19 November, 2024
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Sabato 1 dicembre, alle 18.00, il Circolo Soci Euralcoop ospiterà, nei suoi locali di Piazza Marmilla, a Carbonia, la presentazione del libro Narciselfie – Il narcisismo esponenziale dell’epoca digitale, degli autori Stefano Greco e Silvio Valota, edito da “Il Ciliegio”.

“Narciso è tornato, più bello che mai. E vive nelle persone come nelle organizzazioni. Ognuno si specchia nel suo dispositivo digitale e non può fare a meno di farsi un selfie. Essere e apparire ormai coincidono. Le facce diventano facciate. L’essere sempre connessi facilita il culto della propria immagine”.

Narciselfie è il neologismo creato dagli autori per definire l’atteggiamento di spettacolarizzazione del proprio Io in chiave social e digitale. Ostentare se stessi è diventato una condizione “normale” dell’era digitale. Chi più, chi meno, certamente. Ma, approfittando delle nuove tecnologie, siamo tutti impegnati a esibire e celebrare il nostro Ego come mai era successo nella storia. Non soltanto persone, ma anche istituzioni, organizzazioni e governi manifestano il loro narcisismo esponenziale. Perché Narciselfie è uno dei tratti distintivi del nostro tempo.
Saranno presenti gli autori.

 NO tav 2Laura Pece

Proseguono gli appuntamenti con la stagione Teatro d’Autore, de Il Crogiuolo. Sabato 8 novembre 2014, alle ore 21.00, al Teatro Alkestis di via Loru, a Cagliari, andrà in scena lo spettacolo NO TAVEVO DETTO, di e con Laura Pece / Stefano Greco, musiche al pianoforte Francesca Bertozzi. Lo spettacolo viene rappresentato per la prima volta in Sardegna.

NO TAVEVO DETTO è un percorso di informazione e riflessione rispetto al tema dei treni ad alta velocità in Italia nonché una riflessione su come l’informazione venga  manipolata dai politici e dalla maggioranza dei mezzi di comunicazione ufficiali.

Un percorso che segue le tappe principali dell’alta velocità in Italia: Afragola (NA), Tor Sapienza (RM), Mugello (FI) e, infine, la Val di Susa.

La protagonista Maria diventa ferroviera, convinta sostenitrice del progetto dell’Alta Velocità, inizia un percorso nel tempo (dai primi anni ’90) e nello spazio, che la porta a conoscere le varie realtà devastate dalla grande opera.

Il viaggio di Maria sarà  sia personale, attraverso il lavoro, la casa, il mutuo; sia collettivo attraverso la voce di altri personaggi e le loro storie.

Un percorso che culmina con la consapevolezza che la realtà è fatta delle nostre scelte e se questa consapevolezza può sembrare scontata a livello intellettuale non lo è nella vita di tutti i giorni.