25 November, 2024
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È stata illustrata questa mattina, in sala polifunzionale, la proposta vincitrice del concorso di progettazione indetto dal comune di Carbonia, denominato “Le nuove porte della città resiliente e smart. Rigenerazione urbana e ambientale dei viali di accesso ai centri di fondazione del distretto del carbone”, elaborato degli architetti Simone Langiu, Lorenzo Ciccu, Nicola Melis, Alberto Oss Pegorar, Elisabetta Sanna e Roberta Serra.
All’incontro erano presenti gli architetti vincitori del concorso, che hanno illustrato nel dettaglio i vari aspetti tecnici della proposta progettuale, il sindaco Pietro Morittu collegato in videoconferenza, i rappresentanti della Giunta, del Consiglio comunale, i professionisti dell’ufficio tecnico, ex amministratori locali, gli operatori della stampa locale e diversi nostri concittadini.
Il progetto si inserisce nell’alveo del programma che nel 2011 valse per Carbonia il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa ed è volto a recuperare il patrimonio della città di fondazione con interventi sulle principali porte d’accesso alla città mineraria: la via Roma, ingresso in città dal Centro Intermodale e dalla Miniera; il “decumano” (Corso Amedeo di Savoia) che collega Cortoghiana alla viabilità principale a livello provinciale e regionale; il viale della Libertà che conduce nella centrale Piazza Santa Barbara a Bacu Abis, primissimo insediamento minerario del Distretto del carbone Sulcis.
Una proposta che, come richiamato da tutti i relatori, ridisegna, rigenerandole e riqualificandole, rendendole al contempo più fruibili e funzionali, via Roma, corso Amedeo di Savoia a Cortoghiana, viale della Libertà, a Bacu Abis.
La proposta vincente andrà ora sviluppata fino al livello di fattibilità tecnica ed economica e potrà essere utilizzata dal comune di Carbonia per la partecipazione a bandi di finanziamento PNRR, Next Generation EU, POR e FSC.
 

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Un progetto che guarda all’utilizzo degli spazi, che crea un percorso di collegamento con i tre porti del paese, presta un occhio di riguardo al sistema dell’accessibilità e dà vita al lungomare, amplia la passeggiata sino ad arrivare al mare con una serie di terrazze e gradinate. È l’elaborato che si è aggiudicato il concorso di idee indetto dal comune di Stintino, per l’acquisizione di proposte relative alla realizzazione dei lavori di riqualificazione del porto del paese e della ridefinizione del water-front del borgo storico.

Sabato mattina il museo della Tonnara di Stintino ha ospitato la presentazione delle prime tre idee progettuali che, insieme ad altre tredici, hanno partecipato al bando. In realtà, al concorso bandito a dicembre dall’amministrazione comunale hanno risposto in venti ma la commissione ne ha valutato ammissibili soltanto 16. E tutte sino a oggi, domenica 27 maggio, riprodotti in pannelli espositivi saranno in mostra sulla terrazza del museo di via Lepanto.

«Avevamo la necessità di mettere assieme una serie di progetti sull’area – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Antonella Mariani durante la presentazione – e l’obiettivo era dare una visione univoca e disegnare un nuovo water-front. Questo anche in considerazione delle esigenze che con il tempo si sono create.»

«Il porto deve diventare l’elemento di congiunzione tra paese e mare, tra residenti e turisti, tra abitanti e fruitori, il naturale collegamento tra Stintino e l’Asinara», ha concluso.

«I progetti selezionati – hanno spiegato l’ingegnere Giuseppe Mundula, responsabile del Servizio tecnico 2 del comune di Stintino e presidente della commissione giudicatrice, e l’architetto Paolo Greco, responsabile del Servizio tecnico 1 e curatore del concorso – hanno risposto all’idea concettuale del bando, riorganizzare cioè gli spazi e le funzioni con ricadute anche sul centro storico. Il risultato sono state idee, brillanti e a volte anche audaci, che hanno riguardato il waterfront del centro storico cittadino rivolto a Est, con soluzioni per l’organizzazione e la riqualificazione dell’area portuale, intesa come insieme organico dell’infrastruttura portuale e del borgo.»

«Si tratta di elaborati che portano un contributo importante – ha aggiunto l’assessore dell’Urbanistica Francesca Demontis – e ci aiuteranno a portare avanti il progetto generale di valorizzazione dell’intera zona.»

L’amministrazione, infatti, dispone già di un finanziamento di 1,5 milioni di euro per la riqualificazione dell’area e il progetto arrivato in prima posizione potrà costituire appunto il progetto di fattibilità tecnico economica. Punto di partenza per la progettazione definitiva ed esecutiva che potrà essere divisa in lotti.

Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la proposta presentata dall’architetto Simone Langiu, capogruppo di un team multidisciplinare che vede all’interno anche la società Criteria di Cagliari.

Un progetto che, nell’area del woter-front, prevede una serie di rampe che consentono l’accesso al molo, quindi un nuovo sistema di servizi e un maggior numero di parcheggi, più ordinati, alla Marina di Stintino. Si aggiunge un nuovo molo traghetti per l’Asinara nell’area del faro che diventa un luogo di servizi e di incontro per i cittadini. Sulla spiaggetta Azzena sorge una sorta di tribuna-scalinata, centro di incontro anche in inverno. Quindi il ponte mobile per l’accesso al Porto Mannu e importante collegamento con l’area di Tanca Manna.

Al secondo posto si è classificata l’idea dell’architetto Massimo Alvisi, in qualità di legale rappresentante della Alvisi Kirimoto Partners srl e capogruppo dei una squadra di professionisti e della Milan Ingegneria srl di Milano. Al terzo posto il progetto dell’ingegnere Gabriele Tomiselli capofila di un numerosissimo gruppo multidisciplinare.

Al primo classificato sarà conferito il premio di 20mila euro, al secondo di 2.500 euro, al terzo di 1.200 euro. Premi in denaro anche per il quarto e quinto in classifica (800 e 500 euro rispettivamente) e menzioni per i progetti classificati al sesto e settimo posto.

Nella maggior parte dei progetti, in misura che talvolta ha fatto la differenza, si rafforzano le relazioni tra porto e centro storico. La creazione di passerelle e di percorsi verso il centro del paese sono stati usati per rappresentare questo legame. Spicca, in modo particolare, il ponte mobile che collega il paese con l’area portuale di Marina di Stintino. Una struttura che alcuni mettono in posizione più avanzata ed altri più arretrata nella zona del porto Mannu. Un percorso che è assieme pedonale e ciclabile, nell’ottica di un progetto che vede Stintino al centro della mobilità sostenibile.