2 November, 2024
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Torna a Cagliari “Sound and Vision”, la performance di musica e disegni dal vivo che vede insieme sul palco i Dorian Gray, formazione storica della scena indie nostrana, con un illustratore ogni volta diverso: mercoledì primo novembre al Fabrik, il locale in via Mameli, sarà l’artista sardo Gildo Atzori, già coinvolto in precedenti occasioni, a creare all’impronta le suggestioni visive che affiancheranno note e parole della band cagliaritana guidata dal cantante Davide Catinari con Samuele Dessì (chitarre, loops, voci), Nico Meloni (chitarre) e Andrea Viti (basso). Ospiti Riccardo Erba (flicorno), Stefano Cherchi (ex componente dei Nielsa e attuale leader dei Camera Oscura) e uno special guest del calibro di Blaine L. Reininger, il polistrumentista americano, cofondatore con Steven Brown, nel 1977, di una band di culto come i Tuxedomoon. Tutti musicisti presenti nelle tracce di “Moonage Mantra”, il settimo disco in studio dei Dorian Gray, pubblicato lo scorso inverno, che offrirà la materia prima all’appuntamento con “Sound and Vision” del primo novembre, insieme a brani tratti dai precedenti due album di Catinari e soci, ma anche dal repertorio dei Tuxedomoon e dalla produzione solista di Blaine L. Reininger.

Ad aprire la serata, con inizio alle 21.00, i brevi set (una ventina di minuti ciascuno) di due interessanti progetti isolani, freschi di pubblicazione dei rispettivi lavori: Carlo Addaris, musicista, autore e manipolatore sonoro di San Sperate con la sua proposta a metà strada tra cantautorato elettronico e sperimentazione, e i Madame Curie, gruppo “dream-pop” formato da Lorena Carta (voce), Fabio Desogus (tastiere), Manuel Deiana (chitarre) e Angelo Argiolas (basso).

 

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Il 26 giugno 1950 l’uscita di strada, con conseguente ribaltamento, del camion che li trasportava aveva portato alla morte di 16 lavoratori dell’ERLAAS (quasi tutti di Gonnesa). Nel 1951 nel luogo dell’incidente era stato eretto un monumento con i nomi dei 16 caduti. Il monumento era posto in una posizione assolutamente mal raggiungibile, per cui nel 1995, in coincidenza con la rievocazione storica della campagna antianofelica in Sardegna fatta dal Rotary Club di Iglesias, i rotariani avevano provveduto prima a ripulire ed a sistemare il monumento ed in seguito a spostarlo in una posizione più idonea, a fianco della S.S. 126, in corrispondenza del bivio per Is Serafinis (comune di Carbonia). A fianco del monumento era stato posto dal Rotary di Iglesias un cippo commemorativo, opera dello scultore Stefano Cherchi.

Da allora il Rotary Club ha provveduto costantemente a tenere pulito il monumento ed a ricordare i caduti. Recentemente la commemorazione dei 16 caduti era stata fatta dalle istituzioni. Quest’anno, anche per alcuni malintesi, il 26 giugno nessuno aveva provveduto a commemorare i caduti e pertanto il Rotary Club di Iglesias, sia pure in ritardo, si è nuovamente fatto carico della commemorazione.

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È la cantautrice cagliaritana Chiara Effe ad approdare alle semifinali del sedicesimo Premio “Fabrizio De Andrè”: la cantautrice cagliaritana si è imposta, infatti, sugli altri quattro artisti sardi – Carlo Addaris, Pasquale Demis Posadinu, Igor Lampis, Flavio Secchi – in lizza nella selezione regionale del concorso nazionale intitolato al grande Faber che si è tenuta ieri sera (domenica 4 giugno) a Villamassargia nell’ambito della seconda edizione di “Tempi d’arte”, promossa dal Comune guidato dal sindaco Debora Porrà con la segreteria artistica della cooperativa Vox Day di Cagliari.

Ogni artista era chiamato a offrire un saggio della propria proposta interpretando dal vivo due brani del suo repertorio di fronte alla giuria composta dal noto giornalista musicale, conduttore televisivo e radiofonico Carlo Massarini da Luisa Melis, direttrice artistica del Premio De Andrè, e da Francesca Bonato, della Monna Lisa srl che ne cura l’organizzazione. 

Chitarra e voce (con un minimo ricorso a una loop station), unica a presentarsi senza l’accompagnamento di altri musicisti, Chiara Effe (al secolo Chiara Figus) ha cantato “Il colore della mia città” e “La strada dei giardini” conquistando le preferenze dei giurati che, al termine delle cinque prove hanno motivato così, attraverso le parole di Carlo Massarini, la loro preferenza: «A noi è sembrato che la performance più interessante sia stata quella di Chiara Effe. Oltre al coraggio di venire qui da sola, e non è facile affrontare il palco da soli, ci è sembrato che le canzoni fossero interessanti, che lei avesse una bella voce, e che a livello cantautorale ci stesse bene in una selezione del genere». Parlando a nome della giuria, Massarini ha sottolineato che «il Premio De Andrè non cerca il nuovo De Andrè, e neanche una figura cantautorale: cerca una cosa interessante, che può essere hip hop, può essere rap o quant’altro: nelle passate edizioni del premio, i dodici finalisti spesso e volentieri sono stati musicisti molto diversi l’uno dall’altro. Quindi, non abbiamo scelto Chiara Effe perché è cantautrice, ma perché ci è sembrata, in rapporto alle sue canzoni e alla sua performance, quella più interessante».

La cantautrice cagliaritana è, dunque, fra i trenta artisti che parteciperanno alle semifinali del concorso nazionale intitolato a Fabrizio De André (e patrocinato dalla Fondazione che porta il suo nome) previste tra fine estate e inizio autunno, dalle quali usciranno i dodici/tredici finalisti del premio. Ma la serata di ieri (domenica 4 giugno) valeva anche a selezionare, tra le altre quattro proposte in lizza, l’artista che aprirà il concerto di Goran Bregovic, grande protagonista della musica balcanica, in programma a Villamassargia con la sua Wedding and Funeral Band il prossimo 22 ottobre. La preferenza di un’apposita giuria, formata dall’assessore comunale Fabio Bernardini, dal musicista Stefano Cherchi e dal giornalista Giacomo Serreli, è andata al cantautore di Nulvi Pasquale Demis Posadinu che, accompagnato da Marco Manca alla chitarra e Matteo Alfonsi alle percussioni, ha interpretato due brani del suo album omonimo del 2015, “Più vecchi di Guccini” e “S.E.T.”.

 

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Sfida in musica e canzoni, domani sera, domenica 4 giugno, a Villamassargia: protagonisti Chiara Effe, Igor Lampis, Pasquale Demis Posadinu, Carlo Addaris e Flavio Secchi, i cinque artisti sardi in lizza per la tappa isolana di “E ti piace lasciarti ascoltare”, il tour di selezioni regionali del Premio “Fabrizio De Andrè”. A partire dalle 20.00, si avvicenderanno in quest’ordine sul palco dello Spazio Eventi, in via dello Sport, in quello che si presenta come il clou della seconda edizione di “Tempi d’arte”, la “festa della comunità” promossa dal comune di Villamassargia, con la segreteria artistica della cooperativa Vox Day.

Ciascun artista avrà dieci minuti di tempo per offrire un saggio del proprio talento interpretando dal vivo due brani del suo repertorio. Il compito di valutare le diverse proposte, con particolare attenzione per l’originalità, spetterà a un’apposita giuria composta da Luisa Melis, direttrice artistica del Premio De Andrè, da Francesca Bonato, della Monna Lisa srl che ne cura l’organizzazione, e da un volto ben noto dell’informazione musicale: il giornalista, conduttore radiofonico e televisivo Carlo Massarini.

In palio c’è un posto alle fasi finali del concorso nazionale intitolato al grande Faber (e patrocinato dalla Fondazione che porta il suo nome) previste per l’estate in arrivo: un concorso che – come recita il regolamento – si pone come scopo quello di «stimolare e promuovere giovani autori, compositori, interpreti ed esecutori di musica italiana esordienti o comunque non noti al grande pubblico, che abbiano una creatività libera e scevra da tendenze legate alle mode, ai generi e ai falsi concetti di commerciabilità, al fine di ridare originalità e vitalità alla produzione artistica».  

Oltre a eleggere il semifinalista sardo al Premio De André, l’appuntamento di domani sera (domenica 4 giugno) varrà anche a selezionare, fra le altre quattro proposte in lizza, l’artista che aprirà il concerto di Goran Bregovic, grande protagonista della musica balcanica, in programma a Villamassargia con la sua Wedding and Funeral Band il 22 ottobre. La valutazione, in questo caso, sarà compito di una giuria composta dall’assessore comunale Fabio Bernardini, dal musicista Stefano Cherchi (ex componente dei Nielsa e attuale leader dei Camera Oscura) e dal giornalista Giacomo Serreli.  

Terminate le cinque esibizioni, e prima delle proclamazioni, un altro evento impreziosisce la serata musicale di domani a Villamassargia: intorno alle 22.00, si prendono la scena i Dorian Gray con “Sound and vision”, la performance che vede in azione insieme alla band cagliaritana un illustratore con i suoi disegni dal vivo: in questa occasione sarà l’artista isolano Gildo Atzori a offrire con le sue immagini in tempo reale il complemento visivo alla musica e ai versi di Davide Catinari (voce, chitarra acustica, percussioni), Samuele Dessì (chitarre, loops, voci) e Nico Meloni (chitarre), con la partecipazione di Riccardo Erba alla tromba, Andrea Viti al basso) e Mario Marino alle percussioni.

A precedere la serata di musica, un dibattito sul tema “Amore e Politica”: moderati da Giacomo Serreli, interverranno il sindaco di Villamassargia Debora Porrà, il presidente dell’Anci e sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana, l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ed il rappresentante studenti dell’Ersu di Cagliari, Federico Orrù. L’inizio è previsto per le 19.00.

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La consegna del Premio a Mario Aru.

 

L’intervento di Mario Aru.

 

L’intervento di Salvatore Cherchi.

Si è svolta venerdì 31 marzo, nella Sala Branca del Municipio di Iglesias, la cerimonia per la consegna alla Cantina Aru di Mario Aru del Premio Iglesias che produce, che il Rotary Club di Iglesias attribuisce ogni anno, dal 1997, senza volere fare classifiche, con motivazioni di volta in volta diverse, ad un’azienda del territorio distintasi per spirito imprenditoriale o per capacità di sviluppo, valorizzazione dell’occupazione, iniziativa, innovazione.

Quest’anno il Rotary Club di Iglesias ha voluto dare un duplice segnale.

La commissione aggiudicatrice ha deciso di premiare la Cantina Aru, oltre che per i grandi meriti di Mario Aru, per lanciare il messaggio “Ripartiamo dalla terra”, indicando che la riscoperta di antichi mestieri come la lavorazione della terra e l’elaborazione dei suoi frutti può davvero significare una nuova strada per lo sviluppo dell’area dell’Iglesiente.

Il Rotary Club ha però voluto anche riprendere il discorso generale delle possibilità di sviluppo del territorio, che era stato l’argomento che aveva accompagnato per moltissimi anni le cerimonie di consegna del Premio, ed ha quindi invitato il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi a fare il punto sulla situazione e sulle prospettive offerte dal Piano.

La cerimonia, è stata aperta dal presidente del Rotary Club, Marco Slavik, che ha ceduto subito il microfono al Sindaco di Iglesias  Emilio Gariazzo, che si è complimentato con Mario Aru e si è soffermato sulle prospettive di sviluppo dell’attività vitivinicola, una volta molto sviluppata nell’iglesiente e poi andata piano piano ad esaurirsi.

Salvatore Cherchi, nel suo intervento, ha dato innanzitutto notizia di alcuni importanti risultati già raggiunti dal Piano Sulcis, pur non ancora a regime: 81 domande ricevute per le nuove imprese (massimale 800mila euro), di cui 39 già accolte e 56 domande per le piccole-medie imprese esistenti (massimale 150 mila euro), di cui 19 già accettate. Dopo aver sottolineato l’impatto complessivo (670 milioni di euro di contributi) che il Piano, «pur non potendo essere un toccasana» dovrebbe avere sul territorio, Salvatore Cherchi ha illustrato in dettaglio alcune iniziative che il Piano ha già sostenuto, evidenziando in particolare, fra le altre, le attività per le bonifiche ed il progetto della società cooperativa “I tre solchi” (che ben si raccorda con il messaggio per la riscoperta della terra), ma ha anche dovuto sottolineare che, come purtroppo succede assai spesso, l’avviamento dei diversi bandi previsti dal Piano soffre dei rallentamenti dovuti a lungaggini burocratiche sovente poco comprensibili.

Dopo aver dato brevemente la parola a Giampaolo Collu, della FDG, l’azienda alla quale era stato assegnato il Premio lo scorso anno, l’ing. Slavik ha consegnato a Mario Aru la targa che, creata come ogni anno dall’artista iglesiente (nonché Past President del Rotary Club di Iglesias) Stefano Cherchi, costituisce da sempre il riconoscimento dato all’azienda alla quale viene attribuito il Premio.

Mario Aru ha evidenziato che con l’impegno, il coraggio e la costante applicazione, si possono raggiungere risultati importanti come la medaglia d’argento ottenuta al concorso enologico internazionale “Grenaches du monde”.

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La musica dei Dorian Gray e i disegni dal vivo di Gildo Atzori: sabato sera, 9 aprile, al Fabrik, il locale in via Mameli a Cagliari, tiene banco “Sound and Vision”, lo spettacolo che la band di Davide Catinari porta in giro da tre anni, affiancata di volta in volta da un illustratore diverso. Dopo aver debuttato a Roma nel 2013 con Ausonia (nome d’arte del disegnatore e fumettista fiorentino Francesco Ciampi), lo spettacolo è stato infatti riproposto (anche in piazze di prestigio come il festival Lucca Comics & Games e il Comicon di Napoli) con il veronese Paolo Bacilieri, con il siciliano Andrea Bruno e con il friulano Davide Toffolo, apprezzato autore di fumetti nonché cantante e chitarrista dei Tre Allegri Ragazzi Morti.

Questa volta, ed è la prima in assoluto, spetta all’artista isolano Gildo Atzori il compito di illustrare e interpretare attraverso i suoi disegni, realizzati dal vivo e proiettati su schermo, i testi e le note dei Dorian Gray: brani tratti dagli ultimi due dischi del gruppo cagliaritano (“Forse il sole ci odia” e “La pelle degli spiriti”), in attesa del nuovo album, “Moonage mantra”, in uscita il prossimo ottobre. Sabato, insieme a Davide Catinari (voce, chitarra acustica, percussioni), Samuele Dessì (chitarre, loops, voci), Nico Meloni (chitarre), diversi ospiti saranno di scena al Fabrik a partire dalle 22: Carlo Addaris (basso, tastiere, voci), Stefano Cherchi (voci), Alessio De Vita (violino), Riccardo Erba (fiati) e Mario Marino (percussioni).  

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Chiesa del Buoncammino

Lunedì 21 marzo, alle ore 19.00, Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, benedirà la nuova Via Crucis artistica nel piazzale del Santuario della Vergine del Buon Cammino di Iglesias.

Si tratta di un’opera dell’artista iglesiente Stefano Cherchi, che ha arricchito le stazioni della via dolorosa con un’icona della Vergine apposta all’ingresso del Santuario. Il progetto artistico, nasce dalla felice intuizione di Mons. Carlo Cani, rettore del Santuario della Madonna del Buon Cammino, che invitò l’artista iglesiente Stefano Cherchi a cimentarsi in una artistica Via Crucis da collocare nel colle più caro agli iglesienti dove sorge il Santuario e il Monastero delle Sorelle Povere di santa Chiara. 

L’artista preparò una serie di bozzetti, che vennero pubblicati anche nel libro “Vi darò un cuore nuovo”, di Giampiero Maccioni (trapiantato di cuore il 26 ottobre del 1996), cui fece seguito la realizzazione della stessa Via Crucis, eseguita secondo la sequenza e l’iconografia già presentata attraverso i disegni realizzati con tecnica a grafite, donata alla diocesi e ora in bella mostra nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe Operaio in Iglesias nel rione Campo Romano.

Il sogno di monsignor Cani, ora diventa realtà grazie al contributo della Fondazione Banco di Sardegna che ne ha finanziato la realizzazione e al patrocinio della Diocesi di Iglesias che ha curato la messa in opera e dell’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”.

La società Sarda Affumicati operante a Buggerru loc Sa Colombera, è stata insignita del Premio “Iglesias che produce”, promosso per il 20° anno consecutivo dal Rotary Club iglesiente. La cerimonia si è svolta nella Sala Remo Branca del Municipio di Iglesias.

Si tratta di una società che opera nel settore dell’agro alimentare con grande successo e che esporta il 75% della produzione all’estero.

La Sarda Affumicati è sorta ventidue anni fa, con l’obiettivo di integrare verticalmente l’attività di allevamento di anguille in una vecchia acquacoltura già esistente a Buggerru, lungo le coste sud-occidentali della Sardegna. Con 13 dipendenti, è ormai leader nel settore e da lustro a tutta l’Isola.

 Il Premio, costituito in una targa realizzata dall’artista iglesiente Stefano Cherchi, è stato consegnato dal presidente del Rotary Club Giovanni Cui al titolare dell’azienda, Quirino Coghe, nel corso di una cerimonia alle quale hanno preso parte anche i sindaci di Iglesias, Emilio Gariazzo, e di Buggerru, Silvano Farris.

Contestualmente Quirino Coghe, dopo i ringraziamenti per il premio ricevuto, ha illustrato brevemente le prospettive dell’azienda e le sue possibilità di ulteriore sviluppo.

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Dopo “Articolazioni” di Stefano Cherchi, arriva al Museo del Carbone della Grande Miniera di Serbariu Sergio Bolgeri con la personale  “…forse… ”, aperta al pubblico da sabato 9 agosto 2014.

Sergio Bolgeri, artista algherese 83enne, si è diplomato nel 1964 in decorazione pittorica all’Istituto d’Arte di Sassari, ma la sua professione ha avuto inizio in età giovanissima sotto la guida del padre, artista a tutto tondo proveniente dall’accademia Albertina. Ha esordito in pubblico nel 1952, con una collettiva di artisti ad Alghero. Le sue mostre sono conosciute in tutta l’isola e sono svariate anche le sue presenze nella penisola (Roma, Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Spoleto, tra le altre); alcune sue opere sono presenti anche al Museu d’Art Contemporani dels Paisos Catalans a Banyoles. Artista poliedrico, ha tenuto per “Rai Regione” un ciclo di trasmissioni intitolate “Impara l’Arte” e ha pubblicato sillogi e libri di racconti.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 31 agosto negli orari di apertura del Museo del Carbone (tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00); non è da escludersi che prima della chiusura della mostra possa esserci un incontro con l’artista.

La mostra si inserisce nel progetto d’arte e cultura Sartegna Contemporanea, curato dall’algherese Giovanni Corbia, organizzato dall’Asdamt e patrocinato dalla Regione Autonoma della Sardegna, assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; dalle Province Carbonia Iglesias, Oristano, Sassari; dai Comuni scelti quali sedi espositive e dalla Generalitat de Catalunya, Espai Llull de l’Alguer.

L’Associazione Culturale S’Ischiglia, con il patrocinio del Centro Servizi Culturali di Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, domani, martedì 6 maggio, presenterà la conferenza del cardiologo dottor Stefano Cherchi, che parlerà del tema “Fibrillazione atriale: i nuovi farmaci per la prevenzione dell’ictus”.
La conferenza si terrà nel  Salone Velio Spano, in Via della Vittoria 96, con inizio alle ore 17.15.