22 November, 2024
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Fabio Aru 2016 5

E’ in programma martedì 27 settembre, alle ore 17.00, nell’ex convento dei cappuccini, in via Logudoro 2, a Bosa, cerimonia di consegna dei premi USSI 2016. L’evento, realizzato grazie alla fattiva collaborazione della municipalità locale, prevede riconoscimenti per atleti e club isolani che si sono messi in evidenza nel corso dell’ultimo anno.

Tra i premiati della manifestazione, a cui hanno aderito le massime cariche politiche e istituzionali locali e nazionali, gli atleti sardi che hanno partecipato alle recenti Olimpiadi di Rio de Janeiro (Fabio Aru, Manuel Cappai, Francesca Deidda, Luigi Lodde, Stefano Oppo, Alessia Orro), Giovanni Malagò e Roberto Fabbricini, presidente e segretario generale del Coni, Giampiero Ventura, commissario tecnico della nazionale di calcio, Claudio Ranieri, tecnico del Leicester vincitore della Premier League, Tommaso Giulini, Massimo Rastelli e Marco Sau, presidente, allenatore e attaccante del Cagliari, Riva, Tomasini, Poli, Brugnera, Greatti e Reginato, ex rossoblù dello scudetto 1969-70, i giornalisti Davide Bucco, Gianluca Di Marzio, Diletta Leotta (Sky tv), Alessandro Dedoni, presidente Amsicora campione d’Italia hockey su prato, Andrea Monti, Alessandro Vocalelli e Anthony Muroni, direttori Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Unione Sarda, Gianni Mura, inviato speciale di Repubblica, Antonio Ledà, capo servizio Sport Nuova Sardegna, Andrea Lecca, maestro e pluricampione sardo di tennis, Claudia Cabula, bronzo ai mondiali di canottaggio junior, la società Bosa Calcio, vincitrice Coppa Italia Promozione, Sara Spano, quattro ori ai mondiali di atletica leggera per affetti da Sindrome di Down.

I Premi Ussi – su “Sport e territorio”, oltre a riconoscere gli exploit sportivi ed etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto. Con forti riverberi mediatici locali e nazionali. I Premi hanno, tra gli altri, il patrocinio di presidenza della Giunta regionale, assessorato regionale Sport e pubblica istruzione, Coni, Ussi nazionale, Università di Cagliari, corsi di laurea in Scienze della comunicazione e Scienze motorie e sportive. La manifestazione è supportata da Banco di Sardegna, Coni Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna e Ordine dei giornalisti Sardegna. L’evento prevede anche la consegna del premio Ussi – Banco di Sardegna 2016.

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Dopo Marco Borriello, il Cagliari ha presentato oggi anche l’ultimo acquisto, il 28enne cileno Mauricio Isla, a distanza di poche ore dalla bella prestazione fornita dalla squadra nell’amichevole con l’Amburgo.

Mauricio Isla è stato presentato dal direttore sportivo Stefano Capozucca. Il giocatore ha ringraziato il presidente Tommaso Giulini, il direttore sportivo ed i compagni per l’accoglienza ricevuta, sottolineando di aver trovato un gruppo unito, nel quale ci sono gli amici, ex compagni di squadra alla Juventus, Marco Storari e Simone Padoin. «Conosco il significato di questa squadra che rappresenta un’intera Isola – ha detto Mauricio Isla –., nella quale voglio ritrovare l’allegria, dopo aver vinto la Coppa America con la Nazionale per il secondo anno di fila. Dobbiamo lavorare per ottenere una salvezza tranquilla».

Mauricio Isla ha concluso dicendo di essere disponibile a fare sia il terzino sia il centrocampista e di essere convinto che la sua nuova squadra possa fare bene.

Tribuna Stadio Sant'Elia copia

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Il nuovo centravanti del Cagliari Marco Borriello si è presentato ieri nel corso di una conferenza stampa tenuta con il direttore sportivo Stefano Capozucca.

«Il progetto del Cagliari è molto serio ed ambizioso – ha spiegato l’ex centravanti, tra le diverse squadre in cui ha giocato, di Milan, Roma, Genoa e della Nazionale – il presidente Tommaso Giulini e l’allenatore Massimo Rastelli mi hanno voluto fortemente. E’ importante anche la presenza del direttore Stefano Capozucca, grazie al quale sono esploso al Genoa: mi sa dare i giusti consigli, mi fa stare tranquillo. Il Cagliari è un club prestigioso, qui non si gioca solo per una città, ma per tutta una Regione. Darò il massimo per difendere questi colori e quello che i miei nuovi compagni hanno conquistato l’anno scorso, la massima serie.»

«Il tecnico mi ha fatto un’ottima impressione – ha aggiunto Marco Borriello -. Un allenatore giovane, con cui si può parlare. Non pretendo di avere il posto assicurato, devo lavorare per conquistarmelo. Metterò la mia esperienza a disposizione del gruppo. Storari e Padoin sono stati miei compagni di squadra, gli altri non li conosco ancora, ma sono sicuro che mi ambienterò in fretta. Credo nelle energie positive che ti può trasmettere l’ambiente.»

Marco Borriello è convinto che la sua nuova squadra possa fare bene. «La squadra è ottima, il presidente Giulini ha speso tanto, ci tiene a regalare dei sogni a Cagliari e alla Sardegna. Adesso tocca a noi ripagarlo. Possiamo ottenere una salvezza tranquilla». Non ha fatto promesse sul numero di goal che metterà a segno con la maglia rossoblù ma ha tenuto a sottolineare: «Vorrei solo metterne a segno il più possibile».

Marco Borriello 1

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Marco Borriello è un giocatore del Cagliari. Lo ha annunciato questo pomeriggio la società rossoblu con una breve nota pubblicata nel proprio sito internet.

L’attaccante ha firmato il contratto che lo lega al Cagliari per una stagione con opzione per la seconda.

Marco Borriello ha 34 anni, essendo nato a Napoli il 18 giugno 1982.

Durante la sua carriera ha indossato le maglie di Treviso, Triestina, Milan, Empoli, Reggina, Sampdoria, Genoa, Roma, Juventus, West Ham, Carpi e Atalanta. Vanta 7 presenze in Nazionale e 12 con l’Under 21, dove ha segnato 6 reti.

La campagna acquisti del Cagliari non è ancora finita. Il presidente Tommaso Giulini è intenzionato a mettere a disposizione di Massimo Rastelli un organico competitivo per raggiungere la salvezza quanto prima possibile e togliersi magari anche qualche altra soddisfazione.

Tribuna Stadio Sant'Elia copiaTommaso Giulini copia

 

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Il portiere del Cagliari Marco Storari, protagonista della promozione in serie A, ha fatto visita stamane al rettorato di Cagliari.

«Grazie a nome dell’intera comunità accademica. Complimenti, siete stati fenomenali!»: queste le parole di benvenuto di Maria Del Zompo. Il colloquio con il rettore e le congratulazioni dei pro rettori Francesco Mola e Ignazio Putzu, del direttore generale Aldo Urru e del dirigente Carlo Cadeddu.

«Con la vostra promozione in serie A avete dato un sorriso a questa terra». Maria Del Zompo ha accolto con affetto e partecipazione Marco Storari. La visita del portiere del Cagliari è stata una sorta di gradito saluto a sorpresa. In mattinata il numero 30, accompagnato dalla moglie Veronica e dal team manager del club rossoblù, Alessandro Steri, ha incontrato il rettore per circa 15’ intensi e ricchi di ricordi suggestivi e appassionanti. Dalla risalita in A («Avete coronato il sogno degli sportivi sardi. Cagliari, e la Sardegna, è di nuovo tra le migliori venti squadre d’Italia: un successo che aiuta a essere positivi e permette un filo di ottimismo su tutti i fronti» le parole della professoressa) ai successi della Juventus: «Fin da ragazzina, con il Cagliari, ho sempre tifato Juve. Grazie per quel ha fatto anche a Torino».

Marco Storari è rimasto colpito dalla dimensione sportiva e dalla bonomia della professoressa. «È stata una stagione lunga e faticosa. Abbiamo avuto una marcia molto importante, con alcuni passaggi con un lieve calo fisiologico. Ma siamo consci di non aver mai perso di vista il bersaglio. Sono tornato al Cagliari – ha detto il portiere pisano – convinto dal progetto della società e da un ambiente che mi aveva conquistato fin dal 2008. Professoressa, grazie a voi». Il colloquio si è chiuso con un auspicio: «Stiamo studiando un percorso e-learning dedicato anche agli sportivi professionisti. Magari, caro Marco, quando smette potremo averla con noi da studente». Il portiere ha colto l’attimo: «Nella vita non si deve escludere mai nulla».   

Nello studio del rettore il portiere del Cagliari ha autografato e dato in dono al rettore la maglia da gioco: «A Maria, con simpatia, Marco – 30». La professoressa, con un filo di emozione, ha posato per le foto di rito. A seguire, strette di mano, pacche, istantanee e in bocca al lupo: «Vogliamo giocare alla morte queste ultime partite: prendiamo i 6 punti e poi facciamo i conti in vetta alla classifica» la risposta di Storari. Il portierone e il club di Tommaso Giulini sono stati ringraziati per la sensibilità mostrata anche dal pro rettore vicario, Francesco Mola, dal pro rettore per la didattica, Ignazio Putzu, dal direttore generale, Aldo Urru e dal dirigente della direzione Finanze, Carlo Cadeddu.

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Serie A Joao Pedro Dessena Diego Farias

La Sardegna è in festa per l’immediato ritorno del Cagliari in serie A. Dopo la travagliata stagione scorsa, culminata con la retrocessione in serie B dopo una lunga brillante permanenza in serie A, la società guidata da Tommaso Giulini ha ricostruito la squadra, partendo dalla panchina, affidata ad un giovane tecnico emergente, Massimo Rastelli, per proseguire con la rosa, nella quale sono stati confermati i migliori e sono stati inseriti tanti giovani di talento, quasi un lusso per la serie B.

La squadra si è formata ed è cresciuta in fretta, bagnando il debutto stagionale con un roboante 4 a 0 casalingo inflitto nientemeno che a quel Crotone che poi sarebbe diventato presto il grande rivale nella corsa verso la serie A e promosso con ancora maggiore anticipo. Il girone d’andata è stato straordinario, quasi perfetto. Non altrettanto quello di ritorno, nel quale la squadra ha accusato un calo, forse più mentale che tecnico, al quale hanno concorso anche le numerose assenze. Il Sant’Elia, nella parte ascendente del campionato fortino inviolabile, ha visto i rossoblù perdere ben tre volte in un mese e mezzo e la certezza matematica della promozione ha tardato ad arrivare ma il grande equilibrio esistente tra le altre pretendenti al salto di categoria, hanno consentito al Cagliari di mantenere un rassicurante margine di sicurezza sulla terza posizione e questa sera, al San Nicola di Bari, contro una squadra in lotta per il terzo posto, non un avversario qualunque, Joao Pedro e compagni hanno staccato il biglietto per il Paradiso della serie A nel modo migliore, con una netta vittoria per 3 a 0, firmata dai goal di Joao Pedro, Diego Farias e Alberto Cerri.

Alla fine è esplosa la festa, a Bari come a Cagliari e in tutta la Sardegna. Il Cagliari ritorna in serie A, la platea più idonea per la squadra e l’intera Isola.

La festa durerà altre due settimane, fino alla conclusione della stagione regolare, poi la società inizierà a programmare la prossima stagione, forte dell’esperienza maturata nella scorsa stagione. La base tecnica c’è, in questi casi l’errore più grande che si possa fare (e che spesso alla fine si paga), sarebbe stravolgere l’organico, puntando magari a calciatori di nome più che a calciatori utili alla causa. Il Leicester di Claudio Ranieri, grande tifoso del “suo vecchio Cagliari” insegna che non sempre occorre spendere tanto e puntare sui calciatori “famosi” per raggiungere i risultati. Nessuna illusione, sia chiaro, ripetere il miracolo Leicester in Italia (come anche in Inghilterra) è praticamente quasi impossibile, ma lavorando bene si possono gettare le basi per aprire un ciclo più che dignitoso, per tenere il Cagliari in serie A per un periodo almeno altrettanto lungo quanto quello vissuto sotto la gestione di Massimo Cellino.

Le fotografie allegate sono di Fabio Murru.

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Era il 17 maggio 2015: il Cagliari perdeva 1-0 fra le mura amiche contro il Palermo, a segno l’argentino Franco Vazquez, e doveva dire addio alla Serie A dopo 11 anni, approdando inaspettatamente in Serie B. Un risultato scioccante per una squadra con notevoli qualità, ma che si era persa per strada in una stagione travagliata e particolare, complice anche il cambio di presidenza, con il passaggio di consegne di Massimo Cellino all’imprenditore milanese Tommaso Giulini.
Oggi, a quattro turni dalla fine del campionato cadetto 2015/16, i sardi sono dove avevano progettato di essere all’inizio dell’anno: ad un passo dal sogno, vicini a riconquistare quella Serie A perduta e che andava riconquistata il prima possibile. Il presidente Giulini ha fatto le cose per bene, mantenendo pressoché inalterata la rosa e aggiungendo innesti di qualità come Di Gennaro e Giannetti, e d’esperienza come Storari, divenuto ben presto leader carismatico del gruppo. Le premesse facevano presagire un campionato dominato in lungo e in largo, e il primo posto al termine del girone d’andata sembrava il preludio ad un festa che sarebbe arrivata ben presto. Fino a due mesi fa la promozione dei sardi sembrava solo questione di tempo ed a confermarlo c’erano anche i bookmakers che sin dall’inizio hanno quotato il Cagliari tra le favorite per la vittoria del campionato. 

Periodo d’appannamento

Dopo la vittoria contro il Pescara dello scorso 20 febbraio, però, qualcosa si è inceppato nel perfetto meccanismo della macchina costruita dal tecnico Massimo Rastelli. Da allora i rossoblu hanno incassato cinque sconfitte su undici partite, di cui tre al Sant’Elia (con Novara, Perugia e Spezia), vincendo in maniera convincente solo contro Vicenza e Brescia e stentando in altre circostanze, vedesi il successo di Modena e il pareggio all’ultimo secondo contro il Trapani. I mezzi passi falsi contro Como e Lanciano, causati da prestazioni certamente non all’altezza, hanno rimandato una promozione che altrimenti sarebbe già stata aritmetica.

Cagliari promosso in A se…

Numeri alla mano, i sardi potrebbero festeggiare la promozione già nel prossimo turno, anche se dovrebbe verificarsi contemporaneamente una serie di risultati. Innanzitutto serve vincere contro il Livorno, e il compito sembra assolutamente alla portata visto il pessimo momento di forma dei labronici. Poi bisogna sperare nei risultati negativi delle altre. In caso di tre punti, e di non vittorie del Trapani contro il Novara, del Bari contro il Perugia e del Pescara contro l’Entella, il Cagliari conquisterebbe la Serie A con tre turni d’anticipo, presumibilmente assieme al Crotone, al quale basta un pareggio in quel di Modena. Più probabile che si possa festeggiare la settimana successiva, nello scontro diretto con il Bari. Vincendo in casa con il Livorno e pareggiando al San Nicola arriverebbe anche il conforto della matematica, e si potrebbe iniziare già a programmare la prossima stagione tra le big del calcio nostrano.

Cagliari calcio 2015:2016

 

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Search engine friendly contentE’ stato presentato questa mattina, nei locali dell’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in viale Trieste, a Cagliari, il nuovo sponsor del Cagliari Calcio: ISOLA.
Il 2016 in Sardegna sarà l’anno dell’artigianato, con un percorso di rilancio del settore che parte dalla Terza Conferenza regionale, a Olbia dal 29 al 31 gennaio, e che si svilupperà attraverso specifiche azioni promozionali. La principale è la partnership tra la Regione e il Cagliari Calcio, il primo veicolo per la valorizzazione del marchio ISOLA. Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore Francesco Morandi, il presidente della squadra rossoblù, Tommaso Giulini, con i giocatori Marco Storari e Nicola Murru, hanno presentato stamattina i progetti alla stampa.
«Oggi parliamo di lavoro, in un ambito molto promettente e con grandi potenzialità quale l’artigianato – ha detto Francesco Pigliaru -. Perché questo potenziale crei occasione di crescita, è essenziale puntare anche e soprattutto sui mercati esterni. E quanto più si commercia lontano da casa, tanto più è importante promuovere le certificazioni di qualità in modo credibile. Ecco perché il marchio ISOLA, che rilanciamo oggi, e le azioni di comunicazione che iniziano con il Cagliari Calcio e proseguiranno attraverso altri canali, assumono un ruolo fondamentale. La Sardegna produce prodotti di eccellenza che dobbiamo far conoscere nel mondo”.»
Nel biennio 2014-2015 l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio ha compiuto un’analisi del comparto «per individuare – ha spiegato l’assessore Morandi – azioni in grado di dare nuovo slancio alle differenti anime produttive, compresa quella dell’artigianato artistico, la cui affermazione passa anche per linee strategiche sulla politica di marchio”». Sarà promosso un nuovo brand ombrello, nel quale gli artigiani potranno riconoscersi e col quale potranno essere ‘accompagnati’ sul mercato. Il cavallino abbinato al marchio ISOLA rappresenterà tutte le produzioni sarde nelle iniziative di promozione e sarà un segno distintivo dei singoli prodotti creati nel rispetto del disciplinare regionale. «Un nuovo modo di intendere un marchio storico, un trait d’union fra tradizione e innovazione» ha aggiunto l’assessore Morandi.
Il Cagliari Calcio e il suo stadio sono i canali attraverso i quali sarà veicolata la prima campagna di comunicazione ‘Isola – Artigianato di Sardegna’, caratterizzata dalle immagini della pluripremiata collezione Domo.
«Siamo orgogliosi che il Cagliari sia stato scelto come canale principale di promozione di un’eccellenza della nostra Terra quale l’artigianato – ha detto Tommaso Giulini ai giornalisti -. Peraltro trovo che il logo ISOLA sia perfetto per la nostra maglia e la renda ancora più bella.»
Un’esposizione mediatica in palcoscenici importanti e di amplissima diffusione per promuovere le produzioni artigiane, valorizzate anche con il progetto ‘Vetrina dell’Artigianato Artistico della Sardegna’. Il brand ISOLA sarà il punto di riferimento nel progetto con la società di vertice del calcio sardo che prevede una comunicazione in ambito regionale e una per il mercato nazionale e internazionale.
Uno speciale piano ‘Top partner’, ideato appositamente per la Regione, prevede un mix di impianti di comunicazione all’interno dello stadio con l’immagine delle produzioni artigianali dell’isola. Saranno realizzate animazioni con le diverse tipologie dei prodotti ed è prevista la visibilità sui backdrop delle interviste nel centro sportivo di Assemini e negli impianti del Sant’Elia, anche in occasione di presentazioni e comunicazioni ufficiali. Il materiale promozionale – flyer dedicati, logo su cartelle stampa, materiale promozionale nelle sale hospitality – sarà arricchito col il logo ISOLA e con messaggi video su maxischermo e teli a copertura delle impalcature che lo sostengono, nei distinti centrali della vecchia tribuna e dell’anello superiore dello stadio. La brandizzazione innovativa e di forte impatto sarà completata con il messaggio ‘ISOLA – Artigianato di Sardegna’ riportato sulla maglia, per volere del Cagliari Calcio, nel corso di tutte le partite del girone di ritorno del campionato di serie B.
La “skin” del sito www.cagliaricalcio.com – con 60mila utenti registrati e oltre 1 milione di visitatori unici, riferimento per stampa, tifosi e appassionati – sarà dedicata anch’essa a ISOLA per tutto il girone di ritorno. Il messaggio sarà veicolato anche su tutti i canali social della società sportiva, che vanta oltre 250mila followers su facebook, più di centomila su twitter e 38mila seguaci su Instagram. Numeri che la attestano tra le prime squadre in Italia per engagement digitale. Social network e YouTube del Cagliari diffonderanno cinque video promozionali con i calciatori protagonisti, fra i quali il portiere Marco Storari come principale ambasciatore. I testimonial saranno presenti anche in cinque eventi e la rivista ufficiale “Cuore Rossoblu” presenterà ogni mese quattro pagine con editoriale e focus sugli artigiani.
Altre azioni riguarderanno la visibilità su campi di allenamento della prima squadra, della ‘Primavera’ – la cui la partita interna viene trasmessa in diretta streaming – e del settore giovanile. Nel centro sportivo, dove si svolgono dirette, conferenze e interviste di tv nazionali e locali, sarà allestito un banner ISOLA di 5 metri x 1. Infine, all’interno del nuovo store nel Largo Carlo Felice a Cagliari, sarà messo a disposizione del pubblico materiale promozionale e proiettati video in tema. Ci sarà anche un concorso, rivolto a tifosi e simpatizzanti, che prevede la possibilità di vincere prodotti legati a ISOLA e di assistere alla partita del Cagliari.

 

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Il Cagliari ha iniziato la nuova stagione in serie B con una larga e convincente vittoria sul Crotone. Il 4 a 0 rifilato alla squadra calabrese conferma l’enorme potenziale della squadra di Massimo Rastelli, accreditata dei favori di tutti i pronostici per un immediato ritorno in serie A. La squadra rossoblù, in un Sant’Elia pieno con 14.000 spettatori e carico di entusiasmo, ha sbloccato il risultato nel primo tempo con un bel goal di Diego Farias, su assist di Marco Sau, e lo ha irrobustito nella ripresa, con le reti di Alessandro Deiola, Marco Sau e Niccolò Giannetti.

La partita ha visto il Crotone reggere il confronto, con un gioco piacevole, solo fino al goal di Diego Farias, giunto poco prima della mezz’ora. Poi in campo c’è stata una sola squadra, il Cagliari, soprattutto dopo che il Crotone è rimasto in dieci uomini, per l’espulsione di Salzano per doppia ammonizione, al quarto d’ora della ripresa.

Il gol del 2 a 0, un minuto dopo l’espulsione di Salzano, è stato un capolavoro dell’esordiente Alessandro Deiola con un bolide dalla lunga distanza. Al 22′ Marco Sau ha sfruttato un assist di Pisacane portando i rossoblù sul 3 a 0 e al 33′, infine, Nicolò Giannetti ha messo la sua firma, con un’azione personale, sul 4 a 0 finale.

Sabato prossimo il Cagliari giocherà al Liberati di Terni, contro la Ternana, sconfitta 3 a 0 all’esordio sul campo del Trapani.

Cagliari: Storari, Pisacane, Salamon (dal 36′ del secondo tempo Benedetti), Capuano, Balzano; Dessena, Di Gennaro (dal 26′ del secondo tempo Fossati), Deiola (dal 20′ del secondo tempo Joao Pedro); Farias; Sau, Giannetti.  In panchina: Montaperto, Colombo, Del Fabro, Tello, Munari, Arras. All.: Massino Rastelli.

Crotone: Cordaz, Dos Santos, Yao, Ferrari (dal 40′ del secondo tempo Cremonesi); Zamparo, Paro, De Giorgio (dal 26′ del,secondo tempo Budimir), Martella; Salzano, Tounkara, Firenze (dal 7′ del secondo tempo Capezzi). In panchina: Festa, Ricci, Barberis, Galli, Modesto, Bruno). All. Ostojic.
Arbitro: Sacchi di Macerata.
Reti: 27′ Farias, 61′ Deiola, 67′ Sau, 78′ Giannetti.

Il Cagliari 2015/2016.

Il Cagliari 2015/2016.

Il tecnico Massimo Rastelli, il capitano Daniele Dessena e il presidente Tommaso Giulini.

Il tecnico Massimo Rastelli, il capitano Daniele Dessena e il presidente Tommaso Giulini.

Massimo Rastelli, 46 anni, campano di Torre del Greco, è il tecnico scelto dal Cagliari per tentare l’immediato ritorno in serie A. Arriva a Cagliari da un’eccellente stagione alla guida dell’Avellino, con il quale, a sorpresa, ha sfiorato la promozione in serie A nei play off.

Dopo la conclusione del campionato e la retrocessione in serie B, il presidente Tommaso Giulini si è messo al lavoro con i suoi più stretti collaboratori per trovare un tecnico d’esperienza in grado di guidare la squadra nella difficile stagione che l’attende e sono stati fatti tentativi per riportare in Sardegna prima Giampiero Ventura, attualmente al Torino, già protagonista di due promozioni in serie A alla guida del Cagliari, poi Claudio Ranieri, libero dopo una non positiva esperienza alla guida della Nazionale greca ed una straordinaria carriera alle spalle, iniziata proprio a Cagliari con la doppia promozione consecutiva dalla C1 alla A ed una salvezza nella prima stagione nella massima serie, ma ha incontrato non poche difficoltà ed alla fine ha intrapreso un’altra strada che lo ha portato ad un giovane in ascesa come Massimo Rastelli.

Il nuovo tecnico ha alle spalle una buona carriera da calciatore (102 presenze e 12 reti in serie A; 386 presenze e 68 reti in serie B) ed una carriera da allenatore iniziata a Castellammare di Stabia, alla guida della Juve Stabia, conquistando la promozione dalla Seconda alla Prima Divisione e proseguita a Brindisi e Portogruaro, prima dell’approdo ad Avellino, nel 2012, dove ha vinto subito il campionato di Prima Divisione, riportando la squadra in serie B e vincendo la Supercoppa di Lega di Prima Divisione. Nella stagione successiva è rimasto ad Avellino, sfiorando i play off, traguardo raggiunto quest’anno, fino alla semifinale persa con il Bologna di Delio Rossi, poi promosso in serie A vincendo la finale con il Pescara, con due pareggi, grazie al miglior piazzamento nella stagione regolare.

Tribuna Stadio Sant'Elia copia