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Resti di strade, canali, impianti fognari e un edificio di età imperiale, ascrivibili all’età romana, frutto dei tre anni di lavoro e dell’ultima campagna del progetto curato dagli specialisti dell’università di Cagliari, Simonetta Angiolillo e Marco Giuman.
Il progetto di scavo archeologico Isthmos, ideato e realizzato da Simonetta Angiolillo e Marco Giuman (dipartimento Storia, beni culturali e territorio) è nato dalla collaborazione tra l’Università di Cagliari, la soprintendenza archeologica della Sardegna e il comune di Pula. Incentrato sull’analisi di una porzione dell’ex area militare di Nora, passata di recente al pubblico demanio, della città punico-romana indagata solo parzialmente in passato e fondamentale per la comprensione dell’estensione dell’area urbana antica, la zona di alto rilievo storico e archeologico. Le prime tre campagne di scavo hanno riportato alla luce una porzione del tessuto viario di età imperiale e parte di un edificio di grosse dimensioni, oltre a resti di canalizzazioni e impianti fognari ascrivibili all’età romana. Nel corso della campagna sono venuti alla luce materiali di notevole interesse utili a meglio integrare il quadro cronologico complessivo della storia urbanistica della Nora romana.
Con la supervisione dei professori Angiolillo e Giuman, a Nora opera l’équipe del dipartimento di Storia, beni culturali e territorio dell’Università di Cagliari, coordinata da Romina Carboni ed Emiliano Cruccas. Alle ricerche collabora il topografo Luca Lanteri (ateneo di Viterbo). Inoltre, alle campagne di scavo partecipano studenti del corso di laurea in Beni culturali e allievi della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’ateneo cagliaritano e degli atenei di Pisa, Perugia e Viterbo.
Inizia lunedì 28 luglio nell’ex caserma dei carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena, il #Festival della Storia 2014, manifestazione organizzata dall’associazione #Figli d’Arte Medas e incentrata quest’anno sull’evoluzione del concetto di Amore nei secoli, dall’età antica a quella contemporanea. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.
Il programma della prima giornata si apre alle ore 19:30 con la conferenza L’Amore nell’Antichità. Il dibattito, animato dalla conversazione tra Simonetta Angiolillo, ordinario di archeologia e storia dell’arte greca e romana all’Università di Cagliari, e Giacomo Serreli, giornalista dell’emittente televisiva Videolina, sarà intervallato dalle letture tratte dai miti dell’età classica a cura di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte, con il sottofondo musicale del chitarrista Andrea Congia. Alle ore 21:00 spazio al teatro con lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. La rappresentazione costituisce un viaggio nella narrativa, nella poesia e nella tradizione sarda per esplorare, tra memoria, identità e nostalgia, il cuore della madre che ognuno di noi, per quanto lontano, non può mai dimenticare: la Sardegna.
L’Amore Oggi sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle ore 19:30 la conferenza, alle 21:00 la pièce Il Disertore, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì.
Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo.
“Dal Racconto dell’Amore all’Amore per il Racconto”: è questo il titolo del “#Festival della Storia 2014”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Figli d’Arte che si terrà lunedì 28 e martedì 29 luglio nel cortile dell’Ex Caserma dei Carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena. Giunta all’ottava edizione, il Festival quest’anno ripercorrerà cambiamenti ed evoluzioni che hanno trasformato il concetto di Amore nei secoli: dall’età antica a quella contemporanea, un viaggio tra archeologia e mitologia, tra norme e comportamenti di epoche ormai lontane ed il fugace e frammentario turbinio comunicativo dei frettolosi giorni nostri. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.
Secondo l’ormai consueto format, caratterizzato da conferenze e spettacoli teatrali, il programma è articolato in due giornate. Si parte lunedì 28 luglio alle 19.30 con l’incontro dal titolo “L’Amore nell’Antichità”: il dibattito, tenuto dall’archeologa Simonetta Angiolillo e dal giornalista Giacomo Serreli, sarà impreziosito dalle letture di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte; a seguire, alle 21.00 lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. L’“Amore Oggi” sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle 19.30 la conferenza con l’antropologa Alessandra Guigoni, la giornalista Manuela Vacca e le letture di Gianluca Medas; alle 21.00 spazio al teatro con la pièce “Il Disertore“, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì. In scena Gianluca Medas, Andrea Congia e la formazione etnofolk Su Cuntzertu Antigu composta da Myriam Costeri (organetto diatonico/pipiolu), Martina Chillotti (triangolo) e Silvia Mascia (tumbarinu).
Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo e sull’identità. Denominatore comune l’obiettivo di divulgare la conoscenza con una programmazione originale capace di coniugare informazione e spettacolo in una prospettiva interdisciplinare.