22 November, 2024
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Giovedì 31 ottobre 2024, con inizio alle ore 11.00, sarà presentato a Iglesias, nella sala “Remo Branca”, il progetto “DolceMente” di Diabete Zero ODV. L’associazione ha, infatti, firmato una convezione con l’ASL Sulcis Iglesiente per offrire il suo servizio di supporto psicologico anche ai piccoli pazienti della Diabetologia pediatrica del C.T.O. di Iglesias e ai loro familiari. L’iniziativa replica l’esperienza virtuosa che ha fatto da apripista al progetto “DolceMente”, tuttora in corso nella Diabetologia pediatrica dell’Ospedale “A. Segni” di Ozieri: qui è attivo uno sportello di supporto e orientamento per adolescenti con diabete e genitori di bambini e ragazzi con questa patologia. Il servizio è regolato da una convenzione tra Diabete Zero e la ASL di Sassari, cui l’ospedale di Ozieri fa capo, ed è gestito dalla psicologa Alfonsa Ferreri e dalla dott.ssa Antonella Correddu, pediatra diabetologa. A Iglesias, invece, seguiranno il progetto la dott.ssa Rosella Maccioni e la dott.ssa Maria Piera Scanu, pediatre diabetologhe del CTO, con la supervisione del Primario della Pediatria Ciro Clemente, e la psicologa Francesca Lo Cicero.
Giovedì prossimo saranno proprio questi professionisti a presentare ufficialmente il servizio insieme al presidente di Diabete Zero Francesco Pili, al sindaco di Iglesias Mauro Usai e all’Assessora comunale alle Politiche sociali Angela Scarpa. È stata, inoltre, invitata la dott.ssa Giuliana Campus, Direttrice generale dell’ASL Sulcis Iglesiente. Gli interventi saranno moderati da Stefano Garau, in qualità di giornalista e di Communication manager dell’Associazione italiana diabetici ODV (FAND), di cui è anche consigliere nazionale e referente locale per il progetto “DolceMente”. Il progetto prevede, più ampiamente, l’offerta di un supporto psicologico, individuale o di gruppo, ospedaliero o extraospedaliero. Quest’ultimo è disponibile sia in presenza che on line (in tale forma aperto anche a pazienti non residenti in Sardegna). Il servizio in presenza è garantito a Ozieri e Iglesias in forma ospedaliera o meno, mentre nel solo ambiente extraospedaliero anche a Sassari, Selargius, Quartu Sant’Elena e, prossimamente, Muravera e Cagliari (Pirri). Purtroppo, la Sardegna ha, insieme alla Finlandia, la più alta incidenza al mondo del diabete mellito di tipo 1, anche a causa di fattori genetici predisponenti, e, diversamente da questo Stato, presenta ancora un trend crescente. Secondo i recenti dati pubblicati dall’ASL di Cagliari, l’Isola ha, inoltre, la più alta incidenza al mondo di diabete tipo 1 in età pediatrica: i nuovi casi sono all’anno 74 ogni 100mila bambini. Inoltre, le zone più colpite sono il Medio-Campidano e il Sulcis iglesiente. Da qui la decisione di Diabete Zero di portare il progetto a Iglesias e di dedicarsi soprattutto a bambini e ragazzi con diabete.
«Con questa iniziativa non intendiamo sostituirci alla Sanità pubblica; non a caso abbiamo firmato convenzioni già con due ASL. Desideriamo, invece, potenziarne l’offerta, offrendo il nostro contributo per assicurare a quanti più pazienti possibile un approccio olistico e completo per il trattamento e la gestione del diabete», chiarisce Francesco Pili. L’obiettivo viene perseguito dall’associazione affidandosi a un team di psicologhe esperte (che, oltre alle dott.sse Lo Cicero e Ferreri, include le dott.sse Cinzia Angius, Noemi Calia, Martina Deidda e Francesca Garau) e alla collaborazione di diabetologi, dietisti, infermieri e comunicatori. Il progetto “Dolcemente” proseguirà anche nel 2025 grazie al cofinanziamento della Fondazione di Sardegna e a un contributo dell’assessorato regionale dell’Igiene, sanità e assistenza sociale. Fondamentale è, inoltre, il coinvolgimento di più partner: oltre alla FAND e alle ASL di Sassari e del Sulcis, il Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia dell’Università degli studi di Cagliari, l’associazione nazionale Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani (OSDI), le Acli della Sardegna, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti (UICI), Blue Sardinia ASD e l’associazione Domu mia.
Per ulteriori informazioni si può contattare l’associazione tramite la pagina Facebook Dolcemente – Il servizio psicologico di Diabete Zero, al numero +39 393 881 3595 o all’e-mail info@diabetezero.it . 

A seguito dell’approvazione dell’emendamento alla legge finanziaria della Sardegna (documento economico finanziario) che prevede uno stanziamento di 30 milioni di euro in totale per la tecnologia in favore dei pazienti diabetici della Sardegna, i presidenti delle Associazioni FAND Sardegna, ADIG Sarda e DIABETE ZERO, Antonio Cabras, Stefano Garau e Francesco Pili, esprimono grande soddisfazione e ringraziano anche a nome dei loro associati, l’assessore della Sanità Mario Nieddu che, con questo provvedimento condiviso in Consiglio regionale, concretizza quanto già preannunciato in sede di Consulta regionale della Diabetologia dove, lo stesso assessore Mario Nieddu aveva segnato un considerevole cambio di passo, teso ad accogliere le richieste dei diabetici sardi, per lungo tempo, ignorati nella pressante richiesta dei nuovi strumenti per il monitoraggio della glicemia.

Nel dettaglio, le somme stanziate per i diabetici sardi sono state approvate mercoledì dall’Assemblea regionale, riunita ad oltranza in questi giorni per discutere la finanziaria 2022. Si tratta di 30 milioni nel triennio 2022-2024, pari a 10 milioni all’anno. Il provvedimento fortemente voluto dall’assessore Mario Nieddu che ha fatto partire la richiesta dal gruppo della Lega in Consiglio regionale ha trovato poi massima convergenza all’interno dell’aula, con l’approvazione non solo della maggioranza ma anche di parte dei gruppi di opposizione.

Le Associazioni Fand, Adig e Diabete Zero, attraverso i loro rappresentanti esprimono un plauso per un risultato importantissimo che pone la Sardegna ai vertici nazionali per sensibilità politica e istituzionale verso l’argomento diabete e tecnologia.

Antonio Cabras
Francesco Pili
Stefano Garau

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È Francesca Pusceddu la vincitrice dell’audizione 2019 riservata ai giovani cantanti sardi ed organizzata dall’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari. Lo ha deciso la Commissione formata da Stefano Garau, direttore artistico dell’Ente Concerti, dal vicepresidente Antonello Mattone, da Paolo Gavazzeni, regista e già direttore artistico della Fondazione Arena di Verona, e dall’assessora alle Politiche culturali del Comune di Sassari Manuela Palitta.
Francesca Pusceddu, 25 anni ed originaria di Cagliari, si è diplomata in violino al Conservatorio della sua città prima di scoprire un talento naturale per il canto lirico, studiando quindi nella classe del contralto Bernadette Manca di Nissa. Dal 2015 vive in Olanda, dove attualmente frequenta l’ultimo anno di Bachelor in canto lirico al Prins Claus Conservatorium di Groningen. Nel corso di questi anni ha partecipato a diverse masterclass; come solista, dopo aver preso parte a concerti in Italia e Olanda, nel 2017 ha debuttato il ruolo di Musetta nella Bohème di Giacomo Puccini all’Opera di Hogeland. Nel 2018 ha cantato col Netherlands Radio Choir il Requiem di Verdi al Concertgebouw di Amsterdam e dal 2019 fa parte del Young Artist Program grazie al quale, nel prossimo ottobre, aprirà il concerto di Luca Salsi al Muziekgebouw della capitale olandese. È inoltre stata selezionata per il programma biennale della Dutch National Opera Academy. Alle audizioni dell’Ente Concerti, quest’anno all’ottava edizione, hanno partecipato ventuno cantanti. Oltre alla vincitrice, tra i candidati si sono segnalati il mezzosoprano Martina Serra, il tenore Marco Puggioni, il controtenore Ettore Àgati ed il soprano Maria Ladu. In passato il concorso ha fatto emergere il talento, tra gli altri, di Francesco Demuro, Piero Pretti, Francesca Pierpaoli, Silvia Arnone, Ilaria Vanacore, molti dei quali chiamati poi a partecipare alle produzioni dell’Ente.

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Claudio Nuscis, dipendente della ASSL di Carbonia, è il nuovo segretario della Cisl Funzione pubblica del Sulcis Iglesiente. E’ stato eletto a conclusione del quinto congresso della categoria che si è svolto venerdi 10 marzo nei locali del ristorante “Argentaria”, a Iglesias. I delegati dei lavoratori di Comuni, Azienda Sanitaria, Aias e uffici periferici ministeriali, uniti nello slogan «lo sviluppo del territorio attraverso la qualità dei servizi», hanno focalizzato il drammatico susseguirsi del venir meno dei servizi nel territorio puntando l’indice accusatore verso la politica regionale incapace di dare risposte all’annosa crisi occupazionale che mai prima d’ora aveva segnato dati così allarmanti.

Fabio Enne che in qualità di segretario confederale territoriale ha presieduto i lavori, e Davide Paderi, segretario generale regionale Funzione pubblica, hanno messo l’accento sui numeri della provincia più povera d’Italia, nella quale i dipendenti pubblici segnano il termometro, essendo essi stessi non solo erogatori ma fruitori di un servizio pubblico sempre più in fase di smantellamento. L’indice accusatore è stato puntato principalmente verso la dirigenza dell’Aias, per la quale, l’assise congressuale ha approvato un documento che impegna tutti i livelli dell’organizzazione sindacale ad adoperarsi verso lo smantellamento del sistema monopolistico dell’Azienda rea in questi ultimi anni di atteggiamenti verso i lavoratori di prevaricazione e persecuzione.

«E’ stato focalizzato il tema del mancato pagamento degli stipendi con arretrati che sono arrivati ormai a nove mensilità e il licenziamento del segretario uscente Roberto Fallo – si legge in una nota della segreteria sindacale -, con accuse ignobili che l’Assemblea ha ritenuto il vergognoso pretesto per tentare di liberarsi di chi si è impegnato in tutti questi anni per la tutela dei lavoratori. La principale richiesta del congresso è quella che la Cisl a tutti i livelli si impegni per chiedere alla Regione Sardegna di voler ricercare una alternativa valida e seria all’azienda gestita oggi dalla famiglia Randazzo.»

E’ stato confermato all’unanimità Roberto Fallo che affiancherà Claudio Nuscis con il ruolo di segretario generale aggiunto e di Gloria Dessì, dipendente della provincia del Sud Sardegna. Completa la squadra Stefano Garau, dipendente del comune di Sant’Antioco, come capo dipartimento delle Autonomie locali.

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha ricevuto mercoledì mattina i rappresentanti del Coordinamento Associazioni Diabetici Regione Sardegna Stefano Garau e Antonio Cabras. Al centro del dibattito, le problematiche inerenti la diabetologia in Sardegna, i nuovi presidi diagnostici e l’inserimento del bambino diabetico nella scuola. L’assessore ha dimostrato particolare apprezzamento per una proposta di legge che il Coordinamento ha presentato tramite il presidente della Federazione Diabete Giovanile Antonio Cabras, affinché l’assessorato possa far partire le procedure per la sua approvazione in aula. Si tratta di una legge rivolta all’inserimento del bambino affetto da patologie croniche a scuola, relativamente all’assistenza in ambito scolastico. Autocontrollo glicemico e prevenzione delle complicanze mirate anche alla razionalizzazione delle spese per la sanità pubblica. Una serie di spunti che hanno determinato nell’assessore la volontà di approfondire la discussione nell’ambito di un tavolo di lavoro con le associazioni per il quale l’assessore Arru ha mostrato particolare interesse.

«Abbiamo offerto la nostra collaborazione – ha detto il presidente del Coordinamento, Stefano Garau – ben consci che stiamo attraversando un momento difficile per il quale tutti dobbiamo sentirci impegnati mettendo a disposizione le nostre competenze per risolvere i problemi esistenti nell’ambito della Diabetologia Regionale. Una diabetologia che vede i livelli d’assistenza che purtroppo non hanno lo stesso standard ovunque, quindi va ridisegnata nel suo insieme.»

Luigi Arru.

Luigi Arru.

Stefano Garau.

Stefano Garau.

Una sala della Biblioteca comunale di Carbonia, gremita come raramente accade in occasioni di presentazione di pubblicazioni (posti a sedere tutti occupati e diverse file di spettatori in piedi)  queste le parole  di Paolo Serra, della società Umanitaria di Carbonia che ha collaborato insieme all’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, alla riuscita dell’evento), che ha presentato l’evento sabato 21 dicembre, e letto personalmente alcuni brani significativi del libro “Carbonia – Romanzo Minerario, storie di vita, di lotta e di sport”, opera prima di Antonello Pirotto, edito da Giampaolo Cirronis. La copertina del libro è caratterizzata da un disegno di Ruggero Soru, noto ed apprezzato disegnatore e vignettista di Carbonia, presente in sala e accomunato, insieme all’autore e all’editore, da calorosi applausi .

A fare da introduzioni gli interventi del sindaco, Giuseppe Casti, e del suo predecessore Tore Cherchi, che hanno preceduto gli interventi dell’editore e dell’autore.

Tra i presenti gli assessori comunali alla Cultura Loriana Pitzalis, Lavori pubblici Franco Manca e Commercio, Giampaolo Puddu, diversi consiglieri comunali e l’ assessore allo sport del comune di San Giovanni Suergiu, Roberto Pucci. Volti noti dello sport locale, Checco Fele, Graziano Milia, Giorgio Melis, Massimo Corda, Gianni Maricca e in particolare Giulio Ravot, bandiera biancoblù, che ha un ruolo importante nello sviluppo del romanzo.

Commozione quando sono stati citati alcuni dei personaggi citati nel libro, da Carlino Zoboli, presenti la vedova Elena e i familiari; a Sergio Usai, presente la figlia Francesca. Non potevano mancare i protagonisti delle lotte operaie di questi ultimi anni, una sorta di filo conduttore, con il passato raccontato nel libro, costruito appunto sulla determinazione a resistere, al ricorrente attacco al sistema produttivo, nello specifico rappresentanti sindacali, della varie sigle e categorie dall’Eurallumina (Mocci, Pulisci, Marongiu), all’Alcoa (Massimo Cara, Stefano Lai, Simone Loi, agli edili (Manuel Piredda), al commercio, artigianato (Claudia Mariani). Oltre alle rappresentanze di importanti associazioni, come gli amici della miniera (Mario Zara), il presidente della Fand (Stefano Garau ), autori di importanti pubblicazioni dello stesso comparto letterario, come l’ingegnere Luciano Ottelli (“Serbariu storia di una miniera”), Franco Reina (“Carbosarda Carbonia, passione per la squadra biancoblù”), Carlo Panio (“Storia del diritto minerario in Sardegna, il caso Carbonia”). Ha chiuso l’incontro un brindisi, con l’augurio di vivere momenti migliori  già a partire dal prossimo anno.

Il volume è disponibile nelle librerie e in alcune edicole di Carbonia ed è inoltre acquistabile contattando direttamente l’editore Giampaolo Cirronis.

Locandina 33x48 presentazione libro Carbonia - Romanzo Minerario

 

 

Simona de Francisci 34

Una commissione permanente con l’integrazione dei rappresentanti del Coordinamento delle associazioni dei diabetici per programmare nell’immediato interventi mirati a risolvere i problemi denunciati dal Coordinamento delle associazioni, emoglobina glicosilata nelle farmacie di paese con collegamenti online con i centri di diabetologia, ma anche l’erogazione in farmacia dei materiali indispensabili oggi per chi ha il microinfusore, come ad esempio i sensori della glicemia e non ultima la formazione per i diabetici con un maggiore coinvolgimento delle Associazioni. E’ l’esito della riunione che si è conclusa con una stretta di mano tra assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci e i rappresentati dei diabetici, Stefano Garau, consigliere nazionale della FAND; Antonio Cabras, presidente nazionale della FDG; e Michele Calvisi, presidente regionale dell’ADMS.

Tre rappresentanti che recentemente hanno costituito il Coordinamento di ben 12 associazioni dei pazienti diabetici della Sardegna, dopo le polemiche delle scorse settimane, sono stati ricevuti mercoledì mattina nella sede dell’assessorato, in Via Roma, a Cagliari.

«Abbiamo raggiunto importanti risultati – ha detto il presidente del Coordinamento Stefano Garau – e non poteva essere altrimenti. L’assessore De Francisci, da subito si è dimostrata disponibile ad affrontare e soprattutto a voler risolvere le problematiche da noi illustrate in sede di riunione. Abbiamo convenuto con lei che vanno colmati i vuoti dell’assistenza diabetologica e, soprattutto, va parificato il trattamento in ogni centro di diabetologia.»

Alla riunione ha preso parte anche Giorgio Congiu, di Federfarma, che ha fornito importanti spunti tecnici di intervento che puntano a una miglior razionalizzazione della spesa, non a un risparmio ma a una miglior spendita del denaro investito oggi dalla Regione per la diabetologia. Sarà quindi una commissione permanente con l’integrazione dei rappresentanti del Coordinamento delle associazioni dei diabetici a stilare il programma del prossimo cambiamento della diabetologia regionale. Tra le cose più importanti discusse in assessorato, la formazione per i diabetici con un maggiore coinvolgimento delle Associazioni, così come previsto dal Piano Nazionale del diabete recentemente adottato dalla Giunta regionale.

“Conoscere il diabete – emergenza sanitaria sociale ed economica”, è il tema della conferenza che si terrà domani, 16 novembre, con inizio alle 16.30, nel salone Auser di San Giovanni Suergiu. Interverranno il dottor Angelo Corda, responsabile dell’.O. Diabetologia dell’ospedale Santa Barbara di Iglesias, sul tema “Il diabete, tipologie e prevenzione”; il dottor Salvatore Massa, medico chirurgo specialista in ginecologia, sul tema “Il diabete gestazionale”; e, infine, Stefano Garau, presidente del coordinamento delle associazioni dei diabetici della Sardegna e consigliere nazionale FAND Associazione Italiana Diabetici, sul tema “Il diabete dal punto di vista sociale“.

Durante il convegno, sarà possibile effettuare la misurazione gratuita della glicemia.

Diabetici sul piede di guerra accusano la Regione e le aziende sanitarie locali n. 7 e n. 8, rispettivamente di Carbonia e di Cagliari per il “trattamento discriminatorio” verso i diabetici residenti nel Sulcis e nell’area di competenza della Asl di Cagliari.

La denuncia arriva dal presidente del Coordinamento delle associazioni dei pazienti diabetici della Sardegna, Stefano Garau. Il problema colpisce direttamente bambini e giovani, utilizzatori del microinfusore, una piccola macchinetta collegata costantemente al corpo per la somministrazione continua di insulina.

«Il fatto che non solo ci rattrista, ma ci porta anche a reagire a gran voce contro l’assessorato regionale alla Sanità e contro le due ASL – dice Garau – è l’erogazione gratuita del sensore della glicemia, un sistema di controllo continuo della glicemia, che a Carbonia e a Cagliari non viene fatta come invece accade giustamente in tutte le altre ASL della Sardegna.»

Pazienti di serie A e pazienti di serie B. «Così sembra – aggiunge Stefano Garau – e non vorremmo che si faccia l’errore di non erogarlo più gratuitamente anche nelle altre ASL. Carbonia e Cagliari, di questo passo si ritroveranno un buon numero di pazienti, soprattutto bambini, in balia di improvvise complicanze. Non è una questione di risparmio sui presidi diagnostici. Con l’erogazione dei sensori per la glicemia, infatti, si diminuisce l’erogazione delle striscette per il controllo della glicemia. A conti fatti, ci sarebbe addirittura un risparmio.”

Proprio per questo nelle scorse settimane, il coordinamento aveva chiesto un incontro all’assessore regionale De Francisci, ma ad oggi, nessuna risposta.

«Le Associazioni dei pazienti Diabetici della Sardegna hanno costituito un Coordinamento che rappresento in qualità di coordinatore – si legge nella lettera inviata all’assessore regionale alla Sanità – le chiedo quindi un appuntamento per discutere delle diverse problematiche inerenti la diabetologia nella nostra Regione. In particolar modo, siamo consapevoli della necessità di risparmio, crediamo che sarebbe opportuno, anziché accettare passivamente ciò che verrà calato dall’alto, poter avere un confronto affinché si possa arrivare a  scelte condivise.  Resta da discutere la politica di intervento nelle scuole dove, soprattutto in Sardegna, è altissimo il numero dei bambini diabetici, ma soprattutto la qualità dell’assistenza che viene offerta all’utenza diabetica, difforme da Asl a Asl e addirittura differente anche tra i diversi centri di diabetologia esistenti all’interno delle stesse Aziende sanitarie locali.»