21 November, 2024
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Nuovo appuntamento, domenica 19 gennaio, per la rassegna “Capitani coraggiosi” di Cada Die Teatro, con la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi. ATeatro Comunale Si ‘e Boi di Selargius, e negli spazi di Piazza Si ‘e Boi, dalle 16.00, Guarda, un asino che vola!, laboratorio a cura di Francesca Pani e Cristina Carta, in collaborazione con l’associazione Cultarch, dove, partendo da un antico gioco, verranno realizzati piccoli personaggi di stoffa, piume e bottoni che si animano con le dita: personaggi da far svolazzare, ma… non tutti sanno volare! Sempre alle 16.00, Giochiamo con trasporto, laboratorio a cura degli Amici della bicicletta di Cagliari. Alle 17.30, andrà in scena “Amici per la pelle”, una produzione del Teatro del Buratto (Milano)/Atir, di Emanuele Aldrovandi e Jessica Montanari, con Mila Boeri e David Remondini, regia Renata Coluccini (movimenti scenici: Micaela Sapienza; costumi: Katarina Vukcevic; luci Marco Zennaro; direttore di produzione: Franco Spadavecchia). Dello spettacolo lunedì 20, alle 10.00, è in programma, sempre al Teatro Si ‘e Boi, anche un matinée per le scuole.

Un racconto di amicizia e tradimento, di scoperta di se stessi e dell’altro, che mette al centro il rispetto reciproco e dell’ambiente. Una fiaba moderna in cui vengono narrate le avventure di Zeno, un ragazzo che si sente solo e che per esigenze di lavoro si traveste da asino, e di Molly, un’asina vera, intelligentissima. Molly è fuggita da uno stretto recinto e anche lei si sente sola. Zeno e Molly sono diversi ma accomunati dal sentirsi spesso emarginati, diversi rispetto al loro ambiente. Un giorno, entrambi in fuga, si incontrano e la loro vita cambierà. Raggiungeranno insieme il Posto Segreto sognato da Molly: un luogo dove gli animali convivono pacificamente, rispettando l’ambiente e la natura, e dove l’uomo non è ammesso. Zeno, finto asino, un po’ spaesato, un po’ timoroso, non può adattarsi né continuare a mascherare la propria identità e ancora una volta fugge. Ma questa volta da solo. Quando tradirà l’amicizia di Molly scoprirà quanto è importante e necessario il loro legame e deciderà di mettere a repentaglio se stesso per salvare l’amica. Fra situazioni comiche e drammatiche, con la poesia del sentimento, la storia viene narrata attraverso un gioco di parole e movimento, dove con la voce e con il corpo gli attori evocano e rendono gli spettatori partecipi di avvenimenti e paesaggi.

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Puntuale ritorna, nel primo scorcio del nuovo anno, Capitani coraggiosi”, la stagione di teatro dedicata ai ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, con la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi. Spettacoli, musica, laboratori, merende, giochi: un caleidoscopio di appuntamenti, dal 12 gennaio fino al 7 marzo, in programma quest’anno al Teatro Comunale Si ‘e Boi di Selargius, e negli spazi di Piazza Si ‘e Boi, grazie alla collaborazione con l’amministrazione del comune selargino. Per sei giornate (degli spettacoli sono previsti anche diversi matinée per le scuole) i bambini e le loro famiglie, piccoli e grandi spettatori, potranno incontrarsi e condividere esperienze ludiche dal pomeriggio fino a sera, potranno giocare al teatro ma non solo, grazie alla collaborazione tra Cada Die Teatro e alcune associazioni e cooperative che operano nel territorio, come i C.E.M.E.A. Sardegna (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva) e Cultarch, Amici della bicicletta e La Carovana, che ormai da anni animano i laboratori della rassegna, mettendoli in relazione con i temi trattati dagli spettacoli in cartellone.

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Sta per tornare Capitani coraggiosi, la storica rassegna del Cada Die Teatro dedicata ai ragazzi, in programma quest’anno, dal 12 gennaio al 7 marzo, al Teatro Comunale Si ‘e Boi di Selargius, grazie alla collaborazione con l’amministrazione selargina.
Il ricco cartellone – che si snoderà fra spettacoli, laboratori e golose merende – verrà presentato domani, venerdì 10 gennaio, alle 11.00, nella Biblioteca dei Ragazzi di Selargius (nella sala al secondo piano del Centro di aggregazione in via Gallus 2 – Piazza Si ‘e Boi). A illustrarlo saranno Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, direttori artistici della rassegna. Interverranno Pier Luigi Concu, sindaco di Selargius, e Roberta Relli, Assessore alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune selargino.

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Stagione Nomade, la rassegna autunnale organizzata da Cada Die Teatro, approda all’EXMA, a Cagliari. E lo fa con una produzione di successo della storica compagnia cagliaritana diretta da Giancarlo Biffi. Perché, dopo i consensi, convinti, ricevuti lo scorso anno e nella recente tournée nazionale, sarà RIVA LUIGI ‘69 ‘70. CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO, di e con Alessandro Lay, a sbarcare al Centro d’arte e cultura di via San Lucifero, sabato 14, alle 21.00, e domenica 15 dicembre, alle 18.00.

Il monologo di Alessandro  (le luci sono di Giovanni Schirru, il suono di Matteo Sanna, le scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru, organizzazione Tatiana Floris) trae ispirazione da, ed è dedicato a, un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna: Gigi Riva, che quest’anno ha compiuto 75 anni, e che è stato e rimane un mito, ancora di più in una stagione calcistica in cui si celebrano il centenario della nascita del Cagliari club ed il cinquntenario della conquista dello scudetto. Il grande giornalista Gianni Brera – come è noto – soprannominò quel campione, arrivato giovanissimo nell’Isola da Leggiuno, “Rombo di tuono”, per la sua potenza, l’ardore agonistico e le eccellenti capacità di goleador. Tutto  questo nonostante il suo carattere riservato: «Adesso si usa il termine ‘anti star’, allora si diceva ‘E’ uno che parla poco, gli piace giocare al pallone e poi starsene tranquillo con gli amici’… Tempi diversi, calcio diverso, Sardegna diversa, parole diverse…».

«Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni – scrive nelle note di presentazione Alessandro Lay –. Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…»

Pier Paolo Pasolini, grande appassionato di calcio, scriveva: «Che cos’è una lingua? ‘Un sistema di segni’, risponde, nel modo oggi più esatto, un semiologo. Il gioco del football è un ‘sistema di segni’; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale. La sintassi si esprime nella ‘partita’, che è un vero e proprio discorso drammatico. Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico. Per spiegarmi darò alcuni esempi: Bulgarelli gioca un calcio in prosa: egli è un ‘prosatore realista’; Riva gioca un calcio in poesia: egli è un ‘poeta realista’».

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Spettacolo, laboratori e giochi: è ancora questa la ricetta vincente per la serata di chiusura di “Capitani coraggiosi d’estate”, la tranche estiva della stagione di teatro per ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, nella Corte della Vetreria di Pirri.
Domani, venerdì 12 luglio, si partirà alle 19.30, con “Schioppi e galoppi”, laboratorio a cura dei Cemea Sardegna (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva). Il sigillo sulla rassegna lo metterà alle 21.30 “Più veloce di un raglio”, di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, fortunata produzione di Cada Die Teatro. Liberamente tratto dal racconto “L’asino del gessaio” di Luigi Capuana, con la collaborazione di Alessandro Lay per la drammaturgia e la messa in scena (il suono è di Giampietro Guttuso, il disegno luci di Giovanni Schirru, l’organizzazione di Tatiana Floris), lo spettacolo ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti, come l’Eolo Awards per la migliore novità di teatro ragazzi e giovani, il Premio Rosa D’oro, il Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati.
«C’era una volta un gessaio che aveva tanti asini, magri, brutti e sporchi; ma tra tutti questi ne aveva uno che era il più brutto di tutti. Era magro, storto, spelacchiato, con la coda scorticata, le zampe così rovinate che sembrava reggersi in piedi per miracolo. Ma quando il suo padrone gridava “Avanti focoso!…” l’asino alzava la testa, abbassava le orecchie per essere più aerodinamico e, roteando la coda come fosse l’elica di un aeroplano, partiva più veloce d’un raglio!»

Fra racconto, rappresentazione e contrappunto musicale, ecco la storia del gessaio e del suo spelacchiato asino Focoso che, liberato da una malefica stregoneria, diventerà principe.
Mauro Mou e Silvestro Ziccardi narrano una storia che parla di redenzione, dove nulla è come appare e dove sono gli umili ad avere la loro giusta rivincita sulle ingiustizie operate dai nobili e dai prepotenti: «Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, anche un asino può avere un cuore nobile e i re e le principesse talvolta devono rimboccarsi le maniche per guadagnarsi un po’ di nobiltà».

Anche domani sarà aperto il Cafè ludico, uno spazio in cui conoscere e sperimentare giochi in scatola, tavolieri, giochi di società, presentati e proposti dagli esperti dei Cemea.

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Secondo venerdì di spettacolo, musica, laboratori e giochi per “Capitani coraggiosi d’estate”, la tranche estiva della stagione di teatro per ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, nella Corte della Vetreria di Pirri.

Domani, 5 luglio, si comincerà alle 19.30 con Piccoli paesaggi sensibili, l’installazione/laboratorio di CultArch, e Rifugi, laboratorio a cura dei Cemea. Alle 20.30 Chorus Fabbrica – Ensemble a voci pari di Studium Canticum, coro diretto da Stefania Pineider, appuntamento realizzato con la collaborazione di Silvestro Ziccardi. Chorus Fabbrica è il coro dell’associazione Studium Canticum che accoglie sia gli adolescenti provenienti dalle voci bianche di Scuole in Coro sia ragazzi alle prime, o quasi, esperienze, provenienti dalle scuole superiori o dall’università, che hanno desiderio di fare musica con la propria voce in un ‘insieme’ corale. I coristi di Chorus Fabbrica sono stati protagonisti di diversi progetti monografici, tra cui “Laudate pueri dominum”, dedicato alla musica antica, e “Omaggio a Bach”. Per Capitani Coraggiosi sarà un coro tutto al femminile a esibirsi, per raccontare a voci pari la favola della Sirenetta.

Alle 21.30, ad occupare il palco della Corte della Vetreria sarà “Rosmarino ma tu mi vuoi?”, nuova produzione di Cada Die Teatro, di e con Giancarlo Biffi, in cui il direttore artistico della compagnia cagliaritana racconta la storia tratta dall’omonimo suo libro, il quinto della serie dedicata al gufo Rosmarino (disegno luci di Emiliano Biffi, suono di Matteo Sanna). Una tenera storia d’amore e gelosia fraterna per piccoli lettori, narrata per immagini dalle tavole di Valeria Valenza. 

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Spettacoli, musica, laboratori e giochi: ecco la ricetta di “Capitani coraggiosi d’estate, la tranche estiva della stagione di teatro per ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, un cartellone che si snoderà dal 28 giugno al 12 luglio nella Corte della Vetreria di Pirri. Tre venerdì per tre serate dense di appuntamenti, con la collaborazione dei Cemea Sardegna (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva), che ormai da molti anni animano i laboratori della rassegna, in sintonia con i temi proposti negli spettacoli in scena, e dell’associazione CultArch, che si occupa di promuovere la cultura dell’architettura, della qualità urbana e paesaggistica.

La nave di “Capitani coraggiosi” salpa di nuovo venerdì 28 giugno. Alle 19.30 si parte subito con Piccoli paesaggi sensibili, installazione/laboratorio a cura di CultArch: un villaggio fatto di ripari leggeri e tende sospese, per rifugiarsi tra fiabe, suoni, animali, profumi di terre lontane, dove i piccoli spettatori potranno immergersi dentro mondi da mille e una notte per scoprire paesaggi incantati. E poi Suoni della terra, laboratorio a cura dei Cemea.

Alle 21.30 sbarca per la prima volta in Sardegna Thioro, un cappuccetto rosso senegalese, una coproduzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro – Accademia Perduta/Romagna Teatri – Ker Théâtre Mandiaye N’Diaye, ideazione di Alessandro Argnani, che cura anche la regia, Simone Marzocchi e Laura Redaelli, in scena Fallou Diop, Adama Gueye e Simone Marzocchi, con l’organizzazione di Moussa Ndiaye.

Thioro è uno spettacolo nato in Senegal, frutto dello stretto rapporto del Teatro delle Albe con il villaggio di Diol Kadd e gli attori legati a Mandiaye N’Diaye, attore africano della compagnia ravennate scomparso alcuni anni fa. Mettendo in corto circuito la fiaba europea di Cappuccetto Rosso (le versioni più note sono quella di Charles Perrault, scritta nel 1697, e quella dei fratelli Grimm, del 1857) con la tradizione africana, Thioro vede in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop, attori e musicisti abili nel trasformarsi nei diversi personaggi, e Simone Marzocchi, compositore e trombettista. Un viaggio dal ritmo pulsante, che, grazie all’intreccio di lingue, strumenti e mondi immaginari, porterà ogni spettatore alla scoperta non del bosco ma della savana e all’incontro non con il lupo ma con Buky la iena. Il Cappuccetto Rosso senegalese ha vinto l’Eolo Awards 2019, prestigioso riconoscimento per il teatro ragazzi, come “Miglior progetto produttivo”.

La storia dei tre giovani africani venuti in Italia con una borsa di studio per realizzare lo spettacolo “Thioro – un Cappuccetto Rosso senegalese” è diventata poi un cortometraggio dal titolo “Dem Dikk Africa – Africa andata e ritorno”, con la regia di Maria Martinelli.

«La storia che abbiamo voluto raccontare con questo cortometraggio – ha detto la regista – è quella di una migrazione diversa, dove la messa in scena dello spettacolo teatrale diventa l’occasione per tratteggiare un pensiero in grado di indicare un percorso alternativo di migrazione, fatto di progettualità, sviluppo e opportunità.»

 

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Si terrà domani, mercoledì 26 giugno, alle 11.00, alla Vetreria di Pirri, la conferenza stampa di presentazione di “CAPITANI CORAGGIOSI D’ESTATE”, la tranche estiva della stagione di teatro per ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro.

Il cartellone, che si snoderà fra il 28 giugno e il 12 luglio, verrà illustrato da Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, direttori artistici della rassegna.

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Cada Die Teatro porta in un minitour per le scuole una sua pluripremiata produzione di teatro per ragazzi, “Più veloce di un raglio”, di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, prima in Emilia, poi in Svizzera: domani, mercoledì 22 maggio, andrà in scena a Castel Maggiore (Bologna), al Teatro Biagi D’Antona, alle 9 e alle 11; venerdì 24 sarà a Chiasso, al Cinema Teatro, alle 14.00.

Liberamente tratto dal racconto “L’asino del gessaio” di Luigi Capuana, con la collaborazione di Alessandro Lay per la drammaturgia e la messa in scena (il suono è di Giampietro Guttuso, il disegno luci di Giovanni Schirru, l’organizzazione di Tatiana Floris), lo spettacolo ha ricevuto diversi importanti riconoscimenti, come l’Eolo Awards per la migliore novità di teatro ragazzi e giovani, il Premio Rosa D’oro, il Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati.

«C’era una volta un gessaio che aveva tanti asini, magri, brutti e sporchi; ma tra tutti questi asini ne aveva uno che era il più brutto di tutti. Era magro, storto, spelacchiato, con la coda scorticata, le zampe così rovinate che sembrava reggersi in piedi per miracolo. Ma quando il suo padrone gridava “Avanti focoso!…” l’asino alzava la testa, abbassava le orecchie per essere più aerodinamico e, roteando la coda come fosse l’elica di un aeroplano, partiva più veloce d’un raglio!»ù

Fra racconto, rappresentazione e contrappunto musicale, ecco la storia del gessaio e del suo spelacchiato asino Focoso che, liberato da una malefica stregoneria, diventerà principe. Mauro Mou e Silvestro Ziccardi narrano una storia che parla di redenzione, dove nulla è come appare e dove sono gli umili ad avere la loro giusta rivincita sulle ingiustizie operate dai nobili e dai prepotenti: “Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, anche un asino può avere un cuore nobile e i re e le principesse talvolta devono rimboccarsi le maniche per guadagnarsi un po’ di nobiltà”.

 

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La nave di Capitani coraggiosi” riprende la sua navigazione. Ancora spettacoli, laboratori, merende, giochi nella stagione di teatro dedicata ai ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, fino al 31 marzo negli spazi della Vetreria di Pirri.

Si riparte, dunque, domenica 3 marzo, in pieno clima carnascialesco. Dalle 16.00 la “Festa di Carnevale”, appunto: giochi in piazza a cura dei Cemea(Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva), maschere, zeppole, il miniteatro di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa, che portano in scena i desideri spontanei espressi dai bambini. Tutto come in un luna park. A seguire, leverà le ancore Filastrocche ‘n Roll 3, concerto-spettacolo con Renzo Cugis (voce e chitarra), Gianfranco Liori (voce, ukulele e chitarra) e con L’armeria dei Pirati: Samuele Dessì (chitarra elettrica), Andrea Lai (basso), Diego Deiana (violino), Mario Marino (batteria).

Renzo e Gianfranco sono due ex bambini fifoni. «Per fortuna sono rimasti in parte sia bambini che fifoni… E quando hanno paura si circondano di amici veri, fidati e pirati. Amici armati fino ai denti di strumenti. Samuele, Mario, Diego e Andrea, una ciurma di Rockettari che fa un baccano mostruoso…».