5 November, 2024
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In Sardegna più di un terzo della popolazione adulta (33,6%) è a rischio sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (10,5%). A  dirlo è il rapporto  Osservasalute 2017, che fa riferimento ai risultati dell’Indagine Multiscoop dell’Istat Fonte sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana. anno 2017”.  Pur non essendo in cima alle classifiche delle regioni italiane, si tratta di un dato in costante  crescita. Una vera e propria epidemia di fronte alla quale non si può più considerare l’obesità un problema “estetico” ma una vera e propria malattia da affrontare come tale. Questa condizione, infatti, rappresenta un fattore di rischio per molte patologie croniche, cardiologiche, respiratorie, ortopediche, diabete di tipo 2, ipertensione, infertilità e persino per alcune forme di cancro.

Per sensibilizzare e informare su questa patologia, sulle opzioni terapeutiche oggi disponibili e sull’importanza di assistere il paziente in tutto il suo percorso di cura, il 5-6 aprile, a Sassari, presso il Poliambulatorio “Fisiokons” situato in Via Risorgimento 14ª si terrà una giornata di prevenzione dell’obesità  con uno Screenig Gratuito dal titolo “Obesity Free Day” tenuta dal prof. Stefano Olmi e dalla sua equipe multidisciplinare (dietologo-psicologo), il prof. Olmi è un esperto in Chirurgia Generale, Oncologica e dell’obesità patologica con utilizzo della laparoscopia in tutte le tecniche chirurgiche.
Attualmente ricopre la carica di Direttore presso l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale e Oncologica, il Centro di Chirurgia Laparoscopica Avanzata e il Centro di Chirurgia dell’Obesità presso il Policlinico San Marco di Zingonia. Il centro è stato riconosciuto come CENTRO DI ECCELLENZA dalla SICOB (Società  Italiana di  Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche per l’anno 2018. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche su Riviste nazionali e internazionali, il Prof. Olmi è esperto in chirurgia dello stomaco, chirurgia colon-rettale, chirurgia dell’obesità, chirurgia del pancreas, chirurgia del reflusso gastro-esofageo, chirurgia delle ernie e dei laparoceli e chirurgia laparoscopica. Ha eseguito come 1° operatore oltre 8,000 interventi laparoscopici e laparotomici in elezione ed in urgenza.

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L’obesità è uno dei maggiori problemi di salute pubblica a livello mondiale, perché rappresenta uno dei più importanti fattori di rischio per molte patologie croniche, quali malattie cardiache e respiratorie, diabete di Tipo 2, ipertensione e alcune forme di cancro.

In Italia il 32% degli adulti è sovrappeso, mentre l’11% è obeso, in totale, oltre quattro adulti su dieci (42%) sono in eccesso ponderale. Per contrastare questa grave emergenza, l’arma più efficace è rappresentata da una corretta educazione alimentare, associata a uno stile di vita dinamico, in cui sia favorita l’attività fisica sin dall’età scolare. 

Quando però, le modifiche degli stili di vita (dieta, attività fisica, ecc.) non riescono da sole a risolvere il problema, una soluzione potrebbe provenire dalla chirurgia bariatrica, (quella branca della chirurgia il cui scopo è ottenere significativi cali ponderali) che negli ultimi decenni, grazie all’introduzione delle procedure laparoscopiche, è diventata più sicura e meno invasiva, riuscendo in molti casi a debellare alcune patologie come l’ipertensione o il diabete.

La chirurgia laparoscopica è una tecnica mininvasiva, che permette di intervenire sul paziente effettuando incisioni molto piccole (dell’ordine di circa un centimetro) attraverso le quali introdurre la strumentazione chirurgica, evitando, così, al paziente le  conseguenze estetiche, ma non solo, di una laparotomia. Grazie a questa tecnica, infatti, si riducono i rischi di infezione e di formazione di ernie incisionali, si ha una notevole riduzione del dolore e della possibilità di aderenze viscerali post-operatorie, con una conseguente   ripresa generale del paziente,  più rapida.

Il Centro di Chirurgia Laparoscopica Avanzata e di Chirugia dell’Obesità del Policlinico San Marco di Bergamo opera da 10 anni in quest’ambito, ed è il terzo per numero di pazienti trattati in Italia: «Nel nostro Centro – spiega il Direttore del Centro, dottor Stefano Olmi – operiamo con le tecniche laparoscopiche mininvasive circa 2000 pazienti ogni anno di cui 800 affetti da obesità  (con B.M.I. – indice di massa corporea – maggiore di 40, per i quali la chirurgia è consigliata)».

«Il nostro obiettivo principale – aggiunge Olmi – è quello di migliorare e in alcuni casi “salvare” la vita del paziente obeso, che grazie all’intervento riesce ad ottenere sia un notevole calo ponderale, sia un giovamento se non una remissione, di patologie come il diabete, l’ ipertensione e le apnee notturne. Gli interventi eseguiti per obesità sono: la sleeve gastrectomy, il mini-by pass, la plicatura gastrica ed il bendaggio gastrico e tutta la chirurgia detta redo che è mirata a correggere gli insuccessi di un intervento di chirurgia bariatrica precedente.»

Il polo di Bergamo, grazie all’alto livello dei servizi offerti, rappresenta per i pazienti con obesità grave, un riferimento a livello nazionale, a cui si rivolgono persone provenienti da tutte le regioni d’Italia con un’alta incidenza da quelle del sud, dove c’è una minor presenza di Centri specializzati per questo tipo di interventi. Per questo motivo e per poter seguire il paziente in ogni fase del proprio percorso terapeutico, il Policlinico San Marco ha aperto ambulatori su tutto il territorio nazionale, in particolare in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sardegna e Sicilia, dove si riscontra un’alta percentuale di persone con problemi di obesità. In questi ambulatori lo staff dell’equipe chirurgica del Policlinico San Marco di Bergamo, dove sarà effettuato l’intervento, incontra il paziente sia durante le prime visite di valutazione pre-operatoria, in cui vengono eseguiti esami specifici come polisonnografie ed ecocardio, sia durante i controlli di follow-up da effettuarsi a cadenza periodica dopo l’intervento, per monitorare gli esiti della chirurgia e il buono stato di salute del paziente.

«Sono eleggibili al trattamento con la chirurgia bariatrica – prosegue Olmi – uomini e donne dai 18  fino ai 65 anni (come indicano le Linee Guida Sicob – Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità) anche se, per alcuni pazienti è possibile affrontare questo tipo d’intervento fino a 65 anni, sempre dopo la valutazione della nostra equipe medica multidisciplinare : devono, infatti, essere soggetti in buono stato di salute generale, ma con problemi di ipertensione o diabete mal controllato a causa dell’età, che potrebbero trarre giovamento da questa tecnica chirurgica.»