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Il Governo e la Regione Sardegna hanno diffuso in serata note stampa ufficiali sull’esito dell’incontro svoltosi oggi al Mise sul futuro dello stabilimento Alcoa di Portovesme.
«Il Governo, nel corso di un incontro che si è tenuto oggi nella sede del ministero dello Sviluppo economico – si legge nella nota stampa del Mise -, ha informato i sindacati sulla situazione ALCOA ed ha in particolare evidenziato i seguenti punti:
- GLENCORE non ha risposto alla lettera inviata dal Ministro Calenda all’Amministratore delegato della società sulle condizioni di una eventuale acquisizione dell’impianto ALCOA di Portovesme;
- Il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha firmato oggi il riconoscimento dello status di area di crisi complessa per il territorio del Sulcis;
- Il Governo ha formulato ad ALCOA una proposta per evitare lo smantellamento immediato dell’impianto. A fronte dell’impegno di ALCOA a garantire un congruo periodo di tempo ulteriore per cercare un nuovo acquirente, il Governo assume i seguenti impegni:
a) nel caso di cessione dell’impianto ad un investitore, verrà utilizzata INVITALIA in funzione di “filtro” (come espressamente richiesto da ALCOA per evitare di mantenere delle responsabilità nel caso in cui l’investimento del nuovo soggetto non fosse coronato da successo). Vi sarebbe, in tal caso, un passaggio contrattuale contestuale da ALCOA a INVITALIA e da INVITALIA al nuovo investitore;
b) nel caso in cui al termine del periodo concordato non si manifestasse alcun interessamento concreto, ALCOA potrà cedere l’impianto ad INVITALIA che espleterà la procedura di smantellamento, previo riconoscimento da parte di ALCOA delle somme necessarie ad adempiere a questa operazione;
In nessun caso, neanche per un periodo transitorio, INVITALIA potrà ammodernare, avviare o gestire l’impianto di Portovesme se non per le attività di smantellamento. Rimangono, inoltre, immutati gli obblighi di ALCOA relativamente alle bonifiche ed al risanamento ambientale.
ALCOA si è riservata di analizzare la proposta e di rispondere nel più breve tempo possibile.
Un nuovo incontro convocato dal Governo è previsto entro la fine del mese.»
«Il Governo ha fatto un passo importante. Aver posto le basi per scongiurare lo smantellamento degli impianti di Portovesme da parte di Alcoa ci consente di proseguire nel lavoro iniziato due anni e mezzo fa, cioè tenere aperta la prospettiva di ripresa dello stabilimento. La complessa trattativa portata avanti con Glencore ci ha permesso di determinare uno scenario tale da rendere lo smelter di Portovesme interessante per altri investitori, avendo raggiunto condizioni che aumentano la speranza di vendita.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al termine dell’incontro di oggi, convocato dal ministro Carlo Calenda nella sede del ministero per lo Sviluppo economico, per discutere del futuro di Alcoa. Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti anche l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras e il sottosegretario Teresa Bellanova, il rappresentante del Governo ha illustrato le iniziative adottate dal Mise per verificare l’interessamento di possibili investitori disposti ad acquisire lo smelter di Portovesme e per evitare che Alcoa proceda con lo smantellamento degli impianti annunciato nelle scorse settimane. Il Governo ha chiesto la disponibilità a poter far svolgere immediatamente il processo di due diligence e nelle prossime settimane Alcoa risponderà proponendo un’ipotesi di accordo da siglare entro l’1 novembre.
Il presidente Pigliaru ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal ministro Calenda e dal Mise, che ha dato prova di «grande capacità nel gestire una situazione difficile. Abbiamo lavorato insieme, in stretta sinergia, per arrivare sin qui e su questa partita, come ha ricordato lo stesso Ministro, occorre fare squadra perché l’obiettivo di tutti è far ripartire lo smelter e contemporaneamente mettere in sicurezza i lavoratori che stanno per perdere gli ammortizzatori sociali».
Su questo fronte, la firma dell’importante provvedimento sull’area di crisi complessa consentirà di avere a disposizione gli strumenti per garantire una prima copertura, il cui rapporto con l’effettivo fabbisogno sarà oggetto di valutazione nei prossimi giorni. Il presidente Pigliaru, infine, riferendosi ai disagi espressi dai lavoratori per le misure di sicurezza adottate nei loro confronti durante la manifestazione davanti al MISE ha detto che «il diritto a manifestare è sacrosanto e dev’essere garantito e rispettato».