24 November, 2024
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Si è conclusa la seconda attività del progetto di residenze artistiche diretto da Simonetta Pusceddu, che ha visto in programma a Carloforte da settembre a dicembre 2023 un nutrito calendario di attività tra incursioni in tutta l’isola e nella zona urbana attraverso i tre progetti di residenza artistica: “Un uomo una pietra” della Compagnia Klak. Stories for Artists, dall’11 al 26 settembre, con Denise Aimar, visual designer e fotografa e Andrès Fernandez Aguirre, artista performer, tutor Stefano Mazzotta; “Eleonorae” di Rachele Montis, dal 18 settembre al 2 ottobre, tutor Anthony Mathieu e Susanna Mannelli; “Teatime daydream” di Elisa Vizioli, dal 1° al 16 dicembre, tutor Daniele Sgroi.

Danza contemporanea, teatro fisico, movimento, arte circense, arte visiva, manipolazione di oggetti, musica, per indagare il senso dell’esistenza, le fragilità umane, i dubbi tra luce e oscurità, o l’aspetto rituale dell’antichissima pratica della tessitura in Sardegna, come espressione profonda del corpo e dell’anima, in un percorso di ricerca e creazione artistica che attraversa paesaggi lambiti dal mare, dal vento, dal silenzio. Partita a settembre si è conclusa il 16 dicembre la seconda edizione di “Rizomi, nell’ambito del progetto per l’insediamento e sviluppo delle residenze artistiche “Artisti nei Territori”, spettacolo dal vivo, triennio 2022-2024, con il contributo del MIC e Regione Autonoma della Sardegna, il patrocinio del comune di Carloforte e la collaborazione logistico-organizzativa dell’associazione Botti Du Shcoggiu.

Un intervento artistico, sociale e poetico sul territorio che si è svolto tra le residenze di quattro artisti multidisciplinari attraverso il tutoraggio di tre professionisti per lo sviluppo di tre progetti: “Un uomo una pietra” della Compagnia Klak. Stories for Artists, dall’11 al 26 settembre, con Denise Aimar, visual designer e fotografa e Andrès Fernandez Aguirre, artista performer, tutor Stefano Mazzotta; “Eleonorae” di Rachele Montis, dal 18 settembre al 2 ottobre, tutor Anthony Mathieu e Susanna Mannelli; “Teatime daydream” di Elisa Vizioli, dal 1° al 16 dicembre, tutor Daniele Sgroi.

Il calendario di “Rizomi” si è articolato nel periodo dall’11 settembre al 16 dicembre e si è sviluppato in tre fasi, una per ogni compagnia selezionata: tappe importanti di costruzione artistica nel percorso di ricerca in residenza che hanno animato i luoghi più suggestivi e storici del centro abitato e dell’Isola di San Pietro per poi restituire le creazioni al pubblico negli spazi pubblici come Giardino di Note, Casa del Duca, Torre San Vittorio; o i luoghi paesaggistici quali Saline di Carloforte, Capo Sandalo, Guardia dei Mori, Punta del Capo e Tonnara della Punta, Parco del Canale del Generale e i luoghi meno convenzionali come lo Spazio Teatrale laboratoriale La Bottega.

“Rizomi” nasce per superare i confini identitari e stimolare un arricchimento basato sui linguaggi contemporanei dell’arte, sulla creatività, le differenze, il pluralismo e l’interscambio tra i giovani artisti multidisciplinari. «È l’attraversamento di artisti multidisciplinari e compagnie le cui attività di residenza vanno a svilupparsi e a prosperare all’interno di un paesaggio unico come quello dell’Isola di San Pietro con le sue bellezze naturali. Una straordinaria isola nell’isola in cui è presente un patrimonio identitario peculiare e unico da indagare, divulgare e promuovere», spiega Simonetta Pusceddu, direttrice artistica.

Il progetto di residenze artistiche a Carloforte “Rizomi”, tra gli organismi selezionati con Determinazione n. 25152 rep. n. 2038 del 05.10.2022, nell’ambito del progetto per l’insediamento e sviluppo delle residenze artistiche “Artisti nei Territori”, spettacolo dal vivo, triennio 2022-2024,

 

Prosegue a Carloforte Circo all’attracco tra cinema, arte visiva e danza. Domani (giovedì 7 aprile) al progetto – rassegna dei Bötti du Shcöggiu, in corso fino al 10 aprile al Side kunst-cirque (sul lungomare di fronte all’Istituto Nautico), si proietta alle 21.15 Elegia delle cose perdute, Best Film all’Experimental Film & music video Festival di Toronto 2022 e miglior film di danza al Festival Danza&Danza nel 2021.

Girato in Sardegna con la regia del coreografo, danzatore e fotografo Stefano Mazzotta e prodotto dalla compagnia di danza Tersicorea Off, il film (di 48 minuti) è l’esito della residenza artistica Interconnessioni, progetto con la direzione di Simonetta Pusceddu, finanziato dalla Regione Sardegna (Progetti per l’insediamento e sviluppo delle residenze artistiche “Artisti nei Territori” per il triennio 2018/2020) con il sostegno del ministero della Cultura). L’ingresso è ad offerta.

Riscrittura in danza dal romanzo dello scrittore e storico portoghese Raul Brandao I PoveriElegia delle cose perdute ha trovato la sua geografia d’elezione tra le case campidanesi di Settimo San Pietro e Dolianova, la spiaggia ed il mare di Kal’e Moru, il rifugio Don Bosco a Cagliari e lo stagno di Sal’e Porcu a Oristano. Il paesaggio evocato dal riferimento all’opera di Brandao, in bilico tra crudo, aspro, onirico ed illusorio, ha la forma dell’esilio, della nostalgia, della tedesca Sehnsucht, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici ed identità e, al contempo, la separazione da esse ed il sentimento di esilio morale che ne scaturisce: sogno di ritorni impossibili, rabbia di fronte al tempo che annienta, commiato da ciò che è perduto e che ha scandito la mappa del nostro viaggio interiore.

L’indomani (venerdì 8 aprile) sul palcoscenico dello chapiteaux Salvatore Frasca ed Edoardo Demontis della compagnia My!Laika sono di scena, alle 21.15, nello spettacolo di giocoleria e musica Dale!, dove virtuosismo tecnico, dramma familiare e risate si mescolano in una performance delirante dal ritmo mozzafiato. Ingresso a 10 euro per gli adulti e a 5 euro per i bambini fino ai 13 anni.

Al via a Carloforte il progetto dei Bötti du Shcöggiu Circo all’attracco. Domani (domenica 27 marzo) alle 20.00 al Side kunst-cirque, lo chapiteax di My!Laika, si proietta in prima visione assoluta il film Just Anotrher storm (45 min, colore, Italia, 2022).

Il cortometraggio è stato girato nell’isola di San Pietro nel luglio dello scorso anno, nel corso della residenza artistica di May!Laika Interconnessioni, progetto dell’associazione Tersicorea Off di Cagliari con la direzione artistica della danzatrice Simonetta Pusceddu, con la collaborazione, in loco, dell’associazione Bötti du Shcöggiu e il contributo del Ministero dei beni culturali e della Regione Autonoma Sardegna,

Il film di e con Salvatore Frasca, Philine Dahlmann, Giacomo Martini ed Edoardo Demontis è liberamente ispirato allo spettacolo di My!Laika  LAERTE: un omaggio al mare, ed alle “sue maestose onde che decidono quali destini scompigliare”. Al centro della narrazione le storie di quattro personaggi che aleggiano come incastrati nel tempo, si intrecciano attraverso un lungo valzer d’immagini. Discussioni parafilosofiche si intercalano a vere storie di mare in un vortice di stranezze, visioni e cose semplici, come un abbraccio.

La visione di Just Anotrher storm è il primo appuntamento di un fitto programma di spettacoli, concerti e proiezioni, ospitato fino al 10 aprile al Side kunst-cirque all’interno della rassegna dei Bötti du Shcöggiu Passaggi di Primavera. Collaborano all’iniziativa il Teatro del Sottosuolo di Carbonia e l’associazione Tersicorea di Cagliari e la stessa Compagnia My!Laika.

Il cartellone del “Circo all’Attracco” prosegue mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, alle 21.15, al Moby Drink, il bar del Side kunst-cirque: nel primo appuntamento intrattenimento musicale dal vivo dei Seabemolle; nel secondo la proiezione del film documento  Interconnessioni a cura di Tersicorea Off, con la regia di Massimo Gasole (per entrambi ingresso ad offerta).

Venerdì 1° aprile,  alle 21,15 , spazio al teatro danza con la spettacolo Eterna, una produzione Oltre la notte interpretata da  Lucrezia Maimone e Lucia Angellè Paglietti. Alle 21.45 ci si trasferisce  nella banchina del porto per il concerto Seabemolle, con i musicisti – marinai Alberto, Carlo, Sebastian e Orazio, in arrivo nell’isola con la loro barca. Sabato 2 aprile, alle 21.15,  si ritorna al Side kunst-cirque per  lo spettacolo Laerte, della compagnia My!Laika. L’ingresso ad entrambe è a pagamento 10 adulti e 5 bambini e ragazzi fino a 13 anni). Domenica 3 aprile in cartellone due repliche dello spettacolo Psychodelis proposto dal Teatro del Sottosuolo, di e con l’artista di strada argentino Gaspar Peressinotti: la prima alle 17.30, la seconda alle 21.15 (ingresso gratuito).

Mercoledì 6 e giovedì 7 aprile (dalle 21.15) si ritorna al Moby Drink con intrattenimento musicale dal vivo il mercoledì e l’indomani la proiezione Elegia delle cose perdute, del film documento a cura di Tersicorea Off, diretto dal coreografo Stefano Mazzotta (ingresso per entrambi ad offerta). Venerdì  8 aprile alle 21.15 il palcoscenico dello chapiteaux Dodo e Salvo della compagnia My!Laika, alias “Los Gonzalos”: virtuosismo tecnico, dramma familiare e risate si mescolano in una performance delirante dal ritmo mozzafiato (ingresso gratuito).

Sabato 9 alle 21.15 e domenica 10 aprile alle 18.00 altre due repliche dello spettacolo Laerte, della compagnia My!Laika. (ingresso a pagamento). Si chiude il sipario di Circo all’attracco con una festa di chiusura, in programma la domenica alle 19.30 con ingresso libero.

In programma anche un’iniziativa, gratuita, per i bambini e i ragazzi dai 9 ai 14 anni: un laboratorio sull’equilibrio dell’acrobata e verticalista Philine e del giocoliere e manipolatore d’oggetti Dodo. Appuntamento martedi 29 e giovedi 31 marzo e martedì 5 e giovedì 7 aprile, dalle 17.00 alle 18.30.

Il progetto Circo all’attracco è prodotto dai Botti du Shcoggiu di Carloforte, dal Teatro del Sottosuolo di Carbonia, dal Tersicorea Off di Cagliari, e dalla Compagnia My!Laika, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e del comune di Carloforte.

 

 

Spettacoli, concerti e cinema a Carloforte in uno chapiteaux, il Side kunst-cirque della compagnia My!Laika. Da domenica (27 marzo) il collettivo di artisti di diversi Paesi europei pianta nell’isola tabarchina il suo tendone: una struttura di 11 per 15 metri, pensata per raggiungere con facilità tutti i centri urbani, paesi di montagna come grandi città, e proporre performance tra circo d’avanguardia, arti sceniche e musica.

My!Laika è ospite fino al 10 aprile della compagnia Bötti du Shcöggiu per il progetto Circo all’attracco, all’interno della sua rassegna Passaggi di Primavera (la prosecuzione della programmazione dell’autunno e dell’inverno). Collaborano all’iniziativa il Teatro del Sottosuolo di Carbonia e l’associazione Tersicorea di Cagliari e la stessa Compagnia My!Laika.

Il fitto programma di appuntamenti al Side kunst-cirque è aperto, domenica 27 marzo, alle 20.00, dalla prima visione assoluta di Just Anotrher storm , film della Compagnia My!Laika (45 min, colore, Italia, 2022) liberamente ispirato al suo spettacolo LAERTE, che omaggia il mare, e le  “sue maestose onde che decidono quali destini scompigliare”. Girato nell’isola di San Pietro il film di e con Salvatore Frasca, Philine Dahlmann, Giacomo Martini, Edoardo Demontis narra le storie di quattro personaggi che aleggiano come incastrati nel tempo, si intrecciano attraverso un lungo valzer d’immagini. Discussioni parafilosofiche si intercalano a vere storie di mare in un vortice di stranezze, visioni e cose semplici, come un abbraccio.

La serata (con ingresso gratuito) prosegue con le musiche dal vivo a cura dei protagonisti del film.

Just Another Storm è il terzo esperimento di “cine-circo” della compagnia My!Laika, che ha già al suo attivo A Domestic Apocalypse e Buonarroti Complex. Il film è stato realizzato nell’isola tabarchina nel luglio dello scorso anno, in occasione della residenza artistica Interconnessioni, il progetto per l’insediamento delle residenze artistiche “Artisti nel territorio”, con il contributo del ministero dei Beni culturali e della Regione Autonoma Sardegna, è curato dall’associazione Tersicorea Off di Cagliari diretto da Simonetta Pusceddu, con la collaborazione, in loco, dell’associazione Bötti du Shcöggiu.

 l cartellone del “Circo all’Attracco” prosegue mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, alle 21.15, al Moby Drink, il bar del Side kunst-cirque: nel primo appuntamento intrattenimento musicale dal vivo dei Seabemolle; nel secondo la proiezione del film documento Interconnessioni a cura di Tersicorea Off, con la regia di Massimo Gasole (per entrambi ingresso ad offerta).

Venerdì 1° aprile, alle 21,15, spazio al teatro danza con la spettacolo Eterna, una produzione Oltre la notte interpretata da Lucrezia Maimone e Lucia Angellè Paglietti. Alle 21.45 ci si trasferisce  nella banchina del porto per il concerto Seabemolle, con i musicisti – marinai Alberto, Carlo, Sebastian e Orazio, in arrivo nell’isola con la loro barca. Sabato 2 aprile, alle 21.15,  si ritorna al Side kunst-cirque per  lo spettacolo Laerte, della compagnia My!Laika. L’ingresso ad entrambe è a pagamento 10 adulti e 5 bambini e ragazzi fino a 13 anni). Domenica 3 aprile in cartellone due repliche dello spettacolo Psychodelis proposto dal Teatro del Sottosuolo, di e con l’artista di strada argentino Gaspar Peressinotti: la prima alle 17.30, la seconda alle 21.15 (ingresso gratuito).

Mercoledì 6 e giovedì 7 aprile (dalle 21.15) si ritorna al Moby Drink con intrattenimento musicale dal vivo il mercoledì e l’indomani la proiezione Elegia delle cose perdute, del film documento a cura di Tersicorea Off, diretto dal coreografo Stefano Mazzotta (ingresso per entrambi ad offerta). Venerdì 8 aprile, alle 21.15, sul palcoscenico dello chapiteaux Dodo e Salvo della compagnia My!Laika, alias “Los Gonzalos”: virtuosismo tecnico, dramma familiare e risate si mescolano in una performance delirante dal ritmo mozzafiato (ingresso gratuito).

Sabato 9, alle 21.15, e domenica 10 aprile, alle 18.00, altre due repliche dello spettacolo Laerte, della compagnia My!Laika. (ingresso a pagamento). Si chiude il sipario di Circo all’attracco con una festa di chiusura, in programma la domenica alle 19.30 con ingresso libero.

In programma anche un’iniziativa, gratuita, per i bambini ed i ragazzi dai 9 ai 14 anni: un laboratorio sull’equilibrio dell’acrobata e verticalista Philine e del giocoliere e manipolatore d’oggetti Dodo. Appuntamento martedi 29 e giovedi 31 marzo e martedi 5 e giovedi 7 aprile, dalle 17.00 alle 18.30.

Il progetto Circo all’attracco è prodotto dai Botti du Shcoggiu di Carloforte, dal Teatro del Sottosuolo di Carbonia, dal Tersicorea Off di Cagliari, e dalla Compagnia My!Laika, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e del comune di Carloforte.

 

 

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L’identità che cela l’inquietudine e la fragilità di una giovane donna protagonista di una sorta di favola “noir” dedicata al dubbio e all’incertezza dell’esistenza. Sono i temi centrali di “Simposio del Silenzio”, la creazione di e con Lucrezia Maimone, vincitrice del Premio artistico CollaborAction Kids XL#1 2018, che va in scena sabato 26 ottobre, alle ore 20.30, al Teatro Si ‘e Boi di Selargius. Anteprima regionale e penultimo appuntamento della rassegna di danza contemporanea, arte circense, teatro, arte visiva Logos/Cortoindanzaorganizzato con il sostegno del Festival FIND. Prove aperte il matinée, alle ore 11.00, dedicate alle scuole medie inferiori e superiori. Una storia che si ispira liberamente alle opere grafiche di Lorenzo Mattotti, uno dei più importati illustratori e fumettisti italiani, in cui si intrecciano immagini narrative per dare vita a un racconto che scava nella memoria del fiabesco, evocando simboli della fragilità infantile. In scena Lucrezia Maimone e Damien Camunez, consulenza coreografica di Stefano Mazzotta. Un racconto oscuro, in sintonia con la dissonanza emessa dalle persone che si scontrano anziché accarezzarsi, si mangiano anziché amarsi. (L. Mattotti)

Come in ogni fiaba di crescita, la narrazione insiste e ritorna sulle dinamiche generate dl desiderio di equilibrio di fronte all’ostacolo, alla prova da superare, al luogo sicuro e all’ordine da conquistare. «Abbandonando la certezza presunta di un centro, il racconto si lancia nella precarietà del moto, nella ricerca di un temporaneo luogo sicuro, per restituirci infine l’unica certezza possibile: nulla resta mai uguale a se stesso e la condizione di domanda è l’unica via per la crescita, il cambiamento, la scoperta», spiega la coreografa e danzatrice cagliaritana formatasi con Danzalabor e successivamente a Copenhagen Dance School e nella Escuela Internacional de Circo y Teatro CAU di Granada, fino alla collaborazione attuale con la Compagnia di danza Zerogrammi, a Torino, dove oggi vive. Uno studio che Lucrezia ha portato avanti su tre capitoli diversi dell’artista bresciano che racchiudono i suoi tre universi Oltremai, Labirinti e Chimera. «Tre quadri che poi hanno preso forma in “Simposio del Silenzio”, alla cui composizione delle scene e delle coreografie mi ha affiancato il coreografo e danzatore della Compagnia Zerogrammi (Torino), Stefano Mazzotta. L’atto di creazione è un atto sociale, è un atto politico, è politica. Per me ciò che è veramente importante è la necessità di raccontare una storia, non tanto la costruzione di una coreografia o di una musica – aggiunge Lucrezia. Con questa creazione parto da Oltremai per fare un tuffo verso l’ignoto e nella parte più profonda di noi, dove risiede la nostra più pura essenza.»

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Sabato 3 agosto alle 20.00 l’ultimo appuntamento di “Interconnessioni 2019”, a cura di Simonetta Pusceddu, vedrà a Settimo San Pietro, nella suggestiva cornice del sito archeologico Cuccuru Nuraxi, la prima fase di studio dell’opera “Elegia delle cose perdute” del coreografo e danzatore torinese Stefano Mazzotta. In scena sette ballerini-interpreti: Lucrezia Maimone, Amina Amici, Miriam Cinieri, Damien Camunez, Manuel Martin, Gabriel Beddoes e Simone Zambelli, con la partecipazione speciale di Loredana Parrella e l’intervento vocale di Elena Ledda e Simonetta Soro.

Alle 19.00 partirà da Cagliari una navetta bus, altezza viale Trento n. 39, fronte Istituto Europeo di Design, per trasportare il pubblico sul luogo dell’evento. Alle ore 19.30, partenza dalla piazza della chiesa parrocchiale San Pietro Apostolo di Settimo San Pietro per chi avesse piacere di percorrere il breve tragitto a piedi (10 minuti), fino al sito di Cuccuru Nuraxi, in compagnia della banda Giuseppe Verdi di Sinnai, gli artisti Erranti, gli abitanti di Settimo e il pubblico.

Alle 19.00 partirà da Cagliari una navetta bus, altezza viale Trento n. 39, fronte Istituto Europeo di Design, per trasportare il pubblico di Interconnessioni sul luogo dell’evento. Alle ore 19.30, partenza dalla piazza della chiesa parrocchiale San Pietro Apostolo di Settimo San Pietro per chi avesse piacere di percorrere il breve tragitto a piedi (10 minuti), fino al sito di Cuccuru Nuraxi in compagnia della banda Giuseppe Verdi di Sinnai, gli artisti Erranti, gli abitanti di Settimo e il pubblico.

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La bellezza del rito antico della produzione del pane sublimata dalla poesia del linguaggio del corpo, della danza. L’arte come strumento per riattivare la memoria e l’identità di un luogo, reinterpretarlo e raccontarlo, in una rispettosa armonia tra spazio e tempo, corpo e ambiente, architettura e movimento, luci naturali e arti visive. Le donne panificatrici settimesi e il processo “sacro” di “spongiai su pani”, ovvero lavorare l’impasto della farina con le nocche delle dita a pugno, scandiscono il tempo della memoria con il ritmo ed il suono del setaccio agitato dalla novantacinquenne “madre del pane” Bonaria Ghironi, ed entrano nella drammaturgia della creazione insieme agli artisti in scena. «Sì, perché il setaccio è una vera musica, è una musica», spiega sorridendo l’anziana panificatrice. Un quadro questo, “Wall Paper”, di pura poesia e danza dipinto all’interno di “Interconnessioni”, il progetto di residenza organizzato dall’associazione Tersicorea diretta da Simonetta Pusceddu, in collaborazione con il Comune di Settimo San Pietro, che partito a ottobre si è appena concluso, articolandosi tra i luoghi più significativi del paese conosciuto anche come “Septimo ab urbe lapide” (che indicava in latino la distanza di sette miglia da Karalis). Un profondo intreccio di sinergie tra danza, arte circense, teatro fisico, saperi della comunità, persone, spazi culturali e creazione artistica in un percorso umano e poetico che ha coinvolto dieci artisti-danzatori di livello internazionale e un collettivo di artisti “erranti” locali e si è sviluppato attraverso processi artistici, studi, proiezioni, laboratori, anteprime, spettacoli, con uno sguardo particolare ai bambini delle scuole primarie ed elementari.

Sedi del progetto di residenza alcuni tra i siti più importanti del territorio di Settimo San Pietro quali il sito nuragico “Cuccuru Nuraxi” con il suo antico tempio sotterraneo dedicato al culto dell’acqua; “L’Arca del Tempo”, il museo multimediale e centro di sperimentazione beni culturali e archeologici, con le sue attività espositive che consentono di fare un viaggio nel tempo di quattro millenni; “Casa Dessy”, la tipica “domus a corte” dell’800; l’”Antico Molino” conosciuto per la tradizionale lavorazione del grano ed il Borgo del Pane, con i suoi laboratori che ancora mantengono vivo il metodo della panificazione con il lievito madre e la pratica di un’antica tradizione, risorsa tra le più preziose del paese.

«La Sardegna finalmente è entrata attraverso l’articolo 43 del decreto ministeriale (MiBAC) del 2017 nell’accordo di programma dell’intesa tra Stato e Regioni relativa alle Residenze Artistiche per il triennio 2018-2020 sottolinea Simonetta Pusceddu, direttrice artistica -. Su tre proposte accolte dalla Regione Sardegna, due riguardano il teatro e una sola la danza, con “Interconnessioni”. Un progetto che permette una mobilità di artisti in residenza in piccoli comuni, garantendo la continuità del programma di lavoro per stimolare la ricerca dal punto di vista artistico, culturale, antropologico e poetico, attraverso gli intrecci dei linguaggi dell’arte contemporanea tra la comunità, i luoghi e il territorio coinvolto».

Dal 10 al 20 novembre il paese si è trasformato in un teatro a cielo aperto tra canti e danze, animato da coreografi, registi circensi, artisti visivi, musicisti e attori, in un armonico accordo fra tradizione e attualità, sulle note classiche della violinista Elsa Paglietti e della banda musicale del paese, treno itinerante, fiabesco e nostalgico della memoria, tra le storiche vie del paese e le suggestive “lollas”. Un bel viaggio testimoniato dalle intense immagini in bianco e nero nella mostra fotografica di Federica Zedda e dal docu-film di Massimo Gasole. Un contatto importante che ha permesso di sviluppare i concept dei diversi processi creativi incentrati sul tema specifico dell’identità nelle sue varie forme. Come l’identità umana indagata nei suoi vari strati che si accumulano, nascondendo debolezze e sentimenti in Wall Paper di e con Sara Angius (originaria di Sassari ma d’adozione e formazione milanese), con la partecipazione della ballerina Loretta D’Antuono (Milano), dei tutor Anthony Mathieu e Simonetta Pusceddu, e delle donne panificatrici del Borgo del Pane di Settimo San Pietro: «Queste donne per me rappresentano un interessante contrasto, la semplicità e l’onestà del gesto di fare il pane ed anche un certo ritmo metodico ma naturale, in opposizione all’artificio rappresentato da due personaggi-danzatrici che interagiscono in scena», ha commentato l’autrice. O l’identità che cela l’inquietudine e la fragilità di una giovane donna protagonista di una sorta di favola noir dedicata al dubbio e all’incertezza dell’esistenza in Simposio del Silenzio, di e con Lucrezia Maimone supportata dal tutoraggio del coreografo e danzatore Stefano Mazzotta della Compagnia Zerogrammi (Torno). Una creazione che trae ispirazione dai capitoli diversi di Lorenzo Mattotti, uno dei più importati illustratori e fumettisti italiani, che racchiudono i suoi tre universi Oltremai, Labirinti e Chimera. «Simposio parte da Oltremai per fare un tuffo verso l’ignoto e nella parte più profonda di noi, dove risiede la nostra più pura essenza». Con la video artist Federica Lì ha presentato inoltre un breve filmato di video-art girato a Villa Dorri sempre dedicato alla stessa creazione.

E ancora il tema dell’identità come azione orientata verso le radici culturali e antropologiche dell’individuo e della sua terra nelle due creazioni ICI, là-bas (Qui e là) e A solo con Gramsci, di e con Clotilde Tiradritti, con Marianne Rachmul e le musiche di Patrick Motoian. «Danzo per abbattere le barriere. Non volevo parlare del pensiero politico di Gramsci, ma della sua prigione interiore, quella che impedisce di realizzarsi, e delle difficoltà dell’essere umano nell’accettare l’altro, lo straniero, l’intruso, l’altro sé», ha raccontato la danzatrice e coreografa toscana formatasi in Italia e residente in Francia da diversi anni, che a Settimo San Pietro con la sua Compagnia “Heliotropion” (Parigi) ha sviluppato questo percorso di residenza suddiviso in due parti lavorando anche sulla voce e sul canto sardo affiancata da Elena Ledda. »Come danzatrice lavoro anche sulla voce, ma con il corpo. Ho avuto l’occasione qui di incontrare Elena che mi ha dato la possibilità non solo di utilizzare due suoi canti, ma anche di essere diretta nell’uso della voce e soprattutto in lingua sarda. È la prima volta che canto in sardo, una lingua che amo, come la Sardegna».

Per i duecento bambini settimesi della scuola primaria ed elementare un grande successo anche con le “interconnessioni” del matinèe tra brivido e divertimento nei due spettacoli a Casa Dessy, con alcuni dei più bravi maestri della giocoleria mondiale e arte circense. La paura che offusca la percezione e travolge l’uomo in un limbo di perdizione nello spettacolo “Medo” di e con Lorenzo Crivellari (Italia) e l’universo fantastico di “El misterio del interior” con il personaggio spassoso e carismatico Mr Spark, in un connubio fresco e innovativo tra teatro fisico e circo, di e con Salvador Riba Megias (Spagna).

«La creatività è davvero un atto politico, e io sposo appieno questo punto di vista, perché non è semplicissimo comunicare l’importanza dell’arte. Noi lo abbiamo fatto soprattutto con i giovani, con i ragazzi delle scuole, e credo che questo sia un bellissimo risultato ottenuto grazie alla partecipazione di tutti e al coinvolgimento degli spazi più significativi di Settimo e quindi fondendo le tradizioni, i luoghi con l’arte e la creatività, valori importanti da comunicare alla nostra collettività», ha sottolineato nella serata conclusiva il Sindaco di Settimo San Pietro, Gian Luigi Puddu.

Allegria, sorrisi, numeri di giocoleria e clowneria anche con la carovana degli “Erranti”, gli Artisti dei Cantieri Itineranti che hanno colorato ed animato le vie del paese. E ancora tra le iniziative del progetto di Tersicorea il laboratorio di disegno/scrittura creativa sempre sulla tematica dell’identità, condotto dall’artista venezuelano Gerardo Jonas Gouveia Villarroell (esperto artista visivo di pittura, grafica e disegno), il laboratorio/incontro con le donne panificatrici e il lab di arte circense condotto dall’artista Lorenzo Crivellari. «Quello che mi affascina di questi progetti di residenza, e spero di riuscire in questi intenti, è quello di suscitare amore per l’arte. L’arte apre dei canali di amicizia, ha il potere magico di creare una relazione con gli abitanti e i saperi dei luoghi, sono canali sani – spiega Simonetta Pusceddu -. Interconnetterci, vuol dire intrecciarci, vuol dire mostrarci, rivelarci. Senza avere mai la presunzione di stare su un piedistallo, nessuno di noi».

 

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Oggi, 28 giugno, Stephan Brinkmann, danzatore della compagnia del Tanztheater Pina Bausch apre la XI edizione del Festival Internazionale Cortoindanza. Insieme a Giorgia Maddamma porterà la creazione artistica “Try Zwei”.

Subito dopo il grande Stefano Mazzotta (Zerogrammi, Torino) con “Studio per A”. Overture spettacolare alla Manifattura Tabacchi, Cagliari.

Pura danza, quella danza che ha un marchio riconoscibile e che segna una tradizione importante, come quella del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch (Germania), la scuola di teatro-danza tra le più innovative diretta da una tra le più importanti e conosciute coreografe del mondo. Il 28 giugno l’overture della XI edizione del Festival Internazionale Cortoindanza vedrà sul palcoscenico della Manifattura Tabacchi (ore 20.00) Stephan Brinkmann, danzatore, autore, attore e autore nella compagnia della Bausch, nella quale ha interpretato fino al 2010 vari ruoli del suo vasto repertorio, e partecipato tra l’altro, ai film “Parla con lei” di Pedro Almodovar e “Pina” di Wim Wenders.

Insieme a Giorgia Maddamma (Folkwang Universität der Künste, Essen – Ballet Master per Tanztheater Wuppertal Pina Bausch) porterà la creazione “Try Zwei” (Compagnia Koreoproject, Lecce). Due danzatori, coreografi e interpreti (Essen/Germania e Italia), pochi movimenti. Ciò che conta è l’essenziale. Le braccia dipingono l’aria creando delle architetture invisibili mentre il resto del corpo vaga in uno spazio ben delineato. Due corpi in perfetta sintonia con sospensioni, ampi respiri, ritmi interiori di pura bellezza.

Monologo amletico invece per la seconda overture che segue alle 21.00: “Studio per A”, di e con Stefano Mazzotta (Zerogrammi, Torino) ricco di domande su domande. Una tragedia silenziosa, consumata nell’intimo. Lo spazio si raccoglie intorno a una partitura fisica che rimanda alla solitudine ed alla perdita, e a una condizione umana che riguarda tutti.

“In dissintonia con una realtà verso cui si sente, Amleto è espressione di una natura fatta di dubbio e incertezza, che lo proietta verso una condizione di domanda e attesa”, racconta l’autore e danzatore Mazzotta.

Cortoindanza vedrà anche in questa undicesima edizione una maratona di cinque giornate in cui l’idea creativa di una scrittura coreografica diventa protagonista nella sua forma embrionale di dieci minuti. Dopo l’apertura ufficiale di giovedì i corti finalisti in arrivo da diverse parti del mondo verranno esaminati dalla commissione artistica. Il 1° luglio, alle 21.00, porte aperte al pubblico al Teatro delle Saline di Cagliari per la rappresentazione finale delle dieci creazioni in forma breve.

Il 2 luglio, sempre alle 21.00, al Teatro delle Saline chiuderà la XI edizione di Cortoindanza la prima nazionale dello spettacolo “Boucle”, coreografia e interprete Xuan Le, finalista al Cortoindanza 2017.

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Il 29 e il 30 dicembre Tersicorea chiude l’anno con due appuntamenti extra inseriti nella terza edizione della rassegna di danza contemporanea “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio” diretta da Simonetta Pusceddu, e realizzati in co-organizzazione con CEDAC (Circuito Multidisciplinare Settore Danza).

Venerdì 29 dicembre al Teatro La Vetreria (Pirri) alle 20.30 sarà la volta della creazione “Nostos” della compagnia Circadì, con la drammaturgia di Lucrezia Maimone, protagonista anche in scena insieme a Sebastiàn Sobrado. Un romantica astrazione degli homeless che si ispira all’universo di Charlot e “Buster” Keaton, raccontata attraverso il corpo, i gesti e i movimenti, in un dialogo ininterrotto fra le discipline della danza e dell’arte scenica circense. I due danzatori/attori in scena creano e smontano gli stereotipi della vita ordinaria di una coppia come tante, tra grande senso dell’umorismo e dramma esistenziale. Incastrati in un susseguirsi di quadri malinconici  e onirici, noia e routine, i due grotteschi clown danzatori vanno alla ricerca della propria identità in un carosello destinato eternamente a ripetersi. In un costante precario equilibrio, volteggiano nell’aria come trottole, sorridono, si sfidano, si fidano, l’uno dell’altro. Lucrezia Maimone e Sebastiàn Sobrado, giovani artisti di talento con alle spalle oltre un decennio di formazione ed esperienza professionale, portano a Cagliari questo spettacolo nato dalla danza, dal teatro gestuale e dal circo, dalla delicatezza e semplicità straordinarie, tipici delle grandi opere sceniche. Consulenza artistica di Roberto Magro, Stefano Mazzotta e Simonetta Pusceddu.

Sabato 30 dicembre, invece, a Cagliari, nello Spazio teatrale T.Off (ore 20.30), Anthony Mathieu (Cannes/Francia), equilibrista, giocoliere e clown, porterà la sua creazione “Courbes, relecture du mythe”, una digressione, un’umile interpretazione delle regole della nostra natura, un’incursione in un paese straniero, l’elogio del potere delle donne. Una meravigliosa curva che è il punto interrogativo in equilibrio come un filo teso tra due montagne. Un uomo vive il mondo fuori dal suo corpo mentre la donna porta l’universo in lei. Nato a Cannes, Mathieu collabora con la Annie Fratellini Circus School di Parigi e a Toulouse con la manipolazione di marionette e maschere della commedia dell’arte. È direttore artistico e professore di teatro gestuale e manipolazione di oggetti  all’Accademia di circo e teatro CAU di Granada (Spagna) e cofondatore della compagnia Théatre Crac, nata nel 2013 insieme a Simone Venditti, ballerino laureato presso l’Accademia di Balletto russo di Edimburgo. «Attraverso favole fantastiche proponiamo un teatro dell’assurdo, tragicomico e poetico, che affonda le sue radici in un’opera di scrittura e documentazione che tesse la tela su cui costruiamo le nostre storie – spiega Anthony -. Raccontiamo e sviluppiamo un linguaggio scenico che fonde teatro fisico, danza e manipolazione di oggetti, tecniche che sono alla base della nostra ricerca teatrale e coreografica. I mondi di circo, pagliaccio, maschere e burattini sono anche molto presenti nelle nostre produzioni.»

 

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Accogliere, creare, scambiare, condividere, partecipare, sperimentare linguaggi innovativi. Riparte la rassegna interdisciplinare di danza, teatro, arte circense, musica e poesia “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio”, nata per promuovere i giovani artisti emergenti all’interno di un sistema di scambio generazionale con autori coreografi e registi di rilevante fama nazionale e internazionale, e favorire loro un percorso creativo attraverso le residenze artistiche dove possano sviluppare e rendere visibili i propri progetti multidisciplinari in trasformazione, in un dialogo continuo fra il corpo, la collettività e i luoghi urbani della periferia, riconfigurati come spazi per l’arte. Terza edizione che vede un calendario ben nutrito di dodici appuntamenti, risultato del grande impegno di Tersicorea, l’associazione culturale cagliaritana diretta da Simonetta Pusceddu che al 1989 sostiene e promuove il dialogo tra artisti, territorio e patrimonio culturale. Dal 28 maggio a novembre pièce sperimentali e progetti di danza, teatro, arte circense, clownerie, musica, poesia e installazioni di video arte. Settanta gli artisti in arrivo nel capoluogo sardo, provenienti da Italia, Francia, Spagna, Egitto, Germania. Sei gli spazi urbani ed extra urbani coinvolti tra Cagliari e Selargius: Teatro Comunale Piccolo Auditorium; Spazio teatrale T.off; Cartec – Cava d’Arte Contemporanea/Giardini Pubblici; Villa Satta, sede dello IED Cagliari (Istituto Europeo di Design); Casa Collu e Chiesa San Giuliano; e ancora gli spazi all’aperto come piazze, giardini, cortili. Luoghi di grande fascino della nostra storia che tracciano il percorso per un nuovo viaggio attraverso il corpo: potente, intimo, spirituale, ironico, fiabesco, drammatico, tra luci e ombre, nei territori sconosciuti dell’animo umano.

Domenica 28 maggio apre la rassegna “Trust”, Premio alla migliore scrittura coreografica Cortoindanza 2016, della compagnia ConTrust Collective (Italia), al Teatro T.off (Cagliari), alle 21.00. Quando il corpo può liberarsi ed essere preso in consegna da qualcun altro? Malwina Stepien, coreografa e danzatrice, indaga il tema della fiducia, un sentimento ambiguo, cercato da sempre ma da cui si è totalmente all’oscuro. Un viaggio dinamico attraverso lo spazio ignoto, in cui si fa un passo avanti e subito uno indietro. Interpreti danzatori: Martin Angiuli, Malwina Stepien, Alberto Cissello. L’11 giugno, sempre al T.off, la creazione “Mefisto” di e con Elien Rodarel (Monaco di Baviera/Germania). Progetto multidisciplinare tra la danza, il circo, la musica e il teatro, in cui la forma tradizionale del cabaret viene trasformata e riadattata; il 26 giugno al Teatro Piccolo Auditorium di Cagliari va in scena alle 21.00 “Inri” della compagnia torinese Zerogrammi (Italia). Un progetto per due danzatori (e coreografi), Stefano Mazzotta ed Emanuele Sciannamea, la cui intera drammaturgia ruota intorno al tema della pratica della fede nella religione cattolica. Personaggi dai colori grotteschi, paradossali, improbabili, si muovono in un percorso che simula quello della liturgia.