50 Comuni turistici sardi scrivono alla Regione: «Subito le date per riaprire la Sardegna ed una legge per la stagione 2020»
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Piattaforma digitale ‘Go-to meeting’, 30 aprile 2020. Date certe per riaprire porti ed aeroporti, protocolli chiari e applicabili per aerei, navi, hotel e ristoranti, il tutto in una normativa regionale con procedura d’urgenza, dotata di fondi adeguati, per mettere in sicurezza turisti, operatori, cittadini e lavoratori e realizzare la stagione 2020.
I Comuni turistici della Sardegna sono la rete più capillare che c’è per applicare ogni misura di protezione e di rilancio e per questo si rivolgeranno al presidente della Regione, Christian Solinas e all’assessore del Turismo, Gianni Chessa attraverso una lettera condivisa. Sono diventati 50 gli Enti locali isolani che hanno risposto alla seconda “Conferenza online degli assessori del Turismo dei Comuni della Sardegna“ realizzata questa mattina sulla piattaforma online “go-to meeting”. Dalla Conferenza anche la richiesta di un incontro urgente alla Regione per tracciare la strada della ripresa e condividere un nuovo modello di sviluppo economico, sociale e culturale della Sardegna.
I COMUNI. Il secondo appuntamento ha visto crescere considerevolmente il numero dei Comuni aderenti all’iniziativa lanciata nelle scorse settimane dell’assessore del Turismo di Santa Teresa Gallura, Stefania Taras. I Comuni sardi che hanno aderito alle Conferenze, rappresentanti di tutta la Sardegna, dal Nord al Sud, passando per le coste occidentali e orientali della regione fino alle zone interne, hanno lanciato anche la richiesta che le istituzioni regionali diano «risposte rapide alle richieste di intervento contenute nella lettera» e che «garantiscano al più presto le risorse necessarie per attuare i protocolli di sicurezza”, ma anche che assicurino una «data certa per far partire la stagione turistica» e «trasporti accessibili in piena sicurezza». Dagli interventi degli esponenti degli Enti locali isolani è arrivato forte il messaggio sulla necessità di essere considerati dalla Regione e dal Consiglio regionale come l’unico soggetto che può assicurare capillarità di intervento sui territori verso turisti, cittadini, operatori e lavoratori. Dalla Conferenza, inoltre, l’appello a che la ‘Consulta permanente degli assessori del Turismo’ sia riconosciuta come interlocutore istituzionale essenziale e per questa ragione la necessità di dare ai Comuni turistici le risorse finanziarie necessarie.
LA LETTERA. La richiesta della definizione urgente della normativa regionale parte dalla necessità di attivare i protocolli per un’accoglienza sicura. In particolare per la fruizione ottimale delle spiagge, siti naturalistici e luoghi pubblici, per la gestione dei siti di interesse culturale, l’organizzazione dei mezzi di trasporto pubblico locale. Ma dalla normativa deve arrivare una risposta ai nuovi costi per i servizi che porterebbero i Comuni a fronteggiare gravi difficoltà di bilancio anche a causa delle future minori entrate su servizi legati al turismo, con riflessi immediati di tipo economico, sociale e occupazionale. Inoltre è partita la richiesta di vedere garantita l’operatività, in piena sicurezza sanitaria, dei vettori nei trasporti interni ed esterni. Non ultima la forte necessità di tutti gli Enti locali sardi di veder superato il “digital divide” che non permette ai Comuni di colmare il gap nei confronti del resto d’Italia e d’Europa, con gravi riflessi sull’efficacia dei servizi offerti a cittadini e turisti.