4 November, 2024
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La “protesta del latte” dei pastori sardi sbarca anche in continente. L’associazione sarda Cuncordu di Gattinara, insieme al Comune di Gattinara, hanno voluto dimostrare la sua solidarietà ai pastori sardi che, nelle scorse settimane, sono stati protagonisti di una clamorosa protesta sul prezzo del latte ovino, invitando a Gattinara due pastori, direttamente dalla Sardegna, per un dibattito in cui far conoscere le ragioni della protesta sul prezzo del latte, sfociata nei gesti clamorosi delle scorse settimane.

A portare il loro saluto e la solidarietà ai pastori sono stati il sindaco di Gattinara, Daniele Baglione, il presidente della provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, e il presidente dell’associazione sarda Cuncordu, Maurizio Sechi. Gianuario Falchi, pastore e rappresentante dei pastori sardi e Mino Orritos, pastore ed agronomo, sono stati i protagonisti di un confronto – dibattito che si è svolto domenica 7 aprile nella sala convegni di villa Paolotti, che ha visto anche la partecipazione di pastori valsesiani, come Marco Defilippi, assessore dell’Unione montana della Valsesia e allevatore di bovini e caprini in Valsesia. A moderare l’incontro è stato Bastianino Mossa, veterinario sardo a Piacenza, componente dell’esecutivo delle Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, che segue allevamenti ovo-caprini nel Nord Italia e in Sardegna. Mossa ha presentato un quadro della pastorizia in Sardegna, con 12mila microimprese che producono latte di pecora, che salgono a 17mila se si aggiungono anche gli allevatori che producono latte bovino e di capra.

Gianuario Falchi ha spiegato come è nata la protesta. «Tutto è iniziato con un pastore che, invece di conferire il latte all’autocisterna, ha aperto il rubinetto del refrigeratore e ha iniziato a versarlo per terra. Ha ripreso tutto con il telefonino – dice Falchi – e questo video è diventato virale, con centinaia di altri pastori che hanno ripetuto lo stesso gesto, fino a ritrovarsi nelle strade e nelle piazze per fare la stessa cosa». Una protesta clamorosa e discussa, con centinaia di migliaia di litri di latte buttati per terra. «Per un pastore buttare il latte – dice Gianuario Falchi – è una cosa dolorosissima. Se la pecora tira un calcio al secchio mentre mungiamo, la giornata è rovinata. Figuriamoci a vedere il latte rovesciato. Ma è la disperazione che porta a fare queste cose. Vedere tanta gente fare questo gesto è stato bello e doloroso allo stesso tempo. E molto del nostro latte è stato utilizzato con i bambini per insegnare loro a fare il formaggio».

A Mino Orritos il compito di presentare delle proposte. «Perché va bene protestare – dice Orritos – ma quando si siede a un tavolo ministeriale bisogna anche presentare delle idee, delle proposte, delle alternative. Io sono un agronomo e non sono un esperto di norme e statuti. Ma sono andato a prendermi tutte le carte e me le sono studiate. La nostra proposta principale è di modificare gli statuti dei vari consorzi di tutela, in modo che chi produce la materia prima, i pastori, abbiano più peso e in modo che non avvenga quello che è sempre successo, ovvero che, se nella filiera ci sono degli sbagli, chi paga sono sempre i pastori, la fascia più debole. In passato è stato prodotto molto più Pecorino di quello previsto dal disciplinare e nessuno ha vigilato».

Tante le persone di Gattinara e dintorni che hanno voluto partecipare al dibattito, per ascoltare le motivazioni che stanno dietro le proteste, il punto sulla trattativa del “tavolo del latte” e le modalità, ignote ai non addetti ai lavori, che portano il prezzo della materia prima a oscillare in modo così vistoso. Oltre alle domande tecniche del pubblico, in molti hanno voluto esprimere la loro solidarietà e il loro affetto ai pastori sardi anche in modo più “plateale”, come l’emigrato sardo residente a Trivero, in provincia di Biella, che dal giorno in cui è esplosa la protesta del latte ha esposto la bandiera della Sardegna al suo balcone, suscitando anche l’interesse della stampa locale.

I partecipanti all’incontro con Falchi e Orritos hanno potuto visitare anche la mostra fotografica “Nel nome del Latte – I pastori sardi tra protesta e lavoro quotidiano”, a cura di Francesco Pintore. Si tratta di un progetto fotografico che alterna immagini della lotta dei pastori durante le recenti proteste a istantanee del lavoro quotidiano nel mondo delle campagne sarde. L’autore, Francesco Pintore, giornalista professionista di Desulo (Nuoro), lavora nella redazione del quotidiano L’Unione Sarda di Cagliari. Ha iniziato a fotografare all’inizio degli anni Novanta. La presenza della mostra è dovuta alla disponibilità di Stefano Maullu, parlamentare europeo.

Al termine, nell’Enoteca regionale di Gattinara, sono stati presentati in degustazione due tipi di Pecorino Sardo e un Pecorino Romano, abbinati a vini Docg e Doc di Gattinara, a rappresentare ulteriormente il legame tra il Piemonte e la Sardegna e tra chi produce latte e chi produce vino.

Giuseppe Orrù

 

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«Si tratta di un problema che ormai si trascina da decenni, la protesta deve trovare una puntuale risposta dal Governo. Più che dichiarazioni di intenti sui social network, serve un piano di emergenza per il settore lattiero caseario, spina dorsale del tessuto economico-produttivo sardo, delle sue criticità, della sua storia. Le colpe di Pigliaru sono note, così come l’inerzia: ha aspettato fino all’esplosione di tutto questo senza alcun tipo di intervento preventivo. Ora questo tavolo si riunisca subito, il prima possibile. I pastori sardi vanno difesi: senza latte non c’è il pecorino, senza produttori crolla una ricchezza fondamentale per l’Isola, un valore di assoluta eccellenza esportato in tutto il mondo, un settore che per la Sardegna rappresenta il principale comparto economico-produttivo.»

Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare di Fratelli d’Italia.

«Il Governo parta da questo: si offre il reddito di cittadinanza e non si aiuta chi produce ricchezza e tradizione, chi mantiene la presenza sociale in una regione che rischia lo spopolamento. La presenza robusta della zootecnia ha enormi vantaggi indiretti, è fondamentale per il territorio, l’ambiente, la sicurezza e l’identità di una nazione. Cosa sarebbe l’Italia senza i suoi prodotti tipici? E cosa sarebbe la Sardegna senza la sua agricoltura, i suoi allevamenti, senza i suoi pastori? – conclude Stefano Maullu -. Conte domani a Cagliari porti soluzioni e non la solita ‘gazzosa’.»

 

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All’interno dell’Hotel Panorama di Cagliari, davanti a una platea formata da imprenditori, amministratori locali e professionisti, nel pomeriggio di sabato è andata in scena la presentazione di “EasyEurope”, la piattaforma sui bandi europei ideata dall’eurodeputato Stefano Maullu. Quella di oggi, secondo l’europarlamentare di origini sarde, è soltanto la prima di una serie di tappe che interesserà tutta l’isola, da nord a sud, con l’obiettivo di avvicinare il più possibile il tessuto produttivo sardo alle preziose opportunità offerte dai bandi europei.

«Grazie alla piattaforma EasyEurope, imprenditori e professionisti potranno cercare gratuitamente il bando adatto alle proprie esigenze, individuandolo tra le migliaia di opportunità che vengono messe costantemente a disposizione dall’Europa – dichiara Stefano Maullu a margine della presentazione -. Troppo spesso, infatti, la difficoltà maggiore consiste nella ricerca, nell’individuazione del bando su misura per la propria attività. “EasyEurope” nasce proprio per questo, per facilitare la ricerca dei bandi e per avvicinare concretamente i professionisti alle opportunità europee, stabilendo un contatto diretto.»

Fino ad oggi, la Sardegna ha sfruttato soltanto il 15% delle risorse europee previste nella programmazione del 2014-2020, e la cifra che le resterebbe da spendere si aggirerebbe intorno al miliardo di euro.

«Per la Sardegna, i bandi europei possono rappresentare una risorsa fondamentale per colmare quel gap causato dagli svantaggi geografici e dalla burocrazia, che troppo spesso impedisce agli imprenditori di accedere o addirittura di venire a conoscenza dell’esistenza di determinati bandi. Da questo punto di vista, EasyEurope rappresenta uno straordinario strumento informativo per ridurre la distanza tra i professionisti e le possibilità concrete di sviluppo per la propria attività. Penso in particolar modo alle imprese sarde legate al turismo o all’agricoltura, che grazie a EasyEurope potranno avviarsi concretamente verso una nuova fase di crescita.»

Uno strumento come “EasyEurope“, secondo Stefano Maullu, potrà servire concretamente anche per aiutare i piccoli comuni della Sardegna, per facilitare l’avvicinamento tra le strutture amministrative locali e la programmazione europea, oggi estremamente complicato. L’europarlamentare ha lanciato anche un appello diretto al prossimo governo regionale, al quale suggerisce di dare vita a un centro di coordinamento per supportare le amministrazioni comunali – in particolare quelle dei piccoli comuni – nella gestione delle loro attività legate alla programmazione europea. 

 

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«Anche la mia Sardegna si trova nella morsa del maltempo: piogge e forti raffiche di vento hanno investito l’isola, da Nord a Sud. Molti i disagi, in particolare nel Nuorese. Sono molto rattristato e preoccupato per gli ingenti danni registrati anche nelle ultime ore in Sardegna, danni e paura si sono materializzati in diverse zone, come la Baronia, l’Oristanese, il Cagliaritano e l’Ogliastra. Voglio ringraziare i vigili del fuoco e la protezione civile che ancora una volta, con il loro incessante lavoro, sono a fianco dei sardi. Adesso spetta alle istituzioni, regione e governo intervenire concretamente per aiutare famiglie e imprese messe in ginocchio da questa ulteriore ondata di maltempo, dichiarando subito lo stato d’emergenza. Solleciterò un intervento urgente anche in Europa perché si attivino al più presto i canali di finanziamento per far fronte a questa emergenza. Sono vicino ai sardi con il pensiero e con le azioni in mio potere nei confronti Delle istituzioni che rappresento.»

Lo ha detto oggi Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

 

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Una delegazione della commissione Cultura e una della Commissione per i Problemi economici e monetari saranno a Roma fino a domani 31 ottobre per una doppia visita istituzionale programmata da mesi. Mercoledì mattina si terranno due conferenze stampa nell’Ufficio di Collegamento del Parlamento europeo a Roma, in via IV Novembre 149.

La delegazione della Commissione Cultura, guidata dalla socialdemocratica tedesca Petra Kammerevert, e di cui faranno parte anche gli eurodeputati italiani Silvia Costa, Stefano Maullu e Luigi Morgano, giunge in Italia per fare il punto, tra le altre cose, su come si è sviluppato ‘2018 Anno europeo del Patrimonio culturale’. A questo fine previsti incontri con il vicesindaco di Roma Luca Bergamo e con Antonio Lampis, Direttore generale musei presso il ministero dei Beni e delle Attività Culturali.  

La visita della delegazione della Commissione Economica, guidata da Roberto Gualtieri e con la partecipazione anche di Andrea Cozzolino, Giuseppe Ferrandino, Luigi Morgano, Marco Valli e Marco Zanni, fa seguito all’omologa missione realizzata a febbraio a Parigi e si inserisce nella normale attività di confronto con le istituzioni economiche dei paesi UE. Tra gli incontri previsti, anche un colloquio con il ministro dell’Economia Giovanni Tria e con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

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Una delegazione della commissione Cultura ed una della commissione per i Problemi economici e monetari saranno a Roma dal 29 al 31 ottobre per una doppia visita istituzionale programmata da mesi. Mercoledì mattina si terranno due conferenze stampa nell’Ufficio di Collegamento del Parlamento europeo a Roma, in via IV Novembre 149.

La delegazione dellacommissione Cultura, guidata dalla socialdemocratica tedesca Petra Kammerevert, e di cui faranno parte anche gli eurodeputati italiani Silvia Costa, Stefano Maullu e Luigi Morgano, giunge in Italia per fare il punto, tra le altre cose, su come si è sviluppato ‘2018 Anno europeo del Patrimonio culturale’. A questo fine previsti incontri con il vicesindaco di Roma Luca Bergamo e con Antonio Lampis, Direttore generale musei presso il ministero dei Beni e delle Attività culturali.  

La visita della delegazione della commissione Economica, guidata da Roberto Gualtieri e con la partecipazione anche di Andrea Cozzolino, Giuseppe Ferrandino, Luigi Morgano, Marco Valli e Marco Zanni, fa seguito all’omologa missione realizzata a febbraio a Parigi e si inserisce nella normale attività di confronto con le istituzioni economiche dei paesi UE. Tra gli incontri previsti, anche un colloquio con il ministro dell’economia Giovanni Tria e con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

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«Se la notizia sarà confermata, siamo di fronte ad una catastrofe senza eguali, un salto nel passato che riporterà la Sardegna ad una condizione di isolamento totale.»

Così l’eurodeputato lombardo ed originario della Sardegna Stefano Maullu (Forza Italia) commenta la notizia dell’abbandono dell’aeroporto di Alghero da parte di Ryanair.

«Fin dal mese di ottobre del 2016 ho denunciato con tutte le mie forze questa probabilità, che oggi viene definitivamente confermata, con il trasferimento dei 35 dipendenti Ryanair su un altro scalo – aggiunge Stefano Maullu -. La notizia odierna, sembrava già scontata a causa della totale inerzia del governo nazionale e di quello regionale nella gestione della programmazione dei trasporti nell’isola. Il crollo dell’economia e di tutto l’indotto turistico e ricettivo lascia i sardi inermi di fronte ad una politica miope e distratta. L’aeroporto “Riviera del corallo” ha registrato lo scorso mese di agosto il crollo dei transiti sia nazionali che esteri. I dati si commentano da soli, è evidente che tutto il sistema economico legato al turismo ha visto un segno negativo. Viene spontaneo chiedersi se questo nuovo governo del “cosiddetto  cambiamento”  intenda invertire la rotta ed intervenire energicamente per ridare dignità al diritto di mobilità di tutti i sardi. Voglio mettere a disposizione dei sardi tutte le azioni possibili che il mio ruolo di europarlamentare mi consente – conclude Stefano Maullu -, per portare fino a Bruxelles le istanze della mia terra di origine ed arrivare ad una soluzione del problema trasporti, unico vero motore di sviluppo economico e sociale per l’isola.»

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«Il contrasto della rotta Algeria-Sardegna, dopo gli ultimi fatti di cronaca, non è più rimandabile. I flussi migratori non portano in Sardegna soltanto degli extracomunitari irregolari, ma anche coloro che erano stati espulsi dal territorio nazionale: è il caso dell’algerino irregolare arrestato dagli agenti della squadra mobile di Cagliari, giunto in Sardegna nel week-end a bordo di uno dei numerosi barchini che continuano ad approdare in gran numero sulle coste dell’isola. Questi flussi migratori devono essere fermati, perché rappresentano una seria minaccia per la sicurezza della Sardegna. L’intervento del governo, da questo punto di vista, non è più rinviabile.»

Lo afferma Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

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«Il Governo deve intervenire immediatamente per sostenere concretamente la Sardegna, che nelle scorse ore è stata colpita da un’ondata di maltempo senza precedenti. A Uta una cinquantina di persone è già stata evacuata, mentre il ponte di ferro tra Muavera e San Vito è stato chiuso a causa dell’innalzamento dei livelli dell’acqua. Per ripristinare la viabilità, a mio avviso, serve un immediato intervento da parte del Genio militare, specialmente all’altezza della SS 195 che collega Cagliari con Capoterra. Particolarmente preoccupante è la situazione nella parte meridionale dell’isola, dove in prossimità della diga del Cixerri si è già in stato di preallerta. La Sardegna deve essere sostenuta con aiuti immediati, o la situazione potrebbe sfuggire di mano.»

Lo afferma Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

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«L’aumento delle tariffe merci sui traghetti Tirrenia, da e per la Sardegna, è completamente inaccettabile, perché i suoi effetti si abbatteranno direttamente sulle 2.300 aziende sarde del settore autotrasporto.»

Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

«Le tariffe astronomiche di Tirrenia non colpiscono soltanto i sardi che vogliono tornare sull’isola: ora si abbattono perfino sulle imprese locali, minacciando direttamente il tessuto produttivo della Sardegna. Al ministero dei Trasporti – conclude Stefano Maullu – chiediamo di intervenire immediatamente, perché questa situazione è davvero insostenibile.»