Seimila presenze a Macomer per i quattro giorni della Mostra del Libro, l’edizione più partecipata degli ultimi anni.
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Oltre cinquecento persone hanno partecipato domenica a Macomer all’incontro con il giornalista Marino Bartoletti ed altrettante a quello con lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, ospiti della giornata finale della Mostra regionale del Libro in Sardegna. Si è conclusa così nel migliore dei modi la diciottesima edizione della manifestazione, di sicuro la più partecipata degli ultimi anni. «Sono state infatti circa seimila le presenze nei quattro giorni della Mostra» commenta l’assessore comunale della Cultura Tiziana Atzori. La manifestazione ha proposto oltre cinquanta eventi tra presentazioni, incontri, laboratori e mostre, per un programma voluto dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e organizzato dal comune di Macomer insieme al Centro Servizi Culturali Unla, a Verbavoglio Libreria Emmepi e alla Biblioteca Comunale.
«Il bilancio di questa edizione è assolutamente positivo – commenta l’assessore comunale della Cultura Tiziana Atzori -. Nonostante il programma sia stato preparato in tempi strettissimi, il pubblico ci ha premiato con una presenza costante in tutti i quattro giorni della manifestazione. Il successo è stato più forte delle polemiche.»
Già dalla prima giornata, quella di giovedì, l’affluenza è stata molto alta, non solo per gli incontri serali ma anche per quelli organizzati di mattina per le scuole. «Gli studenti delle superiori, così come i bambini delle primarie e i ragazzi delle scuole medie sono stati i veri protagonisti di questa edizione – sottolinea Tiziana Atzori -. Il tema che avevamo scelto, ‘Il colore delle emozioni e il valore dei sentimenti’, era espressamente rivolto a loro e possiamo dire di avere raggiunto l’obiettivo».
E si è rivelata vincente anche la scelta di utilizzare il Centro Polifunzionale, diventato quest’anno spazio centrale della Mostra. «Il Polifunzionale si è rivelato perfetto, in quanto ha potuto accogliere le centinaia di visitatori accorsi alle presentazioni ma anche l’esposizione dei libri e diversi stand – aggiunge Tiziana Atzori –. Ma la manifestazione si è svolta anche negli spazi storici delle Ex Caserme Mura, vero centro propulsivo per tutto l’anno della cultura a Macomer e in tutto il territorio, con i laboratori per i ragazzi e la rassegna di cinema organizzati al Padiglione Filigosa e gli spettacoli allestiti al Padiglione Tamuli».
Oltre agli ospiti della serata finale, grande successo hanno riscosso anche gli incontri con il Premio Campiello Mariolina Venezia, con gli autori sardi Cristina Caboni, Gesuino Némus e Vindice Lecis, con l’attrice Francesca Reggiani d il giornalista Alessandro Cecchi Paone. Il pubblico ha seguito con interesse le presentazioni organizzate dalla Pettirosso Editore, mentre di grande impatto emotivo sono stati gli incontri con l’ultramaratoneta Roberto Zanda, lo scienziato Marco Buttu e lo speaker radiofonico Rosario Pellecchia. Il pubblico dei più giovani è stato invece letteralmente conquistato da Daniele Aristarco, Alessandro Ferrari, Anna Dalton e Giorgia Benusiglio.
Un buon riscontro di pubblico hanno infine avuto le sette mostre allestite (tra cui tra cui il progetto fotografico sui centenari “Quanta strada nei miei sandali” di Daniela Zedda, i ritratti del fotografo Simone Sechi nel suo “365 Portrait Project”, e “L’arte di raccontare con le immagini” di Maurizio Quarello) e la rassegna di documentari sardi proposta dal Centro servizi culturali Unla insieme all’Umanitaria.
«Ora pensiamo subito alla prossima edizione – conclude l’assessore Tiziana Atzori -. Il nostro auspicio è che la Regione ci convochi in tempi brevi per riuscire a programmare la manifestazione del 2020. Non abbiamo mai cercato le polemiche e anche quest’anno siamo stati aperti ad ogni tipo di collaborazione. Una cosa però è certa: l’amministrazione di Macomer non intende rinunciare ad avere un ruolo centrale nell’organizzazione di una manifestazione di valenza regionale e importante per tutto il territorio.»