16 November, 2024
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L’immediata sospensione del piano di decentramento territoriale delle sedi Inps e l’apertura di un tavolo di confronto con Ministero e Istituto di previdenza per ridiscutere la riorganizzazione dei servizi in Sardegna.

E’ la richiesta unanime di sindaci, sindacati, forze datoriali e comitati provinciali dell’INPS indirizzata al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e al direttore generale dell’INPS, Tito Boeri, al termine dell’incontro con i capigruppo del Consiglio regionale convocato dal presidente dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau, al quale ha preso parte anche la direttrice dell’Inps Sardegna Cristina Deidda.

Tutte le parti intervenute hanno ribadito la propria contrarietà al progetto di riorganizzazione degli uffici territoriali con la trasformazione in punti INPS di 8 agenzie (Isili-Senorbì, Tempio, Alghero, Ozieri, Ghilarza, Sorgono, Siniscola, Macomer) ed il possibile ridimensionamento di quelle di Assemini, Carbonia e Lanusei. Un’eventualità sempre più probabile visti i nuovi parametri per il mantenimento degli attuali presidi nel territori, introdotti dal Regolamento di attuazione del decentramento territoriale, emanato dall’INPS lo scorso 21 settembre. Un piano di riordino fondato su tre pilastri: la presenza di una popolazione residente superiore ai 60mila abitanti (attualmente sono 28mila); una pianta organica di almeno 10 dipendenti; la possibilità, per almeno il 60% della popolazione, di raggiungere una struttura INPS della stessa provincia in meno di mezzora partendo dal comune di residenza con un mezzo proprio. La permanenza di un’agenzia dell’Istituto nel territorio, secondo le indicazioni della Direzione generale dell’INPS, sarà condizionata dalla presenza di almeno due delle tre condizioni.   

«Si tratta di parametri impossibili da rispettare considerata l’orografia della Sardegna, le condizioni socio-economiche e le difficoltà nei trasporti – hanno detto in coro sindaci, rappresentanti sindacali ed esponenti delle organizzazioni imprenditoriali – se non si cambieranno i criteri le sedi INPS saranno chiuse.»

«Questa riforma così strutturata è inadeguata per la Sardegna – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau – i presunti risparmi non riuscirebbero a coprire l’aumento dei costi sociali che potrebbero triplicare. E’ arrivato il momento di fare sentire la voce forte della Regione.»

Preoccupazioni condivise da tutti i capigruppo e dalla direttrice regionale dell’INPS, Cristina Deidda. «Come INPS Sardegna abbiamo da subito rappresentato alla Direzione generale le difficoltà di applicazione di alcuni parametri al territorio sardo, a meno che non si decida di ridurre di oltre il 50% i servizi nei territori – ha detto Cristina Deidda – alcune agenzie, per carenza di personale, si trovano già in forte difficoltà, è dovere dell’INPS garantire il servizio ai cittadini. La Direzione regionale non è nelle condizioni di poter applicare quei parametri. Non si può chiudere nemmeno un’agenzia. Manifesteremo l’esigenza di mantenere la situazione attuale e chiederemo risorse per migliorare i servizi».

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Due giorni fa la risposta rassicurante del presidente nazionale dell’Inps Tito Boeri, alla lettera preoccupata scritta dal sindaco di Carbonia, sui pericoli di ridimensionamento se non addirittura di soppressione dell’Agenzia Inps di Carbonia; oggi il coordinatore cittadino dei Riformatori sardi, Roberto Gibillini, ha diffuso una nota nella quale ribadisce le motivazioni e gli obiettivi del sit-in del 4 maggio scorso promosso dal circolo dei riformatori sardi di Carbonia.

«Abbiamo preso atto positivamente dell’iniziativa della sindaca di Carbonia con la speranza che non si esaurisca qui – scrive Roberto Gibillini -. La risposta del presidente dell’Inps è in linea con informazioni che avevamo e che abbiamo anche riferito durante la manifestazione. Si tratta in tutta evidenza di una conferma della limitata operatività della sede di Carbonia; l’annunciato arrivo di un impiegato potrà contribuire a ridurre i gravi disagi quotidiani degli utenti ma non modificherà il livello di operatività della sede; l’annunciato “rafforzamento” con altri due impiegati che dovrebbero arrivare dopo l’espletamento dei concorsi che sono stati appena banditi è quasi beffardo.»

«Ribadiamo che la sede di Carbonia deve recuperare la stessa operatività che ha avuto sino a qualche anno fa per dare risposte adeguate alle esigenze di un bacino di utenza che è il più importante nel territorio – aggiunge Roberto Gibillini -, ripristinando tutti i servizi, compresi quelli per imprese e professionisti e che pertanto è necessario procedere ad un riequilibrio degli organici tra le diverse sedi dell’isola e del territorio, da fare nell’immediato.»

«Questi obiettivi giusti e necessari – conclude il coordinatore cittadino dei Riformatori sardi – ci proponiamo di perseguire con tutte le forze disponibili e, auspicabilmente, con l’impegno e le iniziative dell’Amministrazione e dell’intero Consiglio comunale.»

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La sede Inps di Carbonia non chiuderà. Lo ha assicurato il presidente dell’Ente Tito Boeri al sindaco Paola Massidda che lo scorso 8 maggio aveva scritto una lettera al Presidente Nazionale dell’Inps, per sollecitare il mantenimento ed il potenziamento della sede, dopo le recenti notizie che paventavano un concreto rischio di chiusura, dopo la drastica contrazione del personale da 16 a 4 unità e la riduzione da 5 a 3 del numero dei giorni di apertura al pubblico settimanale.

«Desidero rassicurarla circa la permanenza dell’operatività dell’Agenzia di Carbonia/Giba e ritengo utile, a questo scopo, fare una breve premessa per inquadrare al meglio la situazione – ha scritto Tito Boeri a Paola Massidda -. Già nel 2016 le strutture Inps del territorio sulcitano furono oggetto di riorganizzazione funzionale, con la trasformazione dell’Agenzia territoriale di Giba in punto Inps e con la contestuale modifica della struttura di Carbonia in Agenzia Territoriale di Carbonia-Giba. Ad oggi, l’Agenzia Territoriale di Carbonia-Giba, che presenta cinque unità di personale, compreso il responsabile della struttura e un bacino d’utenza di oltre sessantamila persone, non è in predicato di subire ulteriori trasformazioni e tantomeno provvedimenti tendenti alla sua soppressione. Anzi, di recente, si è provveduto all’assegnazione all’Agenzia stessa di una delle tre unità di personale assegnate alla Sardegna a seguito dello scorrimento delle graduatorie di un concorso per funzionari espletato nel 2007.»

«Sono da segnalare misure organizzative e gestionali, attualmente al vaglio della direzione regionale, tese al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia dell’Agenzia che, grazie all’ulteriore sviluppo di sinergia con la Direzione provinciale di Cagliari e con la vicina Agenzia Complessa di Iglesias, specie con riferimento alle prestazioni assistenziali a sostegno del reddito, andranno nella direzione di maggiore efficienza auspicata – ha aggiunto Tito Boeri -. A questo si aggiunge che l’Agenzia di Carbonia sarà quanto prima potenziata con l’assegnazione di nuovo personale proveniente dalle prossime assunzioni scaturenti dai concorsi in atto.»

«Sulla base di tali premesse, appare evidente come questo Istituto abbia costantemente rivolto la dovuta attenzione alle esigenze e alle problematiche dell’Agenzia territoriale Inps di Carbonia-Giba – ha aggiunto il presidente nazionale dell’Inps -, pienamente consapevole della particolare complessità socio-economica del Sulcis e, in tal senso, si intende dare ogni rassicurazione sul mantenimento e potenziamento dell’Agenzia. Riguardo, infine, alla richiesta di incontro, si assicura, nell’immediato – ha concluso Tito Boeri -, la disponibilità da parte del Direttore regionale, a svolgere il predetto incontro per eventuali ulteriori approfondimenti che si rendano necessari, non escludendo che, in una successiva occasione, ci si possa incontrare personalmente.»

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Anche l’Amministrazione comunale di Carbonia scende in campo a difesa della sede INPS di via Trieste. Il sindaco, Paola Massidda, ha inviato una nota al direttore generale ed al presidente dell’Inps, Gabriella Di Michele e Tito Boeri, con la quale ha chiesto il mantenimento e l’implementazione della sede INPS di Carbonia.

«Gentilissima dottoressa Di Michele e gentilissimo dott. Boeri – scrive Paola Massidda – con la presente nota vi esprimo, a nome dei cittadini di Carbonia, tutta la mia preoccupazione per un’eventuale chiusura, trasferimento, depauperamento o smantellamento della sede INPS di via Trieste. Si tratta di un’ipotesi che è stata paventata da più parti, compresi gli organi di stampa locale. Un’ipotesi che ovviamente vorrei scongiurare. Carbonia, infatti, alla luce del gran numero di persone anziane ivi residenti e dei tanti cittadini che usufruiscono di ammortizzatori sociali, assegni familiari  e della legge n. 104, necessita del mantenimento di una struttura INPS in loco che, semmai, dovrebbe essere salvaguardata ed implementata attraverso un incremento dell’organico teso a garantire un servizio che i nostri cittadini e la nostra Amministrazione comunale reputano imprescindibile. Attualmente nella sede di Carbonia sono impiegati soltanto 4 operatori, un numero insufficiente per assicurare un servizio efficace ed efficiente.»

«A maggior ragione – aggiunge Paola Massidda -, per una città capoluogo di provincia come Carbonia, centro nevralgico in cui convergono quotidianamente migliaia e migliaia di persone provenienti da un bacino di utenza molto ampio (più di 100mila abitanti), come quello riguardante l’intero Basso Sulcis. Anche il settore dei Servizi sociali del comune di Carbonia ha dovuto spesso subire ritardi nella ricezione della documentazione e nell’espletamento di diverse pratiche burocratiche ascrivibili proprio alla scarsa efficienza della sede INPS, riconducibile esclusivamente alla carenza di risorse umane ed al mancato turnover del personale presente. Il mantenimento a pieno regime della sede locale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è decisivo, in considerazione del fatto che il nostro territorio rientra, suo malgrado, nelle aree di crisi industriale complessa. A ciò si aggiunge, ed è direttamente correlata ad esso, l’alta percentuale di disoccupazione giovanile, che sfiora il 60%.»

«Per questo motivo – conclude Paola Massidda -, vi chiedo di prendere un impegno preciso affinché la sede INPS di Carbonia possa restare aperta ed operativa, possibilmente garantendo anche un aumento del personale operante. A questo proposito, per meglio rappresentare le varie esigenze e discutere le criticità in merito, confido nella vostra disponibilità a svolgere un incontro urgente in una data e in una sede a voi tradita.»

 

 

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Ormai ci siamo! L’INPS ha finalmente bandito l’atteso concorso per centinaia di giovani. Il presidente dell’INPS Tito Boeri aveva denunciato a più riprese che l’ente era in deficit di personale e, soprattutto, di personale giovane (e quindi più preparato sul digitale). 

Ora è finalmente uscita la determinazione ufficiale che pubblichiamo qui di seguito: È stata adottata dal Presidente dell’INPS la determinazione che indice un concorso pubblico, per titoli ed esami, a 365 posti area C, posizione economica C1. Con questa procedura concorsuale, il cui bando sarà pubblicato prossimamente sulla Gazzetta Ufficiale, si avvia il reclutamento di 365 funzionari su tutto il territorio nazionale, ma presso i Ministeri competenti sono in corso le procedure che potranno consentire l’ampliamento dei posti a disposizione fino a oltre mille. 

La prima prova scritta sarà a carattere oggettivo-attitudinale: la prova scritta oggettivo-attitudinale consiste in una serie di quesiti a risposta multipla di carattere psicoattitudinale: logica, competenze linguistiche ed informatiche, cultura generale.

Tra i requisiti per l’ammissione al concorso è…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_inps.html .

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Importanti novità per quanti (e sono tantissimi) stanno aspettando il concorso Inps per centinaia di giovani. Avevamo accennato già a fine 2016 che il presidente dell’Inps Tito Boeri, come aveva annunciato in un’intervista, era intenzionato ad indire un concorso per assumere nuovo personale nell’ente da lui presieduto. Il personale dell’Istituto di Previdenza è sotto organico e soprattutto non c’è stato il passaggio generazionale a dipendenti più giovani e aperti alle nuove tecnologie digitali. Per questi motivi il manager dell’Inps aveva anticipato che l’Istituto avrebbe assunto almeno 900 giovani. Ora Boeri è stato ancora più chiaro, ribadendo il suo progetto di ricambio generazionale, addirittura nella relazione che ha tenuto qualche giorno fa alla Camera dei Deputati nell’annuale incontro istituzionale sullo stato dell’istituto di previdenza. Il presidente pensa di avviare al più presto quanto necessario per arrivare all’organizzazione del concorso.

Le figure professionali che l’Inps intende assumere sono… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/concorso_inps2017.html .

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Inps

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, lo aveva anticipato in un’intervista prima dell’estate. Il personale dell’Istituto di Previdenza è sotto organico e soprattutto non c’è stato il passaggio generazionale a dipendenti più giovani e aperti alle nuove tecnologie digitali.

Per questi motivi il manager dell’Inps anticipò che l’Istituto avrebbe assunto almeno 900 giovani. Una parte saranno stabilizzazioni di personale che già collabora con l’ente, alcuni altri saranno presi dalle liste dei vincitori di concorsi precedenti ma per la maggior parte (500/600 persone) sarà bandito un nuovo concorso molto probabilmente entro l’autunno, considerando le tempistiche burocratiche che accompagnano l’organizzazione di un concorso pubblico.

Le figure professionali che l’Inps intende assumere sono…

L’articolo completo è consultabile nel sito http://www.diariolavoro.it/concorso_inps.html 

Expo Milano 13 luglio 2015

Ingresso gratis a Expo Milano 2015, in agosto, per pensionati e lavoratori con un reddito inferiore a 10mila euro lordi. Per loro, anche biglietti scontati del 50% se raggiungeranno in treno il sito espositivo su Frecce e Intercity di Ferrovie dello Stato. Questo è il cuore dell’iniziativa “Agosto all’Expo” e della convenzione, firmata oggi dal Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 Giuseppe Sala, dal presidente dell’Inps Tito Boeri e dall’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane Michele Mario Elia.

«Insieme a INPS e Ferrovie dello Stato – ha affermato il Commissario Unico Sala – abbiamo pensato di avviare questa iniziativa, con l’obiettivo di dare anche a chi è in difficoltà la possibilità di vivere un’esperienza piacevole e positiva.»

«I destinatari dell’offerta – ha spiegato il presidente Boeri – sono sia contribuenti sia pensionati, con un reddito annuo inferiore ai 10mila euro lordi, in possesso del codice Pin dell’ente previdenziale». Le richieste per poter visitare Expo Milano 2015 gratuitamente e con sconto del 50% sulle linee ferroviarie di Trenitalia possono essere inoltrate a partire da mercoledì 15 luglio. Il presidente INPS ha precisato, inoltre, che coloro che non sono ancora in possesso del codice Pin possono farne richiesta, non solo per avere la possibilità di partecipare all’iniziativa legata all’Esposizione Universale, ma anche per ottenere una comunicazione più rapida con l’ente previdenziale.

«Chi risponde ai requisiti di reddito e riceve le credenziali per ottenere l’ingresso gratuito in Expo – ha dichiarato l’Amministratore delegato Elia – può contattare il call center di Trenitalia per avere il biglietto di andata e ritorno per Milano e Rho Fiera con lo sconto del 50%. L’offerta è valida per i viaggi nel mese di agosto, utilizzando le Frecce o i treni Intercity.»

E’ scontro aperto tra i Riformatori sardi e la Fondazione Banco di Sardegna.

«Sarà la Procura della Repubblica ad occuparsi della Fondazione Banco di Sardegna», ha dichiarato stamane l’avv. Roberto Frongia, componente del coordinamento regionale dei Riformatori sardi, annunciando l’iniziativa del partito dopo la lettera di diffida con richiesta di risarcimento danni, ricevuta il 20 novembre scorso da uno studio legale di Milano e indirizzata allo stesso Frongia ed al coordinatore provinciale sassarese del partito Michele Solinas.

Oggetto della diffida, alcune dichiarazioni riprese dalla stampa rilasciate da Frongia e Solinas sia sulla “contiguità” fra gli organi di governo della Fondazione ed il Pd che sulla gestione del patrimonio ad essa affidato.

«Le stesse cose che diciamo noi da tempo – ha osservato Frongia – le dicono pubblicamente anche autorevoli esponenti del Pd come Arturo Parisi ed il presidente della Regione Francesco Pigliaru, oltre ad economisti come Tito Boeri e Luigi Guiso, notoriamente vicini al Pd.»

«La verità – ha concluso l’avv. Frongia – è che hanno voluto colpire noi perché ci occupiamo di questi problemi dicendo le cose come stanno. Chiediamo da tempo trasparenza sulla Fondazione ed ora la chiediamo anche a Renato Soru, nuovo segretario regionale del Pd, su almeno tre punti: intreccio fra Fondazione, Banco di Sardegna e Partito democratico, operazione Sardaleasing, uscita della Fondazione dal Banco come prevede la legge.»