17 July, 2024
HomePosts Tagged "Teresa Pintus"

E’ iniziata ufficialmente ieri sera, con l’insediamento degli eletti nella tornata elettorale amministrativa dell’8 e 9 giugno 2024, la consiliatura 2024-2029 del comune di Sant’Anna Arresi.

Per la quarta volta a guidare il comune sulcitano è stato eletto Paolo Luigi Dessì, candidato della lista “Giorno Nuovo”, che ha aperto la seduta alle 19.15 con l’esame del primo punto all’ordine del giorno, l’esame delle condizioni di eleggibilità e compatibilità degli eletti con convalida dei consiglieri eletti e insediamento del Consiglio comunale.

E’ seguito il giuramento del sindaco eletto.

Paolo Luigi Dessì ha poi ha presentato i componenti della Giunta comunale. Vicesindaco è Teresa Pintus, gli altri tre assessori sono Fabio Diana, Valerio Lecca e Davide Marica (esterno).

I quattro assessori saranno affiancati dai consiglieri delegati.

Il Consiglio è stato poi chiamato all’elezione della commissione elettorale e la seduta si è chiusa con le comunicazioni del sindaco che ha esposto a grandi linee il percorso che la nuova maggioranza seguirà per l’amministrazione del paese, rimandando la presentazione e l’esame delle linee programmatiche ad una prossima seduta.

Nel corso della seduta sono stati comunicati anche i capigruppo: Massimiliano Selis per la lista di maggioranza “Giorno nuovo”; Maddalena Garau per la lista di minoranza “Uniti per Sant’Anna Arresi”.

Il nuovo Consiglio comunale di Sant’Anna Arresi è formato da 8 consiglieri di maggioranza eletti con il sindaco Paolo Luigi Dessì, e 4 di minoranza.

La lista “Giorno Nuovo” che ha eletto sindaco Paolo Luigi Dessì con 888 voti, il 52,45%, ha eletto i seguenti 8 consiglieri: Teresa Pintus 148 preferenze, Fabio Diana 97, Fabrizio Garau 77, Raffaela Milia 75, Claudia Spiga 60, Valerio Lecca 57, Massimiliano Selis 50, Michele Virdis 48. Primo dei non eletti Alfiero Pittoni 48.

La lista “Uniti per Sant’Anna Arresi” che sosteneva Maddalena Garau, ha eletto i seguenti 4 consiglieri: Maddalena Garau candidata sindaca non eletta, Armando Linzas 104 preferenze, Valentina Mei 101, Sandro Uccheddu 100. Primo dei non eletti: Edoardo Pisano 74.

 

Il nuovo Consiglio comunale di Sant’Anna Arresi è formato da 8 consiglieri di maggioranza eletti con il sindaco Paolo Luigi Dessì, e 4 di minoranza.

La lista “Giorno Nuovo” che ha eletto sindaco Paolo Luigi Dessì con 888 voti, il 52,45%, ha eletto i seguenti 8 consiglieri: Teresa Pintus 148 preferenze, Fabio Diana 97, Fabrizio Garau 77, Raffaela Milia 75, Claudia Spiga 60, Valerio Lecca 57, Massimiliano Selis 50, Michele Virdis 48. Primo dei non eletti Alfiero Pittoni 48. Le preferenze degli altri 3 candidati: Sirte Sonsier Sessini 34, Davide Marica 21, Emanuela Maria Fozzi 10.

La lista “Uniti per Sant’Anna Arresi” che sosteneva Maddalena Garau, ha eletto i seguenti 4 consiglieri: Maddalena Garau candidata sindaca non eletta, Armando Linzas 104 preferenze, Valentina Mei 101, Sandro Uccheddu 100. Primo dei non eletti: Edoardo Pisano 74. Le preferenze degli altri 7 candidati: Danilo Pisano 72, Candido Emanuele Viola 47, Roberto Culurgioni 41, Giuliano Culurgioni 41, Samuele Mei 37, Roberto Cappai 24, Rita Maria Clara Sirtoli 10.

 

Oggi e domani si vota per le elezioni Europee e le Amministrative in 27 Comuni sardi, tra i quali ci sono Calasetta e Sant’Anna Arresi. A Calasetta le liste in campo sono tre: “Rinascita Calasettana”, con Antonello Puggioni candidato alla carica di sindaco; “Calasetta Futura”, candidato sindaco Agostino Armeni; “Gianca Cadesedda”, candidato sindaco Silvano Farris.

Tutti i candidati alla carica di consigliere comunale.

Lista “Rinascita Calasetta”: Luciano Biggio, Luigi Biggio, Graziano Castelli, Giuseppe Alvaro Cincotti, Maria Laura Corona, Giuseppe D’Antonio, Maurizio D’Antonio, Gianluca Murgioni, Stefania Piras, Stella Pusceddu, Fabrizio Schirru, Veronica Turini.

Lista “Calasetta Futura”: Nicoletta Romano, Gian Pietro Vacca, Maria Murredda, Giovanni Giacobbe, Clara Destro, Aldo Antonio Vigo, Carla Cabras, Sandro Dessì, Francesca Chimera, Angelo Serrenti, Maria Rita Usai, Sergio Fois.

Lista “Gianca Cadesedda”: Roberto Lusci, Alessandro Ariu, Dafne Mercenaro, Marinella Locci, Paola Todde, Raffaele Rivano, Antonello Pomata, Sonia Fontana, Franco Salidu, Simona Farigu, Salvatore Ierna, Gigi Mameli.

A Sant’Anna Arresi è sfida a due per la successione a Maria Teresa Diana. Maddalena Garau è la candidata a sindaco della lista “Uniti per Sant’Anna Arresi”, Paolo Luigi Dessì, già sindaco per tre consiliature consecutive, è il candidato sindaco della lista “Giorno nuovo”.

Tutti i candidati alla carica di consigliere comunale.

Lista “Uniti per Sant’Anna Arresi”: Roberto Cappai, Giuliano Culurgioni, Roberto Culurgioni, Armando Linzas, Samuele Mei,  Valentina Mei, Edoardo Pisano, Danilo Pisano, Maria Clara Sirtoli, Sandro Uccheddu, Candido Emanuel Viola.

Lista “Giorno Nuovo“: Fabio Diana, Emanuela Maria Fozzi, Valerio Lecca, Teresa Pintus, Sirte Sonsier Sessini, Alfiero Pittoni, Fabrizio Garau, Davide Marica, Michele Virdis, Raffaela Milia, Claudia Spiga, Massimiliano Selis. 

[bing_translator]

Scadono alle 12.00 i termini per la presentazione delle liste per le Amministrative del prossimo 16 giugno. I Comuni sardi interessati al voto sono 29: Cagliari, Monserrato, Sinnai, Calasetta, Esterzili, Genoni, Guasila, Samatzai, San Gavino Monreale, Sant’Anna Arresi, Serrenti, Villasimius, Bosa, Magomadas, Sini, Sorradile, Austis, Onanì, Ortueri, Sarule, Tortolì, Villagrande Strisalisi, Alghero, Castelsardo, Golfo Aranci, Illorai, Putifigari, Sassari e Sorso.

A Sant’Anna Arresi, al momento, le liste dovrebbero essere due: “Insieme per Sant’Anna Arresi” e “Arresinus”. All’ultimo momento potrebbe inserirsi una terza lista, anche se i tempi sono ristrettissimi… Anche a Calasetta le liste dovrebbero essere due.

In entrambi i Comuni sulcitani il 16 giugno verrà eletto un nuovo sindaco, perché i sindaci uscenti Teresa Pintus (sindaco fino allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale) ed Antonio Vigo (sindaco negli ultimi 10 anni) non saranno ricandidati alla carica di primo cittadino.

[bing_translator]

Bruno Carcangiu, ex segretario comunale, è il commissario straordinario del comune di Sant’Anna Arresi. La decisione della Giunta regionale è maturata a seguito delle dimissioni di sette consiglieri comunali (gli assessori Maddalena Garau e Daniela Farci e la consigliera Emanuela Pilloni; e i quattro consiglieri di minoranza Loretta Atzori, Elisabetta Rossu, Adriana Lobina e Maurizio Antonio Podda) che hanno provocato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, a due anni dalla conclusione naturale della consiliatura.

Il presidente della Regione disporrà con proprio decreto l’atto formale di scioglimento e di nomina del commissario straordinario che rimarrà in carica fino alla primavera del prossimo anno, quando si terranno le elezioni per il nuovo sindaco e il Consiglio comunale.

Non è difficile prevedere una lunghissima campagna elettorale…

 

[bing_translator]

Dopo le dimissioni di sette consiglieri, tre dei quali di maggioranza, e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, a Sant’Anna Arresi non si parla d’altro. Ieri abbiamo registrato gli interventi del sindaco Teresa Pintus e dell’ex sindaco Paolo Luigi Dessì, entrambi durissimi nei confronti delle tre consigliere di maggioranza dimissionarie, gli assessori Maddalena Garau e Daniela Farci e la consigliera Emanuela Pilloni, e la replica di quest’ultima, altrettanto dura.

Oggi, sull’accaduto, interviene Maddalena Garau, assessora con deleghe al Servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, alle Politiche ambientali, all’Agricoltura, alla Pesca e all’Allevamento, con una lettera aperta ai cittadini, dalla quale emerge uno stato di grande sofferenza per una vicenda nella quale ha ricevuto minacce, nella forma di una lettera anonima recapitatale il giorno di Natale, nella quale è stata invitata a dimettersi. «Da allora e fino ad oggi ho vissuto un periodo molto difficile, nel quale mi sono sentita umanamente e politicamente isolata.»

Di seguito, come abbiamo fatti ieri con gli interventi di Teresa Pintus, Paolo Luigi Dessì ed Emanuela Pilloni, pubblichiamo il testo integrale della lettera aperta ai cittadini.

LETTERA APERTA AI CITTADINI

Innanzitutto, vorrei comunicare che ho sempre creduto nello sviluppo del mio paese anche assumendomi la responsabilità di votare sia in consiglio comunale che in giunta tutte le deliberazioni che sono state proposte. Tutte!!! Anche quelle che non mi convincevano completamente, fidandomi di chi aveva più esperienza di me.

Ho ritenuto di far valere la mia contrarietà alla proposta di cambio di destinazione d’uso di una struttura esistente d’uso da commerciale a turistico ricettivo, perché nutrivo e nutro tuttora forti dubbi circa la legittimità della proposta.

Ho ricevuto diverse pressioni tese a farmi cambiare posizione, in quanto – mi veniva detto – che così facendo non favorivo lo sviluppo del territorio e che per stare in un gruppo avrei dovuto avere le medesime idee degli altri.

In realtà, io credo nello sviluppo del territorio ma credo altresì che lo sviluppo debba essere rispettoso delle leggi.

La legalità è per me un elemento imprescindibile.

Nei mesi scorsi – forse per questo mio modo di pensare – qualcuno ha ritenuto di minacciare me e la mia famiglia, invitandomi a dimettermi con una lettera anonima.

Da allora e fino ad oggi, ho vissuto un periodo molto difficile, nel quale mi sono sentita umanamente e politicamente isolata.

Nei giorni scorsi, ho manifestato per la terza volta i miei dubbi circa la legittimità della proposta di delibera citata e, per tutta risposta mi è stato detto che – se non fossi stata d’accordo – sarei potuta restare a casa.

Dopo una profonda riflessione, mi sono convinta che non si potesse più amministrare serenamente il paese ed ho ritenuto giusto mettere fine a questa esperienza politica.

Voglio comunicare apertamente ai miei cittadini per quali ragioni non ritenevo legittima la proposta che tutti conosciamo.

Contrariamente a quanto si dice, non soffro di nessun personalismo, né invidie o cose di questo genere!!!

Ecco i motivi della mia contrarietà:

L’intervento edilizio proposto al Consiglio per la deroga – secondo quanto risulta dal progetto – proponeva la trasformazione di una struttura commerciale in una struttura turistica ricettiva (hotel) con richiesta di:

a) Cambio della destinazione d’uso da residenziale-commerciale a turistico-ricettiva

b) ampliamento dei volumi (da 862,66 a 2.446,56 totale 3.306,22)

c) aumento superficie coperta rispetto alla struttura originaria (da 535,33 a 1.200,00)

L’intervento, ai sensi dell’Articolo 3 del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380

(Testo unico dell’Edilizia) secondo me deve essere considerato una ristrutturazione edilizia.

Infatti, l’articolo 3 in questione alla lettera d) recita:

Sono “interventi di ristrutturazione edilizia,” gli interventi rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente

E’ sufficiente osservare il progetto per concludere che si tratta di una ristrutturazione edilizia avente ad oggetto la “trasformazione di una struttura commerciale in una struttura turistica ricettiva (hotel) parzialmente diversa dall’organismo edilizio precedente”.

La materia della deroga proposta al Consiglio è regolata dall’articolo 14 del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380, il quale recita, al 1° comma:

Il permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici generali è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del consiglio comunale, nel rispetto comunque delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 (ora decreto legislativo n. 42 del 2004 – n.d.r.) e delle altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia.

Il comma 1-bis del medesimo articolo recita:

1-bis. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, attuati anche in aree industriali dismesse, è ammessa la richiesta di permesso di costruire anche in deroga alle destinazioni d’uso, previa deliberazione del Consiglio comunale che ne attesta l’interesse pubblico, A CONDIZIONE -PERO’- CHE IL MUTAMENTO DI DESTINAZIONE D’USO NON COMPORTI UN AUMENTO DELLA SUPERFICIE COPERTA

Rispetto a quella prima dell’intervento di ristrutturazione, nel caso che ci occupa, come risulta dalla stessa proposta di delibera, l’intervento proposto prevedeva una ristrutturazione edilizia tesa ad ottenere una deroga sulla destinazione d’uso

Con aumento – però – della superficie coperta – rispetto a quella originaria – che passava da 535,33 di superficie coperta a 1.200,00

Pertanto, l’intervento proposto, quand’anche fosse conforme all’articolo 11, comma 11°, della Legge Regionale N° 23/1985, come asserito dal legale dell’amministrazione, a mio modo di vedere risulta però in contrasto con l’articolo 14, comma 1-bis del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380, il quale come abbiamo visto pone come condizione per il rilascio della deroga della destinazione d’uso nel caso di ristrutturazione edilizia il non aumento della superficie coperta” che – invece – abbiamo visto c’è (da 535,33 a 1.200,00)!!!

Dunque, io sono a favore dello sviluppo turistico del nostro Comune, a una sola condizione che lo sviluppo sia perseguito attraverso il rispetto delle norme.

A me pare, invece, che la proposta avanzata al Consiglio fosse in evidente contrasto con l’articolo 14, comma 1-bis del D.P.R. 06 giugno 2001, n. 380.

Ringrazio tutti i cittadini che mi hanno consentito di amministrare il nostro paese con trasparenza ed onestà e che mi hanno offerto la loro disinteressata solidarietà in questi giorni difficili.

Un ultimo ringraziamento va ai dipendenti comunali che con me hanno collaborato in questi anni, aiutandomi a superare innumerevoli problemi quotidiani riguardanti il mio paese.

Maddalena Garau

[bing_translator]

Emanuela Pilloni, una delle tre consigliere di maggioranza che con le dimissioni, presentate stamane unitamente a quelle dei quattro consiglieri di minoranza, hanno provocato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale di Sant’Anna Arresi, ha commentato in un post pubblicato su facebook, la decisione assunta ed il commento, pubblicato pure su facebook, del sindaco Teresa Pintus.

Di seguito il testo integrale.

«Non è un momento facile, siamo in un piccolo paese e spesso la politica si intreccia anche ai rapporti umani. Con tutto il rispetto non ci stiamo però a passare per chi non è trasparente, rigirando la frittata!
E’ bene anche dire che non si può amministrare il paese sotterrando la polvere sotto il tappeto o dicendo mezze verità, facendo affidamento sul fatto che la gente non va a vedere gli atti, ma si fida di quanto legge sui giornali o gli viene riportato in maniera strumentale.
Siamo a favore dello sviluppo, del recupero e della riqualificazione di tutte le volumetrie esistenti nel nostro paese da quelle del centro storico a quelle rurali fino ad arrivare a quelle della fascia costiera, ma non siamo d’accordo a concedere incrementi volumetrici così esorbitanti (nel caso specifico di oltre il 300%).
Teresa Pintus ha scritto su Facebook che ci siamo dimessi per mancanza di coraggio, dopo averci invitato lei stessa a non presentarci in Consiglio se proprio non eravamo d’accordo. Lei il punto l’avrebbe portato di nuovo e comunque, per la terza volta.
Le dimissioni del vice sindaco erano nel suo cassetto da sette mesi, ogni tanto venivano tirate fuori con la minaccia di protocollarle se non si approvava questa deroga. Chi è il codardo? Noi non abbiamo minacciato nessuno, al limite forse abbiamo subito.
Abbiamo avuto il coraggio di protocollarle quelle dimissioni e di riconsegnare al paese la casa comunale. Noi non siamo Avatar o controfigure di altri. Li abbiamo tolti dall’impiccio di metterci da parte come stavano cercando di fare.
Una deroga è un’eccezione alla legge, è una discrezionalità politica. Noi preferiamo l’equità politica e amministrativa.
Noi torniamo a casa e continuiamo ad andare per strada a testa alta. Forse è qualcun altro che si deve vergognare per i debiti che ci ha lasciato dopo 15 anni di amministrazione.
A testa alta e schiena dritta sempre.»

[bing_translator]

Il sindaco di Sant’Anna Arresi, Teresa Pintus, ha commentato nella pagina facebook del gruppo di maggioranza “Giorno Nuovo”, le dimissioni di sette consiglieri (tre di maggioranza) che hanno provocato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.

Di seguito il testo integrale.

«Nella giornata odierna era prevista la riunione del consiglio comunale. All’ordine del giorno la richiesta di deroga per il cambio di destinazione d’uso di una struttura commerciale in struttura alberghiera, sita all’ingresso della località turistica di Porto Pino.
In mattinata, tre consiglieri di maggioranza e i quattro di minoranza, hanno rassegnato le dimissioni irrevocabili.
Candidarsi è una libera scelta ma, chiedere il consenso dei cittadini, implica una consapevole ammissione di responsabilità dalla quale non si può prescindere, né ci si può sottrarre dimettendosi, con un atto di codardia, per paura di esporsi e metterci la faccia. Troppo semplice. Passi la minoranza, che fa il suo lavoro, ma i consiglieri di maggioranza si sono dimessi per mancanza di coraggio. Non hanno avuto la coerenza di dichiarare, nel luogo deputato che è l’aula consiliare, davanti alla popolazione, la motivazione del loro voto, qualunque fosse stato. Ogni posizione è legittima ma, chi ha incarichi pubblici, deve motivarla davanti ai cittadini, che hanno il sacrosanto diritto di conoscere le azioni poste in essere dai suoi rappresentanti. Probabilmente, non esistendo ostacoli di natura tecnico/giuridico a concedere la deroga, la motivazione potrebbe essere attribuita a posizioni non politiche ma personali. È troppo semplice cercare di salvare la faccia voltando le spalle. La giustificazione, molto generica, è stata “incapacità di dare risposte condivise”. Su richiesta delle consigliere dimissionarie, sono stati fatti tutti i passaggi necessari nei vari uffici regionali, è stato chiesto anche un parere ad un avvocato esperto in urbanistica, al fine di fugare ogni dubbio o perplessità sulla liceità della concessione.
La base dell’amministrazione trasparente, è quella di valutare il corretto rispetto delle norme e la fattibilità dei progetti. Non valutarli sulla base dell’empatia personale che suscita il proponente. Ma queste sono doti che appartengono solo a chi è consapevole che, nell’assumere una responsabilità amministrativa, lo si fa per il bene di tutta la comunità. Non per soddisfare la sete di ambizioni personali o, peggio ancora, di rancore nei confronti di chi magari ha avuto successo nella vita o la pensa diversamente da noi.
Ringrazio la popolazione per la fiducia a suo tempo accordata.
Un ringraziamento anche ai dipendenti Comunali per la leale collaborazione e il lavoro svolto.»

Teresa Pintus

[bing_translator]

Fine anticipata per la consiliatura del comune di Sant’Anna Arresi. Si sono dimessi tre consiglieri di maggioranza (gli assessori Maddalena Garau e Daniela Farci e la consigliera Emanuela Pilloni) e i quattro consiglieri di minoranza (Loretta Atzori, Elisabetta Rossu, Adriana Lobina e Maurizio Antonio Podda), sui dodici consiglieri che compongono il Consiglio comunale. Le dimissioni sono state protocollate a mezzogiorno, a poche ore dalla riunione del Consiglio comunale che avrebbe dovuto affrontare la proposta di cambio della destinazione d’uso (art. 1 comma 11 L.R. 23/1985) ed il permesso di costruire in deroga (ex art. 14 DPR 380/2001) necessari per la trasformazione di una struttura commerciale in struttura turistico ricettiva (hotel) presentata dalla ditta Costa Sud Vacanze srl a Porto Pino.

Il punto dell’ordine del giorno della seduta del Consiglio di questa sera (fissata in prima convocazione alle 17.30, con eventuale seconda convocazione giovedì 14 giugno a mezzogiorno), era stato già al centro dello scontro in seno alla maggioranza, il 24 novembre dello scorso anno, quando le due assessore e la terza consigliera di maggioranza che oggi si sono dimesse con i quattro consiglieri di minoranza, avevano esternato la loro contrarietà alla proposta di deliberazione, provocando il rinvio della stessa. Ora, a distanza di oltre sei mesi, il sindaco Teresa Pintus e gli altri componenti della maggioranza, nonostante i problemi con le tre colleghe di maggioranza non fossero stati superati, hanno deciso di ripresentare, comunque, la proposta di deliberazione all’esame del Consiglio comunale e si è giunti alla rottura definitiva, con le dimissioni di sette consiglieri e lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.

Le tre consigliere di maggioranza dimissionarie, hanno così motivato la decisione di rassegnare le dimissioni e, conseguentemente, di arrivare allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale: «Visti e considerati i diversi problemi dovuti all’incapacità di dare delle risposte condivise, non ci sono più le condizioni politiche per mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale.»

La consiliatura finisce a poco più di tre anni dalle elezioni che il 31 maggio 2015 portarono all’elezione a sindaco di Teresa Pintus, oggi 43 anni, candidata della lista civica “Giorno Nuovo”, con 707 voti, il 39,94%, e di 8 consiglieri di maggioranza: Daniela Farci, Fabio Diana, Maddalena Garau, Ambrosiano Pintus, Roberto Dessì, Gabriela Caschili, Emanuela Pilloni e Patrizia Emanuela Costa. Teresa Pintus nella precedente consiliatura era stata vicesindaco della Giunta guidata da Paolo Luigi Dessì. Al secondo posto si classificò – come cinque anni prima – Gigi Ballocco, candidato della lista civica “Sant’Anna Costa Arresi”, con 606 voti, pari al 34,23%, poi dimessosi, come anche l’altro consigliere eletto Gino Potettu, con l’ingresso in Consiglio di due delle non elette, Loretta Atzori ed Elisabetta Rossu; al terzo posto giunse Adriana Lobina, candidata sindaco della lista civica “Arresinus”, con 457 voti, il 25,81%, che entrò in Consiglio comunale con Maurizio Antonio Podda.

[bing_translator]

Il sindaco di Sant’Anna Arresi, Teresa Pintus, ha convocato il Consiglio comunale in sessione straordinaria per martedì 12 giugno alle 17.30 in prima e giovedì 14 giugno alle 12.00 in seconda convocazione, per l’esame di un solo punto all’ordine del giorno: la realizzazione di un intervento di trasformazione di una struttura commerciale in struttura turistico-ricettiva (hotel) proposto dalla ditta Costa Sud Vacanze srl, atto di indirizzo al rilascio del cambio di destinazione d’uso (art. 11 comma 11 L.R. 23/1985) e del permesso di costruire in deroga (ex art. 14 DPR 380/2001).

La proposta torna all’esame del Consiglio comunale a distanza di sei mesi e mezzo. Il 24 novembre dello scorso anno, l’esame e l’approvazione vennero rinviati a seguito dell’abbandono dell’aula da parte di due assessori e di un terzo consigliere di maggioranza, unitamente ai consiglieri di minoranza, che provocò la conseguente mancanza del numero legale.

Martedì o, eventualmente giovedì, sarà interessante verificare se i malumori in seno alla maggioranza che portarono al rinvio, nel corso degli ultimi mesi siano rientrati o meno.