22 November, 2024
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Manca solo l’elenco dei partenti, la gara può dirsi pronta al via. E’ stata presentata ufficialmente la 2ª edizione del Rally del Parco Geominerario, in programma per il 18 e 19 maggio. Guspini, Arbus e Montevecchio saranno i luoghi della gara.

Durante la conferenza stampa, organizzata presso la sala conferenze dell’istituto A. Volta di Arbus,  amministratori ed organizzatori hanno fatto il punto della manifestazione, evento della primavera.

Al tavolo dei relatori il sindaco di Arbus, padrone di casa, Antonello Ecca, convinto dell’importanza strategica di un simile appuntamento per la promozione di un territorio capace di offrire molte alternative di svago al turista.

Il sindaco ha espresso la sua soddisfazione nel vedere cambiare la gara, che da Rally Day (questa era la denominazione dello scorso anno) è cresciuta occupando ben due giornate del calendario sportivo.

Al suo fianco il sindaco di Guspini Giuseppe De Fanti, felicemente coinvolto dall’evento sportivo che vivrà la sua prima giornata proprio a Guspini il 18 maggio quando alle ore 19,30 prenderà il via la cerimonia di partenza con la presentazione ufficiale di tutti i equipaggi protagonisti della manifestazione. Non è mancato, anzi ha colto l’occasione per esternare la sua totale disponibilità, il neo assessore regionale all’ambiente Gianni Lampis, nativo proprio di Arbus. Il supporto della Regione, madre e non matrigna e la totale disponibilità affinché la gara possa trovare sbocchi futuri sempre più allettanti anche per la promozione dell’offerta turistica, coinvolgendo oltre alle miniere anche le zona marina delle dune (senza invaderle), nel pieno rispetto dei luoghi.

Incisivo l’intervento del  neo presidente di Aci Cagliari Riccardo Montixi, che ha confermato la totale disponibilità, affinché organizzatori e piloti, non siano soli, ma supportati dall’ente, preposto, alla diffusione degli sport motoristici, soprattutto, quando si generano, positive sinergie con le associazione e le scuderie  per garantire grazie alla passione, spettacolo, intrattenimento e proposte turistiche originali per il territorio.

Della parte tecnica della gara si è fatto carico Mauro Nivola, presidente della Mediterranean Team che, in collaborazione con la Ogliastra Racing e la Arbus Pro Motors, organizza la manifestazione sportiva. Due giornate, una riservata alle verifiche tecniche e sportive ed alla cerimonia di partenza nel cuore di Guspini, l’altra imperniata nelle 9 prove speciali che detteranno la classifica, con partenza da Arbus ed arrivo a Montevecchio, con passaggi mozzafiato fra le miniere, i boschi e la macchia di una Sardegna sud-occidentale, esuberante di colori. Percorsi misti, guidati, con passaggi veloci ed adrenalinici, che non consentiranno tregua ai piloti in gara.

Presente in sala anche Marino Gessa, il forte pilota Arburense, vincitore della prima edizione della gara, ha voluto sottolineare la difficoltà dei percorsi e la bellezza dei luoghi interessati dalla gara di casa, competizione che gli permetterà con questa partecipazione, di raggiungere quota 100 gare effettuate.

 La piacevolissima mattina si è conclusa con un rinfresco curato e realizzato dagli studenti dell’istituto A. Volta, che hanno preparato per gli ospiti un gradito menù a base di prodotti enogastronomici del territorio, coadiuvati dagli insegnanti. Per loro non è stata solo una mattina diversa dal solito, ma anche l’occasione per acquisire crediti formativi, utili per il risultato scolastico finale.

Grazie alla lungimiranza dei sindaci, Antonello Ecca di Arbus e Giuseppe De Fanti di Guspini, che fin da subito hanno creduto, assieme al presidente del Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna, Tarcisio Agus, assente per improvvisi impegni professionali, ha potuto prendere corpo un progetto di promozione turistica del territorio, premiato anche dalla federazione ACI Sport, che ha insignito la gara della validità di Coppa Italia.

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Il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus, plaude all’iniziativa del comune di Carloforte, il quale con l’ordinanza n. 11/2019 impone l’uso di sacchetti, contenitori e stoviglie monouso confezionati con materiali biodegradabili al posto di quelli realizzati in plastica.
«Si auspica che tutti i comuni della Sardegna ed in particolare i Comuni del Parco Geominerario adottino un provvedimento simile, peraltro in linea con Concorso Nazionale per le Scuole di ogni ordine e grado bandito dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (CNESA2030) “Fuori dalla plastica: un percorso da costruire! – sottolinea Tarcisio Agus -. Con semplici gesti, possiamo dare un concerto contributo alla salvaguardia dell’ambiente.»

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Il 28 febbraio scorso il Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, in concorso con la Fondazione “Giuseppe Dessì” ed alla presenza del presidente dei Parchi Nazionali Italiani Stanislao Demarsanich, ha sottoscritto la nascita del secondo Parco Letterario della Sardegna.

La conoscenza, la tutela e lo sviluppo del Parco Geominerario ora dispone di un nuovo strumento culturale che narra dei luoghi del Parco creando le condizioni di un nuovo approccio al rispetto ed alla tutela dell’ambiente.

Giuseppe Dessì, nel suo “Paese d’ombre”, narra dei luoghi al cospetto della seconda cima dell’isola, il Monte Linas, che comprendono un’importante parte di territorio ricadente entro i confini del Parco Geominerario.

Questa nuova azione posta in campo dall’Ente si raccorderà con il Parco Letterario “Grazia Deledda” che comprende la parte Centro Nord dell’Isola, nello spirito unitario della promozione delle risorse ambientali, storiche e culturali isolane, sempre più Global Geopark Sardinia.

Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

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In questi giorni i delegati delle città di Oberhausen e Behren lès Forbach, gemellate con il comune di Carbonia, sono presenti a Carbonia in occasione dei festeggiamenti per l’80° dell’inaugurazione della città. Questo pomeriggio si è svolto un incontro nella sala polifunzionale, al quale ha partecipato anche il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus. Il comune di Carbonia era rappresentato dal sindaco Paola Massidda, il vicesindaco Gian Luca Lai, gli assessori della Cultura Sabrina Sabiu (che ha gestito gli interventi) e dei Servizi sociali Loredana La Barbera, la presidente del Consiglio comunale Daniela Marras. Le delegazioni ospitate erano guidate dal sindaco di Behren lès Forbach e da un assessore di Oberhausen. Faceva parte della delegazione francese anche il presidente del Circolo dei sardi del comune di Behren lès Forbach Benigno Puddu che ha vissuto a Carbonia dal 1952 al 1953 ed ha ricordato gli inizi della collaborazione tra i due Comuni che ha poi portato al gemellaggio, di cui fu protagonista per Carbonia Emilio Nuscis.

Al termine dell’incontro, c’è stato uno scambio di doni.

Abbiamo registrato alcuni interventi in video che pubblicheremo tra oggi e domani, a partire da quello del sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

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L’epopea mineraria sulcitana, i battellieri, le loro imbarcazioni e gli antichi siti minerari dell’isola di San Pietro, saranno il tema centrale del convegno “Sulla rotta della Memoria. Dagli antichi siti estrattivi al trasporto del minerale a vela latina nel Sulcis Iglesiente”, che si terrà al prestigioso cineteatro Cavallera di Carloforte la mattina di venerdì 21 dicembre, con inizio alle 10.45.

L’evento culturale, realizzato in occasione del 280° anniversario di fondazione di Carloforte, è organizzato con il contributo del Consorzio del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, il patrocinio del comune di Carloforte e la collaborazione dell’associazione culturale CMC, la sezione carlofortina della Lega Navale Italiana, la cooperativa Casa del Proletariato e l’Istituto Globale di Carloforte.

Dopo il saluto delle autorità e dei convenuti, prenderanno il via gli interventi. A partire da Giorgio Paolucci, responsabile Settore Attività Estrattive RAS di Iglesias, che relazionerà sull’attività mineraria nell’isola di San Pietro dal 1874 al 1962, con ricerca documentale curata da Antonio Falchi. Si parlerà poi di valorizzazione ambientale e turistica degli ex siti minerari, a cura dell’operatore turistico-minerario Sandro Mezzolani, degli aspetti storici dell’estrazione e del trasporto marittimo del minerale, da parte del geologo ed ex direttore minerario Luciano Ottelli, degli aspetti turistici legati al connubio “mare – miniere” con la guida del Parco Geominerario Paolo Soletta e degli scafi a vela latina, col maestro d’ascia carlofortino Tonino Sanna. Chiuderà i lavori, il presidente del Parco Geominerario Tarcisio Agus.

Nel corso del convegno, verrà presentata un’esposizione di mappe e foto inedite dei siti minerari dell’isola di San Pietro e verrà annunciata la seconda edizione della “Rotta della Memoria”, veleggiata rievocativa del trasporto del minerale sulle rotte sulcitane ad opera dei gloriosi “galanzieri”, a bordo di battelli e bilancelle a vela latina, tra il XIX ed il XX secolo. Dopo la prima edizione del 2007, la seconda è in programma la prossima estate, sempre con la regia ed il contributo del Parco Geominerario.

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Filantropismo, solidarietà, supporto alla vita degli operai e dei minatori nella neonata città di Carbonia. Sono soltanto alcuni dei tratti che hanno distinto l’opera di don Vito Sguotti, il primo parroco della storia di Carbonia, nonché uno dei protagonisti della vita sociale e culturale della città.

Per ripercorrere le gesta e il grande contributo offerto dal parroco veneto al nostro territorio, domani, venerdì 14 dicembre, alle ore 17. 00, nella chiesa di San Ponziano, si svolgerà un convegno che si inscrive nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città di Carbonia.

All’incontro parteciperà il sindaco Paola Massidda, secondo cui “Don Vito Sguotti rappresenta un simbolo della nostra città per la sua straordinaria capacità di aver fatto da trait d’union e collante tra operai e minatori provenienti negli anni Trenta da svariate province d’Italia. Operai che, spesso, si sentivano soli, soffrivano la nostalgia per la lontananza dai propri cari e trovavano nel parroco originario di Tribano un punto di riferimento in grado di supportarli anche nella scrittura di lettere alle proprie mogli e figli. L’eredità lasciata alla città da don Vito Sguotti è imponente. Prova ne è l’intitolazione, a suo nome, del Centro di accoglienza di via Mazzini nel 1984 e il suo straordinario contributo per la costituzione del Centro di addestramento professionale ENAP. Ma non solo, la sua figura è riconosciuta nel mondo dello sport con la gloriosa squadra a lui intitolata, la Polisportiva Sguotti, prima vincitrice della Coppa Santa Barbara nel 1964”.

Il programma dei lavori prevede la presentazione da parte di Mario Zara, presidente dell’Associazione Amici della Miniera; gli interventi del sindaco Paola Massidda, di Enea Casti, presidente dell’Associazione Storia e radici della città di Carbonia. Le relazioni saranno a cura di Vincenzo Panio, operatore culturale; don Salvatore Benizzi, vicario episcopale per la Pastorale del Lavoro; Giampiero Farru, presidente CSV Sardegna Solidale; Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; don Andrea Zucca, parroco di San Ponziano.

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La Grande Miniera di Serbariu, oltre ad essere un luogo storico della nostra città, è nel contempo una delle aree del territorio con maggiori potenzialità sotto il profilo culturale, storico, architettonico e paesaggistico. Un immenso patrimonio che l’Amministrazione comunale intende valorizzare attraverso importanti lavori di riqualificazione: dagli interventi di manutenzione e cura del verde al progetto di recupero e riconversione dell’ex deposito biciclette – presentato nel maggio scorso alla “Mostra Biennale Internazionale di Architettura di Venezia”, rassegna di caratura mondiale – per arrivare al rafforzamento delle attività previste e all’insediamento di nuove attrattive all’interno del compendio.

In questo contesto, sabato 15 dicembre, a partire dalle ore 16.00, la sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu ospiterà un convegno di alto profilo, intitolato “La Grande Miniera di Serbariu. Da Nucleo fondativo della città a fabbrica ritrovata per la città. Un progetto ambientale, architettonico e formativo per Carbonia”.

L’evento, organizzato nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno di Carbonia, vedrà l’apertura dei lavori alle ore 16 con i saluti istituzionali del sindaco di Carbonia, dottoressa Paola Massidda, del presidente del Parco Geominerario, dott. Tarcisio Agus. L’introduzione ed il coordinamento dei lavori saranno a cura dell’ing. Luca Caschili, assessore della Pianificazione Strategica, Territoriale e Urbanistica.

Sono previste le seguenti relazioni: “Le fabbriche ritrovate e patrimoni industriali”, a cura della dottoressa Sabrina Sabiu, assessore della Cultura; “Carbonia progetto e (ri-)costruzione di un paesaggio”, ad opera del prof. ing. Antonello Sanna dell’Università di Cagliari; “Laboratori artigianali nella Miniera di Serbariu. Recupero e riconversione dell’ex deposito biciclette”, a cura dell’arch. Enrico Potenza, progettista e direttore dei lavori; “Nuovi paesaggi nella Miniera di Serbariu. Ricerca e progetto per il riuso”, del prof. arch. Pier Francesco Cherchi e prof. arch. Marco Lecis dell’Università degli Studi di Cagliari.

All’incontro farà seguito, dalle ore 18.00, l’inaugurazione di due mostre sul tema: “Le fabbriche ritrovate”, a cura del prof. Massimo Preite (TICCH Italia) e dall’Arch. Gabriella Maciocco; “Laboratori artigianali nella miniera di Serbariu. Recupero e riconversione dell’Ex Deposito Biciclette”, a cura del prof. Pier Francesco Cherchi, Prof. Marco Lecis e Marco Moro dell’Università degli Studi di Cagliari.

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«Da oggi, ufficialmente, l’ex miniera di Funtana Raminosa comincia una nuova vita. Lo avevamo promesso esattamente un anno fa. Ebbene, abbiamo mantenuto la parola. Per Funtana Raminosa si tratta di un nuovo inizio, dopo secoli di sfruttamento del giacimento di rame e di attività industriale. È un nuovo inizio, declinato in chiave turistica, culturale e produttiva, che speriamo possa contribuire a un rinnovato sviluppo del paese di Gadoni e dell’intero territorio, integrato con le tante iniziative che stiamo sostenendo per combattere lo spopolamento delle zone interne e il rilancio delle attività imprenditoriali di tutta l’area.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Gadoni all’incontro organizzato da Confindustria Sardegna Centrale per l’inaugurazione della riapertura dell’ex miniera di Funtana Raminosa. La giornata, oltre che dalla cerimonia di inaugurazione e dalla benedizione della chiesetta campestre di Santa Barbara riconsacrata dall’arcivescovo di Oristano, monsignor Ignazio Sanna, è stata caratterizzata da un convegno al quale hanno partecipato il sindaco di Gadoni, Francesco Peddio, il presidente di Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli, il commissario del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, il vice presidente del Consiglio delle Autonomie locali, Antonio Satta, ed il consigliere regionale Antonio Gaia.

«La Giunta regionale – ha ricordato l’assessore Maria Grazia Piras – ha avviato iniziative rilevanti per consentire la valorizzazione dei beni ex minerari in Sardegna. Un passaggio fondamentale è stato il provvedimento che prevede la cessione di alcuni siti alle amministrazioni comunali per consentirne un riutilizzo produttivo, grazie alla creazione di percorsi turistico-museali e conseguente rilancio delle attività nelle zone interessate. È una strada che abbiamo percorso non solo nel Sulcis Iglesiente ma anche nel nuorese e nella Sardegna Centrale. Ricordo la riapertura della Galleria Henry a Buggerru, Porto Flavia e Santa Barbara a Iglesias e la Galleria Anglosarda a Montevecchio, in territorio di Guspini. Oggi questi siti fanno registrare la presenza di decine di migliaia di turisti all’anno, non soltanto nel periodo di punta ma anche nelle cosiddette stagioni di spalla, in primavera e in autunno.»

L’assessore dell’Industria ha ricordato quindi il ruolo di Igea, la società in house della Regione portata verso il definitivo risanamento dalla Giunta Pigliaru, dopo essere stata sull’orlo del fallimento, e oggi impegnata in rilevanti lavori di bonifica industriale.

«Il passaggio di Funtana Raminosa al Comune è frutto di un gioco di squadra, condotto dagli uffici dell’Assessorato dell’Industria, dalla stessa Igea, che si occupa della messa in sicurezza e della manutenzione dei siti minerari, dal Parco Geominerario e naturalmente dal Comune che ha spinto con forza per l’affidamento dell’ex miniera. Il ruolo delle miniere non è più quello del passato – ha sottolineato l’assessore Maria Grazia Piras -. Occorre far crescere nuove attività economiche legando il fascino dei siti e dell’ambiente in cui si trovano all’attrattività turistica. Abbiamo un patrimonio inestimabile, oltre 170 siti sparsi in tutta l’Isola. La maggior parte può essere rilanciata, creando sinergie tra i diversi territori e azioni mirate di marketing anche per la valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare. Non mancano progetti e azioni di programmazione da parte dei Comuni. Come abbiamo fatto con Gadoni, noi siamo sempre disponibili a sostenerli, non solo dal punto di vista economico.»

Non meno importanti sono le iniziative legate alla ricerca, che a sua volta può portare a un incremento delle attività imprenditoriali. Ne sono un esempio le attività in corso alla Carbosulcis, con il Progetto Aria. Nella miniera di Seruci, infatti, si sta realizzando un grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon, elemento che sarà utilizzato dai fisici dei Laboratori del Gran Sasso per la ricerca della Materia Oscura. Un progetto che ha suscitato l’interesse anche dello SNOLAB di Sudbury, in Canada, uno dei centri di ricerca di astrofisica più importanti ne mondo. L’esempio della Carbosulcis, tuttavia, non è isolato. In questi anni si è sviluppato un progetto scientifico rilevante anche nella miniera Igea di Sos Enattos a Lula, attiva fino al 1996. Qui è stato installato un laboratorio di ricerca internazionale con il coinvolgimento di numerose Università. L’ex miniera, infatti, è un sito molto silenzioso, senza attività sismica e lontano dal mare: uno dei migliori al mondo per la ricerca sulle onde gravitazionali. Per questo motivo Sos Enattos è candidato ad ospitare il cosiddetto “Telescopio di Einstein”.

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Dopo il grande successo dell’edizione, svoltasi dal 29 agosto al 2 settembre 2018, a Guspini, le attività del Festival “Bimbi a bordo” continuano ad attraversare il mondo, il territorio nel caso specifico, chiedendo alla cultura di fare da Cicerone.

Domenica 21 ottobre si terrà, infatti, “Sentieri. Narrazione lungo i percorsi minerari”. Un percorso che, partendo alle ore 9.00 dalle fornaci Scanu di Guspini, condurrà i partecipanti sino alle miniere di Montevecchio. Durante il cammino, alcuni momenti dedicati ai racconti di miniera  a cura della Filodrammatica Guspinese, ispirati al libro “Voci di Donne” di Iride Peis. Arrivati a Montevecchio, intorno alle 12.15, si terrà l’incontro, “Il Parco da scoprire” con il presidente del Parco GeoMinerario della Sardegna Tarcisio Agus. Dopo una pausa dedicata al pranzo al sacco, con la possibilità di visitare il sito minerario, alle 16.00 si terrà un nuovo incontro, dal titolo “Cammini Tematici, Santa Barba e Romanico”, con Giampiero Pinna della fondazione Cammino di Santa Barbara ed Antonello Figus dell’Associazione Amici del Romanico.

La giornata, un’appendice del Festival “Bimbi a bordo”, vuole essere un invito rivolto a tutti per conoscere e trasformare in strumenti di crescita culturale e sviluppo le meraviglie, spesso dimenticate, del patrimonio paesaggistico e di archeologia industriale del territorio e della Sardegna intera.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217727345483316/

Seconda giornata, a Carloforte, di “Carloforte racconta il mare”, rassegna di arte, storia e cultura mediterranea, organizzata dall’associazione turistica Pro Loco, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Carloforte, del Parco Geominerario, dell’Ente concerti città di Iglesias, della sezione di Carloforte della Lega Navale e dell’Up Eventi.

La rassegna ha preso il via ieri pomeriggio all’Ex-me, con l’inaugurazione di “Approdi mediterranei” – Lungo la rotta dal Golfo degli Angeli a Carloforte nel 280° anniversario della fondazione – Mostra fotografica di Marina Patteri e della libreria del mare, a cura di Andrea Luxoro.

Alle 17.30, al cineteatro Mutua, è stato proiettato il film “Il presagio del ragno”, del regista Giuseppe Casu, nell’ambito di “Carloforte, uomini e tonnare, un’avventura senza tempo”. E’ seguito un intermezzo musicale con Lello Grosso, Emanuele Borghero, Barbara Concas e Gloria Cau.

Alle 18.45 “Una città e il suo mare”, immagini cinematografiche raccontate dal professor Antonio Luccarini, docente della facoltà di ingegneria politecnica delle Marche. Sono seguiti un secondo intermezzo musicale, con Claudio Grosso, Francesco Pascale e Giulio Cimmino; “Visioni di un’isola”… documentario su Carloforte, attraverso l’obiettivo di Salvatore Sardu; e, infine, “Umbre de muri, muri de mainè, in viaggio con il pescatore Faber“, spettacolo musicale con Battista Dagnino, Gerardo Ferrara e Tonino Macis.

Oggi la rassegna riparte all’Ex-me alle 10.00, con l’emissione e l’annullo del folder celebrativo per il 280° anniversario della fondazione di Carloforte, edito da Poste italiane e saranno ancora visitabili la mostra fotografica di Marina Patteri e la libreria del mare di Andrea Luxoro.

Alle 11.00, al cineteatro Mutua, “L’Isola di San Pietro nel contesto del Parco Geominerario”, con l’intervento del presidente del Parco Geominerario Stoico Ambientale della Sardegna, Tarcisio Agus; alle 12.15, dopo una breve pausa-aperitivo, “Le origini degli studi nautici in Sardegna”, con l’intervento del professor Giancarlo Della Corte, dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Nautico “Buccari” di Cagliari.

Questo pomeriggio, gli incontri riprenderanno alle 17.30, con “Carloforte nel sistema difensivo storico del Mediterraneo“, interverranno il presidente della Sezione Sardegna dell’istituto italiano dei castelli, un rappresentante dell’Università degli studi di Cagliari, dipartimento di Ingegneria civile, Ambientale e Architettura, ed un rappresentante del Servizio Osservatorio del Paesaggio e del Territorio della Regione autonoma della Sardegna; alle 19.00, intermezzo musicale, con il complesso “Ondalunga”, con Salvatore Garau, Nino Porcu, Antonio Viglietti, Pier Arricchiello, Paolo Napoli e Carlo Cipollina; alle 19.30, verrà presentato il volume “1738-2018 – Un viaggio nei secoli”, edito dalla Pro Loco di Carloforte, Carloforte festeggia il suo 280° compleanno, testimonianze, immagini, personaggio, musiche e poesie della storia passata e recente di Carloforte, con l’intervento dell’Amministrazione comunale, folder filatelico, commemorazione delle vittime dell’incursione tedesca nel porto di Carloforte avvenuta il 29 aprile 1918. Alle 21.30, dopo una pausa-buffet, “Stansie de magge, tramme de corde”, spettacolo musicale con Gerardo Ferrara, Raoul Moretti, Tonino Macis, Battista Dagnino e Jali M Suso.

Domani mattina, dalle 10.00 alle 13.00, sarà ancora possibile visitare la mostra fotografica di Marina Patteri e la libreria del mare curata da Andrea Luxoro.