22 November, 2024
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Festa grande, martedì 30 maggio, a Sant’Antioco, per l’ultracentenaria Grazia Boi, arrivata al traguardo dei 107 anni. A festeggiare nonna Grazia, che ha spento le 107 candeline e oggi è una delle donne più anziane d’Italia, la figlia Gabriella che risiede in città, con i fratelli Gianna e Pietro, rientrati appositamente da Ginevra dove vivono. Con loro i parenti, molti cittadini, amministratori e gli ospiti della Casa protetta.

Grazia Boi è nata a Sant’Antioco il 30 maggio 1910. Suo padre emigrò in Argentina nel 1912, lasciando la moglie con due bambine piccole, Grazia e Maria. Dopo un’infanzia difficile ha sposato a 17 anni Peppino Selis, giovane contadino di Piscinas. Ha vissuto quasi sempre a Sant’Antioco. Dal matrimonio sono nati  7 figli, due maschi e cinque femmine. Oltre ai lavori domestici e la cura della famiglia ha collaborato con il marito anche in campagna. Ha perso due figli ventenni per malattie allora inguaribili. Pur avendo avuto poca istruzione, ha frequentato sino alla terza elementare, ha sempre amato la lettura e la bellezza. Tre figlie ed un figlio, emigrati e residenti all’estero, a Ginevra, e la più giovane che vive a Sant’Antioco, le hanno dato 8 nipoti e 10 pronipoti. Rimasta vedova nel 1991, Grazia Boi ha continuato la sua vita con grande coraggio. Una volta non più autosufficiente per una depressione e dopo diversi anni vissuti nella RSA Rosa del Marganai di Iglesias, dallo scorso anno vive vicino ai familiari nella casa protetta Melania di Sant’Antioco, dove è coccolata ed assistita amorevolmente da medici e infermiere.

Tito Siddi

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Con l’inaugurazione dell’info point nella restaurata Casa del Mutilato e la presentazione degli Annali, quest’anno con la riduzione a fumetto intitolato “Il ritorno dell’Arciere”, alle 18.00 in Aula consiliare, prenderà il via domani, venerdì 28 aprile, i festeggiamenti per la 658ª Sagra di Sant’Antioco Martire, patrono della cittadina sulcitana e dell’intera Sardegna. Le manifestazioni proseguiranno sabato sera con la sfilata di “Is coccois” e la benedizione in Basilica di “Su Pani Pintau” da offrire al patrono. Seguirà, nella attigua sala del Capitolo, l’inaugurazione della mostra fotografica “12 tavole in una stanza”. Domenica mattina, dopo la sveglia della banda cittadina, ci sarà un momento del festival del folklore sardo, con la sfilata per le vie del centro cittadino di 60 gruppi folk provenienti da tutta l’isola. La sera poi le pariglie con “Sa cursa de su Santu”, organizzata dalla Pro Loco cittadina, daranno sfoggio all’abilità di provetti cavalieri.

«Intendiamo riproporre riprendendo l’antica tradizione – spiega Gianni Baghino, presidente della Pro Loco – come onoravano il Santo Patrono i gruppi in costume e cavalieri che giungevano a Sant’Antioco per la festa.»

Al termine dell’esibizione delle pariglie, le manifestazioni proseguiranno, alle 19.30, nella Basilica di Sant’Antioco Martire, con il concerto di musica sacra “Jerusalem”, con Gabriella Aiello, Simonetta Soro, Pejman Tadaion, Mauro Palmas e Alessandro Foresti.

Lunedì sarà il giorno più importante della sagra che avrà il suo culmine di spiritualità con la solenne processione. Martedì, infine, ultimo giorno di festa, sarà  intriso solo di religiosità, con il ricordo di Santa Rosa, madre di Sant’Antioco, che saranno onorati insieme, con le Sante Messe celebrate nelle catacombe.

Il programma completo dei festeggiamenti

Venerdì, 28 aprile 2017:
ore 18,00 – Aula consiliare – Presentazione degli “Annali di storia e archeologia sulcitana”, a cura di Roberto Lai
Sabato, 29 aprile 2017:
ore 11,00 – Piazza Repubblica – Cerimonia di inaugurazione della “Casa del Mutilato”
ore 18,00 – Pellegrinaggio dalla Chiesa di Santa Maria Goretti verso la Basilica e offerta del pane “Is coccois” al Santo
ore 18,30 – Basilica Sant’Antioco Martire – Santa Messa con benedizione de Is Coccois
ore 19,30 – Sala Mostre Palazzo del Capitolo – Inaugurazione mostra: “12 tavole in una stanza”
ore 21,30 – Piazza Umberto – Beppe Dettori e Pandelas presentano “Anime Sarde” viaggio musiculturale nella Sardegna
Domenica, 30 aprile 2017:
ore 9,00 – Partenza Basilica Sant’Antioco Martire – Rievocazione storica: “Sveglia alla Città”, a cura del complesso bandistico “Giuseppe Verdi Città di Sant’Antioco”
ore 10,00 – dal piazzale Nostra Signora di Bonaria a Piazza Umberto – Speciale festa del folklore per il Santo patrono di Sardegna, con gruppi provenienti da tutta la Sardegna
ore 15,30 – Lungomare Silvio Olla – Pariglie in onore del Santo Martire: “Sa cursa po Santu Antiogu”, con cavalieri provenienti da diverse parti della Sardegna e sfilata di cavalieri in costume sardo benedizione dei pariglianti
ore 20,00 – Basilica Sant’Antioco Martire – Concerto di Musica Sacra: “Jerusalem”
ore 21,30 – Piazza Umberto – Concerto “Sa Este” con Ambra Pintore
Lunedì, 1 maggio 2017:
ore 18,30 – Basilica e vie cittadine – Processione solenne con gruppi folk, cavalieri in costume, traccas e suonatori di launeddas provenienti da tutta la Sardegna
ore 21,00 – Piazza Umberto – Esibizione gruppi folkloristici
ore 22,30 – Lungomare Silvio Olla – Spettacolo pirotecnico in laguna.

Tito Siddi

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Quattro lezioni per riscoprire come scrivevano i nonni. L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, in collaborazione con l’associazione culturale Sa Bèrtula Antiga di Vallermosa, ha organizzato un corso di scrittura di lingua sarda. Il corso, gratuito, sarà svolto da personale qualificato. Prevede quattro incontri di studio ed esercitazioni pratiche che daranno i primi rudimenti dello scrivere in limba che si terranno una volta alla settimana nei locali della biblioteca comunale di Piazza De Gasperi a partire dal 12 aprile prossimo, alle 16.30.

Chi fosse interessato può dare la propria adesione recandosi in biblioteca nei giorni di apertura oppure può telefonare al numero di telefono 0781 95802 lasciando il proprio nominativo e il numero di telefono.

Tito Siddi

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Ieri sera il Consiglio comunale di Sant’Antioco, riunito in seduta straordinaria, ha preso atto della grave situazione in cui versano i lavoratori dell’AIAS e della Fondazione AIAS che da 9 mesi ormai non ricevono il regolare pagamento degli stipendi.  

Il Consiglio fortemente preoccupato per il clima teso che si è venuto a creare e che mina, inevitabilmente, la qualità dell’assistenza riservata ai più deboli ricoverati presso le strutture dell’Associazione, ha espresso tutta la solidarietà ai lavoratori che da tre giorni stanno attuando lo sciopero della fame e ai loro colleghi. Allo stesso tempo, ha esteso piena solidarietà ai malati e ai loro familiari, poiché l’insostenibile perdurare della crisi in atto, potrebbe pregiudicare il diritto all’assistenza e alla cura e minare la serenità di tutti i lavoratori, mettendone a dura prova la loro dignità. Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha espresso anche un ringraziamento ai lavoratori dell’AIAS che, nonostante la grave e persistente condizione di precarietà, continuano comunque a garantire con il prezioso lavoro che svolgono, l’assistenza agli ospiti dei centri presenti nel nostro territorio. Il Consiglio comunale di Sant’Antioco infine, nel condannare il comportamento della dirigenza AIAS, soprattutto per quanto concerne i rapporti con i lavoratori, caratterizzati non solo dalla privazione delle spettanze ma anche da provvedimenti disciplinari iniqui ed ingiusti, invita fermamente la dirigenza dell’Istituto a procedere al ritiro degli stessi, affinché si possano appianare i rapporti e si giunga, dunque, alla soluzione della vertenza.

Tito Siddi

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Sant'Antioco.

Ritorna a Sant’Antioco, dopo un anno di assenza e tantissime polemiche, “La laguna espone”, manifestazione fieristica nautica ed espositiva di prodotti e sapori isolani. L’edizione 2017, in programma da venerdì 2 a domenica 4 giugno, riproporrà, come nelle prime due edizioni, un’esposizione nautica, mercatini, degustazioni di prodotti locali, competizioni regionali, convegni ed eventi serali. In programma, in una veste rinnovata per questa edizione 2017, tante novità, a partire dagli appuntamenti Live della sera che animeranno il Lungomare cittadino.

«In questi ultimi anni, “La laguna espone” è diventata vetrina di spicco non solo per la nautica, settore rilevante per la nostra tradizione isolana e contesto in cui scoprire il patrimonio nautico che ha assicurato sostentamento alle popolazioni della laguna sulcitana – spiegano gli organizzatori – ma anche incontro di sapori, tradizione e cultura che con la nascita del Comitato Promotore  e la conseguente realizzazione della fiera, hanno segnato una tappa importante per il rilancio del Territorio. Anche quest’anno l’evento, riconosciuto dalle realtà economiche locali, sarà sicuramente l’occasione per far decollare un turismo sostenibile, legato alla nautica e alle produzioni e tradizioni tipiche.»

«Quest’anno, oltre a mantenere lo spirito iniziale della manifestazione – aggiunge Marco Uras, uno dei promotori – avrà una marcia in più ma sempre con l’obiettivo di promuovere il turismo e le attività economiche cittadine.»

A queste consolidate attività si affiancherà, inoltre, un’area interamente dedicata agli eventi live, arricchiti da musica e spettacolo. La conoscenza del patrimonio di tradizioni che hanno assicurato il presidio e la tutela del territorio, resta l’obiettivo prioritario del comitato. Inoltre, presso tutti i ristoranti convenzionati, si potrà gustare la buona cucina e i prodotti tipici, grazie ad un menù concordato ma anche ristorarsi presso tutti i locali del centro storico, senza contare che si potrà soggiornare presso le strutture ricettive cittadine, per permettere a visitatori e turisti di vivere qualche giorno all’insegna del divertimento e, soprattutto, alla scoperta dell’isola sulcitana.

«Sarà una manifestazione pensata a beneficio del paese», affermano gli amministratori comunali cittadini che quest’anno hanno sponsorizzato la fiera per promuovere la città e i suoi tesori.

La manifestazione fieristica è organizzata dal “Comitato Promotore La Laguna Espone”, in collaborazione con l’Associazione Culturale Gruppo Folk Isola di Sant’Antioco, consorzio Tanit Marina di Sant’Antioco e la società 3PTour che l’ha inserita nel circuito “Sapori di primavera 2017”.

Tito Siddi

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Domenica 8 gennaio Sant’Antioco ha rivissuto una storia di calcio lunga oltre mezzo secolo. Nel salone dell’hotel Maladroxia si è respirata l’emozione che si prova tra amici che si rincontrano e parlano, intorno ad una tavola imbandita, di bellissimi ricordi.

L’occasione è stata data dalla reunion storica, giunta alla terza edizione, organizzata dall’ex capitano del Sant’Antioco Marco Locci che ha portato nella località turistica di Sant’Antioco per questa edizione circa 90 persone, protagonisti assoluti del calcio cittadino di ieri e di oggi, accorsi dal Sulcis Iglesiente e da tutto il Cagliaritano. Al termine del pranzo, davanti ad uno schermo gigante, hanno ripercorso le tappe più belle della storia calcistica isolana, con la proiezione di storiche immagini delle formazioni del passato di tutti i campionati.

«Ho raggiunto l’obiettivo che mi sono proposto due anni fa – ha esordito Marco Locci – col ritrovo dei vecchi amici di mille battaglie che hanno scritto pagine memorabili della storia calcistica del nostro paese.»

Emozionante l’intervento del presidente storico Adriano Sanna che ha legato la sua presidenza allo spareggio a Nuoro per la mancata promozione di serie D e la partecipazione a due edizioni della Coppa Italia dilettanti, una della quali è stata conquistata.

«Eravamo come una famiglia, sia la società che i giocatori. Ricordo che una volta ebbi un grosso infortunio e i dirigenti e i compagni venivano sempre a Calasetta a farmi coraggio e a portarmi qualcosa». E’ il ricordo del calasettano Salvatore Balia, oggi 81enne. La sua avventura calcistica iniziò a Sant’Antioco negli anni 1956-57, quando aveva 21 anni, in prima divisione, con la mitica Elettra, con compagni di squadra che hanno fatto la storia del calcio a Sant’Antioco: Pillisio, Moretto, Tiragallo, Galbiati e Congiu, per citarne solo alcuni. Insieme a lui, tanti altri calciatori che hanno indossato la maglia granata dagli anni ’50 in poi.

Non è mancato il ricordo del rilancio della squadra in Promozione, con il gemellaggio con la società cagliaritana Maya Cat, nella quale militavano anche l’ex direttore dell’Unione Sarda Paolo Figus e Luciano Idili. Entusiasmante l’esperienza di Nando Bargone, Antonello Scarteddu, Miro Pintus e Bebo Antinori, protagonisti dello storico spareggio con il Calangianus.

«L’esperienza e la voglia di vincere – ricorda il difensore Nando Bargone – faceva la differenza».

Poi ancora i protagonisti di altre vittorie e di amare retrocessioni: il bomber figlio d’arte Michele Mileddu, Giorgio Lorrai. Tra i prossimi obiettivi l’allestimento di un museo sportivo e un raduno che sarà preceduto da una partita tra ex calciatori che si disputerà allo stadio comunale, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza.

Tito Siddi

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La leggenda della grande guerra, valore e sacrificio dei “sassarini”, è stata rivissuta domenica scorsa a San Giovanni Suergiu in occasione della presentazione del libro a fumetti dal titolo “Dimonios: la leggenda della brigata Sassari” di Bepi Vigna e Gildo Atzori. La serata, coordinata da Sabrina Sabiu, esperta di beni culturali e storia locale, organizzata dal comune, dal sistema bibliotecario interurbano del Sulcis, dalla società umanitaria e dall’istituto comprensivo cittadino, si è tenuta nell’aula consiliare del comune. Il fumetto di Bepi Vigna e Gildo Atzori, a distanza di cento anni fa rivivere la leggenda della Brigata Sassari. Un’epopea costellata da riconoscimenti al valore e medaglie d’oro, che occupa un posto speciale nel cuore di ogni sardo, in quanto essa rappresenta orgogliosamente la cultura sarda e il modus operandi “alla sarda”. Una cultura che viene egregiamente raccontata e disegnata da Bepi Vigna e Gildo Atzori: prima opera di una serie di volumi sui sassarini, frutto di una ricerca archivistica meticolosa e della collaborazione e disponibilità del comando della brigata. Protagonisti sono gli umili e semplici pastori, contadini e minatori che, con i loro ufficiali, mettono in luce le qualità umane che solo il popolo sardo può dare nel costituire un gruppo coeso e solidale, portatore di valori inestimabili.

La serata è stata aperta in maniera accattivante dalla voce narrante di Gianluca Medas, in un film-documentario a fumetti dal titolo “quelli della trincea dei razzi”, che ha attratto subito l’interesse dei presenti per “l’audacia e eroica fermezza” dei combattenti sardi. In particolare, il filmato racconta un episodio bellico avvenuto sul Carso il 14 novembre 1915 quando il III Battaglione del 152° della Brigata Sassari, comandato dal maggiore Dessì-Fulgheri, conquistò i trinceramenti detti “dei Razzi”, dando prova delle “forti virtù di quell’intrepida gente sarda” che hanno contribuito a creare la leggenda della Brigata Sassari.

Al documentario ha fatto seguito l’intervento di Giorgio Madeddu, rappresentante dell’Associazione mineraria sarda, che ha spiegato il lavoro dei soldati minatori sardi nella grande guerra. Con la loro esperienza ed abnegazione, contribuirono alla realizzazione delle gallerie del Pasubio, utilizzate poi come vie di trasporto di munizioni e vettovaglie per i soldati impegnati nelle trincee. Giorgio Madeddu ha anche ricordato le migliaia di soldati sardi caduti che le recenti ricerche portano a rivedere, nelle lapidi commemorative dei caduti in guerra nei vari paesi della Sardegna.

Giovanna Musa, archivista paleografa presso Sezione di Storia locale del Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, nel suo intervento ha tracciato uno spaccato delle ricerche del carbone fossile per l’ottenimento di energia che si è concretizzato con lo sfruttamento delle miniere, di cui molte nel Sulcis prima, durante e dopo la prima guerra mondiale. Un’enorme forza lavoro che ha visto l’impiego anche di donne e ragazzi e che ha rappresentato, nel mondo del lavoro nazionale, una vera e propria rivoluzione industriale, avvenuta oltre cento anni dopo quella inglese.

Tito Siddi

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Bella serata all’insegna del basket nella cornice del palasport di Calasetta, sabato sera, con il Memorial Griva, appuntamento che ogni anno da inizio alla stagione cestistica calasettana. Protagoniste, davanti ad un folto pubblico, sono state, oltre alla squadra di casa, le due squadre di Cagliari: Olimpia ed Esperia.

La prima partita ha visto confrontarsi le due squadre cagliaritane, con il sempre presente Pedrazzini che, tra i migliori, ha trascinato l’Esperia alla vittoria. La seconda partita ha visto in campo il Calasetta che ha vinto l’incontro contro l’Olimpia con un’ottima prestazione di Werlich. Nelle fila dell’Olimpia una buona prova l’ha offerta Marco Pintor, tra i pochi reduci della squadra dello scorso anno. La terza ed ultima partita ha visto le squadre vincitrici delle prime due partite, Calasetta Basket ed Esperia sfidarsi per contendersi la vittoria finale neltorneo. Una gara disputata a suon di canestri, scatti e agonismo. Punto su punto, si è arrivati così al finale che ha visto la squadra di casa imporsi dimostrando un buon stato di forma.

Nonostante il roster rivoluzionato, la prestazione di Calasetta già palesa l’ottimo lavoro del coach Frisolone. Da evidenziare anche la presenza in campo di Maurizio Fontana, capitano di lungo corso della squadra tabarkina che, part time, sarà a disposizione in panchina.

La prossima settimana prenderà il via il campionato di C Silver. Il calendario per il Calasetta prevede subito un turno di riposo. Sabato sera, nella sala consiliare del Comune, si terrà la presentazione ufficiale della squadra.

I tabellini delle tre partite del Memorial Griva.

Esperia – Olimpia 46 a 25

Esperia: Pedrazzini 14, Cornaglia 4, Putignano 9, Chessa 3, Orrù 10, Salone 5, Angius 1, Ibba.

Olimpia: Pintor 14, Cocco Ortu 4, Biggio 5, Pintus 2, Mocci, Di Ciaula, Lombardi, Cogotti, Presta, Rosas, Argiolas, Podda, Brisu, Marcato.

Calasetta – Olimpia 34 a 31

Calasetta: Aralossi 3, Sonogo 9, Werlich 12, Savarese 4, Fontana 2, Deliperi 2, Angius 2, Barreiro, Matteu, Porricino, Serrenti.

Olimpia: Pintor 9, Cocco Ortu, Biggio 2, Pintus, Mocci 4, Di Ciaula, Lombardi 3, Cogotti, Presta, Rosas, Argiolas, Podda 2, Brisu 10, Marcato 1.

Calasetta – Esperia 45 a 38

Calasetta: Aralossi 1, Sonogo 6, Werlich 11, Savarese 8, Fontana 5, Deliperi 4, Angius, Barreiro 10, Matteu, Porricino, Serrenti.

Esperia: Pedrazzini 17, Cornaglia 1, Putignano 12, Chessa 2, Orrù 4, Salone, Angius 2, Ibba.

Tito Siddi

Calasetta-basket

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Lino Longu

Lino Longu, 60 anni, è il nuovo segretario del circolo del Partito Democratico di Sant’Antioco. Il direttivo lo ha nominato in sostituzione del dimissionario Luca Mereu. Lino Longu sarà un segretario pro tempore, in quanto rimarrà in carica sino al prossimo congresso cittadino del partito. Il neo segretario ha già le idee chiare anche in vista delle prossime elezioni comunali del prossimo maggio. «Cercheremo di fare in modo che nella prossima campagna elettorale – spiega Lino Longu – il partito sia più visibile, vivo e propositivo».Il primo appuntamento politico organizzato dal neo segretario è previsto per sabato, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, dove a partire dalle ore 17.00, è in programma un incontro sulle ragioni del si e del no referendario costituzionale, con la partecipazione del deputato del Partito Democratico Francesco Sanna e del consigliere regionale e segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà Luca Pizzuto.

Tito Siddi

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Sabato 27 agosto la piazzetta Italo Diana di Sant’Antioco ha ospitato un evento commemorativo che ha visto protagonista il complesso musicale bandistico “Giuseppe Verdi” Città di Sant’Antioco, in occasione del 51/mo anno dalla morte del maestro Giuseppe (noto Geppino) Manservigi. Il concerto era inserito nella manifestazione musicale “Incontri musicali antiochensi”, che si sono svolti dal 25 al 31 agosto e che hanno visto come protagonisti allievi, docenti e professionisti della musica in corsi di alto perfezionamento e concerti di alto livello, oltre che rendere onore ad un suo grande maestro ha ripercorso la sua storia, dal 1872, anno della fondazione, fino ai nostri giorni.

«Commemorare uno dei più grandi musicisti che ha contribuito a forgiare il complesso bandistico subito dopo la seconda guerra mondiale e che ha lasciato una grande eredità anche come uomo e insegnante nella nostra cittadina – ha sottolineato la presidente della banda, Marcella Schirru – ha significato onorare la musica nel suo aspetto più alto nel rendere omaggio ad un maestro di musica e alla propria banda.»

La banda Giuseppe Verdi, oltre ad essere presente alle manifestazioni più importanti civili e religiose della propria città e del territorio, da sempre è protagonista di eventi culturali e musicali di prestigio. E’ stata una vera e propria “festa della musica”, con pezzi attinti dalla musica classica e pop eseguiti dai bandisti, con la collaborazione dei maestri dei corsi di alto perfezionamento. Alla serata hanno partecipato le autorità del paese e molte persone che hanno vissuto la storia della banda. Tra gli altri, i figli del maestro Giorgio e Laura, il genero Ireneo che ha cantato in suo onore alcuni pezzi di Andrea Bocelli, fino ai vecchi bandisti e maestri che lo hanno conosciuto o che hanno fatto parte del complesso in tutti questi anni, fra i quali il maestro Remigio Pili che, allievo del maestro Geppino, a sua volta ha diretto la banda per oltre vent’anni. E ancora il bandista Pinuccio Lai che, per tanti anni ,è stato parte integrante della vecchia banda musicale, sostenendola e dando il massimo per mantenerla sempre presente nella vita cittadina.

Ancora oggi la banda Giuseppe Verdi è parte integrante della comunità, presente nella vita musicale, culturale e rappresentativa del paese.

Tito Siddi

geppino-manservigi