19 November, 2024
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Ancora un intreccio intrigante nei teatri di pietra del Nurarcheofestival, la rassegna organizzata dal Crogiuolo fra alcuni dei siti archeologici più affascinanti dell’Isola.

Sotto i riflettori “L’incoscienza”, titolo dello spettacolo che domani, domenica 1 settembre, alle 21, occuperà pacificamente il Museo dei Menhir di Laconi. E’ il primo studio di un testo di Sonia Antinori, scritto appositamente per il NAF e per le due attrici protagoniste: Iaia Forte, intensa interprete di teatro e cinema che non ha bisogno di presentazioni, amica di lunga data del festival, e la padrona di casa Rita Atzeri. Antinori, attrice, regista e autrice teatrale viareggina, premiata in più occasioni per la sua attività drammaturgica, ha lavorato con registi come Carlo Cecchi, Roberto Guicciardini, Valter Malosti, Giorgio Pressburger, Serena Sinigaglia. I suoi testi sono tradotti nelle maggiori lingue europee e lei stessa ha tradotto alcuni dei più interessanti autori teatrali contemporanei, come Werner Schwab (la sua versione italiana di “Sterminio” ha ottenuto il Premio Ubu come migliore novità straniera).

“L’incoscienza”, nuova produzione del Crogiuolo, narra l’incontro di due donne legate da una relazione sentimentale con lo stesso uomo, a cui una è stata unita per molti anni e ora vive con la seconda in Italia, mentre la prima è rimasta all’estero nella casa dove aveva abitato con il marito. Un rapporto che, nonostante la pretesa regola sociale di tolleranza, è teso, violento e viscerale. Il contrasto di queste due figure, che ricalcano altrettanti archetipi femminili, è contrappuntato dalle voci del mondo, che le circondano e le possiedono fino a far coincidere la loro piccola guerra personale con il conflitto totale permanente dell’attualità. In un clima di minaccia costante, sottolineato da una trama sonora di rumori che sono parte integrante del tessuto drammaturgico, una vicenda agghiacciante in cui la realtà contemporanea prende il passo della tragedia classica e l’assurdo affianca e sfonda il quotidiano.

Alle 20.00 è in programma la visita guidata al Menhir Museum.

E sempre il primo settembre, a Tuili, alle 19.00, nell’Oliveto in via Carros ancora in scena “Ventuno”, di e con Monica Porcedda. Alle 18.00, un laboratorio di ceramica a cura di Angela Zoccheddu.

 

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E’ stata presentata questa mattina, nello spazio della Fucina Teatro della Vetreria di Pirri, l’XI edizione del Nurarcheofestival. Un traguardo che testimonia l’ormai chiaro consolidamento e radicamento nei territori coinvolti della rassegna organizzata dal Crogiuolo, che, sotto la direzione artistica di Rita Atzeri, prosegue i suoi Intrecci nei teatri di pietra. Il patrimonio storico e culturale della Sardegna si sposa, infatti, ancora una volta con il teatro, dal 25 agosto al 13 settembre, in alcuni dei luoghi di maggior pregio archeologico dell’Isola, fra Ogliastra e Nuorese, Sulcis Iglesiente, Marmilla ed Oristanese, e altri centri importanti come Olbia e Bosa.

«Il tratto distintivo della nostra programmazione è da ricercare nell’organicità della proposta culturale, pensata e ideata, con i territori, come volano della valorizzazione dei diversi e peculiari patrimoni archeologici della Sardegna – dice Rita Atzeri –. Gli spettacoli nei siti archeologici non sono certo stati un’invenzione del NurArcheoFestival, ma una programmazione capillare composta da tanti appuntamenti nelle diverse regioni geografiche della Sardegna, in sinergia con i territori e le associazioni locali, portata avanti senza interruzioni per undici anni consecutivi, credo sia una peculiarità che solo il NurArcheoFestival può vantare. Il NAF è luogo di conoscenze e incontro di culture e saperi diversi – spiega ancora Rita Atzeri – dove le tematiche sarde si affiancano a temi classici e contemporanei proposti da compagnie del panorama nazionale con l’obiettivo di evidenziare gli elementi di connessione tra le culture del Mediterraneo. E, in tempi in cui il mare “divide” e diventa luogo di “respingimento”, sottolineare le comuni matrici e favorirne la conoscenza è un atto politico e poetico preciso e consapevole.»

Da Elena Bucci a Lucilla Giagnoni, da Iaia Forte ad Arianna Scommegna, a Laura Curino, da Gianluigi Tosto a Matteo Belli, a Paolo Panaro: questi solo alcuni degli ospiti – nomi di spicco della scena nazionale – del NurArcheoFestival 2019. Che propone tre produzioni originali, ideate a pensate ad hoc: il lavoro su Antigone di Arianna Scommegna; il primo studio di un testo di Sonia Antinori, interpretato da Iaia Forte e Rita Atzeri; il debutto nella scrittura teatrale di Giulia Balzano, archeologa del Museo dell’Ossidiana di Pau. E che presenta per la prima volta al pubblico sardo l’attrice Lidia Vitale, che darà vita a uno spettacolo dedicato ad Anna Magnani, e la cantautrice Rebi Rivale.

Un importante appuntamento di riflessione è rappresentato dalla tavola rotonda “Arcipelaghi del Mediterraneo. Isole come Beni Culturali”, che porterà il modello del NAF all’attenzione di realtà museali nazionali e internazionali. Altra novità è costituita dall’inserimento nel programma di un appuntamento letterario, “Incontro con l’autore”, per avvicinare anche un pubblico di non addetti ai lavori ai temi dell’archeologia.

NurArcheoFestival si lega non solo alla cultura ma anche alla coltura, in un disegno organico di saperi vitali che si fondono fra loro. E lo fa promuovendo una storia esemplare: quella dell’azienda Tela Fertile, nell’agro fra Villamar, Las Plassas e Tuili, nel cuore della Marmilla, dove Francesca Masala ha rilevato l’attività agricola del padre e oggi favorisce al suo interno il reinserimento sociale di persone dal vissuto difficile al termine di un percorso di recupero.

Al centro del NurArcheofestival, quindi, un cartellone particolarmente fitto, con ancora un mix fra cultura classica, attraverso la proposta di spettacoli dedicati al mito e all’epica, e quella più specificamente legata alla storia e alla tradizione letteraria sarda. «D’altra parte, la nostra rassegna – conclude Rita Atzeri – è nata con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio archeologico e per favorire una conoscenza profonda della nostra cultura materiale e immateriale. Nel corso degli anni abbiamo definito il NurArcheo come festival dal tempo lungo, perché gli appuntamenti che ne fanno parte prevedono solitamente, insieme agli spettacoli serali, le visite guidate ai siti o escursioni naturalistiche».

Bologna, Arena del Sole 30-01-2010 Matteo Belli in Le guerre di Walter e altre storie, dedicato a Walter Chiari.

Bologna, Arena del Sole 30-01-2010 Matteo Belli in Le guerre di Walter e altre storie, dedicato a Walter Chiari.

DIAGHILEV_Paolo Panaro_Orlando furioso 28.2.12
foto ©Vito Mastrolonardo-Bari

DIAGHILEV_Paolo Panaro_Orlando furioso 28.2.12
foto ©Vito Mastrolonardo-Bari