2 November, 2024
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Martedì 10 settembre 2019, alle 17.30, al Business Centre dell’aeroporto Mario Mameli di Cagliari – Elmas, si tiene la cerimonia di consegna dei Premi Ussi Sardegna 2019. L’evento – realizzato grazie all’ospitalità della Sogaer – prevede riconoscimenti per atleti, dirigenti, tecnici, club isolani e nazionali che si siano messi in evidenza nel corso delle stagioni agonistiche 2018 e 2019. Tra gli invitati, presidente e vicepresidenti del Consiglio dei ministri, ministro e sottosegretario allo sport, il pilota della Ferrari Charles Leclerc.

Tra i circa trenta premiati, i calciatori Alessio Cragno, Luca Ceppitelli, Simone Padoin, l’allenatore sei volte campione d’Italia Massimiliano Allegri, il senior vice president del design Ferrari Flavio Manzoni, il team di Luna Rossa Prada Pirelli con Max Sirena, Gilberto Nobili, Vasco Vascotto e Davide Cannata, il designatore arbitri Uefa Roberto Rosetti, i commentatori Sky della Formula Uno Carlo Vanzini, Federica Masolin e Mara Sangiorgio, il presidente della Figc Sardegna Gianni Cadoni, il Lanusei calcio, il responsabile della Football Academy Cagliari Bernardo Mereu, il primo cestista sardo a un mondiale di basket in carrozzina Claudio Spanu, il Team Sardegna Special Olympics, la medaglia d’argento agli europei di sitting volley Sara Desini, il giornalista Rai Jacopo Volpi, i velocisti di atletica leggera Dalia Kaddari e Lorenzo Patta, la triatleta Elisabetta Curridori, la società di pallavolo Quadrifoglio Porto Torres, le tenniste Barbara e Marcella Dessolis. Il premio speciale Mario Mossa Pirisino è assegnato ai giornalisti Maria Francesca Chiappe (stampa locale, Unione Sarda e Videolina) e Marco Franzelli (stampa nazionale, Rai). Il premio Joseph Vargiu va al pugile Salvatore Erittu. Presenti i genitori di Davide Astori, Renato e Giovanna, per la consegna della seconda edizione del premio intitolato al figlio, scomparso il 4 marzo 2018.

I Premi Ussi – su Etica, inclusione, condivisione nello sport – oltre a riconoscere gli exploit sportivi ed etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto. Con forti riverberi mediatici locali e nazionali. I Premi hanno, tra gli altri, il patrocinio di presidenza della Giunta regionale, assessorato regionale Sport e pubblica istruzione, Coni, Coni Sardegna, Ussi nazionale. La manifestazione è supportata da Coni Sardegna, Banco di Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, Intesa San Paolo, Crai, Ordine dei giornalisti Sardegna e ristorante Belvedere lounge beach. L’evento prevede i premi Ussi-Davide Astori, Ussi-Joseph Vargiu, Ussi-Banco di Sardegna, Ussi-Crai.

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Una Juventus troppo forte, nonostante le numerosissime assenze, per il Cagliari di Rolando Maran, ha violato la Sardegna Arena con i goal di Leonardo Bonucci e Moise Kean, uno per tempo. E’ vero che non è stato il solito Cagliari formato casalingo, ma alla base di una prestazione inferiore alle attese, c’è la forza della capolista, autentica dominatrice del calcio italiano ormai da otto stagioni consecutive.

Della partita di ieri sera restano, soprattutto, le polemiche seguite al secondo goal, per l’esultanza di Moise Kean sotto la curva Nord e la reazione di alcuni tifosi che ha fatto gridare ad un nuovo episodio di razzismo, contestato in casa rossoblu per l’esultanza, giudicata inopportuna, del giovane talento bianconero.

Rolando Maran a fine partita ha riconosciuto i meriti agli avversari: «Proprio perché era decimata e reduce da una sconfitta nell’ultima trasferta, oggi abbiamo trovato una Juventus che ha messo tanta cattiveria e attenzione. Ha concesso poco, rimanendo sempre compatta dietro; sugli esterni abbiamo spinto meno perché ci siamo trovati davanti due giocatori molto forti fisicamente che ricevevano l’aiuto da parte dei centrocampisti centrali. Noi abbiamo provato a mettere in campo l’aggressività delle ultime partite alla Sardegna Arena ma non siamo riusciti a dare il ritmo che volevamo alla gara. Abbiamo sbagliato molto quando eravamo in possesso di palla, cercando di forzare certe situazioni. Non era facile andare a prenderli, con la loro tecnica e gamba spesso ci hanno mandato a vuoto».

«La partita è rimasta in bilico sino a cinque minuti dalla fine, nel primo tempo abbiamo avuto un’occasione per parte, quella di Joao Pedro è stata nitidissima, avremmo potuto pareggiarla subito – ha aggiunto Rolando Maran -. Siamo stati ingenui sul primo gol di Bonucci, dando troppo spazio alle nostre spalle e permettendo all’avversario di saltare indisturbato. Non abbiamo fatto complessivamente una brutta partita ma contro la Juventus bisogna sperare che loro giochino con meno voglia e concentrazione rispetto a quanto hanno fatto oggi. Potevamo fare meglio se non è successo, lo si deve principalmente della prova della Juventus.»

«Ho provato ad inserire giocatori freschi, con certe caratteristiche, per cercare di recuperare il risultato. Artur Ionita era il giocatore che sino a questo momento aveva accumulato più minuti nelle gambe, sostituirlo dopo 70’ era quasi in preventivo, lo stesso Joao Pedro era affaticato – ha concluso Rolando Maran -. Ho quindi provato a mettere un attaccante al fianco di Leonardo Pavoletti e Simone Padoin in mezzo al campo per avere più spinta».

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E’ troppo forte il Milan di Rino Gattuso e Krzysztof Piątek per il Cagliari malato di questo scorcio di stagione. Il posticipo del Meazza, ieri sera, non ha avuto storia, dopo la sfortunata deviazione di Luca Ceppitelli che ha sbloccato il risultato al 13′, sulla conclusione di Suso respinta prontamente da Alessio Cragno, tra i migliori nonostante i tre goal subiti. Il Milan, partito concentratissimo, deciso a riprendersi il quarto posto temporaneamente occupato da Roma, Lazio ed Atalanta, tutte vittoriose , non ha rallentato e dopo pochi minuti, al 22′, ha realizzato il secondo goal, con una splendida deviazione del brasiliano Lucas Paquetá su perfetto assist di Davide Calabria. Il Milan avrebbe potuto triplicare al 24′ con il suo nuovo bomber Krzysztof Piątek che si è presentato tutto solo davanti ad Alessio Cragno, su un errato disimpegno difensivo, ma è stato chiuso dal portierone rossoblu.

Il Cagliari s’è svegliato dal torpore al 26′ con una conclusione di testa di Joao Pedro su assist di Simone Padoin, ma il brasiliano del Cagliari ha trovato sulla sua strada un grande Gianluigi Donnarumma, confermatosi anche ieri sera in smaglianti condizioni di forma.

Seconda occasione per il Cagliari al 34′, con Simone Padoin, ben servito da Darijo Srna, ma Franck Kessié ha sbarrato la strada alla conclusione a botta sicura, deviando in calcio d’angolo.

Altra occasione per il terzo goal per il Milan al 43′, con Davide Calabria, lanciato da Suso, ma Alessio Cragno ha anticipato la conclusione a rete del giovane esterno difensivo rossonero.

Al quarto d’ora della ripresa la partita si è decisa nell’arco di due minuti: Joao Pedro ha calciato a botta sicura su assist di Luca Pellegrini, Gianluigi Donnarumma ha respinto, Joao Pedro si è avventato sulla sfera ed ha calcia di precisione ma qualche centimetro troppo alto, cogliendo in pieno la traversa.

Krzysztof Piątek si è lanciato in profondità, Alessio Cragno lo ha chiuso, il pallone è finito sui piedi di Hakan Çalhanoğlu, nuova chiusura del portiere rossoblu ma sulla ribattuta il solito Krzysztof Piątek ha calciato di precisione nella porta ormai sguarnita, ed ha portato il Milan sul 3 a 0. Partita chiusa.

Il finale, con tanti cambi da entrambe le parti, non ha avuto storia.

Sabato alla Sardegna Arena arriverà il Parma in uno degli anticipi della 24ª giornata di campionato e per il Cagliari sarà d’obbligo la vittoria per evitare di sprofondare in piega bagarre.

«Siamo stati altalenanti, dobbiamo avere più continuità durante tutta la partita – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. In questo momento alcuni episodi condizionano non solo la gara, ma anche i momenti immediatamente successivi. Dobbiamo essere più forti di tutto questo, più attaccati al risultato, evitare di farci condizionare dagli episodi. Alla vigilia avevamo detto che ci sarebbe voluto un episodio favorevole per dare la scossa, invece anche oggi li abbiamo avuti contro. Non deve essere un alibi, ma nell’analisi generale della partita ci sta anche questo, così come è giusto sottolineare gli aspetti positivi. Il terzo gol è arrivato subito dopo la traversa di Joao Pedro. Se fosse entrata dentro almeno una delle due occasioni di Joao – ha aggiunto Rolando Maran – forse la gara avrebbe potuto svoltare per noi, per non dire del primo gol, un pallone finito addosso a Ceppitelli e poi in rete.»

«Da domani inizieremo a preparare la partita di sabato: questa contro il Parma è una gara importante non solo per la classifica, ma anche dal punto di vista mentale. Dobbiamo toglierci qualche scoria per affrontarla con la testa giusta. La squadra in allenamento si sta dannando l’anima, vuole fortemente uscire da questa situazione. Dovremo cercare la vittoria con ancora più forza, essere ancora più compatti – ha concluso Rolando Maran -. La squadra, dopo le ultime due partite, si sta ritrovando: dobbiamo voltare pagina.»

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Un Cagliari generoso non è bastato per fermare la marcia della lanciatissima Atalanta di Gian Piero Gasperini del posticipo della terza giornata di ritorno del campionato di serie A, alla Sardegna Arena. La squadra di Rolando Maran nel primo tempo è riuscita a limitare la produzione di gioco della “Dea” che quattro giorni fa ha eliminato la Juventus dalla Coppa Italia con un clamoroso quanto meritato 3 a 0, ma nel secondo tempo, dopo soli 5 minuti, un colpo di testa di Hans Hateboer ha rotto l’equilibrio e nel finale la traversa ha negato la gioia del goal ad Alessandro Deiola, bravo a svettare più in alto di tutti su un calcio calcio d’angolo battuto da Joao Pedro.

Se l’Atalanta è stata meno brillante e travolgente del solito in questo scorcio di stagione, grande parte del merito va attribuito al Cagliari, che non ha avuto fortuna con gli infortuni che hanno costretto a lasciare il campo prima Valer Birsa, dopo soli 13 minuti sostituito da Joao Pedro, poi Cyril Théréau, subentrato al 20′ della ripresa a Luca Cigarini e costretto ad abbandonare il campo per un problema al flessore quando Rolando Maran aveva già effettuato i tre cambi a sua disposizione (Luca Pellegrini ha rilevato Simone Padoin al 28′ della ripresa).

La sconfitta odierna, dopo l’impresa del Bologna a San Siro sull’Inter, in un colpo solo ha quasi dimezzato il vantaggio rossoblu sulla terz’ultima posizione, sceso da 7 a 4 punti, ed ora la classifica richiede un’immediata reazione, per evitare di ritrovarsi nella scomoda zona calda. Certamente il calendario non aiuta il Cagliari che domenica sera sarà di scena a San Siro contro il Milan del nuovo bomber Krzysztof Piątek, 21 goal in stagione (14 in campionato, 13 con il Genoa e 1 con il Milan; 7 in 3 partite in Coppa Italia, 6 con il Genoa, 1 con il Milan).

«Si sono visti molti progressi rispetto a Reggio Emilia – ha commentato a fine partita Rolando Maran -. Oggi non avremmo meritato di perdere contro una grande Atalanta. La squadra ci ha messo cuore, impegno, ha dato tutto quello che aveva, purtroppo in questo momento i risultati non sono favorevoli. Gli infortuni e gli episodi contrari non ci danno una mano.»

«Dopo aver preso il gol, abbiamo subito sfiorato il pareggio con Leonardo Pavoletti e Paolo Faragò – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Abbiamo perso per infortunio due giocatori, siamo rimasti undici contro dieci ed abbiamo colpito una traversa. Siamo riusciti a contenere una squadra che sta schiacciando le avversarie, dando tre gol a tutti. Con questo atteggiamento guardiamo avanti con fiducia. Dopo la partita di oggi resto molto fiducioso. La classifica non è certo drammatica, altre volte forse avevamo lasciato qualcosa, ma stasera abbiamo poco da rimproverarci.»

«Non siamo fortunati. Abbiamo perso Valter Birsa all’inizio in una situazione di gioco inusuale, poi Cyril Théréau ha sentito un fastidio al flessore e, a quel punto, non avevo più cambi. Rimanere in inferiorità numerica ha condizionato il finale, la squadra aveva ancora testa e gambe per cercare il pareggio; infatti – ha concluso Rolando Maran – abbiamo preso una traversa con Alessandro Deiola.»

 

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Un Cagliari in giornata negativa ha ceduto all’Udinese, alla Dacia Arena, nell’ultima partita del girone d’andata e del 2018. I rossoblu, privi del bomber Leonardo Pavoletti, tenuto precauzionalmente a riposo, e di Simone Padoin, al quale Rolando Maran ha ugualmente concesso un turno di riposo, non sono riusciti a ripetere la bella prestazione fornita nel turno infrasettimanale con il Genoa e si sono arresi ad un’Udinese rinvigorita dalla cura del nuovo tecnico Davide Nicola e decisamente più motivata alla ricerca di punti, subendo un goal per tempo, autori l’argentino Ignacio Pussetto e lo svizzero Valon Berhami. Sull’andamento dell’incontro, comunque, ha inciso la discutibile espulsione di Luca Ceppitelli, maturata in avvio di ripresa, sul risultato di 1 a 0 per l’Udinese, per un fallo quantomeno dubbio. In 10 uomini il Cagliari ha subito di lì a poco il secondo goal e solo un grande intervento di Alessio Cragno, sul rigore calciato da Kevin Lasagna, ha evitato che il risultato assumesse dimensioni ancora più nette.

«Siamo arrivati all’appuntamento senza la necessaria lucidità, era la terza partita consecutiva, la gara col Genoa ci ha fatto spendere molte energie, fisiche e mentali e abbiamo pagato qualche defezione di troppo. L’Udinese ci ha concesso poco – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Rolando Maran -. Nella prima parte la gara è stata equilibrata, abbiamo fraseggiato cercando di spostare il pallone da destra a sinistra, pur senza essere pericolosi. Avremmo dovuto alzare i ritmi, l’Udinese era molto chiusa all’indietro, non siamo riusciti a verticalizzare. Loro hanno trovato il gol su un lancio dalle retrovie che ha sorpreso un po’ tutti. Complessivamente potevamo fare meglio, ma non avevamo la solita freschezza e forza. La voglia di provarci però c’è stata, anche quando siamo rimasti in inferiorità numerica.»

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Non ci sarà Lucas Castro, questa sera, nella formazione del Cagliari che affronterà il Torino, nel posticipo della 13ª giornata del girone di andata (dirigerà Fabrizio Pasqua di Tivoli). L’assenza dell’ultim’ora si è aggiunta a quelle di Paolo Faragò e Simone Padoin, che costringono Rolando Maran a schierare una formazione d’emergenza.

Al Torino mancherà solo lo squalificato Tomás Rincón ma l’assenza pesante è quella di Walter Mazzarri, fermato da un malore in settimana. «Spero che Walter possa rimettersi al più presto. Auguri da parte mia e da tutta la Società», ha detto alla vigilia Rolando Maran.

«Nel Torino non lo scopro io, dispone di un potenziale offensivo notevole, è una squadra con giocatori di qualità ma anche tosta, fisica, tiene bene il campo. Dovremo dare il meglio di noi – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. E’ la prima di otto gare in trentadue giorni. Partire bene darebbe la spinta, il morale e l’entusiasmo per affrontare le successive nel modo giusto. Senza contare che giochiamo in casa, con lo stadio pieno. Tre punti ci darebbero uno slancio incredibile, oltre ad essere importanti per la classifica.»

«I tifosi ci stanno trasmettendo tutto il loro calore. Quando arriviamo allo stadio, percepiamo un clima di grande euforia. Tutto questo ci riempie di orgoglio, sappiamo che ci sono molte aspettative, tocca a noi saper ripagare la nostra gente. Vogliamo che i tifosi si esaltino – ha concluso Rolando Maran -, dovremo essere bravi a portare in campo questo clima e a farci trascinare dall’entusiasmo che abbiamo intorno.»

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Il Cagliari è uscito sconfitto dalla sfida con la corazzata Juventus, come da pronostico, ma ha lasciato l’Allianz Stadium a testa non alta ma altissima, perché ha saputo reggere il confronto con Cristiano Ronaldo e compagni, andando vicina al pareggio molto più di quanto si potrebbe pensare osservando soltanto il risultato finale di 3 a 1.

La partita è iniziata in salita, perché dopo soli 42″ Paulo Dybala l’ha sbloccata, approfittando di una distrazione della difesa rossoblu. I più, a quel punto, hanno pensato ad una passeggiata bianconera, ad una vittoria con punteggio ampio, ma il Cagliari ha impiegato pochi minuti per far capire alla Juventus e ai suoi tifosi, che non sarebbe stata una serata facile. La squadra di Rolando Maran ha iniziato a giocare senza timori, ribattendo colpo su colpo alle iniziative juventine, ha chiesto un rigore per un fallo di mano di Benatia (18′), non concesso dal direttore di gara dopo la consultazione del VAR, ha sfiorato il pareggio con Leonardo Pavoletti (20′) ed è emersa la sensazione che il Cagliari avrebbe potuto riaprire la partita, tanto che il goal di Joao Pedro, arrivato al 36′, non ha sorpreso nessuno. A quel punto, purtroppo, dopo soli due minuti, un intervento in scivolata di Bradaric su un innocuo traversone di Douglas Costa dalla fascia sinistra, ha provocato una sfortunata autorete ed ha riportato la Juventus in vantaggio. Nel finale del tempo, Cristiano Ronaldo ha avuto sui piedi il pallone del terzo goal che avrebbe chiuso il match al 2′ di recupero del primo tempo, ma la sua gran botta ha terminato la corsa sul primo palo.

Il secondo tempo ha offerto meno emozioni ma il Cagliari ha continuato a crederci, rischiando poco in difesa e al 41′ ha costruito una clamorosa occasione per pareggiare, con Leonardo Pavoletti su assist di Marco Sau, entrato pochi minuti prima al posto di Simone Padoin, la cui conclusione è stata respinta con il ginocchio da Benatia e sul successivo tentativo, Bentancur ha messo in angolo. Sul capovolgimento di fronte, con la difesa rossoblu scoperta, Cristiano Ronaldo ha trovato spazio al centro ed ha servito a Cuadrado un pallone che chiedeva solo di essere messo alle spalle di Alessio Cragno, cosa che l’ex udinese ha fatto puntualmente.

Il risultato finale è troppo severo per il bellissimo Cagliari di Rolando Maran che può giustamente andare fiero della sua squadra, in continua crescita e che, continuando così, pare destinata ad un campionato tranquillo, ben lontano dalle paure della bassa classifica.

 

 

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Un calcio di rigore di Kevin Prince Boateng, assegnato dal direttore di gara, Luca Pairetto di Nichelino, al 97′ e trasformato al 99′, ha negato al Cagliari una meritata vittoria nel match di esordio casalingo alla Sardegna Arena con il Sassuolo, vanificando una prestazione eccellente e due straordinari goal realizzati con prodigiosi colpi di testa dal bomber Leonardo Pavoletti. A privare i rossoblu di due punti, purtroppo, è stata un’ingenuità del 21enne Filippo Romagna che nell’ultimo disperato assalto degli emiliani, è saltato con le braccia larghe su una conclusione a rete di Babacar, riuscendo a ritrarre solo in parte il braccio destro, che ha fermato, purtroppo il pallone, come ha rivelato il VAR, al quale si è appellato il direttore di gara dopo le proteste dei giocatori ospiti.

Al di là della beffa terribile maturata in extremis, la prestazione fornita dal Cagliari dopo il brutto esordio di Empoli, è stato più che positiva. La squadra, scesa in campo con una difesa cambiata per metà con i debutti dei nuovi Darijo Srna e Ragnar Klavan, e con Marco Sau al fianco di Leonardo Pavoletti, dopo un avvio di gara favorevole al Sassuolo, caricatissimo dopo l’exploit compiuto contro l’Inter, il Cagliari ha sbloccato il risultato già al 10′ con Leonardo Pavoletti, bravo a girare a rete con un preciso colpo di testa un cross di Simone Padoin. Il goal ha esaltato i rossoblu che al 14′ avrebbero potuto raddoppiare con Marco Sau, fermato al momento della conclusione da un recupero di Marlon.

Dopo una fase equilibrata, con tentativi da una parte e dell’altra, il Cagliari ha sfiorato nuovamente il raddoppio al 40′ con il solito Leonardo Pavoletti, ancora con un colpo di testa su lancio di Luca Cigarini, con il pallone a lato d’un soffio. Il primo tempo si è concluso senza più sussulti.

In avvio di ripresa, improvviso, il goal del pareggio della squadra di Roberto De Zerbi, al secondo centro stagionale dopo il calcio di rigore che ha piegato l’Inter, bravo a infilare la difesa rossoblu su lancio di Stefano Sensi e a battere imparabilmente Alessio Cragno.

Il Cagliari inizialmente sente il contraccolpo per il goal subito ma dopo gli ingressi di Filip Bradarić per Luca Cigarini e Diego Farias per Marco Sau, al 28′ ritorna in vantaggio, con Leonardo Pavoletti, puntuale alla deviazione di testa, forte ed imparabile, su calcio d’angolo battuto da Darijo Srna.

Nel finale il Sassuolo non sembra creare grandi preoccupazioni alla difesa rossoblu, soprattutto dopo che rimane in dieci uomini per l’espulsione di Marlon che riceve il secondo cartellino giallo per un fallo su Simone Padoin e finisce anzitempo negli spogliatoi.

Quando erano ormai pronti i titoli di coda, al 7′ di recupero, la beffa: su angolo di Domenico Berardi, Babacar calcia a rete con forza e decisione, il pallone è intercettato dal braccio destro di Filippo Romagna e finisce ancora in angolo ma sulle proteste dei giocatori emiliani Luca Pairetto consulta il VAR e concede il calcio di rigore che Kevin Prince Boateng realizza spiazzando Alessio Cragno.

Non c’è più tempo, la partita finisce in un clima di grande nervosismo e, soprattutto, di grandissima delusione per il Cagliari di Rolando Maran che credeva di avere ormai i primi tre punti stagionali in tasca.

«Avevamo l’obbligo di dimostrare, a noi stessi e ai tifosi, che domenica scorsa era stato un episodio isolato – ha commentato a fine match Rolando Maran -. Ci siamo riusciti, addirittura migliorando la qualità della prestazione rispetto al precampionato. Ho fatto delle rotazioni inserendo giocatori che si sono fatti trovare pronti e questo non può che farmi piacere. Al di là di chi scende in campo, stanno lavorando nel migliore dei modi. Contro il Palermo in Coppa forse avevamo sofferto qualcosa, oggi non direi. Il pareggio di Berardi è arrivato in un momento nel quale non stavamo rischiando nulla, e siamo stati infilati da una giocata in verticale. Abbiano alzato il baricentro, ci siamo riportati in vantaggio ed abbiamo sfiorato il terzo gol. Per portare a casa la vittoria – ha concluso Rolando Maran – si ha bisogno anche di un pizzico di buona sorte: invece oggi gli episodi, in particolare sull’occasione capitata a Marco Sau salvata sulla linea e sul rigore all’ultimo respiro non ci hanno girato bene.»

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Il Torino passa alla Sardegna Arena con 4 goal realizzati nell’ultima mezz’ora, dopo un primo tempo giocato alla pari, con il Cagliari vicino al goal in due occasioni, un palo colpito da Simone Padoin con grande parata di Salvatore Sirigu. Nel secondo tempo ad aver la meglio, è stata la qualità dei solisti del Torino, in particolare Adem Ljajić e Iago Falque. L’uno-due in 4′ (61’ e 65’) ha chiuso la partita, perché il Cagliari non ha saputo reagire.

Nel finale sono arrivati anche altri due goal, realizzati da Cristian Ansaldi (79′) e Joel Obi (88′), che hanno reso più severo il passivo.

Il Cagliari conserva il vantaggio di 5 punti sul terz’ultimo posto, grazie alla concomitante sconfitta subita dal Crotone a Firenze, e lo stesso margine di 7 e sul Verona, travolto dall’Inter al Meazza, ma ha visto avvicinarsi ad un solo punto il Chievo, impostosi sulla Sampdoria, e il Sassuolo che ha bloccato sul pari il Napoli, e a tre punti la Spal, uscita imbattuta dal Marassi nel match con il Genoa.

La squadra di Diego Lopez deve reagire subito, perché il calendario non concede tregua. Martedì 3 aprile, subito dopo Pasqua e Pasquetta, sarà di scena a Marassi, nel recupero della ventisettesima giornata, contro il Genoa dell’ex Davide Ballardini che ha solo due punti in più in classifica e quindi vorrà vincere ad ogni costi, anche per riscattare il mezzo passo falso odierno registrato contro la Spal.

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Cagliari, missione compiuta! I rossoblu superano la Spal, 2 a 0 (goal di Luca Cigarini e Marco Sau, il primo con un tiro dalla distanza, il secondo 3 minuti dopo il suo ingresso in campo), e portano a 7 i punti il vantaggio sul terz’ultimo posto. E’ stata una vittoria limpida, anche al di là dello scarto di due goal, frutto di una prestazione convincente che conferma la crescita della squadra.

Diego Lopez ha impiegato nell’undici iniziale i tre giocatori reduci da squalifiche: Nicolò Barella, Joao Pedro e Leonardo Pavoletti. Il Cagliari ha controllato il gioco fin dall’inizio ma nella prima mezz’ora non ci sono state grandi occasioni da rete e a sbloccare la situazione ci ha pensato Luca Cigarini, alla seconda marcatura consecutiva dopo quella di Crotone, che ricevuta palla sulla trequarti al 34′, se l’è sistemata sul destro ed ha esploso un bolide che si è infilato in rete dopo aver sbattuto sul palo, fuori portata per il giovane portiere ferrarese Alex Meret.

Il Cagliari ha sfiorato subito il raddoppio, al 40′, con Leonardo Pavoletti, arrivato in ritardo alla deviazione vincente su cross di Paolo Faragò.

Anche in avvio di secondo tempo è stato il Cagliari a rendersi più pericolo, con un cross di Simone Padoin, sul quale Jasmin Kurtic ha deviato in angolo, sugli sviluppi del quale Alex Meret ha compiuto un miracolo sul colpo di testa di Luca Ceppitelli. Il raddoppio del Cagliari era ormai nell’aria ed è arrivato al 15′, con una splendida azione avviata da Luca Cigarini, rifinita da Diego Farias e conclusa da Joao Pedro con un tiro imprendibile per il pur bravo Alex Meret. Tutto inutile, purtroppo, perché l’arbitro Davide Massa, dopo aver inizialmente convalidato il goal, lo ha poi annullato su indicazione del VAR, per fuorigioco di Diego Farias al momento dell’assist per Joao Pedro.

Il Cagliari il secondo goal lo voleva ad ogni costo, ha continuato a cercarlo e lo ha trovato al 33′, con Marco Sau, entrato in campo 3′ prima al posto di Diego Farias. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla destra da Luca Cigarini, Leandro Castán (trai migliori in campo) ha servito con un colpo di tacco Marco Sau che con un tiro forte e preciso non ha lasciato scampo ad Alex Meret.

Il finale ha offerto ancora qualche emozione ma la vittoria del Cagliari, ampiamente meritata, non è mai stata in discussione.