9 May, 2025
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Il festival Narcao Blues, organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione, si appresta a celebrare la sua trentacinquesima edizione, in programma dal 23 al 26 del prossimo luglio.
Diventato un appuntamento imperdibile per gli appassionati della “musica del diavolo” provenienti anche dalla penisola e dall’estero, nel corso degli anni Narcao Blues ha visto esibirsi in questo angolo di Sardegna grandi nomi della scena internazionale: Popa Chubby, Canned Heat, Michael Coleman, Mick Taylor, Eric Sardinas, John Mayall, Eric Burdon, Fabio Treves, Roberto Ciotti, Peter Green, Larry Carlton, James Cotton, Lucky Peterson, Luke Winslow-King, Billy Gibbons, Otis Taylor, James Senese, Jason Ricci, Martin Barre, Tommy Castro e molti altri.
Festival radicato nel territorio ma di caratura internazionale, anche quest’anno Narcao Blues porterà sul suo palco, come sempre allestito in piazza Europa, un cast di musicisti di alto livello; tengono banco gli americani Jimmie Vaughan, Walter Trout, Eric Steckel, Honey Island Swamp Band; serba ma di base negli USA è Ana Popovic, così come l’inglese Jon Cleary; da Lituania e Polonia arrivano invece i musicisti del gruppo Blues Fields, mentre giocheranno in casa i sardi Matteo Leone e Donato Cherchi, ovvero il duo Don Leone.
In programma due set per ogni serata, più la consueta “coda” nello spazio dopofestival in località Santa Croce. Una formula ben collaudata che da sempre unisce coerenza artistica e alta qualità musicale.
«Siamo molto felici di presentare la trentacinquesima edizione del Narcao Blues Festival, un traguardo importante che celebra non solo la longevità del nostro evento, ma soprattutto la sua storia, la sua identità e il legame con pubblico e territorio spiega Francesco Musa, presidente dell’associazione Progetto Evoluzione -. Per questa edizione abbiamo scelto, con la consueta direzione artistica di Gianni Melis – come leitmotiv proprio la presentazione di questi 35 anni di Blues. Lo abbiamo fatto guardando al nostro passato, riportando sul palco alcuni degli artisti internazionali che hanno già lasciato un segno indelebile nelle edizioni precedenti: Ana Popovic, Walter Trout, Jon Cleary e Eric Stekel. Accanto a questi graditi ritorni, realizziamo finalmente un desiderio che coltivavamo da tempo: ospitare Jimmie Vaughan insieme alla sua storica band, i Tilt-A-Whirl, una delle ultime leggende del blues. Tra le novità di questa edizione, avremo per la prima volta in Sardegna il sound degli Honey Island Swamp Band , una proposta fresca e coinvolgente che arricchisce ulteriormente un cartellone inconfondibile ricco di qualità. Continua anche la preziosa collaborazione con il Suwalki Blues Festival in Polonia, un gemellaggio musicale che si rinnova anno dopo anno attraverso uno scambio di artisti. Quest’anno sarà la band sarda King Howl a rappresentare il Narcao Blues sul palco polacco, mentre avremo il piacere di ospitare i Blues Fields , che apriranno la serata inaugurale qui da noi. Altro ritorno gradito è quello dei Don Leone. Nell’ottica di sostenere e promuovere la creatività dei musicisti sardi – sottolinea Francesco Musa – il festival produrrà infatti il loro nuovo disco. Un segnale concreto del nostro impegno verso la scena musicale locale, che vogliamo continuare a valorizzare anche attraverso azioni di questo tipo. Siamo molto felici della proposta artistica di quest’anno, che conferma con forza la vocazione internazionale del nostro festival e ci auguriamo possa essere festeggiata con una grande partecipazione da parte del pubblico, che da sempre è il cuore pulsante di questa manifestazione. Vi aspettiamo al Narcao Blues».
Organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao, il festival fa parte dell’ Italian Blues Union, l’associazione che riunione l’intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l’insegna dell’ European Blues Union.
Spetterà ai Blues Fields il compito di aprire ufficialmente la trentacinquesima edizione del festival, mercoledì 23 luglio, alle 21.30. Nato nel 2024, questo progetto di chitarra blues riunisce musicisti di grande esperienza provenienti da Lituania e Polonia. Alla guida del gruppo ci sono Aleksandr Belkin (chitarra, voce e armonica) e Bogdan Topolski (chitarra), due nomi di riferimento nel panorama blues internazionale, legati da una lunga collaborazione maturata attraverso anni di concerti, band e festival internazionali. Il loro sound affonda le radici nella tradizione del blues, arricchito da un’intensa energia elettrica e da una solida intesa musicale, frutto di esperienze condivise con artisti del calibro di Keb’ Mo’, Ian Siegal, Larry Garner, Buddy Whittington e molti altri. Completano la formazione Olegas Sochinas alla chitarra, Sergejus Sopelevas-Vysocki al basso e Vitalijus Katyšovas alla batteria. Un debutto che si preannuncia ad alto voltaggio e che darà il via al festival con una scarica di pura energia.
Alle 23.00, il palco di piazza Europa riabbraccerà Ana Popovic con la sua carica trascinante. Un ritorno molto atteso a Narcao per una delle regine indiscusse del blues contemporaneo. Nata a Belgrado, Ana è celebre per il suo stile inconfondibile, che fonde electric funk, slide guitar, jazz e soul groove in una miscela esplosiva che ha conquistato le platee di tutto il mondo. Dotata di una tecnica sopraffina e di un carisma magnetico scenico, è stata l’unica chitarrista donna a calcare i palchi dell’Experience Hendrix Tour (2014-2018), accanto a leggende come Buddy Guy e Kenny Wayne Shepherd. Più volte premiata, con album ai vertici delle classifiche Billboard – come Power (2023) – Ana Popovic è anche ambasciatrice di marchi storici come Fender e Jim Dunlop. Una vera forza della natura, inarrestabile, sempre in viaggio tra i grandi palchi del blues mondiale.
Giovedì 24 luglio, alle 21.30, sarà Eric Steckel ad accendere l’atmosfera della serata, con l’energia e la passione del suo blues infuocato. Classe 1990, considerato da molti l’astro nascente del blues rock, ha iniziato a esibirsi prestissimo, registrando (dal vivo) il suo primo album appena undicenne e diventando l’anno dopo il più giovane chitarrista ad aver affiancato i leggendari Bluesbreakers di John Mayall. Il suo stile fonde il suono graffiante dei grandi del passato con una potenza moderna e inconfondibile, portandolo a calcare i palchi di oltre venticinque Paesi in tutto il mondo. Album come Havana, Black Gold e Polyphonic Prayer hanno consolidato la sua reputazione di artista completo, capace di scrivere, suonare e infiammare la scena blues/rock internazionale. Un virtuoso con più di vent’anni di carriera e ancora tanto da dire.
Alle 23.00, il palco di Narcao Blues vibrerà del groove potente e travolgente di Jimmie Vaughan, leggenda vivente e icona indiscussa del Texas Blues. Fratello maggiore del compianto Stevie Ray Vaughan, Jimmie ha dedicato la sua intera carriera alla celebrazione del blues più autentico, diventando uno dei suoi più autorevoli ambasciatori. Fondatore degli storici Fabulous Thunderbirds, vincitore di quattro Grammy Awards e collaboratore di innumerevoli giganti del genere, Vaughan ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica. Dopo l’indimenticabile Family Style, inciso con Stevie Ray poco prima della sua scomparsa, ha intrapreso un percorso solista all’insegna della classe, dell’essenzialità e della fedeltà alla tradizione. Ad accompagnarlo, la sua fidata band The Tilt-A-Whirl , capace di unire energia e raffinatezza in un sound inconfondibile. A quasi sessant’anni dal suo esordio, Jimmie Vaughan resta una pietra miliare del blues mondiale. E la sua musica, più viva che mai, promette di far ballare l’intera piazza Europa.
La terza serata, venerdì 25 luglio, si aprirà (come sempre alle 21.30) con una reunion molto attesa: il duo Don Leone, formato da Donato Cherchi (voce e armonica) e Matteo Leone (chitarra e batteria), salirà sul palco per un’esibizione che promette di coinvolgere la platea di piazza Europa. Il loro suono, ruvido e diretto, è un incontro perfetto tra le radici profonde del Mississippi e la terra rossa della Sardegna, dando vita a un blues viscerale che non lascia indifferenti. Conosciuti per la loro straordinaria energia dal vivo, i Don Leone hanno conquistato il pubblico e la giuria vincendo l’Italian Blues Challenge nel 2017, per poi rappresentare l’Italia sia all’European Blues Challenge che all’International Blues Challenge. Ogni loro performance è un’esplosione di pathos, capace di immergere l’ascoltatore in un rituale sonoro che, pur rimanendo ancorato alla tradizione, ha un’anima ribelle e contemporanea. Un’esperienza unica, che mescola autenticità e innovazione.
Protagonista del secondo set della serata, Walter Trout, una vera leggenda del blues, salirà sul palco alle 23.00, pronto a incendiare la già calda atmosfera al ritmo della musica del diavolo. Classe 1951, attivo sin dal 1968, il chitarrista statunitense ha fatto parte di band storiche come i Canned Heat ei Bluesbreakers di John Mayall, per poi intraprendere una carriera solista di enorme successo a partire dal 1989. Considerato uno dei più grandi talenti della sei corde, è spesso accostato a giganti del calibro di Hendrix e Clapton. Votato come il sesto miglior chitarrista in un sondaggio della BBC, Trout è celebre per l’intensità delle sue performance, che trasmettono una sincerità emotiva unica, capace di toccare profondamente il pubblico. Il suo nuovo album, in uscita per Mascot/Provogue, segna il ritorno di un vero maestro del genere, in grande forma e pronto a regalare una performance imperdibile per tutti gli amanti del blues.
Il sipario sul festival calerà sabato 26 luglio con un doppio appuntamento da non mancare. Si comincia alle 21.30 con la Honey Island Swamp Band, formazione nata a San Francisco dopo l’uragano Katrina, ma profondamente legata alle radici musicali di New Orleans. Band tra le più originali del panorama roots contemporaneo, con il suo stile unico, definito “Bayou Americana”, mescola con maestria blues, soul, rock, country e funk, creando un cocktail irresistibile. Con cinque album pluripremiati, il gruppo guidato da Aaron Wilkinson (voce, chitarra, mandolino), con Lee Yankie (chitarra), Chris Spies (tastiere), Sam Price (basso) e Garland Paul (batteria) è una delle live band più coinvolgenti e cariche di energia. Ogni esibizione è un’esperienza che trasforma il palco in una festa sincopata e viscerale, dove il groove non lascia spazio a una pausa.
Come da tradizione, il festival si chiuderà alle 23.00 con set che farà ballare tutti sulle note di Jon Cleary & The Absolute Monster Gentlemen Quartet. Pianista e cantante britannico trapiantato a New Orleans, Jon Cleary è un autentico ambasciatore del funk e dell’R&B della Crescent City. Vincitore di un Grammy Award, ha collaborato con leggende come Dr. John, Bonnie Raitt e Taj Mahal, e ha inciso con maestri del calibro di Earl King e Snooks Eaglin. Con il suo ensemble all-star The Absolute Monster Gentlemen, arricchito da fiati e percussioni, Cleary ha dato vita al progetto The Bywater Sessions , un lavoro registrato interamente dal vivo nel cuore pulsante di New Orleans. La sua musica, intrisa di groove, soul e quel fascino irresistibile che caratterizza il sound della città, rappresenta il cuore e l’anima di una tradizione funk che affonda le radici nei leggendari locali come Tipitina’s e Maple Leaf Bar. Un set che si annuncia coinvolgente per un gran finale del trentacinquesimo Narcao Blues.
Biglietti e abbonamenti. Il biglietto per ciascuna serata costa 17 euro, l’ abbonamento per l’intero festival 40 euro. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita. I biglietti sono già disponibili su clappit.com e da lunedì 21 aprile su narcaoblues.com/tickets; prossimamente sul circuito Boxoffice Sardegna. Per informazioni, la segreteria del festival risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781 87 50 71.

Jon Cleary & the Absolute Monster Gentlemen in the Bywater

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Al via domani, mercoledì 18 luglio, la ventottesima edizione di Narcao Blues, quattro giorni che fino a sabato 21 luglio accoglieranno sul palcoscenico di piazza Europa alcuni tra i maggiori rappresentanti del genere di matrice afroamericana. Un’edizione che si presenta con una dedica al trecentesimo compleanno di New Orleans, principale città dello Stato della Louisiana, culla del blues e simbolo dell’incontro tra differenti culture, di burrascosi eventi storici, inondazioni, tempeste, nel segno di una costante capacità di rinascita e rinnovamento.

Il festival, come da tradizione, prevede due concerti per ognuna delle quattro serate, con il consueto assortimento di stili e di artisti internazionali e nazionali: gli statunitensi Watermelon Slim, Eric Bibb, Sari Schorr, la Supersonic Blues Machine con un ospite del calibro di Billy F. Gibbons (chitarra e voce dei ZZ Top), la James & Black R&B Band, la cantante e chitarrista serba Ana Popovic, la Band of Friends con il suo omaggio alla musica di Rory Gallagher, mentre è targato Italia il progetto Acadian Food and Strawberry Wine.

Organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao, il festival fa parte dell’Italian Blues Union, l’associazione che riunisce l’intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l’insegna dell’European Blues Union, di cui è rappresentante per l’Italia proprio il direttore artistico di Narcao Blues, Gianni Melis.

IL PROGRAMMA – Luci e amplificatori surriscalderanno il clima della piazza Europa mercoledì 18 luglio alle 21.30 con l’atteso concerto di apertura del festival che vedrà salire sul palco un musicista considerato tra i più importanti rappresentanti del blues nella sua forma più pura: l’armonicista e chitarrista Watermelon Slim, al secolo Bill Homans, è un reduce della guerra in Vietnam e figura che incarna perfettamente il prototipo del bluesman dall’anima ruvida e tormentata. La sua carriera musicale comincia negli anni Settanta quando incide un disco molto duro nei testi, ispirati alle sofferenze della guerra vissuta in prima persona e alle sue conseguenze. Dopo due decenni di silenzio e una vita lontana dalle luci della ribalta musicale, forma un gruppo con due professori di filosofia dell’Oklahoma University con i quali incide un Ep, prima di intraprendere un percorso da solista. Da allora la sua ascesa è divenuta inarrestabile e oggetto di numerosi riconoscimenti, e il suo blues acustico e minimale, impreziosito dalle aspre sonorità folk-rock del dobro suonato con lo slide, sono diventati la sua cifra stilistica e il suo personalissimo marchio di fabbrica.

Alle 22.30 salirà in cattedra la tanto attesa Supersonic Blues Machine con un ospite speciale come Billy F. Gibbons, chitarrista e voce dei leggendari ZZ Top. Dopo il successo dei due album “West of Flushing, South of Frisco”, del 2016, e “Californisoul”, dell’anno scorso, la formazione statunitense approda a Narcao per l’unica data in Sardegna del suo più ampio tour europeo. Il nucleo della band, formato dal bassista Fabrizio Grossi (ha lavorato con artisti come Steve Vai, Alice Cooper, Glenn Hughes, Dave Navarro, George Clinton, Slash e Paul Stanley, per ricordarne alcuni) e il batterista Kenny Aronoff (noto per le sue collaborazioni con John Fogerty, Paul McCartney, John Mellencamp, The Smashing Pumpkins e Chickenfoot, fra gli altri), accoglie in questa occasione i chitarristi Kris Barras (al posto del titolare Lance Lopez, impegnato nel tour a supporto del suo album solista) e Serge Simic, il tastierista Alex Alessandroni Jr, Francis Benitez e Andrea Grossi ai cori, e, appunto, Billy F. Gibbons, musicista dal look inconfondibile – lunga barba, occhiali da sole e un cappello sempre in testa – che ha partecipato in studio alla realizzazione (insieme a Robben Ford, Eric Gales, Walter Trout e Steve Lukather) dell’ultimo album dei Supersonic Blues Machine intitolato “Californisoul“.

Serata a tinte rosa, invece, quella di giovedì 19 luglio, intitolata per l’occasione Women’s Night: al centro dei riflettori nel primo set (ore 21.30) la cantante Sari Schorr, salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York in un battito di ciglia. Interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs), l’artista nativa della Grande Mela deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l’ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, nel 2016 arriva finalmente il suo debutto da solista con il disco “A Force Of Nature”, registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. Definibile come heavy blues, il sound di Sari accosta brani originali, suonati con grinta ed energia, a brillanti interpretazioni in chiave blues-rock di alcuni classici del genere. Ad affiancare Sari Schorr sul palcoscenico ci saranno Ash Wilson alla chitarra, Paul Jobson alle tastiere, Mat Beable al basso e Andrew Treacy alla batteria.

Un’ora più tardi sul palcoscenico di piazza Europa salirà la fulgida stella del firmamento blues internazionale, la cantante e chitarrista Ana Popovic che dalla Serbia è stata capace di inoltrarsi nelle polverose e aride strade della musica del diavolo, conquistando con merito un posto importante nella scena musicale di matrice afroamericana. Introdotta al blues dal padre in adolescenza, l’artista originaria di Belgrado è salita alla ribalta in Europa dal 1995 al ’98 con gli Hush, band della quale è stata fondatrice, che nel giro di qualche anno l’ha catapultata in tutti i più importanti festival europei e con la quale ha realizzato l’album “Hometown”. In quello stesso 1998, la Popovic si trasferisce in Olanda dove approfondisce lo studio della chitarra, fondando la sua band, punto di partenza di una grande, progressiva ascesa. Nel 2000 figura con Eric Burdon, Taj Mahal, Eric Gales e tanti altri nell’album tributo a Jimi Hendrix “Blue Haze”, con la cover di “Button Belly Window“, e un anno dopo arriva “Hush” che segna il suo debutto discografico da solista sotto la storica etichetta della Ruf Records. Il suo ultimo album, “Trilogy”, è stato pubblicato nel 2016 per la artisteXclusive Records. Ad accompagnare Ana Popovic in questa sua tappa in terra sarda ci saranno Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e cori.

Venerdì 20 luglio la penultima giornata del festival sarà interamente dedicata alle celebrazioni per i trecento anni dalla fondazione di New Orleans. Happy Birthday New Orleans è il titolo della serata che vedrà esibirsi alle 21.30 sul palco centrale di piazza Europa il progetto Acadian Food and Strawberry Wine del cantante e polistrumentista Mario Insenga, nato con l’intento di rendere un personalissimo omaggio alla musica di New Orleans, fondendo il blues sanguigno e agricolo dei Blue Stuff con la musica da Medicine Show della Dr. Sunflower Jug Band. D’altro canto, The Crescent City (così viene chiamata New Orleans) è sempre stata un fenomenale miscuglio di lingue, culture, colori, sapori e razze, che in musica si è tradotto in qualcosa di grandioso, tipico ed esclusivo, riconoscibilissimo fin dalle prime note di artisti quali Professor Longhair, Dr. John, Allen Toussaint, Fats Domino, The Neville Brothers, The Meters o Irma Thomas. Acadian Food and Strawberry Wine spazia tra blues, jazz, funk, rhumba-boogie e second line delle marching band. Alcuni dei brani proposti sono frutto di una ricerca accurata, tesa a riscoprire tesori nascosti o rimasti troppo a lungo in ombra, in un oblio di sicuro immeritato, ma vi sono anche classici che ben conosce chiunque ami la musica della città della Louisiana, per un viaggio nella sua maestosità musicale. Saliranno sul palco insieme a Mario Insenga (voce, batteria, percussioni, jug e kazoo), Emilio Quaglieri (chitarra, dobro, cori), Sandro Vernacchia (chitarra, dobro, cori), Renato Federico(pianoforte) e Francesco Miele (contrabbasso, basso elettrico e cori).

Alle 22.30 un gradito ritorno per Narcao Blues: in scena per l’ultimo set il cantautore blues-folk statunitense Eric Bibb, vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco “Ma-Moo Tones“, piazzatosi tra i migliori dieci dischi dell’anno per il mensile d’informazione rock Buscadero. La carriera di Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti tra i quali è doveroso ricordare una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin da tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco del Narcao Blues si esibirà coadiuvato da Staffan Astner, chitarrista di grande talento già presente nei Live di Bibb di Migrant Blues, e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

L’ultima giornata del festival, come consuetudine, sarà una grande festa, momento al quale sono abituati i frequentatori della manifestazione, sempre pronti ad abbandonare la propria poltroncina o il proprio posto in tribuna per accorrere sotto il palco e ballare, come da tradizione. Sabato 21 luglio ad aprire le danze nella serata intitolata Fiesta, ci penserà alle 21.30 la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere. Il trio è composto dal bassista Gerry McAvoy che ha suonato con Gallagher per vent’anni, da Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e dall’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, “il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito”. La Band of Friends presenterà anche il suo recente “Repeat After Me”, un album di canzoni interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritta da Frankie Miller (ma eseguita da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 79). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher e Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

Alle 22.30 massima potenza agli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Giunti per la prima volta in Europa dal Texas al Porretta Soul Festival nel 2010, hanno inciso due anni dopo l’album di debutto, “Dirt for the Flowers”, e nel 2015 hanno pubblicato l’album in studio “How Long is Now” per la Brixton Records. Nella loro musica sono ben presenti i suoni del sud degli States, del R&B, dei Juke Joint. Un anno fa a luglio è uscito il loro nuovo album, “This Time“, seguito da un importante tour in tutta Europa. ConDimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band arriva per la prima volta sul palco del Narcao Blues per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

DOPOCONCERTO – Come da tradizione, nei giorni del festival, dopo l’ultimo concerto nella piazza Europa, gli appuntamenti musicali del dopofestival continueranno presso l’agriturismo in Località Santa Croce. Mercoledì 18 luglio tingerà la prima nottata di note blues la Vince “Daddy” Butterfly Band. L’indomani (giovedì 19 luglio) si esibirà nuovamente uno dei protagonisti della prima serata del festival nella piazza Europa, Watermelon Slim in versione one man band. Venerdì 20 luglio per la prima volta al NarcaoBlues arriva il bluesman di Orani Andrea Cubeddu, mentre sabato 21 chiude la serie la cantante statunitense Lakeetra Knowles accompagnata dalla sua band.

IL FESTIVAL – Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l’anno prima con l’obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani. Oltre al festival vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South In Blues alla Gospel Explosion (rassegna itinerante che si tiene a dicembre, quest’anno alla sua sedicesima edizione), e poi seminari e conferenze per le scuole: iniziative che dimostrano come l’attività dell’associazione culturale Progetto Evoluzione e del proprio staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno. Di recente il Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell’Italian Blues Union, l’unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale. L’associazione fa capo alla più estesa European Blues Union, realtà che riunisce al suo interno ben ventitré nazioni.

BIGLIETTI E ABBONAMENTI – I biglietti interi per le serate di giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 luglio costano 12 euro, 10 i ridotti, 30 euro l’abbonamento per le tre serate; 27 euro è invece il prezzo per la sola serata del 18, con il concerto dei Supersonic Blues Machine feat. Billy F. Gibbons. A tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita.

Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online e nei punti vendita dei circuiti Ticket Now e Box Office.

Per informazioni, l’associazione culturale Progetto Evoluzione risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781875071.

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E’ stato presentato ieri, nella sede della Fondazione di Sardegna, a Cagliari, il programma del XXVIII festival Narcao Blues. Dal 18 al 21 luglio un appuntamento immancabile nell’estate musicale isolana, che già nella sua intestazione rimarca l’inscindibile legame con il paese in cui è nato nel 1989, Narcao, nel cuore del Sulcis, a sedici chilometri circa da Carbonia e a una sessantina da Cagliari, e dove ha sede l’associazione culturale Progetto Evoluzione che lo organizza e promuove. Un’edizione che si presenta con una dedica al trecentesimo compleanno di New Orleans, tra le città simbolo della musica afroamericana.

Due set per ognuna delle quattro serate, con il consueto assortimento di stili e di artisti internazionali e nazionali: ancora una volta Narcao Blues declina la formula ben rodata in ventisette edizioni allestendo un cartellone all’insegna della coerenza e della qualità delle proposte. Sul palco montato nel tradizionale spazio di piazza Europa, sono dunque attesi gli statunitensi Watermelon Slim, Eric Bibb, Sari Schorr, la Supersonic Blues Machine con un ospite del calibro di Billy F. Gibbons (chitarra e voce dei ZZ Top), la James & Black R&B Band, la cantante e chitarrista serba Ana Popovic, la Band of Friends con il suo omaggio alla musica di Rory Gallagher, mentre sono targati Italia il progetto Acadian Food and Strawberry Wine e il Bayou Moonshiners Collective, formazione, quest’ultima, protagonista di un’anteprima del festival in programma domenica 1 luglio a Sennori, in provincia di Sassari.

Organizzato dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao, il festival fa parte dell’Italian Blues Union, l’associazione che riunisce l’intero mondo del blues nazionale e si riconosce sotto l’insegna dell’European Blues Union, di cui è rappresentante per l’Italia proprio il direttore artistico di Narcao Blues, Gianni Melis.

Il festival Narcao Blues vivrà la sua anteprima nella giornata di domenica 1 luglio a Sennori, comune del nord Sardegna, in provincia di Sassari e distante circa dieci chilometri dal capoluogo, con il Bayou Moonshiners Collective. Un gradito ritorno in terra isolana per il duo composto dal pianista Max Lazzarin e dalla cantante Stephanie Ghizzoni che si esibiranno, per l’occasione, in formazione allargata – con Giacomo Scanavini al trombone, Alessandro Arcuri al basso e Corrado Battorti alla batteria – nella suggestiva cornice della ex cava di tufo di Sennori. Rappresentanti dell’Italia alle finali dell’European Blues Union, contest del quale fanno parte ben 23 nazioni, ottenendo un successo ben al di là di qualsiasi più rosea aspettativa, i Bayou Moonshiners, celebreranno degnamente il trecentesimo anniversario della fondazione di New Orleans con un repertorio che spazia tra il funky New Orleans, soul e traditional. Il concerto, con inizio alle 21.30, si colloca all’interno di Habitat in Blues – Arte in Strada Coast to Coast, evento che inaugura il progetto Cavart-Extrazioni Culturali promosso dal Comune di Sennori e affidato alla cooperativa Theatre en vol. Dalle ore 19.00 il pubblico potrà immergersi negli Habitat Immaginari e le Installazioni realizzate dal Theatre en vol, bevendo un aperitivo accompagnato da assaggi di prodotti locali e fare correre l’immaginazione con le Videoproiezioni Paesaggi in Blues a cura del Theatre en vol.

Luci e amplificatori inizieranno a surriscaldare il clima della piazza Europa di Narcao mercoledì 18 luglio alle 21.30 con l’atteso concerto di apertura della ventottesima edizione del festival che vedrà salire sul palco l’armonicista e chitarrista Watermelon Slim. Ogni anno, come consuetudine, le serate del festival Narcao Blues vengono battezzate con un titolo che ne riassume i contenuti e le scelte: Special Opening è quello che vedrà tenere a battesimo la manifestazione da un musicista unanimemente considerato tra i più importanti rappresentanti del blues nella sua forma più pura nel panorama internazionale. Watermelon Slim, al secolo Bill Homans, è un reduce della guerra in Vietnam e figura che incarna perfettamente il prototipo del bluesman dall’anima ruvida e tormentata. La sua carriera musicale comincia negli anni ’70 quando incide un disco molto duro nei testi, ispirati alle sofferenze della guerra vissuta in prima persona e alle sue conseguenze. Dopo due decenni di silenzio e una vita lontana dalle luci della ribalta musicale, forma un gruppo con due professori di filosofia dell’Oklahoma University con i quali incide un Ep, prima di rafforzare la decisione di intraprendere un percorso da solista. Da allora la sua ascesa è divenuta inarrestabile e oggetto di numerosi riconoscimenti, e il suo blues acustico e minimale, impreziosito dalle aspre sonorità folk-rock del dobro suonato con lo slide, sono diventati la sua cifra stilistica e personalissimo marchio di fabbrica.

Alle 22:30 salirà in cattedra la tanto attesa  Supersonic Blues Machine, progetto ideato dal chitarrista statunitense Lance Lopez, che per l’occasione ospiterà un musicista del calibro di Billy F. Gibbons, chitarrista e voce dei leggendari ZZ Top. Dopo il successo dei due album “West of Flushing, South of Frisco”, del 2016, e “Californisoul”, dell’anno scorso, la formazione approderà a Narcao per l’unica data in Sardegna del suo più ampio tour europeo. Il nucleo della band statunitense, formato dal bassista Fabrizio Grossi (ha lavorato con artisti come Steve Vai, Alice Cooper, Glenn Hughes, Dave Navarro, George Clinton, Slash e Paul Stanley, per ricordarne alcuni) e il batterista Kenny Aronoff (noto per le sue collaborazioni con John Fogerty, Paul McCartney, John Mellencamp, The Smashing Pumpkins e Chickenfoot, fra gli altri), accoglierà in questa occasione i chitarristi Kris Barras e Serge Simic, il tastierista Alex Alessandroni Jr, Francis Benitez e Andrea Grossi ai cori, e, appunto, Billy F. Gibbons, musicista dal look inconfondibile – lunga barba, occhiali da sole e un cappello sempre in testa – che ha partecipato in studio alla realizzazione (insieme a Robben Ford, Eric Gales, Walter Trout e Steve Lukather) dell’ultimo album dei Supersonic Blues Machine intitolato “Californisoul”

Si tingerà di rosa, invece, la serata di giovedì 19 luglio, intitolata per l’occasione Women’s Night: ad aprire il primo set, con inizio previsto per le ore 21.30, ci penserà la cantante Sari Schorr, salita di recente alla ribalta nel panorama blues internazionale, ma già promossa a pieni voti e inserita nella Blues Hall of Fame di New York in un battito di ciglia. L’artista nativa della Grande Mela è interprete grintosa (la critica la accosta a Beth Hart e Dana Fuchs) e deve parte della sua fortuna al produttore del british blues Mike Vernon, che l’ha scoperta nei concerti che facevano da contorno alla consegna dei premi alla Blues Challenge di Memphis nel 2015. Dopo anni di gavetta passati a suonare tra le fila di Popa Chubby e Joe Louis Walker, nel 2016 arriva finalmente il suo debutto da solista con il disco “A Force Of Nature”, registrato a Siviglia sotto la supervisione dello stesso Vernon e con ospiti del calibro di Walter Trout e Innes Siboun, chitarrista di Robert Plant. Definibile come heavy blues, il sound di Sari accosta brani originali, suonati con grinta ed energia, a brillanti interpretazioni in chiave blues-rock di alcuni classici del genere. Ad affiancare Sari Schorr sul palcoscenico ci saranno Ash Wilson alla chitarra, Paul Jobson alle tastiere, Mat Beable al basso e Andrew Treacy alla batteria.   

Un’ora più tardi (alle 22.30) sul palcoscenico di piazza Europa salirà la fulgida stella del firmamento blues internazionale, la cantante e chitarrista Ana Popovic che dalla Serbia è stata capace di inoltrarsi nelle polverose e aride strade della musica del diavolo, conquistando con merito un posto importante nella scena musicale di matrice afroamericana. Introdotta al blues dal padre in adolescenza, l’artista originaria di Belgrado è salita alla ribalta in Europa dal 1995 al ’98 con gli Hush, band della quale è stata fondatrice, che nel giro di qualche anno l’ha catapultata in tutti i più importanti festival europei e con la quale ha realizzato l’album “Hometown”. In quello stesso 1998, Ana Popovic si trasferisce in Olanda dove approfondisce lo studio della chitarra, fondando la sua band, punto di partenza di una grande, progressiva ascesa. Nel 2000 figura con Eric Burdon, Taj Mahal, Eric Gales e tanti altri nell’album tributo a Jimi Hendrix “Blue Haze”, con la cover di “Button Belly Window”, e un anno dopo arriva “Hush” che segna il suo debutto discografico da solista sotto la storica etichetta della Ruf Records. Il suo ultimo album, “Trilogy”, è stato pubblicato nel 2016 per la artisteXclusive Records. Ad accompagnare Ana Popovic in questa sua tappa interra sarda ci saranno Michele Papadia alle tastiere e cori, Ronald Jonker al basso e cori e Stephane Avellaneda alla batteria e cori.

Venerdì 20 luglio la penultima giornata del festival sarà interamente dedicata alle celebrazioni per i trecento anni dalla fondazione di New Orleans. Happy Birthday New Orleans è il titolo della serata che vedrà esibirsi alle 21.30 sul palco centrale di piazza Europa il progetto Acadian Food and Strawberry Wine del cantante e polistrumentista Mario Insenga, nato con l’intento di rendere un personalissimo omaggio alla musica di New Orleans, fondendo il blues sanguigno e agricolo dei Blue Stuff con la musica da Medicine Show della Dr. Sunflower Jug Band. D’altro canto, The Crescent City (così viene chiamata New Orleans) è sempre stata un fenomenale miscuglio di lingue, culture, colori, sapori e razze, che in musica si è tradotto in qualcosa di grandioso, tipico ed esclusivo, riconoscibilissimo fin dalle prime note di artisti quali Professor Longhair, Dr. John, Allen Toussaint, Fats Domino, The Neville Brothers, The Meters o Irma Thomas. Acadian Food and Strawberry Wine spazia tra blues, jazz, funk, rhumba-boogie e second line delle marching band. Alcuni dei brani proposti sono frutto di una ricerca accurata, tesa a riscoprire tesori nascosti o rimasti troppo a lungo in ombra, in un oblio di sicuro immeritato, ma vi sono anche classici che ben conosce chiunque ami la musica della città della Louisiana, per un viaggio nella sua maestosità musicale. Saliranno sul palco insieme a Mario Insenga (voce, batteria, percussioni, jug e kazoo), Emilio Quaglieri (chitarra, dobro, cori), Sandro Vernacchia (chitarra, dobro, cori), Renato Federico (pianoforte) e Francesco Miele (contrabbasso, basso elettrico e cori).

Alle 22.30 un gradito ritorno per Narcao Blues: in scena per l’ultimo set il cantautore blues-folk statunitense Eric Bibb, vecchia conoscenza del festival dove ha avuto modo di conoscere e confrontarsi con il bluesman sardo Francesco Piu, del quale è stato produttore nel 2012 con il disco “Ma-Moo Tones”, piazzatosi tra i migliori dieci dischi dell’anno per il mensile d’informazione rock Buscadero. La carriera di Bibb è costellata da una corposa produzione discografica in studio, sia come solista che come guest appearance in lavori di altri artisti, e da numerosi riconoscimenti tra i quali è doveroso ricordare una nomination ai prestigiosi Grammy Awards. Cresciuto in una famiglia di artisti, il bluesman newyorkese viene influenzato fin da tenera età dal mantra di Bob Dylan del Keep it simple: suonare semplice, senza fronzoli, badando alla sostanza. Sul palco del Narcao Blues si esibirà coadiuvato da Staffan Astner, chitarrista di grande talento già presente nei Live di Bibb di Migrant Blues, e che ha lavorato, tra gli altri, con Ray Charles.

L’ultima giornata del festival, come consuetudine, sarà una grande festa, momento al quale sono abituati i frequentatori della manifestazione, sempre pronti ad abbandonare la propria poltroncina o il proprio posto in tribuna per accorrere sotto il palco e ballare, come da tradizione. Sabato 21 luglio ad aprire le danze nella serata intitolata Fiesta, ci penserà alle 21.30 la Band of Friends, formazione che celebra la musica di Rory Gallagher (scomparso a soli 47 anni, nel 1995), il più grande bluesman che l’Irlanda abbia mai conosciuto, e tra i maggiori di sempre nella storia del genere. Il trio è composto dal bassista Gerry McAvoy che ha suonato con Gallagher per vent’anni, da Ted McKenna che ne è stato il batterista dal 1978 al 1981, e dall’olandese Marcel Scherpenzeel, cresciuto con la musica del compianto musicista nativo di Ballyshannon e, a detta di McAvoy, “il chitarrista più vicino a Gallagher che si sia mai sentito”. La Band of Friends presenterà anche il suo recente “Repeat After Me”, un album di canzoni interamente originali, con la sola eccezione di “A Sense of Freedom” scritta da Frankie Miller (ma eseguita da Rory Gallagher, Gerry McAvoy e Ted McKenna per l’omonimo film del 79). Il repertorio del trio spazia dalle migliori canzoni degli anni sessanta, passando per la musica dei loro coetanei come Rory Gallagher ed Alex Harvey, per giungere a sonorità tipiche della Motown e al soul con una buona dose di rock classico e l’immancabile blues.

Alle 22.30 massima potenza agli amplificatori per la James & Black R&B Band, formazione capitanata dal pianista Bruce James e dalla cantante Bella Black. Il primo è un soulman, songwriter e pianista immerso nella tradizione musicale popolare afroamericana, mentre la Black è dotata di una voce potente e profonda coltivata grazie all’ambiente gospel che le permette di spaziare tra differenti generi musicali tra cui R&B e soul. Giunti per la prima volta in Europa dal Texas al Porretta Soul Festival nel 2010, hanno inciso due anni dopo l’album di debutto, “Dirt for the Flowers”, e nel 2015 hanno pubblicato l’album in studio “How Long is Now” per la Brixton Records. Nella loro musica sono ben presenti i suoni del sud degli States, del R&B, dei Juke Joint. Un anno fa a luglio è uscito il loro nuovo album, “This Time”, seguito da un importante tour in tutta Europa. Con Dimitar Kostadinov Lyolev al sassofono, Martin Atanasov Tashey alla tromba, Max Benassi alla chitarra, Fabrizio Leoni al basso e Carlo Sezzi alla batteria, la James & Black R&B Band arriva per la prima volta sul palco del Narcao Blues per chiudere festosamente con l’ultimo concerto l’edizione 2018 del festival e sorridere alla ventinovesima, prevista per il luglio del prossimo anno.

Come da tradizione, nei giorni del festival, dopo l’ultimo concerto nella piazza Europa, gli appuntamenti musicali del dopofestival continueranno presso l’agriturismo in Località Santa Croce. Mercoledì 18 luglio tingerà la prima nottata di note blues la Vince “Daddy” Butterfly Band. L’indomani (giovedì 19 luglio) si esibirà nuovamente uno dei protagonisti della prima serata del festival nella piazza Europa, Watermelon Slim in versione one man band. Venerdì 20 luglio per la prima volta al Narcao Blues arriva il bluesman di Orani Andrea Cubeddu, mentre sabato 21 chiude la serie la cantante statunitense Lakeetra Knowles accompagnata dalla sua band.