22 November, 2024
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Tra orgoglio e pregiudizio alla ricerca di integrazione e pari diritti. In occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, la FP CGIL del comparto regione Sardegna organizza per domani, 17 maggio, a partire dalle ore 16.30, in modalità videoconferenza, il convegno dal titolo “Tra orgoglio e pregiudizio alla ricerca di integrazione e pari diritti”. Il link per il collegamento è: https://us02web.zoom.us/j/88486969069 Interverranno: Sandro Gallittu, responsabile settore Nuovi Diritti CGIL, con una relazione dal titolo “Il sindacato e i diritti della persona” Luisa Puggioni, psicologa del lavoro, con una comunicazione su “Lavoro e discriminazioni: quali risvolti psicologici. Buone prassi per un welfare inclusivo nella PA” Aldo Aledda, già dirigente PA, discuterà de “Il terreno di coltura delle discriminazioni di genere. Come estirpare?”

E’ previsto un videomessaggio dell’on. Alessandro Zan, deputato e attivista LGBT, relatore del disegno di legge contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo. L’incontro sarà moderato da Michela Muroni, FP CGIL Sardegna Le conclusioni saranno a cura della Responsabile Politiche Internazionali e di Genere della CGIL, Susanna Camusso, già segretaria generale della CGIL.

Si concludono oggi, a Buggerru, le celebrazioni per ricordare le vicende e le vittime del primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la cooperativa “Piccola Parigi”, ed il patrocinio della #Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias.

Ieri sera, nella sala convegni dell’ex centrale elettrica, si è svolto un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Giacomo Mameli, direttore della rivista #SardiNews, con gli interventi dei docenti dell’#Università di Cagliari Francesco Atzeni e Gianfranco Bottazzi, del segretario regionale della CGIL Michele Carrus e del segretario nazionale della CGIL, Susanna Camusso, al quale si riferisce l’ampia documentazione fotografica. Alle 19.00, nei locali dell’ex centrale elettrica, si si è svolto lo spettacolo teatrale “La Cantata, 4 settembre 1904”, diretto da Gianluca Medas; alle 21.30, in piazza Morti di Buggerru, il concerto del gruppo “Gli Intreccio”.

Oggi, nei locali dell’ex centrale elettrica, a partire dalle 16.00, si svolgerà il dibattito “L’economia della cultura-Sviluppo integrato del territorio”, coordinato da Vito Fiori, giornalista dell’Unione Sarda, al quale parteciperanno: Silvano Farris, sindaco di Buggerru; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai, il #Fondo Ambiente Italiano; Giampiero Pinna, coordinatore della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario; Salvatore Cherchi, referente regionale per l’attuazione del del #Piano Sulcis; Cecilia Tasca, docente alla facoltà di studi umanistici dell’Università di Cagliari; Ilenia Cilloco, assessore della Cultura del comune di Villanovaforru; Guido Ferilli, direttore del #DEC-LAB, laboratorio di economia della cultura. Alle 21.30, sulla terrazza exBa, è previsto uno spettacolo teatrale della compagnia “L’effimero Meraviglioso”, intitolato “La piccola Parigi”, di Nino Nonnis, per la regia di Maria Assunta Calvisi.

Le celebrazioni del 4-5 settembre 2014 sono dedicate alla memoria dell’eccidio di Buggerru e alla comprensione dei fatti che, 110 anni fa, portarono alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia. Durante lo svolgimento delle manifestazioni si avrà modo di discutere delle dure condizioni di lavoro del mondo operaio nel periodo storico in cui si svolsero i fatti e ieri è stato presentato il concorso artistico letterario intitolato“Storie di Miniera”, patrocinato dalla CGIL-Sardegna e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo.
Il gruppo locale “Progetto drammaturgia condivisa” proporrà una ricostruzione scenica del tragico episodio in collaborazione col gruppo di animazione diretto dal professor Gianni Persico.
Nella giornata conclusiva, infine, verrà approfondito il tema dell’unione fra la cultura e l’economia del territorio, definendo le peculiarità che rappresentano un patrimonio di inclusione sociale e nuove opportunità produttive.
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«Il tempo delle parole è terminato il 17 febbraio, adesso siamo impegnati a costruire le basi per la ripresa e lo sviluppo della Sardegna.»

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha aperto così il suo intervento a Buggerru, ieri mattina, in occasione delle celebrazioni per commemorare l’eccidio avvenuto 110 anni fa, con la deposizione di una corona di fiori della Regione Sardegna alla memoria dei minatori uccisi in quella tragica giornata.

Francesco Pigliaru ha parlato nella piazza dedicata alle vittime dell’eccidio, davanti al segretario nazionale della CGIL, Susanna Camusso, a una folta delegazione degli operai di #Alcoa e di #Eurallumina e ad un folto pubblico. 
«Per il lavoro stiamo facendo tutto quello che si deve fare – ha detto il presidente della Regione -. L’occupazione la creano le imprese e noi, da parte nostra, lavoriamo per creare un ambiente favorevole alla loro nascita e al loro sviluppo, tagliando la burocrazia e semplificando la macchina regionale: stiamo procedendo esattamente così. La Sardegna ha bisogno di investimenti seri che arrivino dall’esterno e gli investitori, da parte loro, hanno bisogno di garanzie. Noi restituiamo alla Sardegna credibilità dopo questi anni di cattivo governo. La presidenza è sempre a quei tavoli, con la nostra presenza forniamo garanzie a importanti investitori esterni contro la cattiva burocrazia, che li farebbe scappare. Quella cattiva burocrazia di cui il porto di Buggerru è un emblema. Non è un discorso astratto, tutt’altro. È il modo che abbiamo utilizzato per far arrivare ad Olbia, per l’ex #San Raffaele, un miliardo e duecento milioni di investimenti esteri in una prospettiva di oltre un migliaio di posti di lavoro, è il modo che stiamo utilizzando per salvare i posti di lavoro di Alcoa, che se non fosse stato per la nostra iniziativa sarebbe stata una partita già persa.» 
«In una crisi come questa, oltre a quanto possono fare le imprese private, è necessario anche l’intervento pubblico – ha proseguito Francesco Pigliaru -. Il nostro impegno quotidiano è quello di creare spazio per gli investimenti, avendo il coraggio di fare delle scelte. La conquista delle nuove regole sul patto di stabilità, con la cancellazione dell’assurdo vincolo del limite di spesa, va in questa direzione. E una delle scelte riguarda gli investimenti sull’edilizia scolastica, che significano dare ai nostri ragazzi l’opportunità di frequentare scuole moderne e sicure, e nello stesso tempo creare lavoro per le imprese. Nelle prossime settimane affronteremo con le parti sociali il discorso sulla #Finanziaria 2015 – ha aggiunto -, per capire come intervenire al meglio, con investimenti e politiche di sostegno che garantiscano di far fronte alle emergenze sociali.»
«Con la presa in carico dei ragazzi che accedono al programma #Garanzia Giovani, lo studio delle soluzioni di formazione e della ricerca di opportunità professionali più adatte al profilo di ognuno, la concepiamo come un modello – ha concluso il presidente -. L’impegno è quello di mettere la Regione in grado di prendersi carico dei disoccupati di tutte le età, uno ad uno, seguendoli con percorsi individuali. Investire sulle persone significa dare pari opportunità a tutti, quelle stesse pari opportunità che vogliamo dare a tutti i territori.»

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Venerdì è in programma un nuovo vertice su Alcoa, al ministero dello Sviluppo economico, al quale parteciperà anche il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru. Potrebbe essere, nel caso di esito positivo, sul quale in ambienti sindacali c’è una moderata fiducia, l’ultimo incontro interlocutorio e quindi “quasi” decisivo per la soluzione della delicata vertenza legata alla cessione dello stabilimento da Alcoa ad altra multinazionale (interessata c’è la svizzera #Glencore), chiuso ormai da oltre due anni. L’annuncio del vertice lo ha dato Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, al termine dell’incontro svoltosi questa sera, dalle 19.45 alle 21.00, nel presidio dei lavoratori all’ingresso dello stabilimento di #Portovesme, al quale ha partecipato Susanna Camusso, segretario generale nazionale della CGIL, giunta in Sardegna per partecipare domani a #Buggerru, alla prima delle due giornate delle celebrazioni dei 110 anni dell’uccisione dei tre minatori nel corso del primo sciopero svoltosi in Italia, organizzate dalle segreterie confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata da Silvano Farris e la cooperativa “Piccola Parigi” ed il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex #Provincia di Carbonia Iglesias.
Susanna Camusso e’ stata accolta in un clima molto cordiale ma fin dai primi interventi dei lavoratori sono emerse la grande preoccupazione e, soprattutto, la tensione di chi non ha certezze per il proprio futuro e di chi vive un presente difficilissimo, come e’ il caso dei lavoratori degli appalti, molti dei quali non ricevono il sussidio della cassa integrazione da parecchi mesi.
Il segretario regionale Michele Carrus, Bruno Usai, Roberto Forresu, Marco Loi, Massimo Cara della Cisl, Pierpaolo Gai, hanno inquadrato la situazione di attesa vissuta dai lavoratori e sollecitato il segretario nazionale a porre nella vertenza tutto il peso politico in suo possesso, con la giusta pressione sul Governo affinché faccia per intero la sua parte in tempi brevi, considerato che ormai sono rimasti solo quattro mesi di tempo prima che i lavoratori vengano tutti licenziati.
Susanna Camusso ha sottolineato come la scelta di Alcoa di lasciare il Sulcis, l’Italia e l’intera Europa, non sia stata determinata da ragioni oggettive ma, piuttosto, da scelte aziendali che hanno orientato la produzione su altre regioni dove sono presenti condizioni più favorevoli per fare profitto. L’Italia – ha detto ancora Susanna Camusso – non può permettersi di perdere un altro pezzo del proprio sempre più precario tessuto produttivo, perché non ci sono alternative. Il leader della Cgil ha rimarcato come il Governo debba fare la sua parte, invitando il Premier Matteo Renzi a venire nel Sulcis per toccare con mano in prima persona lo stato delle cose. Il termine del 31 dicembre – ha aggiunto Susanna Camusso – non può e non deve essere ultimativo, perché se c’è in piedi la trattativa con un potenziale acquirente ed emerge la necessità di allungare questi tempi di qualche mese, il Governo deve farsene carico e fare i passi necessari a garantire il buon esito della stessa.
Susanna Camusso ha ribadito come il problema dei problemi sia il costo dell’energia, sulla soluzione del quale, come ha ricordato Bruno Usai, pare siano emerse novità importanti, ma una volta superato questo, ne restano altri, come la sistemazione delle infrastrutture, ad iniziare dal porto che va adeguato alle esigenze delle aziende che operano a Portovesme.
Per quel che riguarda i lavoratori degli appalti e gli ammortizzatori sociali, secondo il segretario della Cgil va modificato l’approccio al problema che deve assumere un carattere universale, cioè gli ammortizzatori sociali devono essere garantiti a tutti i lavoratori e non sono ad alcuni e non ad altri con scelte assolutamente discrezionali ed inaccettabili, perché a tutti i lavoratori deve essere riconosciuta la stessa dignità.
Al termine dell’incontro, l’annuncio del segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente sul vertice di venerdì a Roma, che ha aperto tra i lavoratori una nuova speranza sul buon esito della trattativa per il passaggio di proprietà ed il rilancio della produzione di alluminio primario.

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Domani sera Susanna Camusso, segretario nazionale della #CGIL, incontrerà i lavoratori #Alcoa nel presidio allestito nello stabilimento di #Portovesme. La leader sindacale arriva in Sardegna per partecipare alla prima giornata delle celebrazioni organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Buggerru e la cooperativa “Piccola Parigi”per ricordare le vicende legate al primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, nel quale vennero uccisi tre minatori. Al suo arrivo nell’Isola, tra le 19.30 e le 20.00, Susanna Camusso raggiungerà lo stabilimento Alcoa, dove i lavoratori manifestano ormai da quasi quattro mesi per rivendicare la vendita della fabbrica e quindi il rilancio della produzione di alluminio primario.

Le fotografie allegate sono riferite alla visita di Susanna Camusso a Carbonia, l’8 giugno 2011, in occasione dell’inaugurazione della sede della #Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, interamente ristrutturata.

 

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Giovedì 4 e venerdì 5 settembre sono in programma a Buggerru due giornate organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Silvano Farris, e la cooperativa “Piccola Parigi”, ed il patrocinio della #Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesiasper ricordare le vicende legate al primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, nel quale vennero uccisi tre minatori.

La prima giornata prevede, alle 9.00, la celebrazione della Messa in Piazza Morti di Buggerru 1904; alle 10.00 il raduno dei partecipanti e l’intervento musicale del gruppo “Gli Intreccio”; la commemorazione dell’eccidio, in Piazza delle Cernitrici, con il saluto dei rappresentanti sindacali regionali e nazionali e le conclusioni di Susanna Camusso, segretario generale della CGIL. Alle 16.00, nella sala convegni della ex centrale elettrica, si svolgerà un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Giacomo Mameli, direttore della rivista SardiNews, con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru; dei docenti dell’#Università di Cagliari Francesco Atzeni e Gianfranco Bottazzi, e della stessa Susanna Camusso.

Alle 19.00, nei locali dell’ex centrale elettrica, si svolgerà lo spettacolo teatrale “La Cantata, 4 settembre 1904”, diretto da Gianluca Medas; alle 21.30, in piazza Morti di Buggerru, il concerto del gruppo “Gli Intreccio”.
Venerdì 5, nei locali dell’ex centrale elettrica, a partire dalle 16.00, si svolgerà il dibattito “L’economia della cultura – Sviluppo integrato del territorio”, coordinato da Vito Fiori, giornalista dell’Unione Sarda, al quale parteciperanno: Silvano Farris, sindaco di Buggerru; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai, il #Fondo Ambiente Italiano; Giampiero Pinna, coordinatore della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario; Salvatore Cherchi, referente regionale per l’attuazione del del #Piano Sulcis; Cecilia Tasca, docente alla facoltà di studi umanistici dell’Università di Cagliari; Ilenia Cilloco, assessore della Cultura del comune di Villanovaforru; Guido Ferilli, direttore del #DEC-LAB, laboratorio di economia della cultura. Alle 21.30, sulla terrazza exBa, è previsto uno spettacolo teatrale della compagnia “L’effimero Meraviglioso”, intitolato “La piccola Parigi”, di Nino Nonnis, per la regia di Maria Assunta Calvisi.
Le celebrazioni del 4-5 settembre 2014 sono dedicate alla memoria dell’eccidio di Buggerru e alla comprensione dei fatti che, 110 anni fa, portarono alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia. Durante lo svolgimento delle manifestazioni si avrà modo di discutere delle dure condizioni di lavoro del mondo operaio nel periodo storico in cui si svolsero i fatti e verrà presentato il concorso artistico letterario intitolato “Storie di Miniera” patrocinato dalla CGIL-Sardegna e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo.
Il gruppo locale “Progetto drammaturgia condivisa” proporrà una ricostruzione scenica del tragico episodio in collaborazione col gruppo di animazione diretto dal professor Gianni Persico.
Nella giornata conclusiva, infine, verrà approfondito il tema dell’unione fra la cultura e l’economia del territorio, definendo le peculiarità che rappresentano un patrimonio di inclusione sociale e nuove opportunità produttive.