23 December, 2024
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Le commissioni Lavoro e Bilancio del Consiglio regionale, riunite in seduta congiunta, hanno dato parere favorevole, nel pomeriggio, alla delibera della Giunta che istituisce un fondo da 10 milioni di euro a garanzia delle banche per le anticipazioni della cassa integrazione in deroga.

«Si tratta di risorse che consentiranno di dare piena attuazione all’accordo sottoscritto a livello nazionale da Governo e Abi hanno spiegato gli assessori al Lavoro e al Bilancio Alessandra Zedda e Giuseppe Fasolino in questo modo saranno drasticamente ridotti i tempi per l’erogazione delle risorse ai lavoratori in difficoltà a causa dell’emergenza Covid-19.»

Gli istituti di credito potranno erogare fino a un massimo di 1.400 euro per ogni beneficiario (Cig a zero ore per 9 settimane). Le somme anticipate dalle banche, con la garanzia della Regione, saranno poi rimborsate dall’Inps.

«La priorità verrà in ogni caso data alla procedura ordinaria ha aggiunto Alessandra Zedda – dallo scorso 8 aprile abbiamo aperto il sistema informativo regionale. Tutti i soggetti interessati hanno potuto presentare domanda. Il nostro sistema ora dialoga con quello dell’Inps. Domani saranno trasmesse all’Istituto previdenziale le domande ricevute, circa 29mila, che potranno così essere lavorate. C’è la speranza concreta che i lavoratori possano cominciare a ricevere i soldi nei primi giorni di maggio. Solo in caso di intoppi nel sistema Inps ricorreremo alle anticipazioni bancarie.»

La Sardegna ha ricevuto circa 69 milioni di euro dallo Stato per finanziare la cassa integrazione.

Alla seduta congiunta delle Commissioni Lavoro e Bilancio è intervenuto anche il presidente della Sfirs Tonino Chironi che ha illustrato le attività svolte dalla finanziaria regionale nelle azioni di contrasto all’emergenza economico-sanitaria. A disposizione della finanziaria regionale c’è ancora il fondo istituito nel 2008 per consentire l’anticipazione della cassa integrazione in deroga. Su queste risorse si sono concentrati gli interventi di alcuni esponenti dell’opposizione, in particolare il consigliere del Pd Piero Comandini, che hanno chiesto di ricorrere direttamente a quello strumento.

«Se ce ne fosse bisogno useremo anche quello – ha assicurato Alessandra Zedda – a disposizione ci sono circa 3,9 milioni di residui. E’ un ulteriore strumento in capo alla Sfirs che potrebbe tornare utile per i lavoratori stagionali, attualmente esclusi dai benefici della Cig.»

Chiusa la seduta congiunta, sono proseguiti i lavori ordinari della Commissione Bilancio per l’esame della delibera di Giunta n. 11/19 con la quale si dà mandato all’Autorità di gestione del Por di rimodulare i fondi europei per destinarli alle azioni di contrasto dell’emergenza economica, sociale e sanitaria determinata dalla diffusione del Coronavirus.

«Ancora non sappiamo quanti soldi servirannoha detto l’assessore alla Programmazione Giuseppe Fasolino la situazione è in continua evoluzione. Abbiamo l’esigenza di capire quante risorse, di quelle non impegnate, possono essere recuperate. In ogni caso non saranno toccati i fondi già stanziati  per la programmazione territoriale.»

Rispondendo alle sollecitazione della minoranza, l’assessore della Programmazione ha assicurato che, una volta fatta la ricognizione delle risorse europee, si tornerà in Consiglio per deciderne la riprogrammazione. La Commissione, all’unanimità, ha dato parere favorevole alla delibera.

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La Giunta regionale ha nominato i componenti del consiglio di amministrazione della società Sfirs spa per il triennio 2019-2021. La presidenza è stata affidata al dottor Tonino Chironi, nato a Orani 67 anni fa. Commercialista, libero professionista con studio a Cagliari da circa 40 anni, il neo presidente è stato curatore fallimentare presso il Tribunale di Cagliari, sindaco e revisore contabile in enti e aziende pubbliche e private e consulente in materia finanziaria, fiscale, diritto commerciale e societario. E’ stato, inoltre, manager di numerose aziende pubbliche e private.
La scelta per i consiglieri è ricaduta sulla dottoressa Maria Antonella Ardu, 54 anni, iscritta all’Albo dei Dottori Commercialisti di Oristano, revisore contabile e libero professionista con studio a Sanluri e sul Ragioniere e Perito Commerciale Antonio Addis, consulente e libero professionista di Budoni.
Contestualmente sono stati nominati anche il Presidente e i membri del Collegio sindacale.
Il Collegio sarà presieduto dal dottor Aldo Cadau e composto dal dottor Giorgio Graziano Cherchi e dalla dottoressa Anna Paolone, in qualità di sindaci effettivi, e dal ragioniere Francesco Casti e la dottoressa Valeria Usai, quali sindaci supplenti.

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Consiglio, Christian Solinas (Psd’Az): «Una fondazione per Marianna Bussalai e per l’economia della cultura in Sardegna»

«Istituire la Fondazione Marianna Bussalai per riconoscere un modello di emancipazione femminile in Sardegna e compiere un passo decisivo nel verso di una economia della cultura, alternativa a quella dei settori tradizionali». E’ la proposta avanzata dal capogruppo del Psd’Az in Consiglio regionale, Christian Solinas, nel corso della conferenza stampa per l’illustrazione della Pl 118 “istituzione della Fondazione Marianna Bussalai”. Scopo dell’iniziativa legislativa è quello di istituire una fondazione che insieme alle opere e all’archivio della Bussalai valorizzi la sua casa di Orani, dove la “combattente sardista” ha trascorso tutti suoi 43 anni di vita (1904-1947) e dove è stato ospitato Emilio Lussu quando era un ricercato della polizia fascista.  Una casa che lo scomparso leader dei Quattro Mori, Michele Columbu, definì nel suo libro “La grotta della vipera”: «Un microcosmo, una remota cellula di resistenza al fascismo, in cui si accendono dibattiti, si affacciano dubbi e dissensi, serpeggiano insidie come nelle grandi città».

«Mi auguro di poter ringraziare presto la Regione sarda per l’istituzione della Fondazione Bussalai», ha dichiarato Marta Brundu, biografa ufficiale della discendente della casata che diede i natali a Giovanni Maria Angioy e curatrice del sito internet: www.mariannabussalai.org. La dottoressa Brundu ha sottolineato l’importanza dei documenti custoditi nella casa di Marianna Bussalai, ad incominciare da quelli relativi alla fitta corrispondenza che la donna teneva con Emilio Lussu e gli altri padri fondatori il Psd’Az, ma ha denunciato il rischio che l’intero archivio possa essere compromesso senza un progetto di digitalizzazione che ne assicuri l’integrità.

Tonino Chironi ha invece mostrato la bandiera dei Quattro Mori che, cucita a mano da Marianna Bussalai, è divenuta il primo simbolo ufficiale del Partito Sardo d’Azione nel 1921. Chironi, la cui famiglia custodisce lo storico vessillo che è stato nascosto e murato nel periodo delle persecuzioni fasciste, ha ricordato l’impegno culturale e di “autentica combattente” di “Marianedda de sos Battor Moros”.

Ha partecipato all’incontro con i giornalisti anche Carla Puligheddu (figlia del già consigliere regionale del Psd’Az, Francesco Puligheddu) e promotrice della sezione sardista di recente costituzione a Sassari, intitolata a Marianna Bussalai. «Marianna – ha dichiarato la Puligheddu nell’annunciare l’imminente nascita dell’associazione delle donne sardiste – è la figura più significativa per le donne sarde e per le donne sardiste in particolare».

L’auspicio che la fondazione Marianna Bussalai possa presto registrare l’approvazione della Regione è stato espresso anche da Valentina Casalena, moglie del cantante Andrea Parodi e promotrice della fondazione a lui intitolata: «E’ tempo per la Sardegna di scommettere sull’economia della cultura – ha dichiarato la Casalena – è posso testimoniare che l’esperienza delle fondazioni è un percorso straordinario per la valorizzazione dell’identità e per far crescere l’impegno culturale e politico».