4 November, 2024
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La Dinamo batte per la terza volta in cinque giorni i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano (108 a 96 dopo un tempo supplementare, 89 a 89 al 40′, 51 a 52 al 20′) ed approda alla finale scudetto! Per la squadra di Gianmarco Pozzecco si tratta della 22ª vittoria consecutiva, la 15ª in campionato, una striscia record straordinaria.

E’ stata una partita dalle emozioni forti. La Dinamo l’ha iniziata alla grande, con un parziale di 29 a 21 nei primi 10′, trascinata da Jaime Smith (29 punti in 31′, 2 su 2 da 2 punti, 7 su 8 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 1 rimbalzo, 3 assist, 28 di valutazione) e Jack Cooley, straordinario sotto le plance (20 punti, 7 su 12 da 2 punti, 6 su 10 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 assist, 24 di valutazione). L’Olimpia è parsa spaventata dal furore dei biancoblu, ma nel secondo quarto ha reagito con orgoglio e con notevoli percentuali al tiro ha azzerato il ritardo ed ha effettuato anche il sorpasso, riuscendo ad andare al riposo un punto avanti: 52 a 51.

La Dinamo non ha mai ceduto il passo a Nunnally e compagni, ribattendo colpo su colpo e con la crescita di Rashawn Thomas e Dishawn Pierre, le due ali che le invidiamo tutti, ha ripreso il largo nel terzo quarto con un parziale di 23 a 14 (74 a 66 al 30′).

Nell’ultimo quarto è successo di tutto, l’Olimpia ha nuovamente azzerato il ritardo e nel finale ha avuto anche la possibilità di far suo il match ma ha dovuto fare ancora una volta i con ti con una Dinamo indomabile che nelle battute finali, sull’88 a 89 a 42″ dalla fine (tripla di Nunnally) ha impattato sull’89 a 89 con un 1/2 dalla lunetta di Dishawn Pierre ed ha allungato per la seconda volta consecutiva in 48 ore la partita al supplementare. E come due giorni fa, nell’extra time non c’è stata partita (19 a 7 in 5′), con una Dinamo letteralmente scatenata negli ultimi 2 minuti che l’hanno vista diventare inarrestabile per un’Olimpia ormai rassegnata all’uscita di scena, in una stagione che l’aveva vista dominare la “regular season”.

Quattro i giocatori della Dinamo che hanno terminato la partita in doppia cifra: Smith 29, Thomas 22, Cooley 20, Pierre 15. Cinque quelli dell’Olimpia: Nunnally 19, James 18, Kuzminskas 18, Nedovic 16, Micov 10.

Sono numerosi i segnali emersi in questi playoff che ricordano quelli che quattro anni fa si conclusero con la conquista del primo storico scudetto (anche allora la Dinamo eliminò l’Olimpia Milano in semifinale)…

La Dinamo, grazia al clamoroso quanto meritato 3 a 0 inflitto all’Olimpia Milano, ora potrà riposare qualche giorno, perché nell’altra semifinale, la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e l’Umana Reyer Venezia sono sull’1 a 1 e dovranno quindi giocare almeno altre due partite, domani e mercoledì.

Sassari sogna!

Dinamo Banco di Sardegna – A|X Armani Exchange Milano 108 a 96.
Parziali: 29 a 21; 23 a 21; 23 a 14; 15 a 23; OT 19 a 7
Progressivi: 29 a 21; 51 a 52; 74 a 66; 89 a 89; OT 108 a96.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 2, Smith 29, McGee 2, Carter 4, Devecchi n.e., Magro n.e., Pierre 15, Gentile 7, Thomas 22, Polonara 7, Diop n.e., Cooley 20. All. Gianmarco Pozzecco

A|X Armani Exchange Milano: Della Valle n.e., James 18, Micov 10, Ferraris n.e., Fontecchio n.e., Tarczewski 7, Nedovic 16, Kuzminskas 18, Cinciarini, Nunnally 19, Burns, Brooks 8. All. Simone Pianigiani.

Da sinistra: Dyshawn Pierre, Rashawn Thomas, Jack Cooley, Jaime Smith, Justin Carter. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Dinamo-Olimpia, Gara3, ci siamo! La squadra biancoblu arriva alla prima casalinga della semifinale scudetto con un clamoroso vantaggio di 2 a 0 costruito con le imprese compiute al Forum di Assago, fermamente intenzionata a chiudere i conti con il primo di tre match point a sua disposizione, i primi due davanti ai 5.000 del PalaSerradimigni.

La Dinamo arriva a questo nuovo appuntamento con la storia, con alle spalle ben 21 vittorie consecutive, quattordici solo in campionato.

Dyshawn Pierre grande protagonista al Forum ha in mente ciò che serve per compiere l’impresa: «Dobbiamo tenere alta la concentrazione e continuare a far quello che stiamo facendo scendendo in campo con tanta energia, la difesa sarà sicuramente la chiave del match».

L’A|X Armani Exchange Milano, squadra costruita per vincere in Italia ed Europa, con un budget nettamente superiore a quello della Dinamo, è ora spalle al muro e questa sera tenterà il tutto per tutto per allungare la serie almeno fino alla Gara4. Simone Pianigiani con il dubbio nel reparto esterni, uno tra James, Nedovic e Jerrells siederà in tribuna.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Prende il via questa sera, alle 20.45, al Forum di Assago la serie di semifinale tra la Dinamo Banco di Sardegna e l’A|X Olimpia Milano. La Dinamo arriva a questo appuntamento reduce da una serie di 20 vittorie consecutive tra campionato e Fiba Europe Cup (vinta) e fermamente intenzionata a non fermarsi. Nella lunga serie vincente, rientra anche la vittoria nella gara di ritorno con la squadra di Simone Pianigiani, battuta al Forum nel girone di ritorno. La sfida con Milan ha segnato la storia recente della Dinamo, e proprio al Forum, il 29 maggio del 2015, esattamente quattro anni fa, iniziò la serie di semifinale contro le scarpette rosse.

Gianmarco Pozzecco può contare su tutti i suoi uomini, a disposizione anche Tyrus McGee che, probabilmente, non verrà rischiato. Per coach Simone Pianigiani invece i dubbi sono tanti, Mike James questa mattina si è regolarmente allenato e potrebbe tornare tra i dodici dopo aver saltato la serie contro la Sidigas Avellino prendendo il posto di uno tra Jerrells e Nedovic.

La Dinamo arriva a Gara1 con Milano più riposata riposata, avendo superato l’Happy Casa Brindisi, nei quarti, con un secco 3 a 0, mentre l’Olimpia ha sofferto e rischiato l’eliminazione contro la Sidigas Avellino, riuscendo ad imporsi in rimonta alla quinta partita, dopo essere stata sotto 2 a 1.

La serie di semifinale prevede Gara2 venerdì sera, ancora al Forum, poi due sfide al PalaSerradimigni, domenica e martedì e, eventualmente, Gara5 al Forum giovedì prossimo 6 giugno.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Un monumentale Jack Cooley (27 punti in 26′, 11 su 16 da 2 punti, 5 su 7 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 7 falli subiti, 38 di valutazione; 17 punti e 11 rimbalzi già nel primo tempo) ha trascinato la Dinamo ad una grandissima vittoria al Forum di Assago sulla capolista Olimpia Milano: 93 a 79 (primo tempo 47 a 39). La squadra di Gianmarco Pozzecco anche contro la corazzata di Simone Pianigiani ha confermato di attraversare uno straordinario periodo di forma, prendendo le redini del gioco e del punteggio fin dal primo quarto, chiuso avanti di ben 6punti: 26 a 20. Contenuti i tentativi di reazione dell’Olimpia nel secondo quarto, chiuso ancora avanti di due lunghezze, 21 a 19, la Dinamo è andata al riposo con un vantaggio di 8 lunghezze: 47 a 39.

Equilibrio nel terzo quarto (20 a 19 per l’Olimpia) ma Dinamo sempre avanti di 7 al 30′, prima della cavalcata decisiva nell’ultimo parziale, chiuso sul 27 a 20, per il definitivo 93 a 79! In evidenza, oltre al già citato Jack Cooley che ha annientato i lunghi dell’Olimpia, altri tre uomini in doppia cifra: Achille Polonara (in questo periodo forse il miglior Polonara della sua esperienza a Sassari, iniziata nell’estate del 2017), autore di 14 punti; Jaime Smith e Rashawn Thomas, 13 punti a testa.

La Dinamo anche contro la corazzata Milano ha vinto la battaglia ai rimbalzi (43 a 35), come sta accadendo, in maniera più o meno netta, con tutti gli avversari, con la squadra che, in questo fondamentale, sembra essere tornata i tempi dello Scudetto con il grande Shane Lawal.

Con i due punti odierni (quarta vittoria consecutiva in campionato), la Dinamo Banco di Sardegna sale a quota 26 punti, a cinque giornate dalla conclusione della “regular season”. La strada verso la qualificazione ai playoff è ancora lunga ma per la Dinamo di questo periodo e, soprattutto, per la Dinamo vista in campo oggi al Forum al cospetto della capolista, nessun traguardo appare proibito e la fiducia cresce partita dopo partita.

Jack Cooley, monumentale al Forum di Assago. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Scott Bamforth. Fonte http://www.dinamobasket.com/

La più bella Dinamo della stagione ha sfiorato la grande impresa, ieri sera al PalaSerradimigni, contro la corazzata Olimpia Milano, capolista imbattuta. Una partita spettacolare, carica di emozioni, che ha visto le due squadre in equilibrio per tutti i 40 regolamentari, terminati in parità sul 91 a 91, e anche nei 5 del supplementare, deciso a favore dell’Olimpia per un solo punticino, per il definitivo 107 a 106.

La Dinamo esce a testa altissima dalla sfida, con un giocatore su tutti, Scott Bamforth, miglior realizzatore dell’incontro con 32 punti, frutto di 3 su 7 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 11 su 13 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 3 assist, 31 di valutazione; seguito a ruota dal gigante Jack Cooley, 17 punti, 8 su 16 da 2 punti, 1 su 6 ai tiri liberi, 19 rimbalzi, 2 assist, 29 di valutazione. Bene anche Rashwan Thomas (14 punti e 7 rimbalzi) e Jaime Smith (13 punti e 6 assist).

Nell’Olimpia, su tutti, il play Mike James, autore di 19 punti e ben 15 assist (una delle migliori performance di tutti i tempi nel campionato italiano) e 28 di valutazione.

La giornata di festa sportiva è stata allietata dalla presenza della Brigata Sassari che, prima della palla a due ed alla pausa lunga, ha suonato l’inno di Mameli, l’inno dei Diavoli Rossi e alcuni brani della tradizione natalizia. La banda ha indossato l’uniforme storica in occasione del centenario della fine della prima Guerra mondiale.

«Non mi aspettavo un pubblico del genere, stasera è stato davvero un bello spettacolo – ha detto a fine partita Vincenzo Esposito -. Nei due-tre momenti difficili della gara ci ha aiutato tantissimo a superarli. Poi noi siamo stati bravi a crederci sempre, a tenerci attaccati e a cercare sempre un break. Chiaramente proprio nei momenti in cui riuscivamo a portarci avanti l’esperienza di Milano si è fatta sentire ma sono molto contento dell’approccio e della mentalità dei miei ragazzi. Stasera c’è tanto di positivo anche se la vittoria è andata all’avversario. Voglio lo stesso tipo di energia e atteggiamento anche nelle prossime gare, se riusciamo a giocare così sempre possiamo dare fastidio a chiunque. Ora ci concentriamo sulle prossime gare sia di campionato sia di coppa cercando di fare al meglio già mercoledì contro Varese e per quanto riguarda il campionato cercando di stare dentro il gruppo delle prime otto.»

«Bravi i miei giocatori per diversi motivi, perché hanno questo atteggiamento nonostante le tante gare che stiamo giocando tra campionato ed Eurolega – ha commentato coach Simone Pianigiani -. Bravi anche per essere riusciti a condurre contro una Sassari super carica e piena di energia, e poi bravi anche per aver tenuto bene il supplementare, quando ormai l’inerzia era dall’altra parte. Meno bravi a non chiuderla entro il tempo regolamentare e per alcuni errori alla fine del primo tempo ma comunque sono ammirato dalla mentalità dei miei ragazzi.»

Dinamo Banco di Sardegna 106 – Olimpia Milano 107

Parziali: 18 a 21; 23 a 24; 22 a 23; 28 a 23; ot 15 a 16.

Progressivi: 18 a 21; 41 a 45; 63 a 68; 91 a 91; ot 106 a 107.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 6, Smith 13, Bamforth 32, Petteway 5, Devecchi, Magro, Pierre 5, Gentile 7, Thomas 14, Polonara 7, Diop, Cooley 17. All. Vincenzo Esposito.

Olimpia Milano: Della Valle 7, James 19, Micov 8, Musumeci, Gudaitis 16, Fontecchio 3, Nedovic 21, Kuzminskas 4, Cinciarini 7, Burns 8, Brooks 8, Jerrells 6. All. Simone Pianigiani.

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Limoges Csp e Dinamo Banco di Sardegna Sassari sono le squadre finaliste dell’ottava edizione dell’International Tournament City of Cagliari. La squadra francese s’è qualificata superando i vicecampioni d’Europa del Fenerbahce con il punteggio di 84 a 75 (primo tempo 39 a 34); nella seconda semifinale, la Dinamo Banco di Sardegna ha avuto la meglio sull’Armani Olimpia Milano con il netto punteggio di 94 a 76 (primo tempo 47 a 35).

Nella prima semifinale, molto equilibrata nel primo e nell’ultimo quarto, terminati in parità con un solo punto di scarto a testa, la squadra francese ha fatto la differenza nei due quarti centrali (con un +5 per ciascun parziale), portando cinque giocatori in doppia cifra. La squadra turca ha dovuto fare a meno di diversi titolari, tra i quali gli azzurri Gigi Datome e Nicolò Melli, impegnati con la Nazionale nelle qualificazioni mondiali.

Anche nella seconda semifinale Dinamo Sassari e Olimpia Milano hanno dovuto fare a meno di diversi giocatori (in maggior misura la squadra di Simone Pianigiani) ma lo spettacolo non è mancato. Dopo un avvio equilibrato, è stata la Dinamo a cambiare marcia e, facendo leva sulla fisicità e la presenza ai rimbalzi di Jack Ryan Cooley (al termine 15 punti e 10 rimbalzi), affiancato da Achille Polonara, Terran Joseph James Petteway e Stefano Gentile, ha chiuso il primo quarto avanti di ben 10 lunghezze.

Nel secondo quarto l’Olimpia s’è rifatta sotto con Mike James (miglior realizzatore dell’incontro con 29 punti, 10 su 18 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist)e Simone Fontecchio, ma la Dinamo ha prontamente ripreso a correre, con Terran Joseph James Petteway e Marco Spissu in evidenza e le squadre sono andate al riposo con la Dinamo avanti di 12 punti: 47 a 35.

In avvio della seconda frazione, la squadra di Vincenzo Esposito ha operato un nuovo perentorio allungando, fino al +22 (61 a 39) e, nonostante i tentativi di Mike James di tenere in vita la squadra milanese, la Dinamo ha tenuto sempre a debita distanza gli avversari, concedendogli solo un riavvicinamento fino a -12 (75 a 63), per poi riprendere a spingere sull’acceleratore per il definitivo 94 a 76, tra gli applausi del pubblico del PalaPirastu. La Dinamo ha chiuso con ben 6 giocatori in doppia cifra.

Le squadre sono ancora in fase di preparazione e con organici incompleti, ma la Dinamo ha destato comunque una buona impressione e tra le note positive, va segnalata la presenza della squadra ai rimbalzi (oltre ai 10 di Cooley, 7 di Petteway e ben 10 giocatori presenti a referto in questo fondamentale), come emerge dai numeri complessivi delle due squadre: 44 a 30.

Pochi minuti fa l’Olimpia Milano ha superato il Fenerbahce per 79 a 74 nella finale per il 3° e 4° posto, alle 18.00 la finalissima tra il Limoges e la Dinamo che cercherà di bissare il successo ottenuto un anno fa sull’Auxilium Torino.

Limoges CSP 84 – Fenerbahce Erkek 75

Parziali: 17-16; 22-17; 23-18; 22-23.

Progressivi: 17-16; 39-34; 62-52; 84-75.

Limoges Csp: Hardy 17, Howard 10, Larribau, Doumboula 11, Bouteille 10, Bazille, Miles 6, Boutsiele 4, Jaiteh 8, Perrantes 10, Samuels 8. All. Miling.

Fenerbahce Erkek: Dragovic, Tirpaci, Hersek, Ennis 17, Biberovic, Arna 3, Minchev 9, Guduric 8, Guler 11, Muhammed, Lauvergne 15, Omic 12. All. Željko Obradović.

Arbitri: Carmelo Paternicò, Manuel Attard e Giulio Pepponi.

Dinamo  Banco di Sardegna 94 – Olimpia Milano 76

Parziali: 27-17; 20-18; 28-28; 19-13.

Progressivi: 27-17; 47-35; 75-63; 94-76.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Marzaioli, Smith, Bamforth 11, Petteway 16, Devecchi, Magro 6, Gentile 14, Thomas 11, Polonara 10, Diop, Cooley 15. All. Esposito.

Armani Olimpia Milano: James, Waller, Bertans, La Torre, Shashkov, Fontecchio, Babilodze, Micov, Tarzewski, Maras, Ortner. All Pianigiani.

Arbitri: Valerio Grigioni, Gianluca Calbucci e Gianluca Capotorno.

Olimpia Milano 79 – Fenerbahce 74

Parziali: 18-22; 26-17; 21-15; 14-20.

Progressivi: 18-22; 44-39; 66-54; 79-74.

Olimpia Milano: James 17, Waller 8, Bertans, La Torre, Shashkov 8, Fontecchio 8, Babilodze, Micov 27, Tarzewski 9, Maras 2, Ortner. All. Simone Pianigiani.

Fenerbahce Erkek: Tirpaci, Hersek, Sankali, McIntyre 10, Biberovic 4, Arna 7, Minchev, Guduric 2, Guler 5, Muhammed 22, Lauvergne 22, Omic 2. All. Željko Obradović.

              

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Limoges Csp e Dinamo Banco di Sardegna Sassari sono le squadre finaliste dell’ottava edizione dell’International Tournament City of Cagliari. La squadra francese s’è qualificata superando i vicecampioni d’Europa del Fenerbahce con il punteggio di 84 a 75 (primo tempo 39 a 34); nella seconda semifinale, la Dinamo Banco di Sardegna ha avuto la meglio sull’Armani Olimpia Milano con il netto punteggio di 94 a 76 (primo tempo 47 a 35).

Nella prima semifinale, molto equilibrata nel primo e nell’ultimo quarto, terminati in parità con un solo punto di scarto a testa, la squadra francese ha fatto la differenza nei due quarti centrali (con un +5 per ciascun parziale), portando cinque giocatori in doppia cifra. La squadra turca ha dovuto fare a meno di diversi titolari, tra i quali gli azzurri Gigi Datome e Nicolò Melli, impegnati con la Nazionale nelle qualificazioni mondiali.

Anche nella seconda semifinale Dinamo Sassari e Olimpia Milano hanno dovuto fare a meno di diversi giocatori (in maggior misura la squadra di Simone Pianigiani) ma lo spettacolo non è mancato. Dopo un avvio equilibrato, è stata la Dinamo a cambiare marcia e, facendo leva sulla fisicità e la presenza ai rimbalzi di Jack Ryan Cooley (al termine 15 punti e 10 rimbalzi), affiancato da Achille Polonara, Terran Joseph James Petteway e Stefano Gentile, ha chiuso il primo quarto avanti di ben 10 lunghezze.

Nel secondo quarto l’Olimpia s’è rifatta sotto con Mike James (miglior realizzatore dell’incontro con 29 punti, 10 su 18 da 2 punti, 5 su 9 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 5 rimbalzi, 4 assist)e Simone Fontecchio, ma la Dinamo ha prontamente ripreso a correre, con Terran Joseph James Petteway e Marco Spissu in evidenza e le squadre sono andate al riposo con la Dinamo avanti di 12 punti: 47 a 35.

In avvio della seconda frazione, la squadra di Vincenzo Esposito ha operato un nuovo perentorio allungando, fino al +22 (61 a 39) e, nonostante i tentativi di Mike James di tenere in vita la squadra milanese, la Dinamo ha tenuto sempre a debita distanza gli avversari, concedendogli solo un riavvicinamento fino a -12 (75 a 63), per poi riprendere a spingere sull’acceleratore per il definitivo 94 a 76, tra gli applausi del pubblico del PalaPirastu. La Dinamo ha chiuso con ben 6 giocatori in doppia cifra.

Le squadre sono ancora in fase di preparazione e con organici incompleti, ma la Dinamo ha destato comunque una buona impressione e tra le note positive, va segnalata la presenza della squadra ai rimbalzi (oltre ai 10 di Cooley, 7 di Petteway e ben 10 giocatori presenti a referto in questo fondamentale), come emerge dai numeri complessivi delle due squadre: 44 a 30.

Domani, alle 16.00, Fenerbahce scenderanno in campo per il 3° e il 4° posto, alle 18.00 la finalissima tra il Limoges e la Dinamo che cercherà di bissare il successo ottenuto un anno fa sull’Auxilium Torino.

Limoges CSP 84 – Fenerbahce Erkek 75

Parziali: 17-16; 22-17; 23-18; 22-23.

Progressivi: 17-16; 39-34; 62-52; 84-75.

Limoges Csp: Hardy 17, Howard 10, Larribau, Doumboula 11, Bouteille 10, Bazille, Miles 6, Boutsiele 4, Jaiteh 8, Perrantes 10, Samuels 8. All. Miling.

Fenerbahce Erkek: Dragovic, Tirpaci, Hersek, Ennis 17, Biberovic, Arna 3, Minchev 9, Guduric 8, Guler 11, Muhammed, Lauvergne 15, Omic 12. All. Obradovic.

Arbitri: Carmelo Paternicò, Manuel Attard e Giulio Pepponi.

Dinamo  Banco di Sardegna 94 – Olimpia Milano 76

Parziali: 27-17; 20-18; 28-28; 19-13.

Progressivi: 27-17; 47-35; 75-63; 94-76.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 11, Marzaioli, Smith, Bamforth 11, Petteway 16, Devecchi, Magro 6, Gentile 14, Thomas 11, Polonara 10, Diop, Cooley 15. All. Esposito.

Armani Olimpia Milano: James, Waller, Bertans, La Torre, Shashkov, Fontecchio, Babilodze, Micov, Tarzewski, Maras, Ortner. All Pianigiani.

Arbitri: Valerio Grigioni, Gianluca Calbucci e Gianluca Capotorno.

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Dopo quasi tre settimane di riposo la Dinamo torna in campo, alle 17.15, al Forum di Assago, contro l’Olimpia di Simone Pianigiani, una delle tre capolista con Umana Reyer Venezia e Sidigas Avellino. Per la squadra di Federico Pasquini è una partita molto importante in prospettiva qualificazione ai play-off, nella giornata in cui la regular season tocca i due terzi del cammino, perché è stata agganciata al settimo posto dalla Dolomiti Energia Trentino, impostasi largamente nell’anticipo sul campo della Grissin Bon, a Reggio Emilia, ed alle spalle, distanziate di due soli punti, sono pericolose la Red October Cantù, la Vanoli Cremona di Meo Sacchetti e la stessa Grissin Bon Reggio Emilia, comunque in crescita dopo un avvio di stagione disastroso.

«Quello contro Milano è un banco di prova importante, vogliamo subito ripartire bene come abbiamo fatto al rientro dalla precedente sosta – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Non sappiamo se giocherà Theodore o meno ma abbiamo ben presente le qualità di un roster così profondo e di qualità come Milano. L’Olimpia è una squadra che ha tutto, quando affronti avversarie di questo livello e sul loro campo devi fare le tue cose in maniera più intensa e, se possibile, più cattiva. Cantù ha vinto a Firenze perché secondo me è stata molto determinata in tutto quello che ha fatto in difesa e in attacco. Contro un avversario di questo calibro – ha concluso Federico Pasquini – bisogna fare cose semplici partendo dal presupposto che loro sono completi in ogni reparto e sono più forti ma se tu lo fai ma se tu sei più determinato puoi addirittura superarli.»

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Strepitosa impresa della Dinamo contro la capolista Olimpia Milano, travolta al PalaSerradimigni di Sassari per 90 a 69 (primo tempo 43 a 36). Quella disputata dai ragazzi di Federico Pasquini, contro la squadra più forte del campionato, è stata la classica partita perfetta, dominata dall’inizio alla fine. Per capire fino in fondo la portata dell’impresa della squadra biancoblu, presentatasi alla grande sfida con la squadra dell’ex CT azzurro Simone Pianigiani con il morale a mille, quattro giorni dopo la grande vittoria di Murcia in Champions League, è sufficiente sottolineare come Stipcevic e compagni abbiamo dominato i quattro tempi del match, chiusi tutti in vantaggio (21 a 18, 22 a 18, 25 a 17 e 22 a 16).

La Dinamo è partita a mille, senza farsi intimorire dalla corazzata Olimpia e, trascinata dal talento e dall’energia di Scott Bamforth e dalla concretezza di Darko Planinic, hanno chiuso il primo quarto avanti di tre lunghezze: 21 a 18. Nel secondo quarto, l’Olimpia ha provato a mettere la testa avanti con Arturas Gudaitis ed Abass Abass Awudu, ma la Dinamo ha risposto con un super Achille Polonara, finalmente in forma, William Hatcher ed una difesa attenta, chiudendo il primo tempo avanti di sette lunghezze: 43 a 36.

Nel secondo tempo non c’è stata storia. La Dinamo ha giocato una pallacanestro incredibile, in un PalaSerradimigni caldissimo. Il vantaggio è andato via via dilatandosi, la Dinamo ha chiuso il terzo quarto con un +15, 68 a 53, e l’Olimpia non ha mostrato segnali di reazione neppure nell’ultimo quarto, andando sotto fino al -26 (64 a 90), realizzando gli ultimi 5 punti per il definitivo 90 a 69.

Quattro gli uomini in doppia cifra al termine del match per la Dinamo: uno strepitoso Scott Bamforth ha chiuso con 19 punti, 7 rimbalzi, 4 falli subiti e 5 assist, 28 di valutazione. Serata in grande spolvero per Darko Planinic: il centro croato ha trovato il giusto feeling con il campo incorniciando una prestazione da 17 punti con 6/6 da due e 8 falli subiti, 22 di valutazione. Bene Achille Polonara, un cecchino dall’arco nel primo tempo con 3 su 4 dalla lunga distanza (11 punti, 2 rimbalzi, 15 di valutazione), Shawn Jones (10 punti, 7 rimbalzi) e William Hatcher (11 punti). Menzione speciale per Dyshawn Pierre, bravo a rispondere nei momenti importanti, autore della bellissima stoppata ad Andrea Cinciarini e a referto con 7 punti e 4 rimbalzi, e Levi Randolph: in ombra nei primi 30′ che si è sbloccato nell’ultima frazione (9 punti); fondamentale Rok Stipcevic, alla voce assist, 8, e 3 rimbalzi, con 15 di valutazione nonostante gli insoliti 2 soli punti realizzati dalla lunetta, senza tiri da 2 e 3 punti in 16 minuti giocati.

Per la Dinamo, come sempre, visto il calendario, non c’è tempo per esaltarsi: già da domani la squadra ritornerà a lavorare in vista del prossimo impegno, in programma martedì sera al PalaSerradimigni arriva l’As Monaco, per la quarta giornata di Basketball Champions League.

«Abbiamo preparato la partita per essere molto aggressivi a livello difensivo e direi che abbiamo fatto un buon lavoro – ha detto Federico Pasquini -. L’obiettivo era lavorare bene in difesa per costruire bene l’attacco, i ragazzi hanno eseguito alla perfezione il piano partita, complimenti a tutti per come hanno giocato. Adesso che da dieci giorni stiamo riuscendo a lavorare tutti insieme stiamo tornando ad essere il gruppo visto in precampionato, stiamo crescendo. Sono davvero soddisfatto di come tutti si stiano impegnando e di come giorno dopo giorno stiamo costruendo un sistema vero in cui tutti vengono coinvolti.»

«Siamo stati poco presenti, per noi una settimana come questa e in queste condizione era evidentemente troppo – ha detto il coach dell’Olimpia Simone Pianigiani -. Oggi non c’erano energie, abbiamo cercato di distribuirle al meglio al primo tempo, rimanendo a contatto ma poi qualche errore e l’assenza di ritmo difensivo ci hanno portato sotto. Mentalmente non avevamo proprio le energie per recuperare. Dobbiamo accettare serate come questa ma certo non accettare un divario così importante, per noi stessi.»

«Dopo la vittoria a Murcia abbiamo preso grande fiducia – ha commentato Achille Polonara -. Stasera prima della partita eravamo davvero molto carichi e direi che l’abbiamo azzannata subito riuscendo anche a  mantenere il controllo per tutta la gara. Non era una partita facile, sappiamo tutti chi è Milano e averle concesso solo 69 punti è tanta roba. Il pubblico stasera è stato davvero fantastico, speriamo di andare in campo e sugli spalti così anche martedì per la gara di Champions League.»

Dinamo Banco di Sardegna 90 – Olimpia Milano 69.

Parziali: 21-18; 22-18; 25-17; 22-16.

Progressivi: 21-18; 43-36; 68-53; 90-69.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 19, Planinic 17, Devecchi , Randolph 9, Pierre 7, Jones 10, Stipcevic 2, Hatcher 7, Polonara 11, Picarelli , Tavernari. All. Federico Pasquini.

Milano: Micov 6, Pascolo 2, Fontecchio 2, Cinciarini 3, Cusin 2, Abass 10, M’baye 2, Theodore 6, Jefferson 6, Bartans 15, Gudaitis 15.  All. Simone Pianigiani.

Darko Planinic.

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Basket spettacolo alle 17.00 al PalaSerradimigni con la sfida tra Dinamo Sassari e Olimpia Milano. E’ la sfida numero 40 tra le due squadre, la prima tra Federico Pasquini e l’ex ct della Nazionale Simone Pianigiani, al ritorno nel campionato italiano, dove ha vinto tutto sulla panchina della Mens Sana Siena, reduce dall’esperienza dello scorso anno in Israele. In campo anche alcuni ex: Rok Stipcevic ha vestito la maglia dell’EA7 all’inizio della stagione 2012/2013 mentre Marco Cusin iniziò l’annata 2014/2015 a Sassari. Il capitano Jack Devecchi si è formato nelle giovanili biancorosse così come Andrea Picarelli, al primo anno in Sardegna.

«Con Milano dovremo essere molto bravi a limitare i loro pick and roll che giocano in continuazione, anche tre o quattro nella stessa azione, da qui parte la grande qualità di questi giocatori soprattutto Jordan Theodore che riesce a creare vantaggio per sé e per i compagni – ha detto Federico Pasquini alla vigilia -. Sono convinto che noi dovremo fare la nostra partita, senza pensare troppo all’avversario: nel momento in cui giochi contro Milano ti devi concentrare sull’aspetto tecnico-tattico dove loro sono molto bravi e devi fare meglio nelle altre situazioni che nascono dall’uno contro uno e dal talento. Loro sono forti e profondi, hanno capacità di essere fisici e atletici, affrontiamo la squadra migliore in Italia con grande rispetto ma nessuna paura. Non siamo ancora perfetti e sappiamo che contro l’Olimpia bisogna esserlo, ma sicuramente sarà una partita vera e faremo di tutto per portarla a casa.»

Le partite con l’Olimpia non sono mai state ordinarie, fin dal primo anno di serie A. Nella stagione di debutto nella massima serie, 2010/2011, infatti, la Dinamo incontrò l’Olimpia ai quarti di finale dei playoff, scrivendo una nuova pagina di storia biancoblu: i sassaresi vinsero la prima sfida espugnando il Mediolanum Forum. Nella stagione 2013/2014 il Banco incontrò i meneghini nella semifinale playoff finita in gara 6 al PalaSerradimigni con la vittoria di Gentile e soci. All’inizio della stagione successiva, quella del Triplete, i giganti affrontarono Milano nella finale di Supercoppa, primo trofeo messo in bacheca, e poi quella di Coppa Italia, imponendosi due volte su due. Quello stesso anno la volata allo storico Scudetto passò dalla infinita e appassionante serie di semifinale con l’EA7, finita con la magia di Sanders che portò la gara all’overtime. Lo scorso anno il Banco ha incontrato l’Olimpia nella finale di Coppa Italia di Rimini, la terza nella sua storia e la seconda contro le scarpette rosse.

Shawn Jones.