24 November, 2024
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Il periodo è sempre quello, tra l’estate che finisce e l’autunno ai primi passi. Consueto anche il luogo: Villacidro, dove Giuseppe Dessì sentiva le sue radici. Qui, da lunedì 24 a domenica 30 settembre, si rinnova per la trentatreesima volta l’appuntamento con il premio letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 -977) promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del GAL Linas Campidano.

Un’intensa settimana di eventi – spettacoli, musica, incontri con gli autori, presentazioni editoriali – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, sabato 29 settembre. Vi approderanno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni letterarie, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio. Il compito di individuarli fra tutte le 402 opere iscritte quest’anno al concorso letterario – 263 per la sezione Narrativa e 139 per la sezione Poesiaè affidato a una qualificata commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori, che si aggiudicheranno i cinquemila euro in palio (agli altri finalisti andranno invece 1.5oo euro).

Insieme alle due sezioni propriamente letterarie (che nell’albo d’oro del premio annoverano tra i vincitori i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e gli scrittori Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e Carmen Pellegrino), anche quest’anno sono previsti altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, in passato è andato ad esponenti della società o della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Bray nell’ultima edizione.

 

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E’ stato presentato questa mattina, a Milano, il cartellone del 31° Time in Jazz, il festival internazionale ideato e diretto da Paolo Fresu, in programma dall’8 al 16 agosto tra il suo paese natale, Berchidda, e vari altri centri del nord Sardegna. Tra i partecipanti alla conferenza stampa, che si è tenuta al Palazzo della Triennale, il giornalista Stefano Salis ha sottolineato come Paolo Fresu abbia contribuito con il suo festival allo sviluppo e a rendere centrale Berchidda. Un concetto ripreso nel suo intervento anche da Pierluigi Stefanini, presidente di Unipol Gruppo, tra i principali partner del festival. Nel rivendicare la diversità di Time in Jazz, nato come una scommessa nel 1988, il suo direttore artistico ha posto l’accento sull’importanza della cultura come straordinario strumento di investimento: citando un recente studio del CISET, Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, sulle ricadute degli eventi culturali e di spettacolo, Paolo Fresu ha proposto i dati essenziali del festival dove, a fronte di un budget di circa 5oo mila euro spesi nell’organizzazione di ciascuna edizione, ogni euro investito ne produce 15 di spesa dei visitatori, per 6 euro di valore aggiunto.

Al tavolo dei relatori anche Nick The Nightfly, cantante, deejay e inconfondibile voce di Radio Monte Carlo (new entry fra i partner di Time in Jazz), che ha parlato di questa nuova collaborazione, che desiderava fare da tempo, e di come per lui Berchidda sia stato un luogo della fantasia, fino a quando non ci è andato per la prima volta, undici estati fa.

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Prende il via il lungo cammino del premio “Giuseppe Dessì”, quest’anno alla sua edizione numero trentatré. E’ online, infatti,il bando di partecipazione al concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (Cagliari 1909 – Roma 1977), che come sempre avrà il suo culmine in un’intensa settimana di eventi a settembre, da lunedì 17 a domenica 23, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna che l’autore del Premio Strega “Paese d’Ombre” e di altre memorabili pagine letterarie considerava la sua patria.

Come sempre sono due le sezioni letterarie in cui si articola il premio: Narrativa e Poesia. Come da regolamento, pubblicato nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), titolare della manifestazione, la partecipazione è aperta a narratori e poeti in lingua italiana con opere pubblicate dopo il 31 gennaio 2017 che devono essere inviate (in undici copie), entro e non oltre il prossimo 31 maggio, alla Fondazione Giuseppe Dessì, in via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (SU).

Fra tutte le opere iscritte (348 nella scorsa edizione: 227 di narrativa, 121 di poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì e Paolo Lusci.

Selezionate le terne dei finalisti, la giuria dovrà sancire i vincitori delle due sezioni letterarie, che saranno proclamati e premiati a Villacidro nella serata di sabato 22 settembre, momento apicale di una settimana culturale ricca di presentazioni, spettacoli, mostre e incontri, che farà come sempre da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Oltre alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera, tra gli altri, scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino e i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis e Maria Grazia Calandrone) sono previsti anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, è andato negli anni scorsi a esponenti della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, il secondo premio speciale viene invece assegnato a un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale per l’attività svolta nell’annualità di riferimento (il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Brai lo scorso anno).

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Trent’anni di musica e emozioni in Sardegna: questo, e tanto altro, nel racconto che Paolo Fresu porterà in dote questa domenica (26 novembre) a Modena, dove è atteso nel pomeriggio (alle 17.30) al BPER Forum Monzani per la presentazione del libro “Time in Jazz”, edito da Franco Cosimo Panini in occasione della XXX edizione del festival che il trombettista ha fondato nel 1988 nel suo paese natale: Berchidda.

Un racconto coinvolgente, scritto in prima persona dallo stesso musicista che ripercorre le tappe di un festival jazz nato in un piccolo paese sardo «di sole tremila anime, lontanissimo dalle centralità culturali dell’Italia e del vasto mondo». Un percorso che ha visto “Time in Jazz” crescere anno dopo anno, grazie anche alla sua attitudine a comprendere all’interno dei suoi programmi, oltre alla musica, anche altre forme di espressioni artistiche, come il cinema, le arti visive, la letteratura, e grazie al suo indissolubile legame col territorio sardo, magico scenario che tra concerti nei boschi, nelle chiese campestri e in altri luoghi di particolare significato simbolico, definisce la cifra del festival.  

Più di trecento fotografie, gli interventi e le testimonianze di tanti amici e artefici di “Time in Jazz”, insieme all’elegante veste grafica del libro, impreziosiscono il racconto aiutando il lettore a entrare nell’atmosfera unica del festival berchiddese: una realtà che partendo da un piccolo paese ha saputo andare oltre, annullando i confini e avvicinando le distanze, grazie alla musica e alle arti. 

Tra immagini, racconti, ricordi e aneddoti, Paolo Fresu, domenica a Modena, illustrerà la pubblicazione dialogando con il giornalista Stefano Salis del quotidiano “Il Sole 24 Ore”. Poi spazio alla musica con un concerto che vedrà il trombettista sardo esibirsi nel collaudato duo con il bandoneonista marchigiano Daniele di Bonaventura.

Paolo Fresu _2015 (ph © Roberto Cifarelli1905)

 

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Cala il sipario, domenica 8 ottobre, a Cagliari, sulla prima parte del Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” organizzato dalla cooperativa Vox Day, quest’anno la sua edizione numero undici. Completata la sua parte più strettamente musicale, con le tre serate di giovedì, venerdì e sabato tra l’Hostel Marina e l’Auditorium Comunale, il festival dedica un’intera  giornata  alla sensibilizzazione sull’autismo, promossa in collaborazione con Diversamente Onlus, associazione nata con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone con autismo e delle loro famiglie. “DiversaMente DisUguali” è il titolo dell’iniziativa in programma all’Auditorium Comunale di piazzetta Dettori, che riunisce intorno al tema incontri, proiezioni, musica e momenti di riflessione.

Si comincia in mattinata, alle 11.00 (ingresso libero), con “Mamme raccontano – l’autismo di tutti i giorni tra aneddoti, sessualità, emarginazione e visioni di inclusione”, un incontro dedicato alle testimonianze delle famiglie delle persone con autismo, condotto da Marcellina Spiga, vicepresidente di Diversamente Onlus.

A seguire, a mezzogiorno, l’incontro “Dalla madre frigorifero alla madre consapevole”, con l’intervento della sociologa e psicologa della comunicazione didattica Franca Sau, docente presso scuole medie per problematiche adolescenziali.

Due appuntamenti in scaletta nel pomeriggio, sempre al Piccolo Auditorium – ingresso a cinque euro – , dove alle 17.00 sarà proiettato il docu-film “In Alto Mare”, prodotto da Diversamente Onlus con inMediAzione (associazione impegnata nella produzione di audiovisivi con finalità sociali) e Marrai a Fura (associazione di comunicazione per lo sviluppo sostenibile). Firmato da Gabriele Meloni e Marco Spanu, e realizzato grazie a una campagna di crowdfunding, il documentario testimonia come sia possibile affrontare, con chi soffre di autismo, anche esperienze apparentemente complesse come un viaggio in crociera: la troupe ha infatti seguito giorno per giorno la vita di alcune famiglie di ragazzi affetti da autismo a bordo di una nave in viaggio nel Mediterraneo, mettendo in luce i tanti momenti di fragilità ma anche di profonda intimità che vivono quotidianamente. L’obiettivo del progetto è sensibilizzare la società civile sulle problematiche vissute dalle persone con autismo e dalle loro famiglie, sul loro bisogno di integrazione e di “normalità”, nel tentativo di rendere questa disabilità meno “invisibile” e di abbattere i pregiudizi. A introdurre la proiezione interverrà Pierangelo Cappai, presidente di Diversamente Onlus.

Musica, parole e riflessioni saranno infine al centro dell’ultimo appuntamento, “All’ombra della pensilina – L’autismo, la poesia e la musica”, un concerto-incontro portato in scena dal gruppo Charme de Caroline, che costituisce un tassello di un più ampio progetto a cura di Alessandro Muroni, il pianista e cantante della formazione isolana è anche autore dell’omonimo libro (edito da Arkadia editore) nato per sostenere l’associazione Diversamente Onlus nelle sue battaglie al fianco delle famiglie coinvolgendo il mondo delle arti, della letteratura, della poesia e della musica per rafforzare nell’opinione pubblica un’idea che metta al centro la dignità della persona con autismo. Il progetto, che è sfociato anche in un cd, sarà introdotto e coordinato dal giornalista Luigi Mameli e presentato dal gruppo Charme de Caroline – con Lanfranco Olivieri al contrabbasso, Stefano Salis alla batteria, Marco Noce alle chitarre e Alessandro Muroni al pianoforte e alla voce -, con due degli ospiti di quell’incisione, Nicola di Bànari (voce del gruppo Nasodoble) e Claudia Crabuzza (dei Chichimeca, vincitrice Targa Premio Tenco, sezione lingue minoritarie), mentre al posto di Rossella Faa ci sarà la cantante Silvia Pilia.

Non solo Cagliari per il Karel Music Expo: il festival replica infatti alcuni dei suoi appuntamenti in altri centri dell’isola con il progetto KME on the Road. Così domani, domenica 8, nuovi impegni attendono alcuni artisti già di scena la sera prima a Cagliari: il dream-pop della producer e autrice ucraina Hindu ed il blues lo-fi del triestino Cortex saranno all’Abetone Music Bar di Sassari, mentre la stessa sera la cantautrice e chitarrista Giulia Villari sarà al Librid di Oristano.

Calato il sipario su questa prima tranche di inizio ottobre, il festival ha in agenda altri appuntamenti che, sotto il marchio KME Winter, espanderanno fino a dicembre il calendario della manifestazione. Due sono quelli già annunciati (mentre altrettanti verranno resi noti prossimamente): “L’evoluazione arranca”, lo spettacolo con l’attore e comico Giobbe Covatta e il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, atteso a Cagliari venerdì 10 novembre al Teatro Massimo; e “Serendipity” (sottotitolo: “Memorie di una donna difettosa”) di e con Serena Dandini, in scena l’8 dicembre all’Auditorium del Conservatorio: un’opera buffa che mescola reading e musica, con gli interventi comici di Germana Pasquero e il dj Dmitri Cebotari.

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Carmen Pellegrino con “Se mi tornassi questa sera accanto” (Giunti) per la sezione Narrativa e Maria Grazia Calandrone con “Gli scomparsi” (Lieto colle) per la Poesia, sono le vincitrici della trentaduesima edizione del premio letterario intitolato allo scrittore sardo Giuseppe Dessì (1909-1977).

I loro nomi vanno ad affiancarsi a quelli del filosofo Remo Bodei, cui è andato il Premio Speciale della Giuria, e dei vincitori del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna: il critico letterario Carlo Ossola e Massimo Bray, direttore dell’Enciclopedia Treccani e presidente del Salone Internazionale del Libro.

I vincitori sono stati proclamati e premiati questa sera (sabato 23 settembre) a Villacidro nel corso della cerimonia condotta dalla giornalista Roberta Floris e arricchita dalle letture degli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti e dalla musica del sassofonista Enzo Favata. L’atteso appuntamento s’inseriva in una settimana culturale ricca di eventi, che ancora domani (domenica 24 settembre) animerà la cittadina del Sud Sardegna dove Giuseppe Dessì aveva le sue radici, e che ha ispirato pagine fondamentali della sua produzione letteraria (su tutte quelle del romanzo “Paese d’ombre”, Premio Strega nel 1972).  

Oltre al prestigioso riconoscimento, alle due vincitrici è stato assegnato un premio dell’importo di cinquemila euro, mentre a ciascuno degli altri finalisti – Alberto Capitta con “L’ultima trasfigurazione di Ferdinand” (edito da Il Maestrale) e Roberto Pazzi con “Lazzaro” (Bompiani) per la narrativa, Alberto Nessi con “Un sabato senza dolore” (Interlinea) e Daniele Piccini con “Regni” (Manni) per la poesia – sono andati millecinquecento euro. 

«Di Carmen Pellegrino aveva impressionato, nel 2015, ‘Cade la terra’, che ci aveva consegnato una voce speciale e già riconoscibilissima – si legge nella motivazione della giuria che ha assegnato l’alloro per la sezione narrativa alla scrittrice campana (è nata a Polla nel 1977), autrice di saggi di storia e racconti -. Pellegrino, insomma, nutriva da subito di poesia la sua scrittura, irrigandola come, col corpo, fa ogni sistema vascolare. Prendete il titolo di quest’ultimo romanzo, ‘Se mi tornassi questa sera accanto’: che deriva appunto da un verso d’una poesia sul padre di Alfonso Gatto e riportata in epigrafe. C’è però un altro motivo, forse più profondo: che la poesia può giocare meglio coi simboli di quanto non faccia il romanzo.»  

Poetessa, drammaturga, artista visiva, performer, organizzatrice culturale, autrice e conduttrice di programmi culturali per Radio 3, per i quotidiani “il manifesto” e “Corriere della Sera” e per “alfabeta2” e “doppiozero”, la milanese Maria Grazia Calandrone vince invece la sezione del premio dedicata alla poesia perché «affronta, con la raccolta ‘Gli scomparsi’, quello che definisce il ‘museo dinamico dello schermo televisivo’, ovvero la popolare trasmissione che da anni, col titolo ‘Chi l’ha visto’ (…)con quell’atteggiamento ‘sperimentale’ che tutti noi, ‘scimmia nuda che siamo’ avviciniamo le realtà più o meno virtuali. (…)A distanza di quasi un secolo, ripercorre così una sua personalissima Spoon River che non ha più nulla della cultura in cui è nata la celebre ‘antologia’ di Lee Master, che tanto peso ha avuto nella cultura italiana, anche in quella pop (…)». 

La stessa commissione giudicatrice ha deciso all’unanimità di attribuire il Premio speciale della Giuria al filosofo Remo Bodei «(…) per il suo brillante cammino, riconducendolo almeno per questa sera in qualche modo alle origini, a un luogo delle ‘radici’ che è stato capace di rifrangere altrove, perché ‘ogni punto dell’universo è anche il centro dell’universo’, come ricordava il nostro Dessì».

“Il Viaggio nell’anima dell’Europa”, il dossier di meditazioni dell’insigne italianista del College de France Carlo Ossola in sedici tappe attraverso il Vecchio Continente, realizzato quest’anno  per le pagine del Sole 24 Ore, è menzionato nella motivazione del Premio Speciale della Fondazione a lui attribuito: «Con la sua scrittura densa, ricca di richiami ai classici ma proiettata nella contemporaneità, ha ricordato in questo itinerario i punti di unione e non quelli di divisione, la forza delle idee della cultura occidentale, l’apertura, la tolleranza, i valori da custodire e trasmettere». 

«Pochi, come Massimo Bray si sono spesi in questi anni di confusione istituzionale e politica, nel nome e per conto degli interessi superiori della cultura vista come bene comune prezioso, da condividere, far crescere, custodire – sottolinea la motivazione dell’altro Premio Speciale della Fondazione. Un premio che “è anche un riconoscimento al valore di testimonianza che la sua attenzione, la sua disponibilità, la sua qualità e la sua vicinanza al mondo del libro, dell’arte, della cultura in toto rappresentano nonché un esempio per chi vuole seguire le sue orme o fa un mestiere affine al suo.»

Le opere vincitrici del concorso letterario sono il frutto della selezione, tra 227 volumi di narrativa e 121 di poesia iscritti al premio, operata dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (italianista dell’Università di Firenze, socia dell’Accademia Nazionale dei Lincei e tra le massime studiose dell’opera di Dessì), e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.

 

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Edizione numero trentadue per il premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma dal 18 al 24 settembre a Villacidro, cittadina nella quale l’autore di “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo e del Gal Linas Campidano, il premio ha registrato anche quest’anno un cospicuo numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, 227 di narrativa e 121 di poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali.

Alberto Capitta con “L’ultima trasfigurazione di Ferdinand” (edito da Il Maestrale), Roberto Pazzi con “Lazzaro” (Bompiani) e Carmen Pellegrino con “Se mi tornassi questa sera accanto” (Giunti) per la narrativa; Maria Grazia Calandrone con “Gli scomparsi” (Lieto colle), Alberto Nessi con “Un sabato senza dolore” (Interlinea) e Daniele Piccini con “Regni” (Manni) per la poesia: sono questi i finalisti selezionati dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.  

Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma il 23 settembre (dalle 18) nella piazza del Municipio di Villacidro. Cinquemila euro il premio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario accanto a quello di scrittori come Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Giuseppe Lupo, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e di poeti come Elio Pecora, Patrizia Cavalli, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar e Milo De Angelis, tra i vincitori delle precedenti trentuno edizioni del Dessì.

Nel corso della stessa cerimonia – che, novità di quest’anno, si sposta dalla consueta collocazione domenicale al sabato – verranno conferiti anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo viene assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale: nel suo albo d’oro compaiono così scrittori, intellettuali, giornalisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti. Dopo l’archeologo e storico dell’arte Salvatore Settis, vincitore un anno fa, il Premio speciale della Giuria stavolta va al filosofo Remo Bodei.

Novità assoluta della scorsa edizione del Dessì, il Premio Speciale Fondazione di Sardegna in questa seconda occasione viene assegnato al critico letterari Carlo Ossola e Massimo Bray, direttore dell’Enciclopedia Treccani e presidente del Salone Internazionale del Libro (nonché ex ministro per i Beni, le Attività culturali e il Turismo del governo Letta).

 

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Verrà presentato venerdì mattina a Cagliari il 32° premio letterario “Giuseppe Dessì” in programma a Villacidro dal 18 al 24 settembre, promosso ed organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali  del Gal Linas Campidano.

Il premio ha registrato anche quest’anno un ragguardevole numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, con la consueta adesione da parte delle principali case editrici nazionali: 348 i volumi pervenuti, 227 di narrativa e 121 di poesia. Tre i finalisti selezionati per ciascuna sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma sabato 23 settembre nel corso della quale verranno assegnati anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna.

Spettacoli, musica e una serie di incontri e presentazioni editoriali, sono gli ingredienti principali della settimana culturale che farà come sempre da cornice e prologo alla serata delle premiazioni: un fitto calendario di eventi con tanti ospiti di rilievo.

I nomi delle due terne di finalisti del trentaduesimo Premio Dessì e dei vincitori dei premi speciali, insieme al programma della settimana culturale villacidrese, verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa in programma venerdì 1 settembre a Cagliari, presso la sede della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio.

 

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Venerdì primo settembre verrà presentato a Cagliari il 32° premio letterario “Giuseppe Dessì”, in programma a Villacidro dal 18 al 24 settembre. 

Promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro col patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e dal Gal Linas Campidano, il premio ha registrato anche quest’anno un ragguardevole numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, con la consueta adesione da parte delle principali case editrici nazionali: 348 i volumi pervenuti, 227 di narrativa e 121 di poesia. Tre i finalisti selezionati per ciascuna sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma sabato 23 settembre nel corso della quale verranno assegnati anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. 

Spettacoli, musica e una serie di incontri e presentazioni editoriali, sono gli ingredienti principali della settimana culturale che farà come sempre da cornice e prologo alla serata delle premiazioni: un fitto calendario di eventi con tanti ospiti di rilievo.

I nomi delle due terne di finalisti del trentaduesimo Premio Dessì e dei vincitori dei premi speciali, insieme al programma della settimana culturale villacidrese, verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa in programma venerdì 1 settembre a Cagliari, presso la sede della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta. 

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio.

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Primo atto ufficiale per il trentaduesimo premio “Giuseppe Dessì”: è online, infatti, il bando di partecipazione alla nuova edizione del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 – 1977), in programma quest’anno dal 18 al 24 settembre a Villacidro, dove l’autore del romanzo “Paese d’ombre” (premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Sono due, come sempre, le sezioni letterarie previste nel concorso: Narrativa e Poesia. In base al regolamento, consultabile nel sito della Fondazione Dessì (www.fondazionedessi.it), che promuove e organizza l’iniziativa, possono partecipare opere in lingua italiana pubblicate dopo il 31 gennaio 2016. I volumi (in undici copie) devono essere spediti, entro e non oltre il prossimo 20 giugno, alla segreteria del premio presso la sede della Fondazione Giuseppe Dessì, via Roma n. 65 – 09039 Villacidro (VS).

Fra tutte le opere pervenute (l’anno scorso hanno partecipato alla selezione 345 volumi, 212 per la sezione narrativa e 133 per la poesia) saranno individuati tre finalisti per ogni sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi (professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e tra i più autorevoli studiosi dell’opera di Giuseppe Dessì) e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci.

Dalle terne dei finalisti la giuria dovrà quindi eleggere i vincitori delle due sezioni, che saranno annunciati e premiati domenica 24 settembre a Villacidro, nella serata conclusiva della settimana di appuntamenti culturali e di spettacolo che, come di consueto, farà da cornice al concorso letterario. La dotazione del premio è di cinquemila euro per ciascun vincitore, mentre 1.5oo euro andranno agli altri finalisti.

Alle due sezioni strettamente letterarie del concorso (che nel suo albo d’oro annovera scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis) si affiancano anche quest’anno altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che “la Giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario” (come recita il regolamento), negli anni passati è stato assegnato a figure di spicco della cultura o della società italiana del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Istituito lo scorso anno, il secondo viene invece conferito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna «ad un personaggio del panorama culturale, artistico e/o musicale quale riconoscimento per l’attività svolta nell’annualità di riferimento».