 

Dal 28 giugno al 4 luglio, Portoscuso ospiterà “Mare e Miniere 2015”, rassegna organizzata dall’Associazione Elenaledda vox, con il contributo della Regione Autonoma della  Sardegna, della  Fondazione Banco di Sardegna, del comune di Portoscuso e degli altri comuni coinvolti.

La rassegna musicale itinerante, all’ottava edizione, propone un denso programma artistico, educativo e naturalistico, che intende ridare centralità culturale ai luoghi legati al mare e alla cultura geo-mineraria del Sulcis Iglesiente, un territorio sorprendente e fascinoso caratterizzato anche dalla grande ricchezza di patrimonio storico e archeologico. Dall’area sulcitana la rassegna si irradierà in tutta l’isola con concerti ed eventi che toccheranno località di tutta la Sardegna, coinvolgendo le comunità e richiamando per tutto l’anno visitatori non solo interessati a consumare il magnifico blu delle acque mediterranee, ma anche a trovare benessere psico-fisico personale e a dedicarsi alla formazione culturale.

 Dopo il concerto inaugurale “Gloria et Honore Coronasti Domine. Melodie dall’antica liturgia ed echi della tradizione religiosa in onore di Sant’Antioco”, tenutosi il 19 aprile nella splendida cornice della Basilica di Sant’Antioco Martire e che ha visto protagonisti Giacomo Baroffio, il Coro Laus Cordis diretto da Kim Eun Ju Anastasia, Mauro Palmas, Luigi Lai, il Coro Su Concordu ‘e Su Rosariu di Santu Lussurgiu, Elena Ledda, Simonetta Soro, Alessandro Foresti, Pietro Cernuto, Marcello Peghin e Silvano Lobina, la rassegna entra nel vivo con la serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare, che si terranno presso dal 28 giugno al 4 luglio 2015 a Portoscuso, presso l’Istituto Comprensivo Statale “Vittorio Angius” in via Asproni, 7. Tenuti da grandi maestri come Luigi Lai, uno dei depositari del repertorio tradizionale delle launeddas, e da alcuni tra  principali protagonisti del folk italiano, quali Elena Ledda, Simonetta Soro, Pietro Cernuto, Riccardo Tesi, Nando Citarella, Simone e Nicolò  Bottasso, Alessandro Foresti e Giuseppe Molinu, gli stage sono indirizzati sia a musicisti già formati sia a chi desidera avvicinarsi per la prima volta al mondo musicale tradizionale. Naturalmente, alle attività didattiche del mattino seguiranno i concerti serali, che si trasformeranno in occasioni davvero uniche, nelle quali insegnanti e allievi potranno interagire in feste di musica e danze.

Insomma, un’esperienza davvero unica, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari. Oltre agli eventi musicali e agli stage di canto, strumenti e danza, infatti, quest’anno partiranno anche itinerari turistici e naturalistici alla scoperta di un territorio sorprendente.

La partecipazione ai seminari rappresenterà per i corsisti anche una preziosa occasione per vivere sette intense giornate di studio e vacanza tra musica, cultura e straordinarie ricchezze storiche e  naturalistiche.

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