17 November, 2024
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In osservanza delle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei ministri per il contrasto e il contenimento del diffondersi del Coronavirus, le due recite di “Sento la Terra girare”, lo spettacolo di Teresa Mannino in programma a Cagliari il 28 e il 29 marzo per l’organizzazione della cooperativa Vox Day, sono posticipate rispettivamente al 7 e all’8 maggio prossimi, sempre all’Auditorium del Conservatorio con inizio alle 21.00.
Restano validi per le nuove date i biglietti già acquistati in precedenza; chi li ha comprati online potrà ritirarli al botteghino dell’Auditorium del Conservatorio nella nuova data assegnata, presentando la ricevuta di acquisto. Non sono previsti rimborsi.

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C’è già il tutto esaurito per Teresa Mannino, attesa a Cagliari il 28 marzo del prossimo anno, con il suo spettacolo “Sento la Terra girare”, in scena all’Auditorium del Conservatorio: i biglietti posti in prevendita l’altro lunedì (14 ottobre), infatti, sono andati a ruba nel giro di pochi giorni. La cooperativa Vox Day, organizzatrice dell’appuntamento nel capoluogo sardo, d’intesa con il management dell’attrice siciliana, ha dunque aggiunto una replica per l’indomani, domenica 29 marzo, sempre all’Auditorium del Conservatorio, con inizio alle 19.00.
Fortemente legata alla natia Sicilia, con una laurea in filosofia e un bagaglio di studi di teatro a Milano, sua città d’adozione, Teresa Mannino coniuga nella sua comicità una raffinata tecnica attoriale con una spontanea e originale capacità di improvvisazione. Il suo percorso artistico si snoda tra palcoscenico e piccolo schermo, radio e cinema per approdare a un mondo fatto di storie, emozioni e testimonianze che, dalla Sicilia, attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande Nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata.
In “Sento la terra girare”, che ha debuttato a gennaio dell’anno scorso, Teresa Mannino esce fuori da un armadio, dove è rimasta chiusa per mesi, anni, e racconta con il suo inconfondibile tocco ironico, attento, disincantato e mai banale, la disattenzione e l’indifferenza di noi uomini nei confronti del nostro pianeta.

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Appuntamento con la graffiante, sottile e intelligente comicità di Teresa Mannino, il prossimo 28 marzo a Cagliari, dove l’attrice siciliana porterà in scena all’Auditorium del Conservatorio, per l’organizzazione della cooperativa Vox Day, il suo spettacolo “Sento la Terra girare”, scritto con Giovanna Donini.

La prevendita dei biglietti – a 30 euro in poltronissima e 25 in poltrona (più diritti di prevendita) – prende il via già questo lunedì, 14 ottobre, online e nei punti vendita di Vivaticket. I tagliandi si possono pagare anche con valuta Sardex; prenotazioni via mail all’indirizzo info@voxday.com o per telefono al numero 070840345.  

Fortemente legata alla natia Sicilia, con una laurea in filosofia e un bagaglio di studi di teatro a Milano, la sua città d’adozione, Teresa Mannino coniuga nella sua comicità una raffinata tecnica attoriale con una spontanea e originale capacità di improvvisazione. Il suo percorso artistico si snoda tra palcoscenico e piccolo schermo, radio e cinema per approdare infine a un mondo fatto di storie, emozioni e testimonianze che, dalla Sicilia, attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande Nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata.
In “Sento la terra girare”, che ha debuttato a gennaio dell’anno scorso, Teresa Mannino sbuca fuori da un armadio, dove è rimasta chiusa per mesi, anni, e racconta con il suo inconfondibile tocco ironico, attento, disincantato e mai banale, la disattenzione e l’indifferenza di noi uomini nei confronti del nostro pianeta.
«Leggo che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo, gli animali si estinguono a un ritmo allarmante, come quando sono spariti i dinosauri 66 milioni di anni fa. Nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri che paguri. Leggo che non c’è più acqua da bere e aria da respirare – scrive l’attrice nelle sue note di regia -. Fuori dall’armadio scopro che il mondo va a rotoli, rotoli di carta igienica. Allora, cerco delle strategie: non uso più rotoli, di nessun tipo, chiudo l’acqua mentre mi insapono, tengo spente le luci dell’albero di Natale, vendo la macchina e faccio l’orto sul balcone. Ma ciò non migliora la situazione del pianeta e in più mi sono complicata la vita. La strategia deve essere un’altra. Decido di richiudermi nell’armadio, ma l’armadio non è più lo stesso, dentro quell’armadio sento la Terra girare».