22 November, 2024
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Lunedì 31 luglio, l’eurodeputato Stefano Maullu sarà in visita istituzionale presso il porto di Genova, per affrontare ancora il tema della continuità territoriale con un confronto diretto con l’Autorità Portuale e con gli operatori che si occupano di collegamenti da e per la Sardegna. 

Una visita, quella dell’on. Maullu, volta a fare chiarezza sulle criticità che ad oggi non garantiscono una effettiva continuità territoriale al popolo Sardo ed un relativo sacrosanto diritto alla mobilità. 

«I Sardi non sono Italiani di serie B – spiega l’eurodeputato Stefano Maullu – e dopo aver presentato diverse interrogazioni sul tema alla Commissione europea andremo al porto di Genova per avere un quadro preciso di una situazione che deve necessariamente cambiare. Perché raggiungere le Baleari o la Corsica da Spagna e Francia è molto più agevole ed economico rispetto ai collegamenti in Italia tra continente e Sardegna? Servono risorse per una rete di trasporti che sia vero servizio pubblico. Il Popolo Sardo chiede con forza che non si facciano solo gli interessi di Alitalia e Tirrenia ma quelli dei Sardi, che si aumenti il numero di collegamenti marittimi e aerei, che si abbassino i costi dei trasporti da e per la Sardegna. A Genova  – continua Stefano Maullu – sottoporremo agli operatori che effettuano i servizi di collegamento da e per la Sardegna un quadro di numeri e dati che dimostrano come la continuità territoriale per i Sardi continua ad essere una criticità assoluta, chiederemo spiegazioni e produrremo un’analisi che porterò al Parlamento europeo. Questa visita rientra in un percorso che stiamo portando avanti insieme a Sindaci e consiglieri regionali sardi: lunedì a Genova e al Parlamento europeo porterò anche e soprattutto la loro voce.»

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«Mentre l’assessore regionale dei trasporti Massimo Deiana è già proiettato verso il suo nuovo incarico di presidente dell’Autorità portuale regionale, assisto basito all’esito dell’apertura delle buste per la tanto attesa nuova continuità territoriale. Alitalia resta a guardare dopo avere spremuto e reso ostaggi per tutti questi anni i Sardi con la complicità del governatore Pigliaru, così anche le compagnie irlandesi e inglesi. Resta Meridiana ed arrivano i romeni. Con un colpo di scena, Alitalia ha deciso di non presentare offerte per la continuità territoriale nei voli da e per la Sardegna. Sulla stessa linea le compagnie low cost che dominano il mercato, Ryanair ed EasyJet.»

Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia.

«In parallelo si fa avanti Blue Air, compagnia della Romania che sta investendo sempre di più in Italia, che già vola tra Torino e Alghero e vorrebbe allargarsi – aggiunge Stefano Maullu -. Mentre si conferma la presenza di Meridiana, il vettore con sede a Olbia che aspetta la firma finale per l’ingresso di Qatar Airways al 49%. Restano al momento scoperte le tratte da Cagliari a Roma Fiumicino e Milano Linate ma Alitalia, bontà sua, fa sapere che coprirà il servizio fino al 9 Novembre, data in cui dovrebbe partire la nuova continuità territoriale. Siamo di fronte all’ennesimo pasticcio tutto in salsa italiana, mentre, gli altri stati membri dell’Unione Europea hanno da tempo risolto il problema dei collegamenti con le loro isole maggiori, investendo ingenti risorse sotto forma di contributi per il servizio pubblico, come ad esempio fanno da sempre la Spagna e la Francia. Non c’è proprio pace per i Sardi che continuano ad essere costretti ad affrontare enormi disagi per i collegamenti con la terra ferma. La stagione appena iniziata ha già dato la misura delle difficoltà nel trovare posti disponibili  e dei costi esorbitanti per raggiungere l’Isola. L’incapacità del Governo Gentiloni e del governatore Pigliaru di attivare una politica sui trasporti che veda riconosciuto ai Sardi il diritto primario alla mobilità – conclude Stefano Maullu – è una congiura contro il popolo Sardo reo di vivere su un’isola.»

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Ha cessato di vivere questa mattina all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, l’indipendentista Salvatore “Doddore” Meloni. Aveva 74 anni. Era stato ricoverato in ospedale per le precarie condizioni di salute, dopo due mesi di sciopero della fame messo in atto per protesta mentre scontava alcune condanne inflittegli per reati fiscali, prima nel carcere di Massama, in provincia di Oristano, poi in quello di Uta.

«Doddore Meloni, morto questa mattina all’ospedale di Cagliari, è stato vittima della cieca e sorda burocrazia di un assurdo sistema che ha impedito a una persona anziana e malata di ricevere cure adeguate alle sue condizioni di salute. Il suo quadro clinico, del resto, era già abbastanza eloquente al momento del suo arresto, lo scorso 28 aprile, ed è andato peggiorando di giorno in giorno – scrive in una nota l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu -. La sua dignità è stata deliberatamente calpestata: nonostante le sue condizioni, infatti, a Doddore Meloni è stato impedito di curarsi al di fuori dal carcere. Di fronte alla morte di Meloni, la riflessione sul valore della dignità umana e sul buon senso che andrebbe applicato in casi come il suo si fa sempre più attuale.»

«Il Psd’az esprime vivo cordoglio per la morte di Doddore Meloni che ha scelto di immolare la sua vita alla causa indipendentista – dice il consigliere regionale Angelo Carta -. Un militante di una causa giusta che nella sua vita ha manifestato l’idea di una Sardegna libera e indipendente senza cercare compromessi o condivisioni di facciata. Tant’è che spesso si è trovato solo a condurre una battaglia impari. Una solitudine che non ha mai fatto venir meno la sua determinazione. Un carattere e una personalità che hanno influenzato la battaglia per l’indipendenza dei Sardi fino a farla diventare una battaglia quasi solitaria. Ora si dovranno rileggere le vicende della sua vita con il giusto distacco – conclude Angelo Carta – per trarre ogni buona indicazione per il proseguo della battaglia verso l’autodeterminazione dei Sardi. Adiosu Doddore…»

«Nonostante le differenze politiche che ci separano, abbiamo apprezzato lo spirito battagliero per i suoi ideali indipendentisti e di libertà della Sardegna».Così il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis esprime il cordoglio per la morte di Doddore Meloni, che si è spento oggi all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. L’esponente degli azzurri rimarca anche il suo disappunto «per il mancato intervento da parte delle istituzioni pubbliche atte a garantire il fondamentale diritto alla salute dell’indipendentista, il cui stato si è aggravato  con il protrarsi dello sciopero della fame. Ai familiari e alle persone a lui vicine esprimo anche a nome del gruppo di Forza Italia il più sentito cordoglio».

 

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«La Sardegna anche quest’anno brucia, il più grande incubo di ogni essere umano è il fuoco e i sardi purtroppo ogni estate fanno i conti con questa devastazione. Da Sassari a Iglesias sono centinaia gli ettari di terreno andati in fumo e gli animali morti. Centinaia di sardi allontanati prontamente dalle loro case hanno visto all’opera la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, purtroppo sempre a corto della dovuta dotazione di canadair. Gli ingenti danni causati dal fuoco si vanno a sommare a quelli causati da una siccità che mai come oggi dev’essere considerata una calamità naturale senza precedenti.» Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, eurodeputato di origini sarde, di Forza Italia.

«L’Europa – conclude Stefano Maullu – deve intervenire insieme al Governo italiano per risarcire i sardi costretti a fare i conti con una situazione non più sostenibile dove la Regione Sardegna sembra sempre più uno spettatore distratto.»

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«La continuità territoriale da e per la Sardegna continua ad essere solo un vuoto vocabolo che non trova nessuna vera attuazione nei trasporti aerei dei sardi.»

Lo scrive, in una nota, Stefano Maullu, europarlamentare europeo di Forza Italia.

«Le difficoltà nel trovare un volo soprattutto nei weekend e nei giorni festivi la dicono lunga sulle prospettive dei collegamenti dell’Isola per la stagione estiva ormai alle porte – aggiunge Stefano Maullu -. Le parole di rassicurazione di Massimo Deiana e Francesco Pigliaru appaiono sempre più come una presa in giro per i sardi, costretti a vedersi negato il diritto primario alla mobilità. Se da un lato Ryanair annuncia 18 nuove rotte invernali dall’aeroporto di Elmas con un forte incremento del traffico low cost a sud, dall’altro Alghero vede sempre più lontana un’ipotesi di ripresa del traffico aereo.»

«Lo smantellamento dello scalo algherese con il relativo isolamento di tutto il territorio a nord ovest dell’Isola è il risultato più tangibile di una politica sui trasporti totalmente sbagliata. I tre aeroporti sardi, tutti, sono indispensabili per consentire agli isolani di potersi muovere liberamente ed all’economia del turismo per crescere. Francesco Pigliaru e chi lo circonda – conclude Stefano Maullu – hanno dimostrato di non avere nessuna considerazione per un parte importante dell’Isola e anziché mettere a sistema gli aeroporti hanno optato per cancellare quello di Alghero.»

 

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«Essere pronti alla sfida epocale della comunicazione digitale e l’uso dei social media per avvicinare ancora di più l’Europa ai cittadini», questa è la sfida che verrà affrontata durante il dibattito organizzato a Torino venerdì 21 aprile 2017, a oltre centocinquanta giovani delle università e stakeholders. Lo ha spiegato il direttore dell’Ufficio d’Informazione del Parlamento europeo in Italia, Gian Paolo Meneghini, anticipando l’iniziativa.

L’appuntamento è per le ore 10.00, alla Scuola Holden, dove si parlerà di Cybersecurity, cyberbullismo e futuro della comunicazione social nei tre tavoli di lavoro del Forum di Discussione Regionale dal titolo “Il mercato digitale e il futuro dei social media” organizzato dall’Ufficio d’informazione del Parlamento in Italia e gli europarlamentari presenti.

L’evento europeo vedrà la partecipazione straordinaria di Maurizio Valente, Klaus e Homyatol, tre webmaster della piattaforma online Blasteem impegnati nella campagna «Urlare contro il bullismo #ScreamChallenge (https://www.blasteem.com/scream-challenge/ ha aggiunto Meneghini.

Saranno presenti al panel di discussione Mauro Berruto ex ct nazionale pallavolo ora AD della scuola Holden, gli eurodeputati Stefano Maullu (Forza Italia/PPE), Marco Zullo (M5S/EFDD) e Angelo Ciocca (Lega Nord/ENF), oltre al prof. Ernesto Caffo presidente di SOS Telefono Azzurro, l’on. Antonio Martusciello, commissario Agcom e il presidente del CORECOM Piemonte Alessandro De Cillis.

 

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Lunedì 20 marzo 2017, alle ore 15.00, presso l’hotel Sardegna di Cagliari (via Lunigiana, 50 – Cagliari), l’eurodeputato Stefano Maullu, insieme all’eurodeputato Salvo Pogliese, terrà una conferenza stampa per la presentazione dei giovani neolaureati sardi che sono stati selezionati per un tirocinio retribuito al Parlamento europeo nell’ambito del bando “In Europa con Merito”.

«La cosa più bella di questa iniziativa è stato il grandissimo interesse per il bando “In Europa con Merito” – commenta l’on. Stefano Maullu parlando del bando chiuso il 28 febbraio -. E’ un’opportunità importante che permetterà a 12 giovani sardi di conoscere da vicino le Istituzioni europee; è, insomma, un’iniziativa concreta per portare più Europa in Sardegna e più Sardegna in Europa. Abbiamo ricevuto tantissime candidature e dopo un’attenta valutazione abbiamo scelto 12 giovani Sardi neolaureati e meritevoli insieme ai quali sarà un vero piacere dare il via lunedì a questa bellissima esperienza formativa in ambito europeo.»

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«Se la notizia sarà confermata, siamo di fronte ad una catastrofe senza eguali, un salto nel passato che riporterà la Sardegna ad una condizione di isolamento totale.»

Così l’eurodeputato lombardo e originario della Sardegna Stefano Maullu (Forza Italia) commenta la notizia dell’abbandono dell’aeroporto di Alghero da parte di Ryanair.

«Una notizia scontata a causa della totale inerzia del governo nazionale e di quello regionale nella gestione della programmazione dei trasporti nell’isola – aggiunge l’on. Maullu -. Il crollo dell’economia e di tutto l’indotto turistico e ricettivo lascia i sardi inermi di fronte ad una politica miope e distratta. L’aeroporto “Riviera del corallo” ha registrato lo scorso mese di agosto il crollo dei transiti sia nazionali che esteri, -14,6% sul traffico nazionale e -25-8% su quello internazionale. I dati si commentano da soli, è evidente che tutto il sistema economico legato al turismo ha visto un segno negativo. Viene spontaneo chiedersi se Renzi e questo governo ritengano la Sardegna una regione del territorio nazionale. Voglio mettere a disposizione dei sardi tutte le azioni possibili che il mio ruolo di Europarlamentare mi consente, per portare fino a Bruxelles le istanze della mia terra di origine ed arrivare ad una soluzione del problema trasporti, unico vero motore di sviluppo economico e sociale per l’isola.»

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C’è una moderata fiducia tra le forze politiche e sindacali sul futuro della vertenza Alcoa, dopo l’incontro svoltosi oggi al ministero dello Sviluppo economico.

«Da anni ripetiamo che il Governo nazionale avrebbe dovuto impedire ad Alcoa di scegliere l’acquirente della stessa azienda – dice Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl -. Solo oggi registriamo un tentativo di autorevolezza da parte del Governo centrale, che chiede, sostanzialmente carta bianca e un periodo che va dai dodici ai diciotto mesi per cercare altre società interessante all’acquisto della fabbrica di alluminio. Se Alcoa accettasse questo accordo, entro e non oltre il 1 novembre, con il Governo centrale e nel caso in cui non si dovesse arrivare alla vendita e alla ripresa produttiva dello stabilimento, verrà esonerata da tutti gli oneri derivanti le bonifiche che invece, saranno a carico dello Stato.»

«Ricordiamo che a dicembre scade la mobilità per la gran parte dei lavoratori, per i quali, l’unica opportunità sarà offerta dall’inserimento del Sulcis nella mappa delle aree di crisi, con modalità ancora poco chiare – aggiunge Fabio Enne -. Se da un lato l’approvazione dello “stato di crisi complessa” da parte del Governo Renzi può essere un passo positivo, dall’altro, registriamo la totale mancanza di indirizzi per l’attuazione del progetto di recupero di un territorio devastato come quello del Sulcis. Questa proposta arriva con anni di ritardo, oggi come oggi, appare sempre più difficile il rilancio del settore industriale. Vigiliamo e teniamo alta la guardia. Sollecitando, ancora una volta – conclude Fabio Enne -, autorevolezza ed efficacia del Governo Nazionale nei confronti di Alcoa, ricordando il forte ritardo accumulato anche a livello europeo in campo energetico e la totale assenza di rilancio produttivo ed economico del territorio.»

«Il risultato di oggi, ossia l’intervento del Governo che chiede ad Alcoa di bloccare lo smantellamento della fabbrica per 18 mesi – ha commentato Daniele Reginali, segretario PD Carbonia Iglesias – certifica l’impegno verso una delle vertenze più importanti e sentite nel territorio. Continueremo a vigilare e sostenere l’azione portata avanti dai lavoratori del polo industriale in difesa di un settore strategico non solo per il territorio ma per l’intero paese.»

«Oggi in centocinquanta dalla Sardegna, armati solo della voglia di dignità, di riscatto e di lavoro hanno raggiunto Palazzo Chigi per chiedere rispetto – ha detto Stefano Maullu, europarlamentare di Forza Italia di origini sarde -. Non l’hanno fatto armati. Non l’hanno fatto nemmeno con il cappello in mano. Ci sono andati da donne e uomini liberi, che chiedono il rispetto dei loro diritti. Sono stati accolti dalla polizia in assetto antisommossa. Questo è il destino dei lavoratori che osano contestare un Presidente del Consiglio che si dice di sinistra. Ancora una volta la Sardegna e i sardi sono trattati come una terra e dei cittadini di serie B, il cui unico diritto è subire e tacere. Spero che Matteo Renzi vorrà scusarsi e ricevere questi lavoratori – ha concluso Stefano Maullu -, adoperandosi per salvaguardare l’occupazione.»

Attendati Alcoa 2

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«Sono numeri preoccupanti per una prospettiva altrettanto preoccupante. Il sistema dell’accoglienza in Sardegna è al collasso e me lo dicono quotidianamente amici e Sindaci sardi con cui sono in contatto: si sentono completamente abbandonati e soli nella gestione di un’emergenza umanitaria che sta facendo registrare numeri da record». Così l’europarlamentare originario della Sardegna Stefano Maullu commenta la notizia di nuovi 5.800 migranti che a gennaio arriveranno in terra sarda, ospiti di un nuovo centro di prima accoglienza che verrà allestito in una parte dell’ex scuola della Polizia Penitenziaria di Monastir, vicino a Cagliari.

«Parliamo di una terra come la Sardegna tradizionalmente ospitale nella quale tuttavia – aggiunge Stefano Maullu -, a causa di una politica nazionale e regionale inadeguata, tensione e insofferenza sociale stanno crescendo giorno dopo giorno. L’ultimo episodio in ordine di tempo si è registrato a Sadali ma non sono mancate gravi tensioni a Sassari e a Cagliari. La denuncia arriva anche dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che considera inammissibile che i Sindaci vengano coinvolti tardivamente nelle comunicazioni riguardanti lo sbarco e la sistemazione di nuovi profughi nei loro Comuni. La convivenza fra le popolazioni residenti e gli immigrati diventa ancora più difficile se si considera che la Sardegna sta attraversando il peggior momento politico sociale degli ultimi vent’anni.»

Dall’inizio dell’anno sono arrivati in Sardegna 5.807 migranti dei quali 5.240 risultano ospiti delle strutture di accoglienza dell’isola.

«Il Governo Renzi oltre alle consuete passerelle non ha ancora dato una risposta alla Sardegna, dove si vivono criticità economiche e sociali di enormi dimensioni: basti pensare al dato sulla disoccupazione del 19% ed all’incapacità della Ggiunta Pigliaru e dell’assessore Massimo Deiana di sviluppare una politica sui trasporti che renda l’Isola maggiormente collegata con il resto d’Italia. L’anello debole di questa catena sono purtroppo i Sindaci, coloro che si interfacciano quotidianamente con i cittadini e che mai come di fronte a questo fenomeno incontrollato dell’immigrazione sono stati esclusi dalle stanze dove si prendono le decisioni e soprattutto completamente abbandonati a loro stessi nella gestione di questa crisi epocale. L’unica nota di merito va espressa nei confronti delle Forze dell’Ordine – conclude Stefano Maullu – che si trovano a svolgere con fatica un carico di lavoro che richiederebbe un numero maggiore di unità operative.»

Sbarco - Porto Botte