23 November, 2024
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Il 151° reggimento fanteria “Sassari” s’è aggiudicato ieri il 10° Memorial di calcio “Silvio Olla”, il maresciallo capo dell’Esercito morto a 32 anni nell’attentato di Nassiriyah, in Iraq, il 12 novembre 2003. La squadra del 151° ha battuto in finale per 4 a 1 la rappresentativa di Sant’Antioco. Al terzo posto s’è classificato il Reggimento logistico “Sassari” che ha sconfitto la formazione mista del Comando Militare Esercito Sardegna – 1° Reggimento corazzato.

Prima del fischio d’inizio la banda musicale della Brigata “Sassari” ha intonato l’“Inno di Mameli” e “Dimonios”, il celebre inno dei “diavoli rossi”. Tutte le gare del Memorial, organizzato dal comune di Sant’Antioco in collaborazione con l’ASD Antiochense Calasetta, sono state disputate nello stadio comunale di Sant’Antioco.

Il Memorial è stato preceduto da un momento di raccoglimento e preghiera nella tomba del caduto, nel cimitero comunale, ai piedi della quale è stata deposta una corona d’alloro. La commemorazione, presieduta da don Giulio Corongiu, parroco della chiesa Nostra Signora di Bonaria, e concelebrata da don Marco Zara, cappellano militare del 151° Reggimento, ha visto la partecipazione dei familiari del sottufficiale, del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, del comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, generale Stefano Scanu, del comandante della Brigata “Sassari”, generale Stefano Messina, e del comandante del 151° Reggimento, colonnello Alessio Argese. Erano presenti, inoltre, gli amici antiochensi del militare caduto, sempre presenti all’ormai tradizionale appuntamento annuale.

Al termine della manifestazione sportiva sono stati premiati Giovanni Chighine (miglior portiere) e Davide Satta (miglior giocatore), entrambi effettivi al 151° Reggimento. In campo, oltre al 151°, al Reggimento logistico, alla squadra mista del Comando Militare Esercito Sardegna – 1° Reggimento corazzato e a una rappresentativa di Sant’Antioco, le squadre giovanili dell’Antiochense, dell’Antas Iglesias, del Carloforte e del Calcio Giba, che hanno disputato un ulteriore mini torneo nella categoria esordienti, vinto dalla squadra dell’Antiochense.

 

Si è svolta stamane, nel piazzale del Comando della caserma Salvatore Pisano, alla presenza del Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, Generale di Brigata Stefano Scanu, la cerimonia di avvicendamento al comando del 1° Reggimento Corazzato tra il Colonnello Luca Rollo cedente, ed il Colonnello Nicola Maria Giachelle, subentrante.

Alla cerimonia hanno presenziato le massime autorità militari, civili e religiose locali, i Gonfaloni dei comuni di Teulada, Sant’Anna Arresi, Carbonia, Santadi, Villaperuccio, Piscinas, Narcao, Giba, Masainas e Tratalias e le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma del territorio circostante.

La cerimonia ha avuto inizio con la resa degli onori allo Stendardo del 1° Reggimento Corazzato e la deposizione di una corona d’alloro sul carro “L” in ricordo dei Caduti accompagnata dalle note del Piave musicate dalla Banda della Brigata Sassari.

Dopo la lettura della preghiera del carrista, il Colonnello Luca Rollo ha tracciato un breve bilancio dei due anni trascorsi al vertice del 1° Reggimento Corazzato, durante il quale ha diretto molteplici attività di supporto a favore delle truppe in addestramento e in approntamento per le missioni nei principali teatri operativi esteri, «un lavoro complesso, difficile ed impegnativo ma svolto ogni giorno dal 1° Reggimento con grandissima generosità, professionalità ed intelligenza senza risparmio di energie» e, concludendo, «ringrazio tutto il personale militare e civile: sono orgoglioso di essere stato il vostro Comandante». 

A seguire il Generale Stefano Scanu ha evidenziato non solo la professionalità degli uomini e delle donne del 1° Reggimento Corazzato, ma soprattutto la passione e la dedizione al servizio messe in campo, che ne fanno un’unità peculiare nell’ambito dell’Esercito Italiano.

Il Colonnello Luca Rollo ha consegnato lo Stendardo del 1° Reggimento al Colonnello Nicola Maria Giachelle, proveniente dallo Stato Maggiore dell’Esercito, che diventa così il 35° comandante del 1° Reggimento Corazzato di Capo Teulada.

Nella giornata odierna è stata inoltre commemorata anche la ricorrenza dell’86° anniversario della costituzione del 1° Reggimento Fanteria Carrista avvenuta a Vercelli, il 15 settembre 1936.

 

Il 3° Reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” presso la Caserma “Salvatore Pisano” di Capo Teulada ha commemorato il 79° anniversario della “Battaglia di Natale” (Fronte russo 25 – 31 dicembre 1941).

Il 25 dicembre del 1941, il reggimento fu schierato a caposaldo di Petropawlowka, in Ucraina, dove per tre giorni resistette eroicamente sotto il fuoco di un nemico dieci volte numericamente superiore ed in condizioni ambientali proibitive, riuscendo a mantenere le posizioni e a contrattaccare, conquistando così nuovi capisaldi per rinforzare la linea difensiva.

Per l’occasione è intervenuto il professor Giorgio Pellegrini dell’Università di Cagliari che ha esposto i fatti d’arme del tempo.

La cerimonia, presieduta dal comandante del 3° reggimento bersaglieri, Colonnello Nazario Onofrio Ruscitto, ha visto la partecipazione del Comandante del Comando Militare Esercito “Sardegna”, il Generale di Brigata Stefano Scanu, il Vice-Comandante della Brigata Sassari, colonnello Giuseppe Levato e dei sindaci dei comuni di Sant’Anna Arresi, Anna Maria Teresa Diana, di Villaperuccio, Marcellino Piras e del vice sindaco di Carbonia, Michele Stivaletta,

che hanno assistito alla funzione religiosa in memoria dei caduti di tutte le guerre celebrata dal vescovo di Iglesias, Sua Eccellenza Giovanni Paolo Zedda e da don Pietro Piras.

I bersaglieri, come da tradizione, hanno dato prova della loro preparazione atletica con un saggio ginnico e con la presentazione delle attività operative del reggimento.

 

A seguire la fanfara “Goito” del 3° bersaglieri ha allietato i presenti con i canti e le musiche bersaglieresche e per l’occasione, l’ufficiale. dei bersaglieri in congedo Giovanni Zarola, che ha fatto parte della Fanfara “Goito” fra il 1995 ed il 1996 (già di stanza a Milano), ha donato una copia del Libro–Spartito, dal titolo “Il Maggiore”, dedicato al Maggiore Giuseppe La Rosa, Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria.

Con una Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, un Ordine Militare d’Italia, tre Medaglie d’Oro al Valor Militare, tre Medaglie d’Argento al Valor Militare, tre Medaglie di Bronzo al Valor Militare, una Medaglia di Bronzo al Merito Civile e una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito concesse alla sua bandiera di guerra, il 3° reggimento bersaglieri è l’unità più decorata delle Forze Armate Italiane.

 

 

Da oggi il Generale di Brigata Stefano Scanu è il nuovo Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna (CMESA), avvicendando al Comando del CMESA il Generale di Divisione Francesco Olla.
Nei due anni e mezzo trascorsi al vertice del Comando territoriale dell’isola, il Generale Francesco Olla, chiamato ad assumere un altro incarico presso lo Stato Maggiore dell’Esercito a Roma, oltre ad aver ampliato e consolidato i rapporti tra Esercito e autorità politiche, religiose e culturali della Sardegna, ha diretto molteplici importanti attività operative che lo hanno visto impegnato sia sul fronte sanitario – con la campagna “AD ADIUVANDUM” nell’attività di screening e vaccinazione contro il Covid-19, in qualità di Ufficiale Generale Coordinatore Regionale per il supporto fornito dalla Difesa alla Regione Autonoma della Sardegna, attraverso l’impiego di un hub mobile per le vaccinazioni di massa nelle isole minori e nelle aree isolate – sia in ambito operativo e addestrativo a favore del Dipartimento della Protezione Civile della Sardegna con l’esercitazione “BENTU ESTU” e “BENTU ESTU Series”.
Il Generale Stefano Scanu, originario di Cagliari, ha frequentato l’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Torino. Completato l’iter formativo ha avuto numerose esperienze di comando e di staff a livello nazionale e internazionale ed è stato addetto per la Difesa presso l’Ambasciata italiana nella Repubblica Popolare Cinese e Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito.

 

 

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Sabato 14 giugno, alle 19.00, presso il Teatro di Bacu Abis, è in programma il secondo appuntamento della quarta edizione della rassegna di teatro sociale e di comunità “Spazi di frontiera”, ideata e organizzata dalla compagnia La Cernita Teatro, in collaborazione con il comune di Carbonia, il Centro per la Cultura della Nonviolenza dell’ex #Provincia di Carbonia Iglesias, il #Consorzio Network etico territoriale, l’Isola Verde Società Cooperativa di Iglesias e la Dimensione Umana Cooperativa Sociale di Sant’Antioco.

La Rassegna nasce nel 2011 con l’obiettivo di valorizzare il Teatro di Bacu Abis come spazio di produzione teatrale e di ricerca aperto a tutti al fine di favorire una rete di relazioni tra la Scuola e la Comunità e tra diverse professionalità dell’ambito teatrale, culturale, formativo e socio-assistenziale (artisti, intellettuali, giornalisti, psicologi, pedagogisti ed educatori, operatori soci-sanitari, insegnanti).

A partire dalle ore 19.00, presso il Teatro di Bacu Abis, si terrà una serata dedicata alla ricerca teatrale per un Teatro Sociale di tutti e per tutti. La Cernita Teatro presenta “Pronti…chi parla?” Primo studio del laboratorio permamente di ricerca teatrale di Bacu Abis, diretto da Monica Porcedda. In scena gli allievi Cristina Alciator, Arianna Basciu, Pietro Carta, Maria Giulia Cirronis, Carla Galliu, Roberta Erras, Nicola Mannai, Assuntina Matta, Natalia Matzedda, Anna Rita Mei, Dario Mura, Marco Palomba, Irene Secchi, Donatella Virdis. Effetti sonori di Nicola Mannai.

A seguire il Gruppo Teatro Albeschida presenta Studio sul mito di Edipo” performance tratta dal Sogno di Edipo, aiuto regia Maura Grussu, drammaturgia e regia di Giampietro Orrù della Cooperativa Fueddu e Gestu. In scena Federico Tiddia, Stefano Scanu, Katia Scopa, Roberto Floris, Mirscha Ciccu, Giampaolo Mereu, Alessandro Falchi, Lilia Dettori, Angela Nocco, Margherita Salis, Isabella Lisci, Alessandra Demontis, Paoletta Pirosu, Alexia Farris. Audio e Luci di Mauro Scopa. Il Lavoro teatrale indaga sul mito di Edipo, un uomo alla ricerca di se stesso. Fin dalla nascita Edipo perché porta in sè la ”sciama” di colpe non ancora commesse, abbandonato perché “diverso”, confuso e alla ricerca di qualcosa che non conosce e che crede di ritrovare risolvendo gli enigmi della sfinge…e poi Edipo adulto e pronto a risolvere gli enigmi della sua vita, che trova il coraggio di partire e va. Edipo, l’uomo.