5mila imprese sarde dell’agroalimentare e del tipico-tradizionale si propongono a 20milioni di “clienti” di tutto il mondo a Expo 2015. Ecco il progetto di Confartigianato Sardegna e IDEAS per la kermesse mondiale sull’alimentazione di Milano.
Fare rete, avere visibilità, creare una piattaforma di vendita ed essere pronti per distribuire i prodotti sardi in tutto il mondo. Tutto questo per le oltre 5mila imprese sarde dell’agroalimentare e del tipico-tradizionale che, da oggi, avranno la possibilità di far conoscere le proprie produzioni alla platea di oltre 20milioni di visitatori del prossimo Expo 2015, in programma a Milano da maggio.
E’ questo l’obiettivo del progetto che Confartigianato Sardegna, in collaborazione con la società Ideas e il supporto della Regione Sardegna, ha presentato ieri sera a Cagliari e che verrà portato avanti nei prossimi mesi.
Le imprese, artigiane e non, produttrici di pane, pasta, dolci, formaggi, olio e vino ma anche tappeti, tessuti, legno, sughero e gioielli, lavoreranno in “rete” e sfrutteranno l’opportunità di essere presenti a una manifestazione di caratura mondiale, attraverso una serie di attività che si svilupperanno nella città di Milano e nel perimetro della Fiera.
Per 6 mesi, le imprese potranno proporre i propri prodotti attraverso eventi-degustazione nei locali, ristoranti e negozi sardi di Milano, con una intensa attività di promozione della qualità della vita della Sardegna, mediante totem multimediali e una piattaforma di vendita on line e una per gli incontri e le vendite tradizionali. Tutto questo con l’obiettivo di incontrare compratori di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Belgio, Stati Uniti, Cina, Giappone, Brasile, Emirati Arabi e Qatar, e non solo.
I lavori di ieri pomeriggio sono stati aperti dal Segretario di Confartigianato Cagliari, Pietro Paolo Spada, che ha presentato sia l’iniziativa, sia le esigenze e le opportunità delle imprese sarde, sottolineando come l’EXPO sia una eccezionale occasione per incontrare un notevole numero di visitatori e di compratori. «Le piccole e medie imprese sarde hanno la necessità di essere organizzate e guidate durante la manifestazione – ha rimarcato Spada – e soprattutto, quando questa chiuderà». «Per questo Confartigianato è pronta a partecipare con tutte le aziende produttrici di prodotti di primissima qualità – ha continuato il Segretario di Confartigianato Cagliari – e che rappresentino il vero “viver bene” della Sardegna”. Spada ha anche ricordato come il progetto Expo 2015 sia solo l’inizio di un percorso che porterà le imprese, passando per l’Expo 2017 in Kazakistan, per arrivare a Dubai per Expo 2020.
Un augurio di buon lavoro è stato dato anche dal presidente della Camera di Commercio di Cagliari, Giancarlo Deidda, il quale ha voluto sottolineare come l’Ente sia al fianco dei produttori e delle aziende sarde in vista di un appuntamento importante come quello dell’Expo 2015, una vetrina internazionale imperdibile per le imprese dell’isola, di come il tema forte dell’Expo 2015 sia quello del cibo e come la Sardegna abbia tutte le carte in regola per candidarsi come terra delle eccellenze alimentari. Per l’occasione la Camera di Commercio di Cagliari ha in cantiere un progetto speciale, dedicato in particolare ai produttori dell’agroalimentare made in Sardegna. L’obiettivo dichiarato è quello di inserire i vini e le eccellenze della nostra terra nei menù della ristorazione italiana, affiancando alle pietanze un bicchiere di vino. Un progetto, dunque, che permetterà di coniugare le esigenze della ristorazione contemporanea: un piatto particolare sarà abbinato al calice di vino ideale che si sposerà perfettamente con le specialità proposte in tavola.
Successivamente, il responsabile di Ideas, Carlo Montisci, ha illustrato la proposta operativa che si concentrerà sulle iniziative “fuori salone”, cioè sulle attività che saranno proposte ai visitatori di Expo2015 durante la manifestazione milanese. Infine, il dirigente dell’assessorato regionale dell’Industria, Stefano Piras, e il delegato della Presidenza della Regione, Raimondo Mandis, hanno esposto le modalità di partecipazione istituzionale al Centro espositivo e del bando di cofinanziamento per le iniziative private in vista di Expo 2015 pubblicato pochi giorni fa.
Sono 3mila662 i laboratori e le botteghe artigiane sarde dell’agroalimentare pronte a soddisfare ogni tipo di palato e a offrire a clienti nostrani e turisti, un ventaglio di prodotti straordinari per qualità, gusto, tradizione e genuinità. Di queste, ben 180 offrono prodotti di altissima qualità, lavorati, trasformati e certificati secondo i marchi europei Dop, Igp e Stg. 166 sono invece i milioni di euro del giro d’affari dell’export e 184 i prodotti agroalimentari tradizionali, riconosciuti, in Sardegna.
Questi sono i dati sulla Sardegna del “Dossier sull’Artigianato Alimentare”, elaborato dall’Ufficio Studi Nazionale di Confartigianato, sui dati del terzo trimestre 2014 del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari.
Delle quasi 3.700 imprese attive nell’alimentare, 1.443 sono pasticcerie, panifici e gelaterie, 1.656 sono attive nei servizi da asporto, 236 sono pastifici, 53 sono attive nella lavorazione e trasformazione della carne, 44 nel lattiero caseario, 48 nell’ambito delle spezie e condimenti, 42 nella produzione di oli e grassi vegetali e animali, 27 nella lavorazione e conservazione di frutta, ortaggi e pesce, 32 nell’ambito dei vini, birre e distillati vari, 34 nella lavorazione delle granaglie e altre 47 in altre produzioni.
A livello provinciale, a Cagliari ci sono 1.461 imprese, a Sassari 1.175, a Nuoro 728 e a Oristano 298.
L’export italiano dell’agroalimentare rappresenta il 7% del Made in Italy e segna una crescita del 2,9% rispetto allo scorso anno.
I mercati più dinamici sono quelli UE: +3% , di poco superiori a quelle UE con il 2,8%. Si esportano vini 23,5%, ovvero 3.187 milioni di euro, paste alimentari per 1.469 milioni di euro (10,8%), formaggi e latticini per 1.429 milioni di euro (10.8% e pomodori e preparati per 951 milioni di euro (7%).
Incrementi dell’export a doppia cifra verso la Francia (38,2%), il Regno Unito (30,3%), gli Stati Uniti (21,9%) e i Paesi bassi (15,1%).
Nell’artigianato tipico-tradizionale le imprese sono circa 770 circa, con circa 1300 addetti. Questo settore rappresenta circa il 2% di tutto l’artigianato regionale (37.877 imprese) con un valore aggiunto (stimato) di circa 95 milioni di euro
Provincia
|
Imprese Alimentari
|
Cagliari
|
1.461
|
Oristano
|
298
|
Nuoro
|
728
|
Sassari
|
1.175
|
SARDEGNA
|
3.662
|
Imprese alimentari artigiane nelle varie province (terzo trimestre 2013)
Produzioni
|
CA
|
OR
|
NU
|
SS
|
SARDEGNA
|
Pane e dolci
|
528
|
147
|
348
|
420
|
1.443
|
Cibo da asporto
|
775
|
96
|
214
|
571
|
1.656
|
Pasta
|
71
|
25
|
61
|
79
|
236
|
Lav. Carni
|
12
|
1
|
19
|
21
|
53
|
Lattiero Caseario
|
13
|
1
|
11
|
19
|
44
|
Condimenti e spezie
|
10
|
5
|
22
|
11
|
48
|
Oli vegetali e animali
|
8
|
7
|
12
|
15
|
42
|
Conservazione frutta ortaggi pesce
|
13
|
0
|
8
|
8
|
27
|
Vini e bevande
|
13
|
5
|
7
|
6
|
32
|
Lavorazione granaglie
|
7
|
4
|
13
|
10
|
34
|
Altri produttori alimentari
|
12
|
7
|
12
|
15
|
47
|
|
1.461
|
298
|
728
|
1.175
|
3.662
|