22 November, 2024
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Imperdibile anteprima, domani, giovedì 18 luglio, a Fordongianus, per la ventunesima edizione del festival Dromos: alle 22.00 (ingresso 20 euro + d.p.), sul palco allestito nel suggestivo scenario delle antiche terme romane, riflettori puntati sugli Snarky Puppy, di scena nel paese del Barigadu, a una ventina di chilometri da Oristano, per l’unica tappa sarda del tour all’insegna del nuovo disco, “Immigrance”, pubblicato lo scorso 15 marzo.

Guidato dal suo leader e fondatore Michael League (di ritorno a Fordongianus a un anno di distanza dal memorabile concerto con i suoi Bokanté, altra formazione di cui è artefice e guida, nella scorsa edizione di Dromos), il gruppo di casa a New York è considerato dalla stampa e dal pubblico tra le realtà più importanti nel mondo del jazz. Ma a ben vedere, gli Snarky Puppy non sono esattamente una jazz band, se si tiene conto delle diverse categorie per cui si è aggiudicata ben tre premi Grammy: miglior performance di rhythm & blues nel 2014, miglior album strumentale nel 2016 e nel 2017. Non è nemmeno una band di fusion, ma piuttosto un collettivo che si muove tra jazz, funk e R&b, musica scritta e improvvisazione totale, con ben venticinque membri in rotazione, tutti impegnati come sideman (con artisti come Erykah Badu, Snoop Dogg e D’Angelo), produttori (per Kirk Franklin, David Crosby e Salif Keïta) e solisti.

Gli Snarky Puppy incarnano al meglio l’attuale cultura musicale statunitense bianca e nera, con vari innesti provenienti da tutto il mondo: Giappone, Argentina, Canada, Regno Unito e Porto Rico hanno tutti una rappresentanza nel gruppo. Un melting pot musicale, dunque, caratterizzato dalla gioia di suonare insieme con il costante impulso di crescere creativamente. Otto gli strumentisti sul palco di Fordongianus accanto al basso del leader: Chris Bullock (sax e flauto), Justin Stanton (tromba e tastiere), Maz “Mike” Maher (tromba e flicorno), Bobby Sparks (tastiere), Bob Lanzetti (chitarra), Bill Laurance Martin (tastiere), Larnell Lewis (batteria) e Marcelo Woloski (percussioni).


 

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Venerdì 26 aprile, il festival Dromos promuove una riduzione eccezionale del 20 per cento su tutti i biglietti per l’imperdibile anteprima della sua ventunesima edizione: il concerto degli Snarky Puppy in programma il 18 luglio a Fordongianus. Solo venerdì si pagheranno dunque 16 euro (più i diritti di prevendita), anziché 20, per apprezzare dal vivo la formazione con base a New York nell’unica tappa sarda del tour all’insegna del nuovo disco, “Immigrance”, pubblicato il mese scorso: i biglietti si possono acquistare online e nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna (www.boxofficesardegna.it; tel. 070 657428).

Gli Snarky Puppy sono considerati da pubblico e critica tra le realtà più importanti del jazz, ma a ben vedere, quello fondato nel 2003 dal bassista e principale compositore Michael League non è esattamente un gruppo jazz, se si considerano le diverse categorie per cui si è aggiudicato ben tre Grammy Award, il prestigioso premio che ogni anno viene conferito come riconoscimento dei successi nell’industria musicale: per la miglior performance di rhythm & blues nel 2014 e per il miglior album strumentale nel 2016 (il disco “Sylva”) e nel 2017 (“Culcha Vulcha”). Non è nemmeno una band di fusion, ma piuttosto una sorta di collettivo che si muove tra jazz, funk e R&b, musica scritta e improvvisazione totale, con ben venticinque membri in rotazione, tutti attivi come sideman (con artisti come Erykah Badu, Snoop Dogg e D’Angelo), produttori (per Kirk Franklin, David Crosby e Salif Keïta) e solisti. Gli Snarky Puppy rappresentano sostanzialmente la convergenza della cultura musicale americana sia bianca che nera con vari accenti provenienti da tutto il mondo: Giappone, Argentina, Canada, Regno Unito e Porto Rico hanno una rappresentanza tra i componenti del gruppo. Ma più della diversità culturale dei singoli musicisti, la caratteristica distintiva della musica degli Snarky Puppy è la gioia di suonare insieme con l’impulso di crescere creativamente.

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Ghiotta anteprima del festival Dromos immancabile appuntamento dell’estate musicale in Sardegna, quest’anno alla sua ventunesima edizione, in programma dal primo al 15 agosto con la consueta formula itinerante tra Oristano e una decina di centri della sua provincia. Il 18 luglio a Fordongianus arrivano gli Snarky Puppy per l’unica tappa sarda del tour italiano all’insegna del nuovo disco, “Immigrance” (in uscita il prossimo 15 marzo), che vedrà la band statunitense di scena anche a Grado (GO), l’11 luglio, per Udin&Jazz, il 12 al Pomigliano Jazz Festival di Avella (AV), il 14 a Tortona (AL) all’Arena Derthona, ed il 19 a Perugia per Umbria Jazz. E per Michael League, il bassista e leader che ha fondato gli Snarky Puppy nel 2003, la data di Fordongianus sarà un ritorno nel paesino del Barigadu un anno dopo la bellissima esibizione dell’estate scorsa – sempre sul palco del festival Dromos allestito nel suggestivo scenario della antica romane terme – alla testa, in quel caso, del gruppo Bokanté, l’altra formazione di cui è artefice.

Gli ultimi quattro anni hanno portato grandi cambiamenti per gli Snarky Puppy. Dopo un decennio di tournée e registrazioni senza sosta, il collettivo di casa a New York si è improvvisamente ritrovato tra le realtà più importanti nel mondo del jazz per la stampa e il pubblico. A ben vedere, quella di Michael League non è esattamente una jazz band, se si tiene conto delle diverse categorie per cui si è aggiudicata ben tre premi Grammy: miglior performance di rhythm & blues nel 2014, miglior album strumentale nel 2016 e nel 2017. Non è una band di fusion, e non è sicuramente una jam band: Snarky Puppy è piuttosto una sorta di collettivo che si muove tra jazz, funk e R&b, musica scritta e improvvisazione totale, con ben 25 membri in rotazione, tutti impegnati come sideman (con artisti come Erykah Badu, Snoop Dogg e D’Angelo), produttori (per Kirk Franklin, David Crosby e Salif Keïta) e solisti. Essenzialmente, gli Snarky Puppy rappresentano la convergenza della cultura musicale americana bianca e nera con vari innesti provenienti da tutto il mondo: Giappone, Argentina, Canada, Regno Unito e Porto Rico hanno tutti una rappresentanza nel gruppo. Ma più della diversità culturale dei singoli musicisti, la caratteristica distintiva della musica degli Snarky Puppy è la gioia di suonare insieme con l’impulso di crescere creativamente.

La diversità e l’appartenenza a luoghi e culture differenti sono i concetti a cui si ispira il nuovo album “Immigrance”, che giunge a distanza di tre anni dal precedente “Culcha Vulcha” e che, come quello, è un progetto in studio, composto dalla maggior parte dagli stessi musicisti. Il singolo, “Xavi”, è già disponibile, ed è ispirato a una meravigliosa esperienza che gli Snarky Puppy hanno vissuto lo scorso anno allo Gnawa Music Festival di Essaouira, in Marocco, durante una settimana di prove ed esibizioni con il maestro Hamid El Kasri ed il suo gruppo di musicisti.