L’Atletico Narcao festeggia la salvezza e la sua intramontabile bandiera, Augusto “Giagio” Medda, ancora protagonista in campo a 52 anni!
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L’Atletico Narcao festeggia la salvezza e la sua intramontabile bandiera, Augusto “Giagio” Medda, ritornato ancora una volta protagonista in campo, alla “tenera” età di 52 anni (compiuti il 1° gennaio)! Il goal realizzato al 14′ del primo tempo supplementare della gara di play-out sul campo del Pula da Fabio Tinti, ha “regalato” alla squadra sulcitana una salvezza che, a un minuto dal 90′ regolamentare sembrava ormai svanita, prima del goal del 2 a 2 di Stefano Piredda, ma a fare notizia, inevitabilmente, è la presenza in campo, per 130′ (i due tempi regolamentari, i due supplementari e i circa 10 minuti di recupero complessivi), di Augusto “Giagio” Medda.
Una carriera brillante alle spalle, iniziata nei primi anni ’80 (fu tra i protagonisti, con 27 presenze, dello splendido Carbonia di Elvio Salvori nel campionato Interregionale 1988/89), ad un certo punto della carriera ha appeso le scarpe al chiodo, scegliendo la strada della panchina, nella sua Narcao. Contrariamente a molti colleghi, ha continuato a fare la vita da atleta e…inevitabilmente…nella testa è rimasto calciatore… E così, ogni qualvolta la “sua” squadra ne ha avuto bisogno, ha rimesso le scarpette da calciatore ed è tornato nella mischia… Lo ha fatto da allenatore/calciatore, poi solo da calciatore quando ha lasciato la panchina, non si contano quasi più i suoi “ritorni in campo”.
Quest’anno la squadra ha vissuto una stagione sofferta, con un solo piccolo grande obiettivo: la salvezza. Ad un certo punto la classifica è diventata preoccupante ed il tecnico Damiano Bartoli (subentrato a Tiziano Serpi alla penultima giornata del girone d’andata,dopo la sconfitta interna per 4 a 2 subita con il Pula) nelle ultime cinque giornate ha trovato una carta in più da giocare sul tavolo della salvezza: Augusto “Giagio” Medda.
Quando “Giagio” iniziò a calcare i campi calcistici della Sardegna, tutti gli attuali compagni di squadra non erano ancora nati, ma per lui la differenza d’età non è mai stata un problema, perché in campo, ancora oggi, spesso è il primo ad arrivare sul pallone e tiene testa anche ai colleghi più giovani, che hanno anche…35 anni in meno!
Giampaolo Cirronis