16 November, 2024
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La città di Carbonia concorre, insieme ad altri 43 Comuni, per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2021. Una candidatura avvalorata dalla presenza di numerosi siti archeologici di pregio. Uno di questi è indubbiamente il Nuraghe Sirai, una fortezza dove la civiltà sarda si incontra con quella fenicia in uno straordinario crocevia di tradizioni, culture e identità che si compenetrano e pervadono le une con le altre.

Su questo tema, domani, giovedì 23 gennaio, alle ore 17.30, al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Carla Perra, direttore scientifico dello scavo archeologico presso il complesso del Nuraghe Sirai e direttore del settore storico e archeologico dei Musei di Carbonia – SIMUC, presenterà il suo libro dal titolo “La fortezza sardo-fenicia del Nuraghe Sirai. Il ferro II Sardegna”, contenente una rassegna completa degli scavi eseguiti in oltre 15 anni di lavoro presso la fortezza fondata alla fine del VII secolo a.C. su un preesistente villaggio dell’età del Bronzo e ai piedi del Nuraghe vero e proprio.

La presentazione sarà l’occasione per parlare dell’ultima fase della civiltà nuragica, il Ferro II, datata tra il 730 e il 550 a. C. ca., e della sua interazione con la comunità fenicia stanziata nel Sulcis.

Il libro riveste una particolare importanza per la città di Carbonia, in quanto il concessionario degli scavi del Nuraghe Sirai è lo stesso comune di Carbonia.

Oltre alla descrizione stratigrafica e all’interpretazione di tutti gli edifici e gli isolati scavati (l’area della porta, le fortificazioni e il magazzino, l’area sacra e l’officina del vetro, l’officina delle pelli, ecc.), il volume propone l’edizione integrale della produzione ceramica (proveniente dagli strati di vita), per la quale viene proposto un nuovo modello di classificazione, ed inoltre un’analisi della tipologia insediativa, dell’architettura e del sistema territoriale nel quale l’insediamento si inserisce.

La monografia è arricchita dal contributo di altri studiosi: lo studio di Stefano Santocchini Gerg sui materiali ceramici importati, greci ed etruschi, lo studio di Valentina Ligas sugli strumenti litici rinvenuti nell’officina del vetro e in quella delle pelli e, infine, l’approfondimento sull’ambiente geologico di Mauro Villani, nel quale si individuano le aree di provenienza delle materie prime utilizzate nei cicli di produzione della fortezza.

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Venerdì 24 maggio, alle ore 18.00, presso la Grande Miniera di Serbariu di Carbonia (Sala Astarte), l’Amministrazione Comunale ed il Sistema Museo presenteranno il libro di Carla Perra “La fortezza sardo-fenicia del Nuraghe Sirai. Il Ferro II di Sardegna”.
Il volume è edito dal CNR – Istituto di studi sul Mediterraneo Antico, nell’ambito della collana di monografie “Collezione di Studi Fenici”. Il volume riveste una particolare importanza per la città di Carbonia, in quanto il concessionario degli scavi del Nuraghe Sirai è lo stesso comune di Carbonia, attraverso il Museo Archeologico Villa Sulcis, e l’autrice del libro, Carla Perra, è il direttore del settore archeologico del Si.Mu.C. (Sistema Museale di Carbonia) e degli scavi del Nuraghe Sirai.

Interverranno alla presentazione del libro: Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Sabrina Sabiu, assessore della Cultura; Maura Picciau, soprintendente SABAP; Sabrina Cisci, funzionaria SABAP; Massimo Botto, ISMA – CNR,; l’autrice Carla Perra con i co-autori.

A livello scientifico il libro rappresenta un primo punto fermo sulla documentazione e sull’interpretazione dell’ultima fase della civiltà nuragica (Ferro II: 730-550 a.C. ca.) e della sua integrazione con la comunità fenicia stanziata nel Sulcis. Proprio di questo particolare periodo, caratterizzato da una cultura materiale originale, la pubblicazione fornisce un vasto e dettagliato archivio. Il volume costituisce, infatti, una edizione completa degli scavi eseguiti in oltre 15 anni di lavoro presso la fortezza fondata alla fine del VII secolo a.C. su un preesistente villaggio dell’età del Bronzo e ai piedi del Nuraghe vero e proprio.

Oltre alla descrizione stratigrafica e alla interpretazione di tutti gli edifici e gli isolati scavati (l’area della porta, le fortificazioni e il magazzino, l’area sacra e l’officina del vetro, l’officina delle pelli ecc.), il volume propone l’edizione integrale della produzione ceramica (proveniente dagli strati di vita), per la quale viene proposto un nuovo modello di classificazione, ed inoltre un’analisi della tipologia insediativa, dell’architettura e del sistema territoriale nel quale l’insediamento si inserisce.

La monografia è arricchita dal contributo di altri studiosi: lo studio di Stefano Santocchini Gerg sui materiali ceramici importati, greci ed etruschi, lo studio di Valentina Ligas sugli strumenti litici rinvenuti nell’officina del vetro e in quella delle pelli e infine l’approfondimento sull’ambiente geologico di Mauro Villani, nel quale si individuano le aree di provenienza delle materie prime utilizzate nei cicli di produzione della fortezza.

Giovedì 26 marzo 2015, alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale di viale Arsia, si terrà un nuovo appuntamento con la rassegna “Carbonia studia”, dal titolo “Gli etruschi in viaggio, per mare e oltre la vita: dai commerci all’Aldilà…”.

Con la presentazione dei libri “Incontri Tirrenici. Le relazioni fra Etruschi, Sardi e Fenici in Sardegna (630-480 a. C)” e “Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l’Aldilà tra capolavori e realtà virtuale”, gli etruscologi Stefano Santocchini Gerg e Marco Minoja accompagneranno i presenti nel viaggio attraverso il mondo etrusco, affrontando anche la tappa finale, l’Aldilà. Il viaggio oltre la vita sarà raccontato attraverso la sua più esplicita narrazione: la pittura funeraria.

Biblioteca comunale Carbonia

Venerdì 16 maggio 2014, alle ore 18.00, presso i locali al piano terra della Biblioteca comunale in viale Arsia, si terrà la conferenza “La donna etrusca”, dedicata all’archeologia, inserita nel più ampio progetto “Carbonia Studia”.

Dopo aver affrontato, nel corso di un’altra conferenza, le relazioni tra Etruria e Sardegna, in questo incontro saranno approfonditi i “misteri etruschi” affrontando una delle questioni più avvincenti e dibattute: il ruolo della donna nella società etrusca. L’interrogativo è se la donna etrusca la donna fosse la “emancipata” del mondo antico?. Per rispondere saranno messi a confronto i miti antichi e le moderne credenze. Interverrà Stefano Santocchini Gerg, archeologo dell’Università di Bologna.