5 November, 2024
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Garantire per almeno altri quattro mesi le attività di assistenza tecnica in zootecnia svolte dall’associazione regionale allevatori della Sardegna (Aras), nonostante la messa in liquidazione dell’associazione ed a fronte dell’anticipazione, da parte dell’agenzia per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo (Laore), delle somme relative al secondo quadrimestre 2018 e quantificate in circa 4.600.000 euro. È questa l’ipotesi che nelle prossime ore vedrà impegnati tecnici e amministratori regionali e che ha registrato una sostanziale condivisione nella Quinta commissione del Consiglio regionale, a conclusione della sessione di audizioni che sul tema ha avuto come protagonisti i sindacati, i commissari di Aras ed i vertici di Laore.

Una situazione, quella dell’Aras e delle Apa, particolarmente complicata e che richiede – a giudizio dei sindacati e dei commissari del parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd) – una soluzione immediata per non perdere i circa 47 milioni di euro destinati alle aziende sarde, a valere sulla misura relativa al cosiddetto benessere animale, le cui domande scadono il prossimo 15 giugno e che non possono essere riconosciute in sede comunitaria senza la necessaria attività (notificata in sede Ue) dell’Aras.

Ma non solo, sono a rischio i 296 dipendenti dell’associazione regionale allevatori e gli 81 lavoratori delle quattro associazioni provinciali (Apa). Non è un segreto, infatti, che agli stessi lavoratori sia già stata comunicata, quale data ultima per la trasmissione delle lettere di licenziamento, quella del prossimo 6 giugno.

Il caso che contrappone i commissari di Aras e i vertici di Laore nasce dalle controversie relative alla rendicontazione delle attività svolte nel 2014, 2015, 2016 e 2017 ed è precipitato a seguito della formalizzazione del mancato riconoscimento, da parte di Laore, di un presunto credito di Aras pari a 1.987.761 euro (a fronte di un contributo complessivo di 54.200.000  euro) per il periodo sopra indicato. Da qui la messa in liquidazione dell’associazione regionale allevatori a cui segue la nota di Laore che, il 16 maggio dichiara, non solo di non avere alcun debito con Aras ma di vantare crediti nei confronti dell’associazione allevatori per 2.075.708 euro, ed un’altra comunicazione, datata 17 maggio 2018, con la quale l’assessorato regionale degli Enti locali evidenzia che a seguito dello scioglimento dell’Aras, tutti gli immobili funzionali all’esercizio dei servizi resi, devono ritornare nella disponibilità dell’amministrazione regionale.

Nel corso delle rispettive audizioni i commissari Aras (Vitangelo Tizzano e Enrico Leccisi) e i vertici Laore (Maria Ibba, direttore generale; Tonino Selis, direttore del servizio attività zootecniche) anche sollecitati dagli interventi dei consiglieri Piermario Manca (Pds), Marco Tedde (Fi), Gianni Lampis (FdI), Luigi Crisponi (Riformatori), Fabrizio Anedda (Misto), Gianmario Tendas (Pd), Franco Sabatini (Pd), Piero Comandini (Pd), Gianluigi Rubiu (Udc), Antonello Peru (Fi) e Gaetano Ledda (Psd’Az – La Base), hanno ribadito le proprie ragioni ed hanno sostenuto con forza la correttezza del rispettivo operato. In particolare, i dirigenti di Laore, hanno insistito sulla necessità di poter effettuare verifiche efficaci e stringenti sulla rendicontazione delle attività svolte da Aras ed hanno anche dichiarato piena disponibilità per un contradditorio, così da far venir meno le anomalie che, a giudizio di Ibba e Selis, non consentono all’agenzia Laore di poter erogare le somme che l’associazione allevatori vanta come presunto credito per le annualità comprese tra il 2014 e il 2017.

La preoccupazione per il futuro lavorativo degli oltre 350 addetti impiegati  tra Aras ed Apa è stata invece manifestata dalle rappresentanze sindacali.

Confederdia, con Osvaldo Ibba, Giuseppe Lai e Paola Naitana, ha affermato con nettezza il proprio favore per il ricorso alle previsioni contenute nella legge 3 del 2009 che all’articolo 2 comma 40 autorizza l’agenzia Laore a inquadrare, attraverso prove selettive concorsuali per soli titoli, il personale dipendente Aras alla data del 31 dicembre 2016. Per la piena applicazione di tali disposizioni serve però il via libera del ministero per superare i vincoli assunzionali imposti alle pubbliche amministrazioni.

Gaia Garau (Uil), Raffaele Lecca (Cgil) e Francesco Piras (Cisl) hanno confermato, in via di principio, il proprio sostegno per l’inquadramento del personale Aras in Laore, ma non hanno nascosto le perplessità sulla effettiva possibilità per l’ottenimento della necessaria deroga ministeriale al fine del superamento dei vincoli nelle assunzioni. I confederali, evidenziando la professionalità e la disponibilità di tutti i dipendenti Aras, e sottolineando il mancato pagamento degli stipendi, a partire dalla retribuzione di dicembre scorso, hanno mostrato disponibilità a valutare la prosecuzione del lavoro e delle attività attualmente svolte da Aras ed Apa anche attraverso la costituzione di una nuova società o di una nuova associazione, in accordo con Laore e la Regione.

A margine delle audizioni sulla vertenza Aras, la commissione ha ascoltato l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, sulla situazione della Keller. L’audizione, richiesta dal consigliere FdI, Gianni Lampis, ha consentito di fare il punto sulla  fabbrica di Villacidro che, fondata nel 1983 per produrre carri ferroviari, è stata liquidata nel 2011. Lo stabilimento (250.000 metri quadrati di superficie) è stato acquisito dal locale consorzio industriale per rilanciarne le attività ma dopo i tre bandi di vendita del tribunale di Cagliari, è andato deserto anche il bando ad offerta libera pubblicato dal consorzio industriale. L’assessore ha quindi informato i commissari del coinvolgimento di Invitalia al fine di individuare operatori interessati allo stabilimento della Keller. Il consigliere Lampis, ricordando che il prossimo dicembre scadranno gli ammortizzatori per gli ultimi cento lavoratori beneficiari, ha sollecitato il ricorso a tutti gli strumenti utili a garantire un reddito agli ex Keller.

Il presidente della commissione Luigi Lotto, ha domandato invece all’assessore Maria Grazia Piras notizie sul futuro della miniera di Olmedo e la responsabile dell’Industria ha assicurato che entro la fine del mese sarà pubblicato il bando per la concessione della miniera auspicandone esiti positivi anche in considerazione del miglioramento dei prezzi nel mercato della bauxite.

L’ulteriore argomento trattato dalla Quinta commissione è stata la proposta di legge n. 506 (Lotto e più) che ha l’obiettivo di regolamentare la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento di prodotti agricoli esclusivamente aziendali. Luca Saba (Coldiretti), Pietro Tandeddu (Copagri) e Serafino Casula (Confagricoltura) hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo sulla proposta ed hanno rimarcato la necessità chiarezza in ordine all’applicazione delle disposizioni in materia di igiene e sanità, così da non ingenerare confusione e fraintendimenti  tra gli operatori agricoli.

Il direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi e la responsabile dei servizi veterinari, Daniela Mulas, hanno confermato la piena applicazione delle norme nazionali e comunitarie in materia di igiene, somministrazione e lavorazione degli alimenti, nonché hanno suggerito di attendere le annunciate linee guida ministeriali in materia di home food e home restaurant.

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L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha presentato ieri nel mercato ortofrutticolo di Sestu il PSR 2014-2020.
 «La nostra agricoltura potrà crescere e avere la forza di sfidare i mercati internazionali solo se riusciremo a fare sistema fra aziende, istituzioni e ricerca, se riusciremo a valorizzare i percorsi di aggregazione e di filiera non solo per chi produce, ma anche per chi commercializza i prodotti di eccellenza – ha l’assessore dell’Agricoltura -. Come Regione abbiamo deciso di fare la nostra parte con misure specifiche nel nuovo Programma di sviluppo rurale che accompagnerà questo percorso in tutti i suoi passaggi. Già dal prossimo mese di gennaio saremo al lavoro con tutti i portatori di interesse del comparto per elaborare tali percorsi di filiera. Abbiamo deciso di presentare la futura programmazione agricola nei territori, fra gli operatori del mondo delle campagne. La scelta di farlo proprio qui, nel mercato ortofrutticolo, non è stata casualePensiamo, infatti, che i Progetti integrati di filiera (Pif), che abbiamo in cantiere, debbano partire da un luogo simbolo di lavoro dove i diversi attori dell’agroalimentare sardo si confrontano quotidianamente.» 
I Pif hanno come obiettivo la realizzazione di investimenti nel campo della produzione primaria, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Intervengono inoltre nella gestione integrata di temi come la sanità pubblica, la qualità delle produzioni, la salute delle piante, il benessere animale e la sicurezza sul lavoro. «I Pif sono un percorso da sostenere per creare migliori condizioni di mercato per il nostro agroalimentare – ha precisato la titolare dell’Agricoltura -. Partendo dalla progettazione integrata, dove mondo della produzione, trasformazione e commercializzazione si aggregano, per proseguire poi sulla riorganizzazione e il consolidamento delle principali filiere agroindustriali regionali. L’ideale – ha aggiunto – sarebbe lavorare alla progettazione di Pif territoriali, che riguardano il miglioramento della competitività di aziende che operano su più filiere ubicate in territori specifici».
Il direttore generale dell’assessorato, Sebastiano Piredda, ha illustrato ai tanti partecipanti all’assemblea i passaggi centrali delle Misure del nuovo PSR. Novità importanti arrivano per i giovani a cui sono dedicate premialità esclusive con il primo insediamento in agricoltura. Un cambio di rotta interesserà anche la sburocratizzazione delle procedure nella gestione delle domande di contributo. Si partirà infatti, in via sperimentale e solo per alcune misure, con l’istituzione dei bandi a sportello che accorceranno di almeno 10 mesi i tempi di attesa di pastori e agricoltori. «Chi presenterà un progetto – ha concluso l’assessore Falchi – avrà una risposta entro 60 giorni da parte delle strutture regionali competenti».
I lavori della giornata si erano aperti con i saluti del direttore del mercato ortofrutticolo, Giorgio Licheri, e del sindaco, Maria Paola Secci. Prima del dibattito finale, il tecnico di Laore, Tonino Selis, ha presentato alcuni progetti studio finanziati all’Agenzia agricola con la Misura ex 111 che si sono occupati, fra gli altri settori, di comparto suinicolo, benessere animale, difesa e controllo integrato delle coltivazioni, lattiero caseario, filiera vitivinicola e delle piante officinali.

 

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E’ iniziato ieri mattina il B’Week, un intero fine settimana presso l’Exmè di Nuoro dedicato al settore enologico, con piacevoli momenti di intrattenimento studiati per esaltare la cultura dell’alta cucina, l’eccellenza vinicola e l’artigianato locale.

Ad inaugurare la manifestazione sono stati il presidente della Camera di Commercio di Nuoro Agostino Cicalò, il vice sindaco di Nuoro Leonardo Moro, il presidente regionale A.I.S. Roberto Dessanti, Tonino Selis e Tonino Costa dell’Agenzia Laore.

Dopo i ringraziamenti all’Ente Foreste per la preziosa collaborazione, il presidente Cicalo’ ha presentato il programma del B’Week: l’opportunità di conoscere e apprezzare il valore dei migliori vini prodotti in Sardegna, e non solo, grazie alla ricca selezione a disposizione del pubblico e attraverso le degustazioni organizzate dagli specialisti dell’Ais e di Slow Food.

Dopo un saluto e un augurio da parte del vice vindaco della città, i rappresentanti dell’Agenzia Laore hanno raccontato come si sono svolte le commissioni di degustazione, e Dessanti ha spiegato di cosa si occuperà l’AIS durante il B’WEEK.

A seguire sono stati premiati i vini vincitori, che riportiamo di seguito:

CATEGORIA BIANCHI:

1.    ASTORIA VINI | DOCG VALDOBBIADENE PROSECCO SUP. EXTRADRY MILL. MILLESIMATO 2013.

2.    VIGNE PIERO MANCINI | DOCG VERMENTINO DI GALLURA SPUMANTE BRUT VINO SPUMANTE 2013

3.    CONTINI | DOC VERMENTINO DI SARDEGNA PARIGLIA 2013

CATEGORIA ROSSI:

1.    CANTINA OLIENA  | DOC CANNONAU DI SARDEGNA NEPENTE RISERVA CORRASI 2008

2.    CANTINA SANTADI | DOC CARIGNANO DEL SULCIS SUPERIORE TERRE BRUNE 2010

3.    F.LLI PUDDU SOC.AGR | DOC CANNONAU DI SARDEGNA NEPENTE NEPENTE DI OLIENA 2010

CATEGORIA VINI DA DESSERT:

1.    TANCA GIOIA | IGT ISOLA DEI NURAGHI QUAE 2011

2.    CS GALLURA  | DOC MOSCATO DI SARDEGNA MOSCATO DI TEMPIO

3.    CS GALLURA | IGT ISOLA DEI NURAGHI PASSITO ZIVULA 2011

SEZIONE SPECIALE VINO BIOLOGICO:

EVARISTIANO | DOC CANNONAU DI SARDEGNA ARISTO 2013

I vincitori, quasi tutti presenti, hanno ricevuto il premio della propria categoria, un particolare porta bottiglia in plexiglass disegnato e realizzato appositamente per l’occasione. Inoltre l’orafo nuorese Nicola Manca – ditta Nico Gioielli – ha voluto donare uno splendido anello alla manifestazione, offerto alla sig.ra Puddu, che ha ritirato il terzo premio dei vini rossi per l’azienda Puddu.

Anche un altro artigiano, Franco Cheri, ha voluto realizzare un regalo per B’NU: una struttura in ferro battuto forgiata per contenere le 10 bottiglie vincitrici del concorso, esposta all’interno dell’EXME’ per questi tre giorni.

 L’atmosfera natalizia sarà la piacevole cornice ideale del B’WEEK per accogliere e accompagnare il visitatore all’interno delle iniziative che prevedono un interessante fine settimana di musica, cucina di qualità e naturalmente ottimo vino, anche per il brindisi di auguri per le prossime festività. Il nostro week end è naturalmente con B’nu.

L’edizione 2014 del B’WEEK si preannuncia ancora più ricca di iniziative rispetto agli scorsi anni grazie alle cene d’autore curate da chef sardi di successo che racconteranno la preparazione dei piatti e i segreti per abbinare i vini più adatti ad esaltare i sapori tradizionali.

Nell’elegante ristorante allestito appositamente per BINU all’interno dell’Exme’ si potrà assistere ai vari showcooking e degustare i piatti abbinati ad un vino presentato da un sommelier:

· Venerdi’ 19 dicembre: chef Mauro Pischedda del Lanthia Resort di Santa Maria Navarrese preparerà un filetto di maiale nostrano in crosta di pistoccu, salsa di fichi secchi su cicorietta agreste.

· Sabato 20 dicembre chef Francesco Nanu del Ristorante Il Rifugio di Nuoro, che ci delizierà con due piatti d’autore: Crudo di bue melina battuta a coltello su misticanza e scagliette di grananglona; Risotto “Carnaroli” con i funghi “trombetta dei morti” e code di gambero rosso.

· Domenica 21 dicembre chef Stefano Deidda del Ristorante “Il Corsaro” di Cagliari.
Il suo piatto è: Terrina di maialino, melanzana alla brace, glassa di prosciutto e composta di fichi d’india.

Sarà possibile conoscere e degustare anche eccellenti produzioni di olio, mentre per i più piccoli sia sabato che domenica alle 18.00 sarà possibile partecipare ai Laboratori del Man. Inoltre, sabato 20 dicembre alle ore 17, si terrà la Presentazione della Guida Essenziale ai vini d’Italia, un dialogo sul mondo del vino tra: Francesco Muscau (Associazione Culturale Eccofood), Dario Capelloni (Giornalista Enogastronomico, Vice Curatore della Guida Essenziale ai Vini d’Italia), Paolo Savoldo (Cantina “Fradiles”, cantina emergente dell’anno in Italia per la Guida Essenziale ai Vini d’Italia). Sempre nella giornata di sabato sarà ospite del B’Week per illustrare i vini Andrea Balleri, il miglior sommelier A.I.S. d Italia.

La cultura artigianale e le tradizioni del nostro territorio saranno poi presentate ai visitatori da numerosi artigiani che esporranno e venderanno i loro prodotti nei mercatini di Natale allestiti nel piano superiore dell’Exmè. 24 artigiani delle varie arti: (ceramiche, legno, ferro, tappeti, vetro, miele, liquori, sculture di carta, pane, dolci, riso e bottarga ecc.) Franco Cheri, Dinamos Gioielli, Spazio Mazzini, S’Arantzada, Kera Pinta, NicoGioielli, Rosaura Sanna, Orgosolo Liquori, Dolsena, Creazioni Satodà, CSB-Sculture di libri, Eugenia Pinna, Sandro Moro Vetro Design, Il Legno Animato, Ris’Oristano, Gusti pregiati, Panificio Soru Francesco, Apinath Miele di Sardegna, Valeria Tola Ceramiche, Creazioni Antonello, L’Oasi Deliziosa, Ceramiche Ortobene, Pina Monne, La Robbia- Tinture Naturali. Sempre al piano superiore dell’EXME’ si potranno acquistare i vini partecipanti al concorso, e non solo, presso i punti vendita delle due enoteche presenti: Spirito DiVino e Il Girasole.

Il B’Week è l’evento conclusivo della Terza Edizione del Concorso Enologico Nazionale B’nu, promosso dalle Camere di Commercio di Nuoro, Oristano, Cagliari e Sassari, d’intesa con l’Agenzia Laore, l’AIS – Associazione Italiana Sommelier, l’O.N.A.V. – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino e il comune di Nuoro. Il concorso, approvato dal Ministero per le Politiche Alimentari, Agricole e Forestali, è dedicato ai vini IGT, DOC e DOCG prodotti in tutto il territorio italiano, suddivisi in tre categorie: bianchi, rossi e vini da dessert, con una sezione speciale riservata ai vini biologici DOC e DOCG.

L’edizione del Concorso Enologico Nazionale B’nu del 2014 ha riscosso un notevole successo: ben 215 vini, provenienti dalla Sardegna, Campania, Veneto, Sicilia, Calabria e Piemonte sono stati presentati alla selezione, un numero apprezzabilmente in crescita rispetto alle passate edizioni, evidenziando un rinnovato interesse per l’iniziativa.