22 November, 2024
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«Oggi siamo qui per dare ufficialità alla partenza di un servizio essenziale che la Sardegna prima non aveva e che ora, già da qualche giorno, è a disposizione di quanti ne abbiano bisogno. L’elisoccorso è un enorme miglioramento nel diritto alla salute che diamo ai nostri cittadini e a quanti decidono di venire a visitare la nostra Regione. E gli oltre 60 interventi già fatti in questi primissimi giorni di attività dimostrano quanto fosse importante averlo e quanto funzioni bene.»

Cosi il presidente Francesco Pigliaru ha aperto il suo intervento, stamattina nell’hangar dell’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, alla cerimonia di inaugurazione del servizio di elisoccorso, nel corso della quale ha annunciato la partenza del servizio anche dall’aeroporto militare di Alghero dal prossimo 15 agosto. «Ci sono voluti anni per averlo – ha proseguito il presidente -, ma ora possiamo dire a buon diritto non solo di aver realizzato concretamente un punto centrale del nostro programma di legislatura, ma anche di poter toccare con mano gli effetti positivi di una riforma in cui abbiamo creduto, che abbiamo portato avanti con determinazione e che ora inizia a mostrare il valore dei singoli risultati nel disegno complessivo. Trasportare in pochi minuti le persone non in un luogo di assistenza generico ma esattamente dove si eroga la prestazione migliore, così come reso possibile dalla costruzione della rete sanitaria, significa dare risposte specifiche alla specifica urgenza. Questo è un pezzo importante della Sardegna che avevamo in mente quando abbiamo fatto la riforma», ha concluso Francesco Pigliaru, ringraziando quanti hanno collaborato al raggiungimento di questo importante obiettivo e sottolineando la collaborazione preziosa offerta dalla Regione Lombardia come esempio di regionalismo virtuoso.
Alla cerimonia sono intervenuti anche l’assessore della Sanità, Luigi Arru, il presidente del Consiglio Regionale, Gianfranco Ganau, i direttori generali dell’Areus e dell’Ats, Giorgio Lenzotti e Fulvio Moirano, il responsabile dell’Areu Lombardia, Alberto Zoli, il presidente del Soccorso Speleologico alpino nazionale Maurizio Dellantonio, il presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara e il vescovo della Diocesi di Olbia Tempio, monsignor Sebastiano Sanguinetti.
Il Servizio di Elisoccorso regionale, operativo dallo scorso primo luglio, è gestito dalla Airgreen, ditta che, il 22 febbraio 2018, si è aggiudicata la gara d’appalto bandita da ATS per un importo di quasi 58, milioni e mezzo di euro (8 milioni 315mila euro all’anno) e un ribasso d’asta del 12,4%. Ad oggi le basi attivate sono quelle di Cagliari Elmas (dove opera un Airbus h12) e Olbia; qui a partire dal 1° agosto il servizio sarà effettuato 24 ore su 24 grazie all’operatività di un elicottero Leonardo (attualmente il servizio è h12). Dal prossimo 15 agosto sarà attivata anche la base di Alghero Fertilia (Airbus, con operatività h12) a garanzia di una maggiore copertura su tutto il territorio regionale.Come funziona – Airgreen fornisce tre elicotteri HEMS (Helicopter Emergency Medical Service) insieme al personale tecnico e di volo dotato di adeguata esperienza. Il personale medico e infermieristico è stato selezionato dall’Areus (Azienda regionale emergenza urgenza della Sardegna) in collaborazione con l’Areu della Regione Lombardia. Come per tutto il sistema dell’emergenza l’attivazione dell’elisoccorso avviene attraverso le Centrali operative del 118 di Cagliari e Sassari, i tempi per la messa in moto dei mezzi sono quelli previsti dal capitolato di gara e cioè non oltre i cinque minuti dall’arrivo dell’allerta.

La squadra degli elisoccorritori – A bordo dei tre elicotteri operano un pilota (coadiunvato da un secondo pilota nelle ore notturne), un medico, un infermiere, un tecnico verricellista e un elisoccorritore del Soccorso Alpino e speleologico della Sardegna che collabora con il Servizio e che, nei mesi scorsi, ha contribuito alla formazione del personale con particolare attenzione alle modalità di intervento nei luoghi impervi. L’equipe di bordo è in grado di fornire l’assistenza medica e infermieristica necessaria durante il volo. Tutti gli elicotteri sono in grado di raggiungere l’intero territorio regionale sulla base delle necessità, così come è accaduto per gli interventi delle scorse settimane. I mezzi hanno infatti la stessa capacità operativa e possono sostituirsi a vicenda. Si tratta quindi di un valore aggiunto per il Servizio.

I numeri dei primi 15 giorni di attività – Sono 67 le attivazioni del servizio di Elisoccorso nel periodo tra il 1° e il 15 luglio 2018 dalle Centrali operative del 118 di Cagliari e Sassari. Di queste, 6 sono state annullate. 45 sono stati gli interventi primari, che prevedono cioè assistenza e l’eventuale trasferimento del paziente dal luogo in cui si è verificato l’evento acuto all’ospedale più idoneo. Gli interventi secondari (dall’ospedale di ricovero a quello in grado di offrire le cure idonee) sono stati invece 11.5 gli interventi complessivi in luoghi impervi. Le tempistiche, in condizioni standard, sono evidentemente più rapide rispetto all’attivazione del soccorso su gomma anche per quanto riguarda le zone con maggiori criticità orografiche. A titolo di esempio, nei primi giorni di attivazione del servizio si riportano i 16 minuti di volo per raggiungere, da Cagliari, Escalaplano; 20 minuti per Quirra e 29 per Sorgono e Carloforte.

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La Dinamo Banco di Sardegna è attivissima sul mercato in vista della prossima stagione. In poche ore la società sassarese ha annunciato prima l’ingaggio dell’ala statunitense Terran Petteway, poi il nuovo amministratore delegato Renato Nicolai.

Terran Petteway classe 1992, torna in Italia, dove aveva disputato la stagione 2016-17 a Pistoia, e ritrova coach Vincenzo Esposito come guida tecnica. La scorsa stagione Terran Petteway ha debuttato nelle file del Nanterre, nella Pro A francese, per poi passare a febbraio al Paok Salonicco: con la compagine greca ha chiuso al terzo posto dei playoff, con 11.2 punti, con il 59.2% da due e il 35.9% da tre, 3.1 rimbalzi e 1.3 assist di media a partita.

Ala polivalente, duttile e capace di variare in diversi spot sul rettangolo di gioco, Terran Petteway abbina buone qualità tecniche, a un fisico atletico, piedi rapidi e ottime doti di salto, il tutto accompagnato da un grande feeling con il canestro. Attaccante che sa entrare in ritmo dopo una giocata, capace di accendersi e andare in striscia con una lunga serie di canestri, Terran Petteway è un giocatore molto pericoloso oltre la linea dei 6,75: il suo tiro da lontano unisce un’ottima tecnica di tiro, un rilascio rapido e la capacità di mettere in piedi a posto velocemente. È capace di procurarsi vantaggio nell’uso dei blocchi e nel gioco senza palla, allo stesso tempo sa essere molto pericoloso anche in avvicinamento a canestro dove può colpire con un rapido palleggio, arresto e tiro oppure attaccando per chiudere al ferro; le sue doti fisiche lo rendono un giocatore produttivo e versatile anche in difesa.

Il presidente Stefano Sardara ha commentato con grande soddisfazione l’arrivo dell’Ad Renato Nicolai, classe 1963, bolognese, docente all’Università di Bologna, un lungo curriculum come dirigente sportivo.

«Siamo felici e orgogliosi di dare il benvenuto nella famiglia Dinamo a un professionista come Renato Nicolai – ha detto il n° 1 della Dinamo -, dirigente sportivo di altissimo livello che potrà coordinare a 360 gradi un’azienda come la Dinamo, che ormai è diventata una realtà composita. Sono sicuro che le qualità umane e manageriali del nuovo Ad saranno risorse fondamentali per la programmazione del cammino del nostro club, nel segno della crescita e dell’eccellenza.»
«Sono veramente onorato di entrare a far parte della Dinamo Banco di Sardegna – ha detto da parte sua il neo Ad biancoblu Renato Nicolai –, un club che in questi anni ha costruito con volontà e lungimiranza un serio progetto di strutturazione e crescita. Sono pronto e felice di poter mettere al servizio della società le mie competenze e la mia esperienza, con il proposito di dare il massimo contributo a una realtà consolidata del panorama cestistico italiano qual è Dinamo.»

L’ex dirigente di Torino ritroverà Federico Pasquini, con il quale aveva già collaborato ai tempi della Fortitudo Bologna dal 2007 al 2009 (Nicolai era segretario generale e Pasquini l’assistant coach); l’ex coach della Dinamo manterrà il mandato sull’area tecnica col ruolo di general manager.

E’ in dirittura d’arrivo anche la trattativa con Stefano Gentile che arriverebbe come primo cambio degli esterni Jamie Smith e Scott Bamforth. Sotto contratto c’è anche Jonathan Tavernari che però non dovrebbe far parte dei 12 giocatori della rotazione, potrebbe restare anche Marco Spissu che però partirebbe da terzo playmaker e piace a diversi Club di A e A2 (Pistoia su tutte, ma anche Brindisi e Fortitudo Bologna) e potrebbe partire in prestito solo in caso di estensione del contratto in scadenza nel 2019.

L’inserimento dell’amministratore delegato non è l’unica novità in casa Dinamo: in uno scambio sinergico di know-how e di figure con la Pasta Cellino Cagliari Dinamo Academy, con l’obiettivo di crescere e acquisire sempre maggiori competenze che possano diventare patrimonio del club, la prossima stagione Viola Frongia – già responsabile delle relazioni internazionali della Dinamo Banco di Sardegna – sarà general manager della squadra rossoblu. Scambio tra Sassari e Cagliari anche nello staff: Luca Rossini, lo scorso anno alla Cagliari Dinamo Academy, questa stagione sarà team manager della Dinamo mentre a Cagliari il suo ruolo sarà coperto da Emanuele Fara, negli ultimi due anni nello staff biancoblu.

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La Dinamo Banco di Sardegna è attivissima sul mercato dopo l’arrivo del nuovo coach Vincenzo Esposito e l’addio di Rok Stipcevic. Secondo quanto riporta “Spicchi d’arancia”, la società guidata dal presidente Stefano Sardara starebbe stringendo per chiudere l’accordo per Ousmane Diop, 18enne ala-centro senegalese con formazione italiana, che nelle ultime due stagioni ha giocato in A2 a Udine (6,6 punti e 4,1 rimbalzi di media a partita). Il giovane talento potrebbe essere acquistato a titolo definitivo dalla Virtus Feletto e sottoscrivere il primo contratto professionistico pluriennale con la Dinamo, che lo girerebbe verosimilmente in prestito (a Cagliari o per un altro anno in A2 alla GSA che ha un accordo in esclusiva per questo campionato).

Nel roster di Vincenzo Esposito, intanto – sempre secondo quanto riporta “Spicchi d’arancia” –, non sembra esserci spazio per Roberto Rullo, che potrebbe avere altre chances in A2. Al fianco del coach casertano, sembra possibile la nuova coppia di assistenti formata da Fabio Bongi, già con Vincenzo Esposito nelle ultime due stagioni a Pistoia, e Giorgio Gerosa, lasciando libero Paolo Citrini, che lavorava dal 2007 a Sassari.

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Questa mattina, nella Club House della Dinamo Banco di Sardegna, a Sassari, si è svolta la presentazione del nuovo coach biancoblu Vincenzo Esposito. A dare il benvenuto a “El Diablo” il presidente della Dinamo Stefano Sardara: «Credo che la sua storia da giocatore e la sua capacità di iniziare una carriera da allenatore in questi anni abbiano dimostrato chi abbiamo davanti – ha detto lasciando subito la parola al nuovo tecnico – non possiamo che essere onorati della sua presenza a Sassari e non vediamo l’ora di vederlo al lavoro».

«Fa piacere vedere tante persone e tanta attenzione per questa conferenza stampa – ha esordito coach Vincenzo Esposito – sono felice che ci sia entusiasmo, non solo per il mio arrivo ma anche per questa squadra, per questa società. Sono orgoglioso della possibilità che mi è stata offerta di allenare e rappresentare una società che ha fatto molto bene, che ha fatto storia. E’ un ruolo di grande responsabilità ma è una sfida che mi intriga tantissimo, non mi spaventa assolutamente, darò tutto sul campo e pretenderò lo stesso dai nostri giocatori.
A me interessa che sul campo si vedano fatti e non le parole, questo è uno dei primi messaggi che dovrò trasmettere ai giocatori. Lavorerò sulla squadra con poche parole e molti fatti, dai giocatori voglio che diano l’anima per la squadra, a prescindere dal talento, a prescindere dal fatto che si vinca o che si perda. Ognuno, italiano o straniero che sia, deve capire qual è il ruolo che gli viene chiesto all’interno del roster. Giocherà chi fa vincere la Dinamo Sassari e lo farà con la mia mentalità.»
«Il contratto di due anni dimostra che c’è una programmazione solida – ha aggiunto il nuovo coach biancoblu – elemento che dà la possibilità di lavorare seriamente e serenamente. Cercheremo di mettere insieme il roster migliore possibile, lottare su ogni partita e vincere il più possibile, con l’obiettivo di rimanere nella zona importante della classifica, costruendo tutto questo settimana dopo settimana, con pazienza e impegno. Abbiamo tutto il tempo per fare le cose con calma, senza pressione su aspettative a priori, dove saremo in grado di arrivare arrivare non lo possiamo sapere ora. La pressione deve solo servire da stimolo. Questo è quello che penso ed è anche stato il primo messaggio che mi ha trasmesso il presidente quando mi ha chiesto di venire qui.
In questo momento della mia carriera questa proposta di Sassari è il top, sono fortunato. Guardiamo al presente e al futuro, il passato non deve essere dimenticato ed è motivo di orgoglio, ma è passato. Chiaramente l’obiettivo è sempre quello di lavorare bene per cercare di fare il meglio possibile e ripetere, in termini di desiderio e impegno, quella stagione che ha fatto la storia. L’importante è non confondere l’entusiasmo con i paragoni, perché i paragoni possono diventare pressioni. Non dimentichiamo che poi in campo vanno i giocatori e lo staff, e lavorare sotto pressione non porta a dare il meglio.»
«Il lavoro che faremo in questa settimana è un lavoro di conoscenza – ha sottolineato ancora Vincenzo Esposito -, approfittando del fatto che un gruppo di giocatori è ancora qui. Ciò che faremo sulla squadra si vedrà, anche a seconda di ciò che offrirà il mercato: cerchiamo con serenità e senza stress di scegliere le persone giuste, le persone ancor prima che i giocatori, questa per me è la chiave: cercherò di prendere i giocatori migliori possibile per fare la stagione migliore possibile. Anche i giocatori che ci sono attualmente, tutti molto interessanti, saranno valutati sulla base di quello che faremo, se faremo le coppe e tante altre variabili. L’importante è che abbiamo giocatori che rispettino il ruolo che viene loro affidato e che rispettino la società.»
«Sulla composizione italiani/stranieri aspettiamo a fare tutte le valutazioni, vedendo cosa offre il mercato, l’eventuale partecipazione alle Coppe e la tipologia di squadra che vogliamo fare. Abbiamo le idee molto chiare – ha concluso Vincenzo Esposito -, sono molto contento di avere al mio fianco persone come il presidente e Federico Pasquini, che hanno davvero le idee chiare.»

(Photo credits Salvatore Madau)

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Vincenzo Esposito è il nuovo coach della Dinamo Banco di Sardegna. Ha firmato oggi il contratto che lo legherà alla Dinamo fino al 30 giugno 2020.

Icona del basket italiano, quarto marcatore di sempre e primo italiano ad aver segnato in Nba, “El Diablo” arriva sull’isola dopo un’esperienza di tre anni in Toscana, a Pistoia, dove è stato premiato come coach dell’anno nella stagione 2016/2017.

«Dopo tre anni ricchi di soddisfazioni a Pistoia, si apre un nuovo ciclo della mia carriera da allenatore e non potevo essere più felice della scelta fatta – commenta il neo coach biancoblu Vincenzo Esposito -. Sarò per sempre grato a Pistoia per avermi permesso di crescere professionalmente e sono onorato della chiamata del presidente Stefano Sardara per guidare una squadra come la Dinamo Banco di Sardegna. Sono carico di entusiasmo e felice, non vedo l’ora di iniziare questa avventura. Nei prossimi giorni arriverò a Sassari per iniziare a programmare con Federico Pasquini e gli altri collaboratori una stagione per noi importante. Sono pronto a dare tutto me stesso in questa stagione perché possa essere vincente e ricca di soddisfazioni per questi colori e questa città.»

Vincenzo Esposito. Fonte http://www.dinamobasket.com/

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Enzo Esposito pronto a firmare un biennale con la Dinamo, a Cagliari resta Riccardo Paolini. Le panchine delle due squadre sono ormai prossime alla definizione e Sassari e Cagliari (che poi sono la stessa famiglia).

La Dinamo ripartirà dalla prossima settimana gli allenamenti con Vincenzo Esposito a valutare il materiale umano a disposizione tra i giocatori sotto contratto. Il tecnico casertano ratificherà nel weekend il contratto biennale con il club del presidente Stefano Sardara e inizierà a lavorare in palestra da lunedì, agendo di concerto al confermato general manager Federico Pasquini per la costruzione del roster futuro sulla base dei contratti in essere e delle possibili integrazioni.

Da capire se si punterà sul 5+5 o sul 6+6 con la possibilità di optare per una squadra più snella se si deciderà di rinunciare alla ricerca di una wild card per la Champions League. Nella prima ipotesi il nuovo coach dovrà stabilire quali contratti italiani tra Jack Devecchi, Achille Polonara, Marco Spissu, Jonathan Tavernari, Lorenzo Bucarelli e Roberto Rullo faranno al caso dei suoi programmi, cercando poi playmaker, ala piccola e centro stranieri a supporto dei già confermati  (l’unico considerato tra gli stranieri del roster 2017-18 sembra Josh Bostic, in chiusura il rapporto con Rok Stipcevic). Vacante anche il posto di primo assistente che potrebbe essere affidato a Giorgio Gerosa, attuale responsabile del settore giovanile della Dinamo. In uscita invece Zare Markovski, destinato in un primo momento a un incarico da direttore tecnico, che non risulta gradito ad Enzo Esposito con cui i rapporti sono freddi dai tempi in cui l’italo-macedone venne esonerato a Caserta a favore dell’ex tecnico di Pistoia.

Cagliari e Riccardo Paolini hanno definito la prosecuzione del rapporto per la stagione 2018-19. In attesa di formalizzare un accordo comunque già stabilito a grandi linee, la Dinamo Lab vuole ripartire da Michele Ebeling (MVP) e dal tentativo di trattenere DeShawn Stephens che però sembra deciso ad attendere proposte da una prima lega europea. Le scelte del club saranno effettuate anche in funzione delle decisioni della casa madre Dinamo sugli italiani, a partire da Jonathan Tavernari, ma non escludendo neppure Lorenzo Bucarelli e Roberto Rullo che, tramite la nuova regola del tesseramento tecnico potrebbero muoversi da e per Sassari.

Fonte Spicchi d’arancia

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La Dinamo Banco di Sardegna sarebbe orientata su Vincenzo Esposito come guida tecnica per la stagione 2018-19. Il tecnico di Pistoia – che ha un contratto per la prossima stagione ma con escape a suo favore – sarebbe l’unico candidato nei programmi del presidente Stefano Sardara: le parti approfondiranno i contatti al termine della stagione, ma qualunque pista alternativa verrebbe valutata solo in caso di eventuale, ma al momento non probabile, fumata nera con Esposito.

La squadra, intanto, sotto la guida di Zare Markovski, prepara un’altra sfida fondamentale in chiave play-off. Domenica, alle 12.00, al PalaSerradimigni è in programma la partita con i campioni d’Italia dell’Umana Reyer Venezia, seconda in classifica con 40 punti, a due sole lunghezze dalla capolista solitaria EA7 Emporio Armani Milano. La Dinamo insegue la seconda vittoria consecutiva, dopo quella di Pistoia.

Il presidente della Dinamo Stefano Sardara.

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Il presidente Stefano Sardara.

Ancora una sconfitta al fotofinish, per la Dinamo, nel match casalingo con la Germani Basket Brescia, valido per la decima giornata della regular season del campionato LBA. E’ finita 76 a 80 (primo tempo 43 a 44, al termine di 40′ combattutissimi ed eqilibratissimi.

Nonostante la sconfitta, la Dinamo ha fornito importanti segnali di reazione, alla prima in panchina del nuovo coach Zare Markovski, chiamato dal presidente Stefano Sardara al posto del dimissionario Federico Pasquini, con una buona circolazione di palla e una grande aggressività per 35’, ma sulla sua strada ha trovato una squadra, la Germani dell’ex Brian Sacchetti, terza in classifica, che non le ha lasciato spazio, lottando dal 1° al 40° minuto di gioco.

Nella Dinamo quattro i giocatori finiti in doppia cifra. Il migliore è risultato un ritrovato Scott Bamforth, a referto con 13 punti  3/4 da due punti e 2 assist. Bene anche Darko Planinic a segno con 12 punti, 7 rimbalzi e 15 di valutazione. In doppia cifra anche Joshua Bostic (11 punti): poco sotto la doppia doppia Shawn Jones, uscito poi per 5 falli a referto con 8 punti e 9 rimbalzi. Buon secondo tempo per William Hatcher, autore di 8 punti nella terza frazione e 5 falli subiti. Top alla voce assist Rok Stipcevic: per lui 7 cioccolatini serviti ai compagni. Importante apporto dalla panchina di Jonathan Tavernari (8 punti, 1 su 2 da due punti, 2 su 6 da tre punti), e Marco Spissu (5 punti, 1 assist).

«Penso che quando ci hanno ridotto a giocare uno contro uno con Landry e Moss in post basso, saltando la nostra pressione esterna, abbiano costruito almeno 10 punti, che alla fine hanno fatto la differenza – ha commentato Zare Markovski -. Noi quella differenza nell’uno contro uno potevamo recuperarla soltanto con un gioco di squadra, in attacco, ma non siamo stati lucidi nelle letture delle loro difese su pick&roll, magari facendo un palleggio in più e  dando più tempo al loro lungo di recuperare. Per di più il pick&roll di Vitali ha creato ulteriore differenza, lui è stato sempre lucido a passare la palla e i lunghi a leggere i suoi passaggi. Alla lunga, nell’arco dei quaranta minuti, sono state queste differenze tecniche ad impedirci di portare a casa questi due punti molto importanti per proseguire il cammino verso i playoff. La squadra ha fatto quello che doveva fare, ovviamente con tutte le difficoltà oggettive che davanti a un’avversaria come questa si sono evidenziate. Questa settimana i ragazzi hanno lavorato benissimo, sapendo che tutti devono dare il loro contributo alla causa. Continueremo a lavorare – ha concluso il coach macedone – per cercare di capire quali sono le difficoltà oggettive e quali quelle che si possono curare.»
«Innanzitutto voglio ringraziare tutti perché come sardi, come sassaresi, mi avete fatto risentire a casa, è stato davvero speciale – ha detto l’ex Brian Sacchetti -. All’inizio ero molto emozionato, è stata una gara particolare dove ho rivisto tanti amici dentro e fuori dal campo. Sapevamo che sarebbe stata una partita con grandi insidie ma noi per tutto l’arco dei quaranta minuti. Poi, nel finale, punto a punto la nostra leggerezza mentale ha fatto sì che noi fossimo più lucidi e portassimo a casa i due punti. Sono fiero di questa vittoria di squadra, vogliamo continuare così. Chiaramente, per la Dinamo non è un momento facile, ha appena fatto un cambio di allenatore e chiaramente le cose non cambiano da un giorno all’altro. Mi auguro davvero che si possa riprendere – ha concluso Brian Sacchetti -, non è tutto perduto, ci sono ancora 5 partite e credo che non sia un’impresa impossibile.»

Dinamo Banco di Sardegna 76 – Leonessa Brescia 80

Parziali: 26 a 26; 17 a 18; 20 a 20; 13 a 16.

Progressivi: 26-26; 43 a 44; 63 a 64; 76 a 80.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Bostic 11, Bamforth 13, Planinic 12, Devecchi, Pierre, Jones 8, Stipcevic 7, Hatcher 8, Polonara 4, Picarelli, Tavernari 8. All. Zare Markovski.

Leonessa Brescia: Moore 6, Hunt 13, Mastellari 3, L.Vitali 11, Landry 13, Ortner 4, Fall, Traini, M.Vitali 19, Moss 10, Sacchetti 1. All. Andrea Diana.

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La presentazione di Zare Markovski.

Il presidente della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara, ha presentato questa mattina il coach che guiderà la squadra nel finale di stagione al posto del dimissionario Federico Pasquini: Zare Markovski. Per il tecnico macedone, 57 anni, è un ritorno sulla panchina della Dinamo, che ha già guidato, da giovane, dal 1991 al 1994. Nella sua lunga carriera ha allenato per diverse stagioni in Italia (a Reggio Emilia, Avellino, Bologna, Milano, Venezia, Caserta, Scafati, ma anche in diversi paesi (Jugoslavia, Svizzera, Francia, Turchia, Macedonia, Romania).

«Vorrei partire ringraziando Federico per il lavoro che ha fatto – ha esordito il presidente Stefano Sardara – perché ha fatto secondo me un gran lavoro sotto tanti punti di vista. Spesso dimentichiamo i momenti e i contesti in cui certe scelte sono state fatte: Federico è arrivato a Sassari come general manager e nel momento in cui governare la squadra era diventato  un grosso problema, tant’è vero che Calvani si era dimesso, con una classifica piuttosto complicata, lui ha preso in mano la squadra. Abbiamo raggiunto i playoff, siamo usciti al primo turno ma quello di Federico all’epoca fu un ottimo lavoro e per questo fu confermato per l’anno successivo, cioè la scorsa stagione, quando invece il lavoro fatto è stato ottimo. Abbiamo raggiunto la finale di Coppa Italia, siamo entrati nelle prime 8 di BCL e siamo arrivati ai playoff. Anche se poi la post season non è andata bene c’erano i presupposti per poter proseguire. Quest’anno purtroppo non è andata bene, la responsabilità è mia perché le scelte le ho fatte io e qualunque colpa deve ricadere esclusivamente su chi ha fatto scelte ma devo dire grazie a Federico, perché anche in questo contesto, nel momento in cui si è reso conto che una faccia nuova poteva risolvere un problema che – condivido – non è prettamente di natura tecnica, ha fatto un passo indietro. E questo lo fa solo chi ha a cuore una società, è Federico la ha a cuore.
Non aggiungo altro, non è il momento, ora bisogna pensare a portare la nave in porto, dobbiamo raggiungere i playoff e giocarci questa stagione che sono convinto possa ancora riservare delle ottime sorprese, perché io credo ancora nelle potenzialità della squadra: ieri l’ho incontrata, ho detto in maniera chiara quello che penso. Altre cose avrei voluto dire oggi ma credo che non sia il momento. Ora è invece il momento di ridare semplicemente il benvenuto, anzi il bentornato, a Zare, che la Dinamo ce l’ha tatuata sulla pelle. La telefonata per chiedergli di venire a Sassari è durata forse 30’ secondi – ha concluso Stefano Sardara -, ha subito accettato la sfida con entusiasmo.»

«Per quello che riguarda il passato e gli affetti, non posso che dire che la Dinamo rappresenta una bella pagina della mia carriera, della mia storia, riconoscendo il reciproco affetto che si è creato dall’inizio, da quando sono venuto qui giovanissimo con la mia famiglia – ha detto Zare Markovski –. Abbiamo creato una amicizia e un affetto di oltre 25 anni, è veramente un piacere rivivere tanti ricordi. Ora guardiamo al futuro, l’oggi domani sarà ieri, cerchiamo di dare il meglio oggi per cercare di dare ogni giorno di più, così che possa essere meglio anche il passato.
Parliamo della squadra, parliamo del momento: certamente quando esce un allenatore è un momento difficile e triste, condivido tutto ciò che ha detto il presidente riguardo al fatto che da quando Federico è arrivato a Sassari ha lasciato la propria impronta positiva, sotto tanti aspetti. Io adesso penso soltanto al domani, da questo momento il domani dura 5 settimane, bisogna ottenere il meglio di ciò che la squadra può dare e riportare la Dinamo in zona playoff. Non vedo l’ora di cominciare ad allenare e iniziare a dare il mio contributo a questa società nella quale sono nato e che fa parte della mia vita.»
«Il lavoro sarà certamente impegnativo, ieri ho seguito la conferenza stampa di Federico che è stata intellettualmente molto onesta. Ha detto che la pallacanestro è molto cambiata negli anni e che oggi i giocatori non sono più quelli di tanti anni fa, penso che questo lo vediamo anche nella quotidianità. A  Sassari abbiamo avuto prime scelte del draft e ora non le abbiamo, c’erano  giocatori molto più tecnici perché i ritmi permettevano a quelli tecnicamente bravi di esprimere il loro valore. Ora invece, dove tutto corre più in fretta, dove si gioca ogni tre giorni, dove non c’è neanche tempo per allenarsi, siamo molto più nelle mani dei giocatori e nelle loro caratteristiche, non soltanto tecniche ma caratteriali. Ho bisogno di lavorare con la squadra, conoscerla e impegnarci duro ogni giorno – ha concluso il nuovo coach della Dinamo -. Bisogna raccogliere più vittorie possibile, bisogna continuare a lavorare per questo campionato e arrivare ai playoff, questo è l’unico obiettivo che ora conta.»

Zare Markovski esordirà in panchina domenica 8 aprile, al PalaSerradimigni, a mezzogiorno, contro la Germani Basket Brescia, diretta concorrente nella corsa verso i playoff.

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Gianmarco Pozzecco è in pole per la panchina della Dinamo se Federico Pasquini dovesse tornare General manager a tempo pieno.

La società sassarese starebbe valutando questa ipotesi, qualora il patron Stefano Sardara dovesse optare per separare le funzioni di allenatore e general manager attualmente affidate in maniera congiunta a Federico Pasquini (sotto contratto fino al 2020 come dirigente).

Il tecnico, inattivo nel 2017/2018 dopo due stagioni al Cedevita Zagabria come assistente dell’ex compagno Veljko Mrsic, appena prima della Coppa Italia aveva avuto un contatto con Torino senza approfondimento, dopo la vittoria conquistata da Paolo Galbiati alla guida della Fiat. Gianmarco Pozzecco gode di grande stima da parte del presidente della Dinamo che lo avrebbe voluto a capo del progetto Dinamo Lab nell’estate 2017 ed aveva già pensato all’ex azzurro due estati fa, prima della conferma di Federico Pasquini, che aveva chiuso il 2015/2016 come interim coach.