22 November, 2024
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«Sia la Regione Sardegna che il comune di Olmedo hanno delle responsabilità ben precise nei confronti dei minatori e della realtà mineraria affinché il rilancio e collocamento dei minatori non resti solo un miraggio.»

Così Luca Velluto e Simone Testoni, segretari Femca Cisl e Ugl Chimici di Sassari, al termine dell’assemblea svoltosi oggi ai cancelli del giacimento di bauxite per discutere della scadenza della mobilità, e strategie da adottare per il futuro occupazionale del settore minerario.

«Abbiamo avuto rassicurazioni concrete dagli assessori regionali del Lavoro ed Industria sul buon andamento della fase di salvaguardia del sito e sull’impiego dei minatori che fuoriusciranno a luglio dal percorso della mobilità. 678.000.00 euro è la cifra stanziata per ripristinare il sito e salvaguardare i posti di lavoro che la Regione Sardegna darà al comune di Olmedo. Ciò non basta: chiediamo l’avvio del bando e un incontro urgente con gli assessori  regionali ed il sindaco di Olmedo per poter dar gambe al progetto – concludono Luca Velluto e Simone Testoni – continueremo a vigilare sulla vicenda fino a quando non si passerà ai fatti.»

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«Sono anni che si fa finta di parlare di chimica verde e di bonifiche in Sardegna. Si costruiscono ad oras pirotecnici proclami, facili illusioni della serie ‘diremo, vedremo, faremo’, mega delusioni dove alla fine c’è il solito scaricabarile non comprendendo di chi sia la responsabilità.  Anche l’ex Presidente della repubblica Giorgio Napolitano ci promise la chimica in Sardegna, a tutti i livelli dal 2011 firmammo i vari protocolli d’intesa al MISE, in Regione e in Provincia il patto per la chimica verde. Risultato? Chiacchiere.»

La denuncia – si legge in una nota – giunge dai vertici dell’Ugl Sardegna con i segretari, Sandro Pilleri generale URL e, Simone Testoni dell’Ugl Chimici che non esitano ad invitare la politica regionale a smetterla di prendere in giro i Sardi creando sudditi di multinazionali senza scrupoli verso il popolo e l’ambiente.

Per i sindacalisti dell’Ugl «il tema della chimica in Sardegna è fondamentale, volano di sviluppo e cultura».

«L’assessore regionale all’industria Maria Grazia Piras, e il Presidente Pigliaru, se lo vorranno, ci convochi – concludono Pilleri e Testoni -, siamo  pronti ad un dialogo costruttivo per il bene di tutto il territorio che rappresentiamo.»

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Il ritiro della messa in mobilità dei trentacinque lavoratori; una trattativa con l’azienda per la cassa integrazione; la messa in sicurezza del sito minerario e la ricerca nel mercato internazionale di aziende interessante alla miniera di Bauxite di Olmedo. Sono queste le azioni illustrate dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso dell’audizione in V commissione, convocata per discutere la decisione unilaterale assunta dalla S&B (acquisita lo scorso febbraio dalla multinazionale Imerys) di rinunciare alle attività estrattive a Olmedo e  procedere al licenziamento di tutti i lavoratori.

La decisione “irrevocabile” della S&B di abbandonare il mercato della bauxite è stata confermata dall’amministratore della società ellenica, Marco Bonansea, che ha ribadito, nel corso del suo intervento dinanzi al parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd), l’attivazione delle procedure stabilite dalla legge 223 e la decisione di rinunciare alla concessione mineraria con sette anni di anticipo rispetto ai termini contenuti nel contratto siglato nel 2007 con la Regione sarda (2022).

La decisione di abbandonare il sito di Olmedo – così ha riferito il legale rappresentante dell’azienda greca – non sarebbe dunque da ricercare nella crisi del settore ma è conseguenza della scelta strategica della società ellenica di uscire dal mercato mondiale della bauxite, nonostante il buon livello di produttività del sito sardo.

Sollecitato dagli interventi di alcuni consiglieri, l’ingegner Bonansea, ha quindi riportato in maniera sintetica alcuni dati della miniera di Olmedo (100.000 tonnellate\anno estratte; 500mila euro di investimenti in otto anni) e ha dichiarato che,  nel corso dei primi sette di attività, la perdita complessiva per S&B sarebbe stata di circa due milioni di euro.  Il rappresentante di S&B non è stato però in grado di fornire un bilancio ed un quadro dei costi e dei ricavi delle attività nella miniera di Olmedo ed ha sostanzialmente ribadito un non soddisfacente  livello dei profitti piuttosto che dei ricavi aziendali.

Distanti dalla rappresentazione fornite alla V commissione dall’amministratore della società greca sono state le valutazioni e le considerazioni delle organizzazioni sindacali («cento quarantamila tonnellate annue estratte e vendute al prezzo medio di 40 euro a tonnellate, per otto anni») intervenute in audizione con Massimiliano Muretti (Filctem-Cgil, Sassari); Luca Velluto (Femca-Cisl, Sassari); Simone Testoni (Ugl-Chimici, Sassari), Piergiorgio Piu (Ugl) e Emilio Fois (Rsu).

Ulteriori sottolineature negative sono state espresse dai consiglieri Angelo Carta (Psd’Az); (Fi) e Oscar Cherchi (Fi) riguardo la non disponibilità del quadro dei conti delle attività della miniera negli ultimi due anni della gestione Bonansea ed hanno definito “vaghe” le indicazioni offerte riguardo la redditività della miniera.