22 November, 2024
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In questi giorni si sono conclusi i lavori di recupero della facciata principale: la parte superiore è ora occupata dalla scritta “Civico Mercato In Civica Terra”, opera di Stefano Boccalini (Milano 1963), artista e docente di Arte Pubblica e Urban Design alla NABA, la cui ricerca è caratterizzata dall’intervento non solo nello spazio fisico delle città e del territorio, ma anche nelle relazioni sociali a loro intrinseche. L’opera di Boccalini fa emergere lo stretto rapporto della città con il Mercato, luogo attivo dove il patto con gli operatori diviene molto stretto, personale, basato su una scelta relazionale: non scegliamo semplicemente un prodotto su uno scaffale, ma quel prodotto venduto da quella persona.

Gli interventi previsti dal progetto Civica sono sempre preceduti da una serie di incontri pubblici per favorire la partecipazione attiva da parte dell’Amministrazione Comunale e degli operatori del Mercato. Da circa un anno, in un box del mercato dedicato alla governance del progetto, è stato inserito un dispositivo per la raccolta delle idee, che ha permesso di procedere con una progettazione condivisa e partecipata costruita partendo dalle esigenze e dalle aspettative di chi vive e frequenta la struttura, progettata nel 1934 da Ettore Sottsass e adattato, nel 1950, da Sottsass jr in occasione della IV Fiera delle attività industriali e commerciali sarde. Alcuni degli interventi vengono realizzati direttamente e a costo zero, altri, che prevedono opere complesse di ristrutturazione, una volta recuperato il budget necessario, sono affidati dal Comune direttamente a cooperative sociali che spesso occupano lavoratori provenienti da categorie svantaggiate. In questo modo i costi vengono notevolmente abbattuti grazie non solo alla scelta delle modalità di intervento ma anche alla totale mancanza di spese di progettazione e intermediazione: per il rifacimento di tutte le pareti esterne, del pavimento e dell’impermeabilizzazione, sono stati spesi soli 70mila euro ed il mercato è rimasto chiuso per una sola settimana (consentendo comunque agli operatori di poter continuare l’attività di vendita all’esterno).

Nelle prossime settimane il collettivo Giuseppefraugallery e la Master Class della Scuola Civica d’Arte Contemporanea interverranno negli spazi interni; è già stata realizzata la pavimentazione in resina colorata che segue, attraverso lo schema ortogonale dei corridoi, la tipologia merceologica dei box, tra pochi giorni sarà ultimato l’inserimento nel pavimento di una serie di loghi etici che riassumono in sedici parole chiave l’idea di sostenibilità e partecipazione civica. Nei prossimi mesi alcuni box diventeranno spazi attrezzati in grado di attivare processi di dialogo, confronto, creatività e spazio sociale, per trasformare il Mercato in una fabbrica di idee, un’opera in grado di far incontrare i cittadini e coinvolgerli in maniera attiva, non solo un luogo dove fare la spesa in maniera piacevole. Un nuova agorà, fremente, vivace, una piazza dove riunirsi, uno spazio di democrazia finalmente non virtuale, luogo fisico, emotivo, “civico”, dove sperimentare, innescare processi culturali, confrontarsi faccia a faccia e crescere insieme come persone e come cittadini consapevoli. Nel più piccolo dei box del mercato nascerà anche un artist run space gestito dal collettivo GFG e dedicato alla ricerca ed alla sperimentazione nel campo dell’arte, del design e delle scienze sociali e antropologiche.

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Completati i lavori di riqualificazione interna, durati dieci giorni, stamane ha riaperto il mercato civico di Iglesias. Una nuova pavimentazione in resina colorata ha sostituito le vecchie piastrelle. Colori scelti in funzione delle merceologie e prossimo inserimento di 16 parole chiave per la sostenibilità e la partecipazione civica completano l’intervento realizzato con la collaborazione della Scuola Civica di Arte Contemporanea che da oltre due anni ha lanciato il progetto “Civica”, percorsi d’arte pubblica e partecipata al Mercato Civico.

Sempre all’interno del progetto è stata realizzata la scritta (“Civico Mercato in Civica Terra”) che l’artista Stefano Boccalini ha ideato, lo scorso anno, per la facciata del mercato.

Ora i lavori, che prevedono un investimento totale di 70.000 euro, proseguiranno con la riqualificazione dei prospetti dell’edificio, l’impermeabilizzazione dei solai e la sistemazione delle scale esterne.

Sono già attive 8 telecamere che garantiscono un adeguato servizio di videosorveglianza.

«Dopo questi importanti lavori – commenta il sindaco, Emilio Gariazzo – continueremo a lavorare insieme al Cocim perché il mercato diventi sempre più attrattivo per cittadini e turisti. Un esempio su tutti: la valorizzazione delle produzioni locali. Il tutto anche grazie alla collaborazione della Scuola Civica di Arte Contemporanea che continuerà il suo progetto all’interno della struttura.»

«Ringrazio – conclude il Sindaco Gariazzo – il settore Lavori pubblici per l’impegno nel recupero delle risorse della legge 37/98, la programmazione delle risorse, nella progettazione e nella cantierizzazione dei lavori.»

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Sono iniziati i lavori di riqualificazione del Mercato Civico. Il progetto prevede interventi all’esterno e all’interno dell’edificio progettato nel 1934 da Ettore Sottsass e adattato, nel 1950, da Sottsass jr in occasione della IV Fiera delle attività industriali e commerciali sarde.

Sarà riqualificata l’intera facciata, oggi imbrattata da graffitti selvaggi. In quella frontale sarà realizzata un’opera ideata dall’artista Stefano Boccalini, per conto della Scuola Civica di Arte Contemporanea, che metterà il Mercato in relazione (civica) con il territorio. Altri interventi riguardano l’impermeabilizzazione dei solai e la sistemazione delle scale esterne. Agli angoli del mercato sono già state posizionate 8 telecamere che garantiranno un adeguato servizio di video sorveglianza.

All’interno della struttura, sarà realizzata una nuova pavimentazione in resina.

I lavori dureranno una decina di giorni. In questo periodo all’esterno del mercato saranno posizionate casette di legno e gazebo che permetteranno la vendita dei prodotti al pubblico.

L’investimento totale ammonta a 70.000 euro, risorse provenienti dalla L.R. 37/98, tra quelle recuperate e riprogrammate lo scorso dicembre.

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primavera open call-1

Selezionati dal collettivo Giuseppefraugallery da corsi e collaborazioni precedenti, studenti universitari, docenti, artisti, designer ed altri professionisti formano la prima master class della scuola civica d’arte contemporanea di Iglesias. Giorgia Cadeddu (designer e laureanda magistrale Facoltà di Architettura di Cagliari), Raffaella Carcangiu (artista e docente), Fabio Gambella (studente alla NABA di Milano), Lorenzo Luciani (studente alla NABA di Milano), Simone Melis (studente di Grafica), Sabrina Oppo (artista e docente), Valentina Rota (laureata in economia del turismo), Luca Setzu (laureando all’Accademia di Belle Arti di Brera), insieme al collettivo Giuseppefraugallery (Roberto Casti, Eleonora Di Marino, Pino Giampà, Riccardo Oi, Davide Porcedda) e Tullio Tidu (docente e storico dell’arte), si occuperanno di ricerca, progettazione e sperimentazione artistica e didattica e si occuperanno, con il coordinamento del collettivo GFG e di Stefano Boccalini (artista e docente di Arte pubblica alla NABA di Milano), del progetto Civica, percorsi di Arte Pubblica e partecipata al Mercato Civico di Iglesias. Nei prossimi giorni sarà on-line sul sito scuolacivicacontemporanea.blogspot.it e sulla pagina facebook della Scuola il bando per partecipare alla nuova sessione del corso sull’arte contemporanea Primavera 016. Il corso avrà cadenza settimanale e servirà a formare nuovi studenti sui linguaggi, i codici e la storia dell’arte contemporanea. Anche in questa occasione l’iscrizione e la frequenza sono completamente gratuiti. Alcune lezioni saranno tenute al mercato civico di Iglesias con partecipazione libera.

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Mercato Civico Iglesias 1 copia

Sabato 30 gennaio, alle ore 17,00, presso il Mercato Civico di via Gramsci, a Iglesias, si terrà un incontro pubblico in cui verrà presentato il progetto “CIVICA, percorsi d’Arte pubblica e partecipata al Mercato Civico di Iglesias”Promosso dal comune di Iglesias (assessorato della Cultura e assessorato delle Attività produttive) e dal CO.CI.M. (Consorzio Civico Mercato) e curato dalla Scuola Civica Arte Contemporanea di Iglesias, il progetto CIVICA sarà coordinato da Stefano Boccalini (artista e docente di Arti Civiche alla NABA di Milano) e dal Collettivo Giuseppefraugallery, con l’obiettivo di ideare e realizzare una serie di progetti, svincolati dalla presenza di bandi e finanziamenti pubblici, indirizzati a completare l’opera di recupero e di rilancio del mercato civico di Iglesias. Per questa mission saranno sperimentati e messi in pratica alcuni dei processi più innovativi di progettazione partecipata e open source, grazie anche al supporto di un Comitato scientifico costituito da alcuni dei maggiori esperti del settore a livello nazionale.

Gli operatori del mercato saranno coinvolti in maniera che le loro esigenze siano il motore delle azioni da mettere in campo: insieme a loro saranno individuati sia gli interventi all’interno che quelli all’esterno. In continuità con l’azione avviata in occasione della realizzazione dell’opera di Flavio Favelli, si procederà al restauro delle pareti esterne, con la scelta del colore dell’edificio e l’intervento di tre artisti di fama internazionale, i quali opereranno su una porzione di cornicione e sulle due pareti laterali, costantemente compromesse da scritte e da distacchi dell’intonaco. Il progetto sarà concentrato in particolar modo nell’ideare soluzioni che possano migliorare le condizioni vendita, di esposizione delle merci e delle relazioni con il pubblico, la città ed il territorio.

Non solo artisti ed architetti, saranno chiamati a collaborare anche designer, chef, agronomi, economisti, sociologi, antropologi e qualsiasi altra professionalità possa rivelarsi utile e disponibile a portare nel nostro progetto e nel nostro territorio idee, soluzioni ed occasioni di confronto e di crescita.

Per uscire dall’isolamento e dalla crisi, la nostra città ha anche bisogno di ottime occasioni per aprirsi al confronto con le migliori esperienze legate alle dinamiche dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile; per rafforzare questa intenzione all’interno del Mercato Civico sarà ricavato uno spazio, provvisorio, da utilizzare come project space per far incontrare la ricerca e la sperimentazione, non solo artistica, dell’Isola con quella nazionale ed internazionale.

La Scuola Civica attiverà anche un percorso formativo sull’arte contemporanea rivolto agli operatori ed ai cittadini che vorranno partecipare, dedicato, in particolar modo, alle forme dell’arte pubblica e sociale.

Comitato Scientifico:

Alessandra Pioselli (critico, curatore, collaboratrice di Artforum, direttore dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo e docente di Arte pubblica presso il master in economia e management dell’arte e dei beni culturali del Sole24Ore), Francesco Careri (architetto e docente di Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre), Ettore Favini (artista e docente alla NABA di Milano), Luca Francesconi (artista e rubricista Gambero Rosso), Giangavino Pazzola (Curatore indipendente, Ph.D. student in Urban and Regional Development presso il Politecnico e l’Università di Torino, project manager per lo sviluppo locale a base culturale), Micaela Deiana (curatrice indipendente, collabora con Flash Art e il Giornale dell’arte), Giorgio Viganò (collezionista e presidente dell’Osservatorio permanente sul mercato immobiliare).

L’edificio che ospita il mercato civico della città di Iglesias fu progettato da Sottsass jr. nel 1950, in occasione dell’allestimento della IV Fiera delle attività industriali e commerciali sarde. In questo percorso dell’architettura moderna, negli anni della ricostruzione, si ritrovano i fili di una ricerca originale, che inserisce la Sardegna nel più vasto contesto del movimento moderno, pur nella specificità dei temi trattati: l’edilizia sociale, il quartiere operaio, la scuola.

Dal 1 maggio 2009 il mercato civico di Iglesias è autogestito direttamente dal CO.CI.M. (Consorzio Civico Mercato). Grazie al Consorzio gli operatori riescono a fronteggiare la concorrenza della grande distribuzione, forti della loro professionalità, della garanzia offerta, dalla qualità dei prodotti e del rapporto diretto con i cittadini. Il rilancio del Mercato Civico rappresenta un traguardo importante per l’economia cittadina, oltre che un servizio fondamentale per il territorio. Attualmente sono presenti all’interno del mercato una sessantina di operatori.

Nel luglio 2015 l’artista Flavio Favelli realizza un’opera su una parete esterna del mercato. Il murale ha come tema iconografico il logo del tonno Palmera e la frase, presente nelle confezioni, “fatto come piace a noi italiani”. Nell’opera la parola Palmera è stata cambiata però in “Palmira”: un chiaro riferimento alla città siriana, oggi sottoposta agli atti vandalici e criminali da parte dei miliziani dell’ISIS. Palmira con il tonno condivide anche la condizione di “mattanza” e di specie in via d’estinzione. L’operazione è stata accolta con favore ed entusiasmo dal consorzio degli operatori del Mercato Civico, attivando un processo che oggi ci chiede non solo di continuare ad operare sulle pareti esterne ed interne, ma di ripensare tutto l’edificio attraverso le buone pratiche dell’arte pubblica e partecipata.

L’artista Namsal Siedlecki (U.S.A. 1986) è il protagonista del decimo appuntamento che la Scuola Civica d’Arte Contemporanea dedica mensilmente agli incontri aperti a tutta la popolazione, in programma venerdì 3 aprile, alle 16.30, in via Oristano (ingresso giardino biblioteca).

Siedlecki è alla sua terza esperienza sulcitana: la prima (in coppia con Helena Hadilova) è avvenuta nel programma, curato da Progetto Contemporaneo, Candelieri residence 2013; nella seconda, a cura del collettivo Giuseppefraugallery, avevano creato, un giardino con tutte le specie di piante velenose della Sardegna.

Per questa occasione l’artista, oltre a presentare pubblicamente il suo lavoro, realizzerà un workshop con gli studenti del Corso 2.0 advanced della Scuola Civica.

Grazie a questa serie di residenze, la città di Iglesias ha finalmente l’occasione di conoscere e incontrare alcuni dei principali protagonisti della scena artistica contemporanea. I prossimi visiting professors in residenza saranno: Andrea Bruciati (dal 18 aprile), Stefano Boccalini (dal 24 aprile), Francesca Di Nardo (dal 1 maggio).

Iglesias 2 copia

Scuola Civica d'Arte contemporanea Iglesias

Domenica 28 dicembre dalle ore 10,30, in via Oristano (ingresso giardino biblioteca), la Scuola Civica d’Arte Contemporanea di Iglesias presenta i suoi primi sei mesi di attività. Per l’occasione è stata allestita una mostra-presentazione dei progetti degli studenti del corso 1.1, realizzati durante il Laboratorio d’Arte Pubblica e Sociale.

La scuola ha ospitato, in residenza e in veste di visiting professor, alcuni degli artisti più rappresentativi del panorama nazionale: Simone Berti, Simeone Crispino (Vedovamazzei), Ettore Favini, Luca Francesconi, Silvia Hell, Renato Leotta, Domenico Antonio Mancini; tenuto lezioni e conferenze con artisti e curatori sardi: Davide Mariani, Giangavino Pazzola, Alessandro Biggio, Efisio Carbone; incontrato collezionisti come Giorgio Viganò. Tutti, insieme agli artisti del collettivo Giuseppefraugallery, hanno interagito con gli studenti della scuola e con la comunità; un video raccoglie i momenti di questi incontri. Non un’apparizione sporadica dunque, ma un rapporto intenso e costante realizzato attraverso un processo partecipativo, di intregrazione sociale e culturale che ha trasformato la città di Iglesias in uno dei centri più attivi della ricerca artistica nazionale. Gli studenti del corso 1.1 (Angelo Dessì, Giovanna Dessì, Elisabetta Ecca, Alessandra Etzi, Giovanna Pilloni, Deinira Sánchez Burgos, Davide Tocco, Daniela Ventura) presentano i progetti che hanno come obiettivo quello di ridisegnare ipotesi di un “ritorno al futuro” di un territorio intrappolato nell’autoreferenzialità e nell’incapacità di uscire da stereotipi consolidati dalla crisi.

Giovanna Pilloni ha ideato un’opera che, per essere compiuta, necessita di uno sforzo percettivo e partecipativo – insolito per per chi perservera in un atteggiamento diffidente, distaccato e depresso – chiamando in causa pratiche e riti di comunità che, nonostante vivano povertà molto più esteme della nostra, non rinunciano ad esprimere la propria identità con un forte attaccamento alla vita attraverso la gioia e la condivisione delle esperienze interiori.

Giovanna Dessì ha fatto un’indagine sui cognomi sardi più diffusi in città presentandoli con delle immagini, di diversa dimensione secondo la percentuale anagrafica, inoltre ha sistemato, nel giardino della scuola, un sacco natalizio dove cinque patate sono in grado, attraverso l’umidità dell’aria, di riempirlo con ben dieci chili dello stesso ortaggio; il suo  è un inequivocabile messaggio alternativo ad un’identità radicata sullo sfruttamento minerario ed industriale del territorio, chiamando in causa la perdita della memoria lingustica e dei più elementari processi di sopravvivenza alimentare e culturale. Elisabetta Ecca ha rielaborato un percorso minerario, che da Cala Domestica porta alla miniera di San Luigi, reindirizzandolo verso la Casa di Modigliani e l’antica Metalla, coinvolgendo sia i nuovi proprietari che i pastori che lavorano nella tenuta, cercando di incentivare pratiche di ospitalità e di rilettura della nostra storia attraverso collegamenti con momenti importanti della storia dell’arte.

Angelo Dessì ha realizzato una segnaletica che, partendo da una discarica, porta ad un tempio nuragico (Genn’e Mustazzu) con pozzo sacro, ripulendolo dalle erbacce e predisponendo una zona per la sosta e per il ristoro fai da te.

Deinira Sánchez Burgos, sfruttando la sua esperienza di giornalista e reporter, ha realizzato una macchina percettivo-comunicativa dove far prendere coscienza alla popolazione che per uno straniero, come lei, le montagne di veleni sono solo montagne di veleni, un pericolo e non una risorsa estetica e culturale: un segnale della follia e dell’incapacità al porre rimedio ad un disastro ambientale che mina, oltre la nostra salute, la dignità e l’integrità morale di una comunità.

Davide Tocco mette in campo un particolare metodo di progettazione urbanistica proposto attraverso dei fogli scritti nell’antica arte calligrafa, per creare una riflessione sulle possibilità offerte dalle capacità dell’individuo di immaginare soluzioni grazie ad un diverso fruire delle dinamiche percettive e sensoriali.

Alessandra Etzi ha messo a disposizione degli altri studenti una parete della sua casa dove poter intervenire con un’opera collettiva, aprendo poi periodicamente al pubblico il suo spazio privato.

Infine Daniela Ventura ha realizzato un sito web per meglio coinvolgere la comunità nella didattica e nelle iniziative della scuola.

Un ringraziamento particolare va a Mario Baraglia, artigiano di Iglesias, che durante il laboratorio ha messo la sua esperienza a disposizione degli studenti, realizzando anche, insieme a Davide Tocco, la nuova insegna per la Scuola Civica d’Arte Contemporanea.

Gli studenti del corso 1.1 non sono artisti professionisti, provengono da diverse esperienze e segmenti sociali, ma nei mesi di full immersion nelle pratiche dell’arte contemporanea sembrano muoversi a proprio agio e con competenza in questa nuova ed inedita esperienza. Tutti i progetti saranno messi in pratica nei prossimi mesi. A Gennaio l’artista in residenza sarà Gianluca Concialdi, che ha già fatto interrare, dagli studenti, in siti gravemente inquinati, una serie di tele arrotolate che saranno aperte e messe in mostra durante la sua permanenza. Sempre a Gennaio, Silvia Argiolas e Roberta Vanali saranno le protagoniste di un incontro con la comunità sulla pittura contemporanea in Sardegna. Da febbraio partirà il Corso 2.0, sempre gratuito e della durata trimestrale, saranno ammessi 10 studenti, per questo livello (superiore) i requisiti richiesti sono il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o l’aver frequentato i corsi precedenti. La scuola accoglierà in residenza come visiting professor: Roberto Cascone (febbraio), Helena Hladilová, Namsal Siedlecki (Marzo), Stefano Boccalini (Aprile), Francesca Di Nardo (Maggio). Dario Lino Costa e Marco Lampis saranno invece alcuni degli artisti sardi invitati a tenere incontri e workshop con gli studenti.

E per finire l’anno  Il pasto del pastore – Cenone di Capodanno con la Scuola Civica d’arte Contemporanea.

Iglesias.

Iglesias.