1 August, 2025
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Questa mattina, il Consiglio comunale di Sant’Antioco, convocato in seduta straordinaria per l’occasione, ha ricevuto la visita istituzionale del prefetto di Cagliari, Giuseppe Castaldo. Un appuntamento che ha visto la partecipazione dell’intera assemblea civica, massimo organo rappresentativo del Comune, come ha tenuto a precisare lo stesso Prefetto. Un incontro proficuo, nel quale sono stati trattati molteplici argomenti, in un dibattito che ha visto gli interventi del sindaco Ignazio Locci, dell’opposizione consiliare e di alcuni commercianti antiochensi che hanno presenziato al Consiglio comunale. Il Prefetto ha ascoltato, raccolto le impressioni dei rappresentanti politici e dei cittadini, e ha manifestato la sua vicinanza alla comunità di Sant’Antioco.

La mattinata antiochense del Prefetto, prima dell’incontro in aula consiliare, si era aperta con una visita presso la scuola dell’infanzia di via Virgilio, dove ad attenderlo c’erano numerosi bimbe e bimbi dai 3 ai 5 anni, nonché la Dirigente dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, Tiziana Meloni. Con loro, i rappresentanti della Polizia Locale e dell’Arma dei carabinieri, già impegnati nelle scuole in un programma di educazione alla legalità che si pone l’obiettivo di  favorire la formazione di cittadini responsabili in un sistema di rispetto e conoscenza delle regole sociali. Un progetto scolastico che prevede un ciclo di tre incontri, ultimo dei quali in aula consiliare con il Sindaco, e che oggi ha beneficiato della straordinaria visita del Prefetto.

La Prefettura di Cagliari oggi ha celebrato Il “Giorno del Ricordo” a Sant’Antioco, nella palestra del Liceo Scientifico Emilio Lussu, tra centinaia di studenti, autorità politiche e militari. Una cerimonia solenne e partecipata, scandita da numerosi interventi e dalle note musicali della Scuola Civica di Musica di Sant’Antioco e San Giovanni Suergiu, “Don Tore Armeni”. Il momento più toccante della commemorazione di questa mattina è stata la consegna delle medaglie alla memoria ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza, in servizio presso la caserma di Campo Marzio a Trieste, catturato il 2 maggio del 1945 da truppe titine, deportato verso chissà quale destinazione e probabilmente infoibato i giorni successivi alla cattura.

La mattinata è stata aperta dalle bimbe e i bimbi della scuola primaria di Sant’Antioco, che hanno intonato l’inno nazionale con in mano le bandierine dell’Italia, sventolate a conclusione dell’esibizione. Successivamente si è proseguito con gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto Globale di Sant’Antioco, Tiziana Meloni, del Sindaco Ignazio Locci e dell’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, in rappresentanza della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde. Hanno poi preso la parola il prefetto Giuseppe Castaldo e a seguire si è proceduto con la consegna delle due distinzioni onorifiche ai famigliari del vicebrigadiere. Infine, altra sessione di interventi: del comandante della Guardia di Finanza in Sardegna, generale Claudio Bolognese, e del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani. A chiudere, le rappresentazioni a tema dei ragazzi del liceo: altro momento intenso, particolarmente sentito dagli ospiti in sala.

«Per il comune di Sant’Antioco è stato un vero privilegio ospitare le celebrazioni del “Giorno del ricordo” promosse dalla Prefettura di Cagliari nello storico Liceo Emilio Lussucommenta il sindaco Ignazio Locci -. Per l’occasione sono state consegnate due medaglie ai parenti di Andrea Serra, vicebrigadiere della Guardia di Finanza originario di Thiesi, infoibato dalle truppe titine nel maggio del 1945. La figlia del vicebrigadiere, Maria Domenica Serra, rimasta orfana, ha sempre vissuto a Sant’Antioco con la sua famiglia. Oggi, lei e la figlia, Emma Fois, hanno ricevuto le distinzioni onorifiche alla memoria del padre e del nonno. Ed è stato bellissimo vedere bimbe e bimbi della scuola primaria aprire l’evento con l’intonazione dell’inno nazionale e, al termine, sventolare le bandiere italiane. Così come è stato emozionante assistere alla chiusura della manifestazione con le toccanti messe in scena degli elaborati di ragazze e ragazzi del Liceo Lussu. Gli studenti, ai quali è affidato il compito di perpetuare il ricordo, protagonisti assoluti, dunque, di questa mattinata, per un’esperienza altamente formativa. Ringrazio quanti hanno partecipato e in particolare la Prefettura per avere scelto Sant’Antioco e la Dirigenza dell’Istituto Globale di Sant’Antioco per avere accolto questo importantissimo evento.»

 

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Da qualche anno molti comuni italiani hanno iniziato a coinvolgere i ragazzi nella collaborazione tra scuola ed amministrazione, con l’attuazione del progetto del Consiglio comunale dei ragazzi (CCR). Il suo funzionamento è molto semplice: possono essere eletti gli studenti della scuola secondaria di primo grado e quelli degli ultimi due anni della primaria. Ogni classe, quarta e quinta, può eleggere un consigliere, ogni classe della secondaria due consiglieri. Il voto si esprime scrivendo su una scheda i nomi dei due candidati che si reputano migliori per portare avanti questo compito. In caso di parità, come nella politica “dei grandi”, si procede al ballottaggio.
Il Consiglio dei ragazzi può proporre iniziative o dare dei consigli su alcuni problemi presenti in città. Tra i compiti che il Consiglio dei ragazzi deve assolvere, c’è l’elezione del sindaco. Dopo l’elezione del sindaco, il Consiglio si riunisce per eleggere il presidente ed il segretario. Ovviamente, in aiuto al Consiglio, c’è la figura di un tutor, un adulto che ha il compito di affiancare i ragazzi nel miglioramento della città, anche attraverso una somma di danaro messa a disposizione dal Comune. Le materie di competenza spaziano tra ambiente, cultura, spettacolo, sport, scuola, volontariato e nuove tecnologie.
Nello scorso mese di febbraio, a Calasetta, si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione del progetto CCR, promosso dall’Amministrazione comunale ed accolto con grande entusiasmo e collaborazione da tutte le parti coinvolte: i consiglieri della minoranza, che hanno permesso di far passare la proposta all’unanimità; la scuola, con a capo la dirigente prof.ssa Tiziana Meloni e la referente prof.ssa Mariella Argiolu; la psicologa, dott.ssa Simona Corrò. Il progetto consta di due fasi: la prima, teorica, prevede la conoscenza della Costituzione, intervallata da dinamiche di gruppo per rafforzare la capacità di dialogo tra ragazzi; la seconda, di carattere pratico, prevede la creazione di due liste, sui programmi e sull’elezione del sindaco.
I lavori della cerimonia sono stati aperti dalla sindaca, Claudia Mura, che ha espresso profonda emozione per la realizzazione di un progetto a cui aspirava sin dai tempi dell’Università. La prof.ssa Meloni ha portato i saluti della scuola e ringraziato l’Amministrazione per aver pensato di realizzare il progetto CCR. A seguire, la prof.ssa Argiolu, referente del progetto, ha spiegato le ragioni educative, sottolineando la grande opportunità offerta ai ragazzi. Le consigliere Cincotti e Farris hanno espresso il desiderio di tutta l’Amministrazione di far sentire i ragazzi attivamente coinvolti. La consigliera Farris, in particolare, ha invitato i ragazzi a vivere questa esperienza con entusiasmo, senza temere discussioni o conflitti. La dott.ssa Corrò si è dichiarata pronta a lavorare sulle dinamiche di gruppo, per favorire la capacità di poter esprimere senza paura la propria opinione. Gli interventi sono proseguiti con una riflessione sul ruolo della Polizia municipale nel governo del territorio. Il dottor Sinzu ha spiegato ai ragazzi che il loro ruolo è quello di far rispettare le decisioni prese dal Consiglio comunale per ciò che riguarda le destinazioni d’uso del territorio in campo agricolo e per la costruzione di abitazioni. L’ingegner Vigo ha ripercorso le origini storiche della democrazia rappresentativa. I lavori sono stati chiusi dall’assessore Lobascio che ha dato lettura dell’articolo 114 della Costituzione italiana, mostrando in questo modo ai ragazzi come il Comune abbia assunto un ruolo chiave nella politica della nostra Repubblica, passando ad essere il primo ente territoriale, perché il più vicino ai cittadini.
Alla scuola sono stati donati due testi: la Costituzione, nella sua ristampa in occasione del 60esimo anniversario e la Costituzione spiegata ai ragazzi. La serata si è conclusa con un piccolo momento conviviale, condiviso anche con le famiglie che hanno partecipato numerose.
Un bell’esempio, quello del comune di Calasetta, che ci si auspica possa essere seguito dagli altri comuni del Sulcis Iglesiente.

Nadia Pische