21 November, 2024
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E’ una Dinamo Banco di Sardegna che fa paura, agli avversari. Questa sera, dopo la Openjobmetis Varese, ha travolto anche la VL Pesaro, sfiorando il tetto dei 100 punti: 99 a 79.

La Dinamo è partita subito forte, con le triple di Dwayne Evans e Marco Spissu, ma la squadra marchigiana ha reagito, spinta dall’ex Tau Lydeka, e per tutti i primi 10′ è riuscita a mantenere il punteggio in sostanziale equilibrio: 20 a 19 al 10′.

Nel secondo quarto, come contro Varese, la Dinamo ha cambiato marcia ed ha dilagato, chiudendo praticamente la partita in anticipo, con un parziale di 30 a 15: 50 a 34 al 20′.

A quel punto la Dinamo ha pensato subito a gestire il vantaggio, ma non ha mai lasciato spazio per un ipotetico recupero alla squadra pesarese, soprattutto chiudendo tutte le maglie della difesa: 75 a 56 al 30′.

Nell’ultimo quarto, capitan Jack Devecchi si è iscritto a referto nella sua 600ª partita in biancoblu con una tripla per il +23. Mussini e compagni non sono più riusciti a tenere il ritmo della Dinamo ed il punteggio finale, a suon di triple, si è fissato sul 99-79.

La giornata ha registrato la clamorosa sconfitta interna della corazzata Olimpia Milano con la Germani Basket Brescia, 73 a 65 (primo tempo 54 a 48). Disastro collettivo tra i giocatori, con solo 6 di loro a punti nel referto, con il fenomeno spagnolo Sergio Rodriguez che ha segnato 8 punti, con 3 su 8 da 2 punti, 0 su 6 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, i stoppata, 3 palle perse, 3 recuperate, 6 assist, 7 di valutazione.

Parziali: 20-19; 30-15; 25-22; 24-23
Progressivi: 20-19; 50-34; 75-56; 99-79

Dinamo Banco di Sardegna 99- Carpegna VL Pesaro 79

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu, McLean, Bilan, Re, Bucarelli, Devecchi, Evans, Magro, Pierre, Gentile, Vitali, Jerrells. Coach Gianmarco Pozzecco.

Carpegna VL Pesaro. Barford, Drell, Mussini, Miaschi, Eboua, Lydeka, Basso, Thomas, Totè, Zanotti. Coach Federico Perego.

Arbitri: Manuel Attard, Fabrizio Paglialunga, Guido Giovannetti.

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Dopo il trionfo nella SuperCoppa Italiana e l’ìimpresa di Varese all’esordio in campionato, la Dinamo ospita alle 18.00, al PalaSerradimigni, la VL Pesaro dell’ex Tau Lydeka. Coach Federico Perego, che proprio oggi festeggia il suo 35° compleanno, dovrà ancora fare a meno dell’infortunato Vasa Pusica; roster al completo, invece, per Gianmarco Pozzecco che avrà a disposizione tutti i suoi uomini e conta di vedere in campo questa sera tutta la solidità mostrata dai biancoblu nelle prime tre gare ufficiali della stagione, contro Vanoli Cremona e Umana Reyer Venezia in SuperCoppa Italiana e la Openjobmetis Varese in campionato.

«Siamo un po’ più avanti di quanto non pensassi, la disponibilità e la concentrazione che i ragazzi hanno messo sul campo per preparare la SuperCoppa è stata molto alta – ha detto nella conferenza stampa della vigilia Gianmarco Pozzecco -. Siamo cresciuti in maniera progressiva, la vittoria della SuperCoppa ci ha dato quella fiducia e quella consapevolezza che poi ci hanno permesso di vincere in maniera solida a Varese. Negli ultimi dieci giorni i ragazzi sono stati clamorosamente bravi e sono molto contento del percorso che stiamo facendo.»

Il roster è cambiato notevolmente ma a giudicare dai risultati di questo avvio di stagione c’è grande continuità con il progetto pensato quando sei arrivato lo scorso febbraio…

«Tutto questo è possibile grazie a una società molto solida, con un general manager di altissimo livello come Federico Pasquini ed uno staff che hanno lavorato in modo eccellente e intelligente per la costruzione della parte della squadra necessaria dopo il saluto ad alcuni dello scorso anno e dopo la partenza in corsa di Achille Polonara. Questo, secondo me, è ciò che paga, è ciò che ci consente di raggiungere obiettivi e grandi soddisfazioni.»

I segnali più importanti dalla partita di Varese?

«A Varese abbiamo giocato una pallacanestro molto concreta, ciascuno ha dato il proprio contributo e a parte la clamorosa prestazione di Pierre, che in qualche modo ci ha abituato a questo, secondo me ha fatto una grande partita Stefano Gentile, cui ho chiesto di essere quel giocatore dominante che ci ha fatto vedere che è lo scorso anno, gli ho chiesto di farlo con ancora più energia e fame.»

Quale sarà l’approccio contro Pesaro?

«Pesaro è un bel gruppo con tanti giovani, ha un gioco intenso e margini di crescita enormi. E’ una avversaria che dobbiamo rispettare e temere perché è una squadra giovane che può avere grande motivazione, una spinta emotiva forte. Se fin dall’inizio riusciremo a dimostrare che siamo tosti e mettiamo la partita su determinati binari credo che riusciremo ad arginare questa loro spinta. Dobbiamo essere concentrati senza sottovalutare nessuno e con la volontà di giocare una partita tosta per continuare – questo è l’elemento che mi interessa maggiormente – il nostro percorso di crescita.»

Domani si ritorna a giocare a Sassari, che accoglienza vi aspettate?

«L’affetto della gente per me è allo stesso livello delle vittorie. Domani vorrei che riprendesse il grande idillio che già si era creato lo scorso anno tra il pubblico e i giocatori. Mi piacerebbe che da subito i ragazzi sentissero l’apprezzamento dei loro tifosi, come meritano,»

Stefano Gentile. Fonte: www.dinamobasket.com .

Gianmarco Pozzecco. Fonte: www.dinamobasket.com .

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A pochi giorni dalla conclusione della stagione con l’eliminazione nei quarti di finale dei play-off scudetto ad opera della Dolomiti Energia Trentino, la Dinamo Banco di Sardegna guarda già al futuro e programma all’insegna della continuità del gruppo italiani più che quello degli stranieri.

Gli unici accordi validi per la prossima stagione sono quelli con Rok Stipcevic (il regista croato resterà per il terzo anno in Sardegna e a ora sembra l’unica certezza tra gli 8 stranieri in organico) e Dusko Savanovic, ma sembra improbabile che la Dinamo confermi la 34enne forte ala serba, vista la volontà del Club di aumentare il tasso atletico del roster. Possibile che resti Tau Lydeka come cambio di un centro titolare con doti da intimidatore.

Tutti e cinque gli italiani del roster sono sotto contratto per il 2017-18, con le bandiere Jack Devecchi e Brian Sacchetti che dovrebbero restare insieme a Lollo D’Ercole, mentre per Diego Monaldi che ha escape al 30 giugno e Michele Ebeling c’è la possibilità di rientrare nel progetto Cagliari qualora andasse in porto la trattativa per il titolo di A2 di Ferentino. Improbabile la permanenza di Trevor Lacey, che pure la Dinamo proverà a confermare: la guardia statunitense ha sirene economicamente allettanti dalla Russia e interessi di club di Eurolega.

I primi tentativi in atto riguardano Paul Biligha, che dovrebbe sciogliere entro fine mese la riserva tra la proposta di Sassari e quella di Venezia, e Pietro Aradori, che sembra però orientato a vagliare le sue chances di trovare posto all’estero in Eurolega riaffacciandosi alla competizione assaggiata nel 2014-15 con il Galatasaray Istanbul.

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La Dolomiti Energia Trentino s’è aggiudicata la prima sfida dei quarti di finale dei play-off scudetto con la Dinamo Banco di Sardegna (65 a 55, primo tempo 27 a 26).

Dopo un primo tempo equilibrato (16 a 15 per i padroni di casa al termine del primo quarto, vantaggio di cinque lunghezze per la Dinamo 21 a 16 e 27 a 26 all’intervallo lungo), la squadra di Maurizio Buscaglia ha preso il largo con un terzo quarto letteralmente dominato, concluso con un parziale di 25 a 8 che ha segnato il resto del match. La Dinamo, infatti, chiuso il terzo quarto sotto di ben 18 punti, 52 a 34, hanno provato a reagire ma con la determinazione che sarebbe stata necessaria per compiere il miracolo e Gara1 è andata così in archivio con il punteggio di 65 a 55.

Federico Pasquini ha recuperato Trevor Lacey è lo ha lanciato subito nella mischia nel quintetto iniziale con David Bell, Jack Devecchi, Brian Sacchetti e Tau Lydeka. Alla fine ha giocato 20 minuti, andato a segno solo una volta da due punti, segno evidente di una condizione ancora da rifinire. I migliori nella Dinamo sono risultati Gani Lawal (9 punti in 19 minuti, 3 su 5 da 2 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 11 rimbalzi, 1 stoppata, 16 di valutazione finale) e Brian Sacchetti (1 punto in 25 minuti, 1 su 2 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 2 assist, 11 di valutazione).

«La disamina della partita è abbastanza semplice – ha commentato alla fine Federico Pasquini -. Nei primi due quarti abbiamo rispettato il piano partita, ovvero fare in modo di togliere ritmo offensivo e possibilità di correre ai nostri avversari, che è la cosa che Trento fa meglio. All’intervallo eravamo pari ma dovuto alle tante palle perse e tanti errori al tiro in situazioni di gioco in cui generalmente facciamo canestro. Poi nel terzo quarto, sul 36-32 del 25’, abbiamo avuto purtroppo tre possessi offensivi e tre difese che hanno acceso il loro ritmo, e loro su questo ritmo diventano devastanti perché fanno valere il loro potere fisico. Noi ci siamo disuniti, abbiamo mosso poco la palla e in un amen ti trovi sotto di 20 punti che, in una partita con un punteggio basso come questa, sono tanta roba. È la prima partita di una serie di playoff, l’unica cosa fa dare è ragione sugli errori, resettare e tornare qua dopodomani più pronti di stasera.»

Aquila Trento 65 – Dinamo Sassari 55

Parziali: 15-16; 12-10; 25-8; 13-21.

Progressivi: 15-16; 27-26; 52-34; 65-55.

Dolomiti Energia Trento. Sutton 9, Bernardi, Craft 7, Forray 5, Conti, Flaccadori 8, Lovisotto, Gomes 17, Hogue 12, Lechtaler, Shields 7. Coach. Maurizio Buscaglia.

Dinamo Sassari. Bell 10, Lacey 2, Devecchi 2, D’Ercole 6, Sacchetti 1, Lydeka 9, Savanovic 9, Stipcevic 7, Lawal 9, Monaldi, Lighty, Ebeling. Coach. Federico Pasquini.

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La Dinamo supera anche l’Orlandina, 74 a 64 (primo tempo 33 a 38), conquista la quarta vittoria consecutiva e conserva il quarto posto in classifica. Dopo un avvio positivo (7-2 con Lighty, Sacchetti e Lydeka), la squadra di Federico Pasquini ha subito la crescita della squadra siciliana che con un parziale di 11 a 0 (in evidenza il grande ex Drake Diener, autore di 7 punti) ha capovolto il risultato ed è andata al riposo dell’intervallo lungo sotto di 5 punti (33 a 38). Nella seconda parte dell’incontro, la Dinamo è scesa in campo con energia e intensità, trascinata dalle triple di David Bell e Rok Stipcevic ad un parziale di 10 a 0 e, dopo una fase equilibrata, sono stati i canestri di Savanovic, Carter e Stipcevic a rompere l’equilibrio (decisiva la sua tripla che ha portato la squadra a + 6 nell’ultimo minuto e suo anche il tiro libero successivo che ha fissato il punteggio sul 71 a 64, spegnendo le ultime speranze dell’Orlandina). Il + 10 finale, raggiunto con una tripla di Dusko Savanovic, consente alla Dinamo di superare l’Orlandina anche nella differenza canestri dopo il -7 del girone d’andata (72 a 65 il 17 dicembre 2016 a Capo d’Orlando).

Protagonista assoluto della serata il solito Rok Stipcevic a referto con 20 punti (4/4 da due punti, 3/6 da tre punti, 3 falli subiti e 3 assist per 25 di valutazione). Doppia cifra e grande apporto dalla panchina di Josh Carter, a segno con 10 punti (3 su 3 da due punti, 3 rimbalzi ed una stoppata). Bene anche David Bell (8 punti e 2 assist), sue le bombe in avvio del secondo tempo che hanno suonato la carica ai biancoblu per risalire la china, e Tau Lydeka (7 punti e 8 rimbalzi), alla partita numero 500 da professionista. Tanta energia dal capitano Jack Devecchi: per lui 5 punti messi a segno nel momento più importante e la solita, instancabile, intensità in difesa.

«E’ stata la partita che immaginavo, dura e intensa, contro una squadra che non a caso occupa questa posizione in classifica, con una solidità difensiva davvero importante – ha commentato Federico Pasquini -. Noi nei primi due quarti siamo stati macchinosi a livello offensivo disunendoci un po’ dopo aver sbagliato tanti tiri aperti e in quella fase contro i loro cambi difensivi intestardendoci a voler dare la palla dentro senza essere aggressivi sul perimetro. All’intervallo, ho chiesto ai ragazzi di essere più aggressivi, specie nell’uno contro uno, lavorando sui piccoli per creare quegli extra possessi che poi ti permettono di creare dei tiri in ritmo. Tutto questo, ovviamente, è partito dalla difesa e dalla capacità di complicare qualunque loro tiro. Per cui dico, bravi i ragazzi a voltare pagina dopo l’intervallo, bravi a chiudere il terzo quarto 24 a 13 e bravi poi a controllare la partita nell’ultimo quarto e a concludere ribaltando il -7 dell’andata.»

Dinamo Banco di Sardegna Sassari 74 – Orlandina Betaland Capo d’Orlando 64

Parziali: 16-20; 17-18; 24-12; 17-14.

Progressivi: 16-20; 33-38; 57-50; 74-64.

Dinamo: Bitti, Bell 8, Devecchi 5, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 7, Savanovic 9, Carter 10,  Stipcevic 20, Lawal 6, Lighty 5, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

Orlandina: Galipo, Tepic 13, Iannuzzi 9, Laquintana, Nicevic, Delas 4, Diener 11, Donda, Ivanovic 15, Stojanovic 12, Berzins. Coach: Gennaro Di Carlo.

Rok Stipcevic.

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La Dinamo ha superato l’Enel Brindisi di Meo Sacchetti al fotofinish (79 a 78) ed ha fatto un fondamentale passo avanti verso i play-off scudetto. E’ stato un match equilibrato nei primi due quarti e dai due volti completamente contrastanti negli altri due, con la Dinamo prima avanti 66 a 49 al termine del terzo quarto e poi sotto di un punto a 4 secondi dalla sirena, prima del tiro decisivo di Trevor Lacey.

I ragazzi di Federico Pasquini, trascinati per 30′ da un grande David Bell (20 punti) hanno sprecato il vantaggio conquistato in un terzo quarto stellare, concluso con un break di 31 a 15; l’Enel dell’ex Meo Sacchetti, tornato per la prima volta da avversario a Sassari, contro la squadra che ha condotto alla conquista dello storico triplete, ha reagito alla grande, trascinata da Phil Goss e Nic Moore ed ha rimesso il naso avanti con 2′ da giocare. La Dinamo ha accusato la stanchezza per l’impegno infrasettimanale di Champions League con il Monaco che ha segnato la fine della straordinaria esperienza europea, ma nel finale, punto a punto, quando tutto sembrava perduto, con soli 4’’ sul cronometro, Trevor Lacey ha attraversato il campo, appoggiando al vetro il canestro della vittoria. Al PalaSerradimigni, pieno in ogni ordine di posti, è esplosa la gioia senza freni dei tifosi.

Trevor Lacey è stato l’uomo del match (10 punti, 4/5 da due, 4 rimbalzi e 4 assist) ma va segnalata la partita pazzesca di Gani Lawal, che ha stravinto il duello con l’ex Olimpia Samardo Samuels ed ha chiuso con 15 punti (7/11 da due, 8 rimbalzi e 20 di valutazione). Bene anche Tau Lydeka (8 punti, 4 su 5 da due punti e 7 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti e 3 rimbalzi). In evidenza in avvio il capitano Jack Devecchi che, nel giorno del suo trentaduesimo compleanno, ha infilato la prima tripla del match.

Dinamo Sassari 79 – Enel Brindisi 78

Parziali: 20-18; 15-16; 31-13; 13-29.

Progressivi: 20-18; 35-34; 66-49; 79-78.

Dinamo Sassari. Pennacchi, Bell 20, Lacey 10, Devecchi 3, D’Ercole, Sacchetti 5, Lydeka 8, Savanovic 9, Stipcevic 7, Lawal 15, Lighty 2, Ebeling, Monaldi. All. Federico Pasquini.

Enel Brindisi. Scott 12, Carter 12, Goss 17, Fiusco, Cardillo, Moore 29, Donzelli, M’Baye 4, Samuels 1, Joseph 3, Sgobba, Spanghero. All. Meo Sacchetti.

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Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna nella partita di ritorno dei quarti di finali della Champions League, contro il Monaco. La squadra transalpina ha confermato tutto il suo valore e la Dinamo esce dalla competizione continentale, fallendo una storica qualificazione alle Final Four, a testa altissima, tra gli applausi quasi senza fine dei suoi 5.000 sostenitori che, come previsto, hanno trasformato il PalaSerradimigni in un teatro colmo di calore ed entusiasmo.

Coach Pasquini inizialmente ha mandato in campo Bell, Lacey, Sacchetti, Lydeka e Lighty; coach Mitrovic ha risposto con Wright, Gladyr, Aboudou, Fofana e Caner-Medley. È stato Caner Medley a rompere il ghiaccio, la Dinamo ha aperto la sua serata con una tripla di David Bell (alla fine il miglior realizzatore con 20 punti) e una schiacciata di Tau Lydeka. Gli ospiti hanno provato a scappare via ma il break di 7 punti, firmato Lighty, Sacchetti e Lydeka ha scritto il vantaggio biancoverde. Controparziale di 9 lunghezze di Monaco: Lawal ha accorciato le distanze e le due squadre hanno chiuso il primo quarto con Monaco avanti di 3 punti: 15-a 18.

In avvio di secondo quarto un’altra tripla di David Bell ha firmato il sorpasso sassarese. Contro-break di Monaco condotto dal cecchino Gladyr dai 6,75 e squadre negli spogliatoi sul punteggio di 34 a 37.

Al rientro dall’intervallo lungo, Bost e Wright hanno condotto avanti Monaco, Rok Stipcevic ha suonato la carica ai suoi, seguito da David Bell e Trevor Lacey, a segno dalla lunga distanza, ma il break in chiusura di terzo quarto firmato Wright e Davies ha portato Monaco avanti di 9 punti (54 a 63) che, sommati al +11 del match di sette giorni prima, hanno praticamente chiuso il discorso qualificazione, con un -20 da recuperare per la Dinamo in soli 10 minuti, impresa quasi impossibile.

La Dinamo, comunque, ci ha provato, con grande orgoglio, Dusko Savanovic si è caricato la squadra sulle spalle insieme a David Bell e la Dinamo si è riportata a un solo possesso di distanza e poi, a poco più di 2’ dalla fine, sul 71 a 75, grazie a una bomba di Trevor Lacey. Monaco ha spento anche gli ultimi tentativi della Dinamo, ha chiuso il match sul 79 a 76 a suo favore ed ha centrato la qualificazione alle Final Four, sogno invece svanito sul più bello per la Dinamo e tutto il basket sardo.

«Complimenti a Monaco – ha commentato a fine gara il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini -, ha fatto una partita solida, fisica, con grande durezza a livello di esecuzione. Noi abbiamo provato un po’ di tutto ma non è bastato. Loro sono stati bravi ad attaccarci su tutte le nostre caratteristiche e a complicare ogni nostra esecuzione. In questi ottanta minuti di sfida sono stati più forti e meritano di andare alle Final Four, complimenti a loro. Per noi resta una grandissima esperienza, un’esperienza che ci ha fatto perdere molte risorse fisiche e mentali ma che ci ha fatto crescere molto, come gruppo e come chimica di squadra. Essere comunque arrivati fin qui ci riempie di orgoglio anche se riusciamo a godercela poco perché chiaramente volevamo le Final Four.»

«E’ stata una partita da ottanta minuti e sicuramente abbiamo pagato un po’ di errori fatti nei primi quaranta – ha commentato il playmaker biancoblu David Bell -. Stasera abbiamo cercato di portarla a casa ma non è bastato. Sicuramente faremo tesoro di quest’esperienza, che ci servirà a lavorare al massimo per le sfide di campionato.»

«Voglio ringraziare per questa atmosfera perché sia io sia la squadra siamo stati davvero entusiasti di fare parte di questo – ha detto il coach dell’AS Monaco Zvezdan Mitrovic -. Ci aspettavamo questo  clima  caldo in casa di Sassari e per questo avevo detto ai miei ragazzi di non contare sulla differenza canestri ma di fare conto di partire dallo zero a zero. Abbiamo giocato molto bene, con un’ ottima percentuale di tiri da tre, ma allo stesso tempo abbiamo  fatto anche una grande difesa. Non posso che fare i complimenti ai miei ragazzi, perché hanno giocato davvero bene.»
Dinamo Sassari 76 – As Monaco 79

Parziali: 15-18; 19-19; 20-26; 22-16.

Progressivi: 15-18; 34-37; 54-63; 76-79.

Dinamo Sassari: Bell 20, Lacey 18, Devecchi 2, D’Ercole, Sacchetti 2, Lydeka 10, Savanovic 10, Stipcevic 6, Lawal 4, Lighty 4, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

Monaco: Davies 14, Bost 11, Wright 24, Sy, Gladyr 20, Poinas, Aboudou, Rigot, Fofana 4, Caner-Medley 4. Coach. Zvezdan Mitrovic.

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Uno straordinario Rok Stipcevic ha trascinato la Dinamo nell’ultimo quarto dell’andata dei quarti di finale di Champions League, a Monaco, dove la squadra di Federico Pasquini ha perso con uno scarto di 11 punti, 73 a 62, dopo essere stata sotto anche di 22 punti, tenendo così aperta la qualificazione alla Final Four nel match di ritorno che verrà giocato al PalaSerradimigni di Sassari mercoledì 29 marzo.

Dopo un primo quarto equilibrato, conclusosi sul 16 a 15 per la squadra monegasca, nel secondo e nel terzo quarto in campo non si è vista certo la miglior Dinamo, incerta in attacco, dove ha sofferto troppo la pur ottima difesa francese, in particolare nel terzo quarto, nel quale ha messo a segno solo 10 punti, contro i 21 del Monaco, trascinato da un ottimo Outtara.

Iniziato l’ultimo quarto sotto di 20 punti, Federico Pasquini ha chiesto ai suoi di non mollare, perché il rischio del naufragio a quel punto era davvero grande, e la squadra ha reagito da grande, trascinata da un incredibile Rok Stipcevic (17 punti in 31’55”, 4 su 6 da 3 punti e 5 assist) che ha infilato tre triple consecutive da posizioni e in condizioni “impossibili”, trascinando anche David Lighty (8 punti e 5 rimbalzi), a segno anche lui due volte consecutivamente dai 6.75, prime triple realizzate da quando è arrivato a Sassari, tra campionato e Champions League. La reazione della Dinamo ha appannato il Monaco che fin lì molto brillante, probabilmente, non se l’aspettava. La squadra di casa è diventata improvvisamente fallosa, ha perso diverse palle in attacco ed ha finito col subire un parziale di 13 a 22 che, di fatto, tiene aperti i giochi per la qualificazione ad una “storica” Final Four.

Nella Dinamo, oltre a Stipcevic e Lighty, bene a tratti Tau Lydeka (9 punti) e Dusko Savanovic (8 punti e 7 rimbalzi), in ombra Gani Lawal nei 9’31” in cui Pasquini lo ha mandato in campo (2 su 3 da 2 punti, 2 su 6 ai tiri liberi), Trevor Lacey (9 punti, 1 su 3 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi) meno brillante del solito, poco impiegato David Bell (1 su 5 da 2 punti in 10’58”).

Domani la Dinamo farà rientro in Sardegna per preparare il match di campionato contro la Vanoli in programma domenica a Cremona, con inizio alle 17.00.

As Monaco 73 Dinamo Sassari 62

Parziali: 16-15; 23-15; 21-10; 13-22.

Progressivi: 16-15, 39-30; 60-40; 73-60.

As Monaco: Davies 16, Bost 13, Wright 6, Sy 10, Gladyr 5, Aboudou 2, Rigot, Fofana, Caner-Medley 6, Outtara 17. Coach. Zvedan Mitrovic.

Dinamo Sassari: Bell 2, Lacey 9, Devecchi, D’Ercole 3, Sacchetti, Lydeka 9, Savanovic 8, Stipcevic 17, Lawal 6, Lighty 8, Ebeling, Monaldi. Coach. Federico Pasquini.

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Tau Lydeka.

Niente da fare per la Dinamo Banco di Sardegna nell’anticipo dell’ottava giornata di ritorno della “regular season” disputato questa sera al Pala Del Mauro di Avellino contro la Sidigas, trascinata dalla grande prestazione dell’ex David Logan, secondo miglior realizzatore dell’incontro con 19 punti (5 su 5 da due punti, 3 su 8 da tre punti, 2 rimbalzi e 3 assist), dietro il compagno di squadra Levi Randolph (21).

La Sidigas è partita con grande determinazione, chiudendo la prima frazione avanti di 11 lunghezze: 26 a 15. I biancoblu di Federico Pasquini hanno reagito da grande squadra, con un secondo quarto straordinario che ha permesso loro di riportarsi a due soli possessi di distanza e di andare al riposo dell’intervallo lungo sul 36 a 40. Nel secondo tempo la Dinamo non è riuscita a completare la rimonta, non trovando il canestro del sorpasso, pur riportandosi due volte a un solo punto dagli irpini.

La differenza l’ha fatta la percentuale nei tiri dalla distanza dei 6.75: 11 su 24 per la Sidigas, 45,83%; 5 su 22 per la Dinamo, 22,73%. Singolare il ridottissimo numero di tiri liberi per entrambe le squadre, segnale evidente di una partita corretta, caratterizzata da pochi falli: 2 su 5 per la Sidigas, 6 su 7 per la Dinamo.

Nella Dinamo hanno brillato il solito Rok Stipcevic, autore di 18 punti con 6/8 da due punti, 2 su 6 da tre punti, 2 rimbalzi e 3 assist; Trevor Lacey, a referto con 16 punti e 23 assist; e Tau Lydeka, protagonista della sfida con il centro della Scandone Fesenko: per il lituano 14 punti, con 5 su 8 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi e 4 rimbalzi. Bene anche Dusko Savanovic nei 24’ in cui è stato impiegato, autore di alcune giocate importanti, 7 punti e 7 rimbalzi; Brian Sacchetti non ha realizzato punti ma ha catturato ben 6 rimbalzi. In ombra David Bell, impiegato solo 9 minuti, senza punti a referto.

«Voglio fare i complimenti ad Avellino che ha fatto una partita di ottimo livello – ha commentato Federico Pasquini -. Noi siamo stati bravi a sporcare un po’ i loro attacchi, a fare in modo che si inceppassero: siamo stati bravi a riportarci in partita dopo un primo quarto dove non abbiamo avuto la giusta energia e abbiamo sbagliato tanti tiri aperti. La partita si è segnata quando, sotto di un punto, abbiamo fatto una gran difesa ma non abbiamo preso il rimbalzo offensivo e ha segnato Marques Green per il +4 davanti alla nostra panchina. E la nostra energia è andata a scemare mentre loro hanno continuato la loro partita. Complimenti a loro, andiamo avanti e ci concentriamo sulla prossima sfida.»

Domani la squadra raggiungerà Monaco dove mercoledì, palla a due alle 20.30 allo Stade Luis II, disputerà la gara di andata dei quarti di finale di Basketball Champions League.

Sidigas Avellino 77 – Dinamo Sassari 65

Parziali: 26-15; 14-21; 19-18; 18-11.

Progressivi: 26-15; 40-36; 59-51; 77-65.

Sidigas Avellino: Zerini, Green 11, Logan 19, Esposito, Leunen 4, Cusin, Severini, Randolph 21, Obasohan 4, Fesenko 9, Thomas 9, Parlato. Coach: Stefano Sacripanti.

Dinamo Sassari: Bell, Lacey 16, Devecchi, D’Ercole, Sacchetti, Lydeka 14, Savanovic 7, Stipcevic 18, Lawal 5, Lighty 5, Ebeling, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.

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La Victoria Libertas Pesaro ha battuto la Dinamo Banco di Sardegna al termine di un incontro dai due volti. I ragazzi di Federico Pasquini hanno iniziato alla grande, scattando avanti di ben 18 punti sul 28 a 10, ma non hanno saputo gestire il vantaggio acquisito e già al 4′ del secondo tempo si sono fatti riprendere e sorpassare dai marchigiani. La seconda parte della partita è stata equilibrata ma nei momenti decisivi a Savanonic e compagni è mancata la freddezza decisiva e Pesaro, assetata di punti per raggiungere la salvezza, ha fatto suo il match, nel finale punto a punto, con due giocate determinanti di un super Thornton, miglior realizzatore dell’incontro, con ben 28 punti (6 su 10 da 2 punti, 2 su 6 da 3 punti, 10 su 12 ai tiri liberi, 3 rimbalzi, 1 assist, 2 palle recuperate, 8 falli subiti, 28 di valutazione).

Nella Dinamo, reduce dal tour de force delle 4 partite in 5 giorni, non ha esordito il nuovo acquisto David Lighty e sono andati in doppia cifra Dusko Savanovic e Josh Carter, 13 punti a testa: l’ala serba ha sfiora la doppia doppia con 9 rimbalzi a referto e 6 falli subiti. Bene Rok Stipcevic e David Bell, autori entrambi di 9 punti, importante apporto di Tau Lydeka (6 punti e 4 rimbalzi) e quello di Lollo D’Ercole dalla panchina, a segno con due triple importantissime.

«È stata una partita che ha avuto un approccio a nostro favore – ha commentato Federico Pasquini -, poi sul 10-28 non siamo stati capaci di fare le giocate che avrebbero steso Pesaro. Complimenti a Pesaro che ha fatto una partita di grande presenza, intensità non ha mai mollato. Son tornati sotto all’intervallo. Poi dall’intervallo in poi è diventata un’altra partita dove la loro aggressività ci ha tolto profondità a livello offensivo, abbiamo fatto poco canestro da due punti. Alla fine la partita si è fatta sugli episodi e sui dettagli: complimenti a Thortnon che ha fatto una grande partita, ha messo una bomba a poco meno di 2’ dalla fine allo scadere dei 24’’. Complimenti a Pesaro – ha concluso il coach sassarese – che ha giocato una partita di grande aggressività, noi siamo stati ingenui perché siamo andati nel loro territorio dopo essere partiti nel nostro.»

Domani la squadra farà rientro in Sardegna, dove si metterà subito al lavoro in vista del match del Round of 16 di Basketball Champions League contro Le Mans Sarthe in programma mercoledì al PalaSerradimigni.

Consultivest Pesaro 76 – Dinamo Sassari 71

Parziali: 10-23; 20-11; 22-21; 24-16.

Progressivi: 10-23; 30-34; 52-55; 76-71.

Consultivest Pesaro. Crescenzi, Gazzotti 5, Cassese, Thornton 28, Jasaitis 4, Ceron 3, Jones 17, Nnoko 6, Zavackas, Harrow 10, Hazell 3. Coach: Piero Bucchi.

Dinamo Sassari. Pompianu, Bell 9, Lacey 5, Devecchi, D’Ercole 6, Sacchetti 5, Lydeka 6, Savanovic 13, Carter 13, Stipcevic 9, Lawal 5, Monaldi. Coach: Federico Pasquini.