17 August, 2024
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Mercoledi 6 maggio 2015 è stata una giornata densa di appuntamenti nel percorso autorizzativo per la ripresa dell’attività produttiva dello stabilimento Eurallumina. Ne dà comunicazione, con una nota, la RSU aziendale.

Sul fronte Roma, Cagliari, Portoscuso, si sono sviluppati appuntamenti ufficiali e sono stati prodotti atti importanti da vari enti e istituzioni.

A Roma, presso il ministero dell’Ambiente, la Segreteria tecnica diretta dal Direttore Generale Maurizio Pernice (dott.ssa D’Aprile e prof. Maione), ha esaminato il lavoro prodotto dal settore Ambiente (ing. Putzulu e dott.ssa Tolu) dell’ex provincia di Carbonia Iglesias (amministrata dall’ing. Giorgio Sanna), e dall’Arpas di Portovesme (dott.ssa Cossu e il responsabile del procedimento Culazzu), dopo la riunione svoltasi presso lo stesso ministero venerdì 24 aprile.

In esame la definizione delle autorizzazioni per le prove tecniche dell’impianto trattamento acque  denominato Ex Tecom, l’esito della valutazione ministeriale è stato positivo e la titolarità del procedimento autorizzativo è stata definitivamente assegnata all’ex Provincia e al Consorzio Industriale di Portovesme, come autorità d’ambito.

Incassato il via libera ufficiale – aggiunge la nota della RSU Eurallumina -, verrà eseguito il raccordo alla tubazione delle acque da trattare e l’impianto elettrico, e i 60 giorni del periodo di prova indicato nel programma operativo, per appurare la capacità di Eurallumina, di trattare secondo le norme in materia, le acque da utilizzare per il ciclo produttivo, potranno iniziare.

A Cagliari, la Giunta regionale ha approvato un atto resosi necessario, dopo la modifica apportata al protocollo d’intesa per la gestione ambientale del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione. Una modifica migliorativa e di grande valenza economica e politica, rispetto al precedente testo, perché destina i sei milioni di euro stanziati dal ministero dell’Ambiente per la messa in sicurezza di questi anni del sito in oggetto, 5 milioni dei quali restituiti da Eurallumina attraverso una fidejussione quale compensazione dei costi effettivamente sostenuti e che insieme alla quota rimanente, attraverso accordo di programma tra ministero dell’Ambiente e Regione Sardegna, rimarranno a disposizione, per interventi di ripristino ambientare nell’area Sin del Sulcis Iglesiente Guspinese. Un passaggio importante che è stato ratificato attraverso un’apposita delibera.

Stesso atto votato dal Consiglio comunale di Portoscuso, che in tarda serata conseguentemente alla delibera della Giunta regionale, ha approvato con 13 voti a favore, ribadendo l’indirizzo già votato all’unanimità il 29 settembre 2014.

A questo punto il protocollo d’intesa, già firmato dagli enti ministeriali ministero dell’Ambiente (Maurizio Pernice) e dello Sviluppo economico (dott. Firpo), può essere sottoscritto dagli enti locali, assessorato regionale dell’Ambiente (dott.ssa Zinzula), ex Provincia (ing. Giorgio Sanna), comune di Portoscuso (Giorgio Alimonda), Consorzio Industriale (Giorgio Alimonda) e Arpas (dott. A. Sanna), per poi essere allegato all’istanza di dissequestro delle Aree A e B del sito di stoccaggio ancora sotto sequestro (Area C e sala pompe sono stati già liberati da vincoli giudiziari e restituiti al loro esercizio).

Per quanto riguarda l’Area D, di nuova espansione, dopo l’esito positivo della Conferenza dei servizi svoltasi al ministro dell’Ambiente circa tre settimane addietro, giovedì 30 aprile un nuovo parere favorevole alla caratterizzazione dell’area, dal settore ambiente dell’ex Provincia e a breve potranno iniziare i carotaggi e le varie attività tese a fornire tutte le garanzie richieste dalle norme di legge, che dureranno alcuni mesi e verranno svolte da ditte specializzate.

La RSU dell’Eurallumina ha seguito costantemente e ha sollecitato e solleciterà in futuro, nel rispetto delle norme e dell’autonomia degli enti di controllo, tutti i soggetti coinvolti nell’approvazione degli atti autorizzativi, perché questi possano arrivare a buon fine nel più breve tempo possibile.

Sul fronte interno allo stabilimento, mercoledì 6 maggio, a conferma che Eurallumina «non è chiusa, ma ha fermato le produzioni», il settore Ambiente dell’ex Provincia, ha concesso l’autorizzazione AIA, per l’utilizzo della banchina portuale. La richiesta era stata inoltrata per utilizzare banchina e gru, in operazioni di scarico di una nave, contenente “Concentrato di Zinco”, diretta alla Portovesme Srl. L’azienda di proprietà della Glencore, avendo valutato che il carico delle materie prime necessarie per le sue produzioni, erano superiori al limite richiesto per attraccare al consueto sito di scarico, ha richiesto ad Eurallumina, la possibilità e la disponibilità di scaricare il prodotto sulla sua banchina, circa 1.100 tonnellate, sino alla stabilizzazione di un corretto livello di pescaggio. Esaurite tutte le operazioni autorizzative e di controllo, i tecnici del reparto elettrico e della manutenzione meccanica di Eurallumina, hanno reso operative e messo in sicurezza le macchine operatrici, sono stati richiamati in servizio dalla CIG in aggiunta a quelli già in turno nelle rotazioni di mantenimento, alcuni gruisti, palisti e operatori del reparto porto che, con professionalità e spirito di servizio e collaborativo con gli addetti della Portovesme Srl, che hanno presenziato a tutte le operazioni di scarico e trasporto del materiale. Un’operazione inusuale rispetto allo standard di scarico della bauxite che, a partire dal pomeriggio di mercoledì 6 maggio, si sta svolgendo senza particolari problematiche – conclude la nota della RSU Eurallumina -, e che si dovrebbe concludere da piano di scarico, entro le 19.00 di oggi giovedì 7 maggio.

Eurallumina.

Tore Cherchi 34 copia

Il coordinamento per l’attuazione del Piano Sulcis ha pubblicato oggi un ampio rapporto sullo stato di avanzamento al 31 marzo scorso. Il rapporto è reperibile nel sito della Regione Sardegna alla voce Piano Sulcis.

Il coordinatore del Piano, Tore Cherchi, in una nota sottolinea gli aggiornamenti rispetto al precedente rapporto di fine gennaio.

Fisco per le piccole e medie imprese

La ZFU opera a regime. Cresce il numero di imprese che fruiscono dei benefici fiscali/contributivi. Il rilevamento al 31.01.2015, dopo circa 6 mesi dall’applicazione, segnala che 2.932 imprese hanno fruito dell’agevolazione (+14% rispetto al precedente trimestre). Il totale delle risorse compensate è di circa € 18,7 mln, pari al 14,97% delle risorse disponibili.

Salvaguardia del tessuto produttivo. Grandi Imprese.

Eurallumina 

Registra importanti progressi il programma di riavvio degli impianti con effettuazione di investimenti di ammodernamento.

Mossi&Ghisolfi-progetto bioetanolo

E’ stata definita una posizione condivisa delle amministrazioni locali e del sindacato. La bozza di Accordo di programma sull’investimento è stata sottoposta all’esame della Presidenza e degli assessori regionali di competenza. Il Progetto Bioetanolo della Mossi&Ghisolfi è stato incluso dal Governo fra quelli eleggibili per il FEIS. Contestualmente all’AdP dovranno essere predisposti i protocolli d’intesa richiesti dai sindacati, a garanzia degli impegni, tra le Istituzioni, l’Azienda, i sindacati e le Associazioni imprenditoriali agricole e industriali.

Alcoa 

Dopo la sottoscrizione del MOU fra Governo, Regione e Glencore, ci sono stati positivi sviluppi nella trattativa fra Glencore/Alcoa per il trasferimento della proprietà dello stabilimento per il riavvio della produzione. Il MISE ha in corso l’adozione del nuovo regime del servizio di interrompibiltà per l’energia elettrica.

Il 16.03.2015, in Conferenza dei Servizi, è stato discusso e valutato positivamente, il Piano Operativo di Bonifica dei suoli dello stabilimento, predisposto da ALCOA. Il Consiglio comunale di Portoscuso (25.03.2015) ha preso atto positivamente degli esiti della Conferenza dei servizi. E’ in definizione il programma per la bonifica della falda sotterranea.

Portal

Recentemente l’imprenditore ha presentato una nuova proposta d’investimento basata sulla realizzazione di un nuovo impianto di laminazione aggiornato allo stato della tecnica, collocato in area attigua allo stabilimento attuale.

Bando di idee per il Sulcis 

Con la delibera CIPE del 20.02.2015 è stata approvata l’assegnazione definitiva di €127,7mln assegnati in via programmatica dalla precedente CIPE n.93/12. Di questi, €55,7mln sono dedicati all’attuazione di interventi in aree prioritarie definite a seguito della Call for Sulcis: la scadenza per l’assunzione OGV al 31.12.2015, evidenzia una forte criticità nello stato di attuazione del programma della Call.

Bonifiche

Per alcuni degli interventi di risanamento ambientale (Macroarea Montevecchio Levante e Aree minerarie localizzate lungo la Valle Rio San Giorgio) la Giunta (DGR n. 9/29 del 10.03.2015) ha precauzionalmente effettuato delle scelte alternative ad IGEA al fine di garantire l’attuazione delle operazioni di bonifica. Sono individuati, quali soggetti attuatori, i Comuni territorialmente competenti (Guspini e Iglesias). Per l’intervento “Macroarea Montevecchio Ponente” al fine di definire con certezza il soggetto attuatore dovrà provvedersi ad una sua rimodulazione in forza della deliberazione CIPE n. 21/2014”.

Filiera agroalimentare e del turismo. Programma in sviluppo

Investimenti turistici/strutture ricettive

I sindaci del Sulcis Iglesiente e le organizzazioni sindacali concordano sulla necessità di dare avvio a una serie di investimenti nel comparto turistico/ricettivo. E’ in predisposizione un rapporto sulle proposte di investimenti in strutture ricettive in attesa di autorizzazione.

Itinerari turistici – Cammino di Santa Barbara

Il progetto di itinerario minerario-religioso “Cammino di Santa Barbara” ha l’obiettivo di rendere fruibile un percorso di 400 km circa, inserito nella realtà storica dei territori minerari. Il progetto, in parte già realizzato, è coerente con le linee di sviluppo del bacino minerario del Sulcis Iglesiente. E’ in redazione un Accordo di programma per la realizzazione e gestione dell’itinerario.

Parco Geominerario

Non sono stati registrati progressi circa l’attuazione della DGR n. 34/10 del 2.09.2014 per l’attribuzione al Parco Geominerario della partecipazione diretta alla gestione del patrimonio storico-culturale e dei siti minerari dismessi. Alcuni siti sono stati aperti ai visitatori durante il periodo di Pasqua.

Porti di Sant’Antioco, Calasetta, Carloforte, Portovesme. Programma in sviluppo

Porto di Buggerru 

Sono in preparazione gli atti per la definizione di un programma di messa in sicurezza definitiva.

Approdi minerari e approdi del Basso Sulcis

Programma in corso di attuazione. Si ravvisa la necessità di estenderlo all’approdo minerario di Piscinas-Arbus.

Strade

La Giunta (DGR n.5/10 del 6.02.2015) approva la rimodulazione degli interventi e i relativi soggetti attuatori.

L’impegno dell’Assessorato dei LL.PP. è di essere in cantiere entro la fine del 2015. La convenzione con il Comune di San Giovanni Suergiu è stata stipulata (3.06.2014). Anche la Convenzione con il Comune di Sant’Anna Arresi è stata stipulata. Per Anas si prevede il rispetto della scadenza OGV nell’ambito dell’APQ rafforzato “viabilità” in aggiornamento.

Collegamento del bacino idrico del Sulcis con quello regionale del Flumendosa 

Il programma “Interconnessioni sistemi idrici: collegamento Tirso-Flumendosa 4° lotto, collegamento Sulcis Iglesiente” procede con la redazione dello studio di fattibilità da parte del soggetto attuatore ENAS. La consegna è prevista per aprile. Seguirà, una volta approvato dalla Regione, il progetto preliminare avanzato (sempre ENAS) che condurrà al bando per il progetto definitivo, per l’esecutivo e la realizzazione delle opere.

Attualmente ENAS ha a disposizione solo i fondi per la progettazione (1 milione di euro). E’ evidente che a conclusione dello studio di fattibilità andrà affrontato con la Giunta il problema del reperimento delle risorse finanziarie.

Il ministero della Salute ha riconosciuto le proprietà terapeutiche dell’acqua minerale denominata Coquaddus che sgorga da due pozzi nell’ambito dell’omonimo permesso di ricerca sito nel comune di Sant’Antioco per la balneo-fangoterapia nel trattamento delle malattie artroreumatiche e per la balneoterapia nella cura delle malattie dermatologiche e delle patologie vascolari periferiche.

L’importante risultato è stato reso noto questa mattina da Ninetto Deriu, l’imprenditore che ha proposto la realizzazione di un centro termale nell’isola di Sant’Antioco per lo sfruttamento di queste acque, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala riunioni dello stabilimento Port.Al., ex Ila, di Portovesme.

La società titolare – si legge nel decreto del ministero della Salute, pena la revoca dello stesso, è tenuta a far pervenire al ministero della Salute – Direzione generale della prevenzione sanitaria, al termine dei primi due anni di attività, una sperimentazione clinica controllata, rigorosamente disegnata, eseguita secondo protocolli specifici, atta a valutare l’efficacia clinica del trattamento nelle indicazioni proposte. La relazione clinica sarà sottoposta alle valutazioni del Consiglio Superiore di Sanità perché verifichi se sussistono le condizioni per il mantenimento del riconoscimento.

«Il decreto ministeriale – ha spiegato Ninetto Deriu in una breve nota stampa presentata ai giornalisti, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e del movimento artigiani e commercianti incontrati anche prima della conferenza stampa – è fondamentale per la realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale, visto che sgombera il campo dai dubbi sulle effettive proprietà terapeutiche dell’acqua termale di Coquaddus. A questo punto, la realizzazione della struttura, che comporterà un investimento di 20 milioni di euro, è legata al rilascio delle concessioni urbanistiche.»

Il complesso, che nei piani progettuali prevede l’impiego di 120 dipendenti fissi e un indotto stimato in altri 180 occupati, sarebbe il primo centro termale costiero della Sardegna ed uno dei pochissimi in Italia.

«Ora ci attendiamo che la Regione acceleri l’iter autorizzativo per il rilascio della concessione urbanistica», ha detto Ninetto Deriu che è anche amministratore unico della Reno srl.

Gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione del progetto, considerato che oggi i terreni interessati sono classificati come agricoli, sono legati ad una deroga, attraverso un’intesa, per superare i vincoli rigidissimi posti dal Piano Paesaggistico Regionale.

Lo strumento dell’intesa (già utilizzato in altre aree della Sardegna) è stato proposto alla Giunta regionale ma, al di là della disponibilità di massima di alcuni assessori regionali (l’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, si è dichiarato disponibile ad esaminare il progetto e la richiesta di intesa nel corso del convegno svoltosi il 17 aprile dello scorso anno alla Grande Miniera di Serbariu ed ha poi partecipato ad un sopralluogo nel sito interessato, con il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e l’imprenditore), non c’è stato finora alcun pronunciamento ufficiale da parte del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.

Nel corso della conferenza stampa Ninetto Deriu ha spiegato che, su sollecitazione del governatore Pigliaru, i tecnici hanno arretrato l’area di insediamento delle strutture da 150 a 300 metri dal mare, ma di non poter andare oltre per la conformazione del terreno, perché oltre questa distanza si perderebbe la vista a mare e quindi le potenzialità di accoglimento della proposta da parte dell’utenza. Nonostante questa modifica, ad oggi il presidente Pigliaru non si è pronunciato.

«Attendiamo il pronunciamento del presidente Pigliaru – ha detto Roberto Puddu, segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente – perché il territorio non può lasciarsi sfuggire un’opportunità occupazionale e di sviluppo di questo genere. Siamo favorevoli alla realizzazione di questo progetto e non solo, posso dire che, per rilanciare questo territorio, auspichiamo che i progetti come questo nel territorio siano almeno una trentina.»

Ninetto Deriu ha spiegato che non esiste la possibilità di una speculazione edilizia, paventata da alcuni, con un’eventuale successiva modifica della destinazione d’uso, perché c’è l’impegno assunto davanti ad un notaio sulla destinazione definitiva e non solo per 99 anni, come ipotizzato in un primo momento, delle strutture ad attività di centro termale e ancora che non si tratta di un progetto destinato esclusivamente ad un’utenza dalle elevate disponibilità economiche, perché il centro termale potrà essere frequentato anche da coloro che non sceglieranno di risiedere nelle strutture alberghiere del complesso, per scelta o per minori disponibilità economiche, raggiungendo lo stesso con mezzi propri o con i mezzi di trasporto messi a disposizione dall’organizzazione che effettuerà il servizio di bus navetta da Sant’Antioco.

Roberto Puddu ha concluso sottolineando che il progetto ha partecipato al concorso internazionale 99ideas del Piano Sulcis, classificandosi nelle prime dieci posizioni ed è inserito nell’ordine del giorno di un incontro già convocato dalla Giunta regionale che dovrebbe svolgersi a breve.

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Acque agitate in seno alla maggioranza di centrosinistra che amministra il comune di Iglesias. I malumori covavano ormai da qualche tempo ma sono affiorati con un certo clamore in occasione del confronto sullo stato di attuazione del Piano Sulcis, al quale è stata dedicata l’ultima riunione del Consiglio comunale, con la partecipazione del coordinatore del Piano, l’ex presidente della provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi.

Ad accendere i fuochi sono stati i due consiglieri del gruppo Cas@ Iglesias, Valentina Pistis e Giorgio Carta.

«Abbiamo deciso di ritornare dove, per il nostro gruppo, tutto aveva avuto inizio: la rivoluzione civica del 1993 – scrive oggi Valentina Pistis nel suo profilo facebook -. Quei banchi hanno oggi un forte significato simbolico, esprimono quell’efficacia ed efficienza amministrativa scritta nella storia della città. Certo, sulla scelta, non possiamo negarlo, ha certamente pesato anche la discussione sul Piano Sulcis. Abbiamo assistito al tentativo da parte del PD di difendere uno strumento fatto a pezzi dai report dello stesso Ministero. Ritardi, fondi inesistenti o già spesi, interventi tampone e non strutturali. Il Sulcis Iglesiente è sfinito dalle elemosine. Servono misure adeguate e a lungo termine. Il PD governa il territorio da tempo immemorabile: Provincia, Comuni, Enti, Consorzi. Oggi, con il Governo Regionale, ancor di più, molto di più. Un pizzico di autocritica non sarebbe guastata. Per il resto, andiamo avanti. Il Sindaco continua ad avere la nostra fiducia, meno le altre componenti della maggioranza. Per questo – conclude il capogruppo di Cas@ Iglesias – abbiamo voluto dare un segnale. Aspettiamo un forte cambio di rotta a favore della nostra Comunità.»

La replica del sindaco, Emilio Gariazzo, non s’è fatta attendere.

«Ho letto stamane le contraddittorie e, per molti aspetti incomprensibili ai più, dichiarazioni rilasciate alla stampa dai componenti di Cas@Iglesias – scrive Gariazzo in una nota –. Lasciando da parte il disappunto legato al fatto che il mio impegno per creare le occasioni di confronto all’interno della maggioranza è costante, vorrei esprimere alcune considerazioni.»

«La fiducia al Sindaco è importante, ma il Sindaco ricopre quel ruolo in virtù del fatto che è il garante politico di una coalizione. Più volte ho sostenuto che per affrontare in maniera seria i problemi di questa Città  aggiunge Gariazzo – è necessaria una grande unità di forze politiche che sappiano lavorare sinergicamente, considerando i loro partiti strumenti al servizio del progetto condiviso  che, pur nella difficoltà storica che viviamo, stiamo portando avanti. Questa unità deve esprimersi anche valorizzando le precedenti esperienze politiche. Detto questo, onestamente credo che i cittadini di Iglesias  abbiano qualche difficoltà a ricordare rivoluzioni epocali negli ultimi vent’anni, né tantomeno le rivoluzioni si possono fare semplicemente cambiando banco in Consiglio. Vi sono state invece esperienze importanti che, come ho già detto devono essere valorizzate, senza idealizzazioni nostalgiche, anche perché le condizioni cambiano alla velocità della luce, e dobbiamo essere capaci di offrire soluzioni adeguate ai tempi. Non abbiamo bisogno di primi della classe, dobbiamo lavorare lasciando da parte i personalismi e servendo il progetto. Tutto questo costa  fatica. E’ più facile un’esternazione o una interrogazione che una lunga ed estenuante elaborazione tra le componenti della coalizione che porta a soluzioni sostenibili condivise. Questa, invece, è l’unica strada possibile se tra qualche anno vorremo poter dire che abbiamo fatto una “rivoluzione”. Mi piace ricordare la frase del neoeletto Capo dello Stato, uomo di altissimo profilo morale: “Il mio pensiero va alle difficoltà ed alle speranze dei nostri concittadini.”»

«Per ciò che riguarda il Piano Sulcis, che mi sembra essere il “Casus belli” per questa presa di posizione – sottolinea ancora il sindaco di Iglesias -, ritengo ingeneroso attaccare il Partito democratico, a cui peraltro mi onoro di appartenere. Esso contiene alcuni provvedimenti come quello dell’esenzione fiscale, già applicato, che ha dato una mano concreta a circa 4.000 piccole imprese, che sarebbero in parte già chiuse se non ci fosse stato. Ricordo che quasi un terzo delle risorse disponibili nel Piano Sulcis sono  per il risanamento ambientale (bonifiche). Se questi soldi non sono stati ancora spesi , ed in parte persi, avrei gioco facile a dire che il soggetto attuatore di questi interventi ha fallito per il mancato controllo di un’Amministrazione regionale di centro destra degli scorsi anni, che certamente non era sostenuta dal Partito democratico. Il nostro ruolo di amministratori però deve andare oltre. Questo sta facendo la nostra amministrazione insieme all’attuale amministrazione regionale. Siamo ad un passo dallo sbloccare questi interventi, funzionali al nostro piano strategico, senza le quali nessuna riconversione economica del territorio è possibile. Per questo, è necessaria unità e senso di appartenenza ad una squadra, pur con le diverse sensibilità e storie politiche. Invito perciò l’amica Valentina Pistis – conclude Emilio Gariazzo – a condividere il percorso insieme al resto della coalizione, anche a costo di prendere qualche “spiffero d’aria”.»

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Tore Cherchi 34 copiaFrancesco Pigliaru 3

Lo stato di attuazione del Piano Sulcis, aggiornato al 26 gennaio, è stato illustrato ieri mattina nel corso di un incontro svoltosi a Cagliari. Erano presenti il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il delegato dal Governo e coordinatore del Piano, Tore Cherchi, i sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati, i rappresentanti dei sindacati confederali.

Durante l’incontro sono stati esaminati gli obiettivi e le risorse del Piano alla luce dei risultati ottenuti fino a oggi. Allo stato attuale, il Piano ha una dotazione finanziaria complessiva a valere su fondi europei, nazionali, regionali e provinciali, pari a oltre 600 milioni di euro, e sono sette le linee guida fissate dal protocollo d’intesa sottoscritto a Carbonia nel novembre del 2012 da Regione, MISE, Provincia e 23 Comuni.

La relazione del coordinatore si è concentrata sui programmi attuati e sulle criticità riscontrate nel 2014: dalla fiscalità di vantaggio per le imprese alla filiera agroalimentare, alle bonifiche, alle infrastrutture e alla ripresa produttiva delle fabbriche del polo industriale di Portovesme. La salvaguardia del tessuto produttivo sarà assicurata dalla riapertura imminente dell’Eurallumina (l’investimento previsto è di 190 milioni di euro) e dagli investimenti sul biofuel (290 milioni di euro, con creazione di 300 posti di lavoro), mentre si attendono novità positive anche sul fronte Alcoa, dopo la stipula del memorandum siglato con Glencore a Palazzo Chigi nel novembre scorso. Sul Biofuel, prima della scelta finale, si svolgerà una specifica riunione fra Regione, sindaci e sindacati. In ogni caso le autorizzazioni escluderanno dalla produzione di biomassa i terreni di prima e di seconda classe, cioè quelli a fertilità alta e medio alta. Si concentrerà l’attenzione, invece, sui terreni da bonificare e sulle aree marginali.

Altri settori sui quali l’esecutivo intende imprimere una forte accelerazione sono il turismo (sugli investimenti ci sarà una riunione specifica) e l’agroalimentare. Per le due filiere sono stati pubblicati alcuni bandi ma gli esiti sono stati notevolmente inferiori alle disponibilità. Tempi più rapidi sono stati sollecitati anche sul programma delle Infrastrutture e degli interventi di risanamento ambientale (per questi ultimi sono disponibili oltre 170 milioni di euro). Sulle infrastrutture, porti e strade, i soggetti attuatori sono impegnati a effettuare gli appalti entro l’anno 2015.

Sulle bonifiche, invece, la Regione propone che oltre Igea se ne occupino, come stazioni appaltanti, anche i Comuni in modo da imprimere un’accelerazione. Un altro aspetto riguarda le opere idriche. Il presidente della Regione si è dichiarato d’accordo sulla necessità di considerare come strategico il collegamento della diga di monte Pranu con il sistema idrico regionale, da finanziare con sessanta milioni di euro. L’ente delle acque sta predisponendo il progetto. La Regione, infine, interverrà nei confronti del Governo perché la faccia la sua parte nell’attuazione del programma “99 Ideas”.

I provvedimenti definitivi di Palazzo Chigi sull’utilizzo delle risorse non sono stati ancora emessi. Il Mise tuttavia ha già dato parere favorevole e il Cipe dovrebbe pronunciarsi nella prossima riunione. In tal modo si potrà dar corso alla delibera approvata dalla Giunta nello scorso mese di luglio. Il tavolo di Coordinamento al completo sarà riconvocato fra due mesi. Intanto, il rapporto sullo stato di attuazione è già stato pubblicato ed è visionabile sul sito.

Dal 27 gennaio 2015 è disponibile nello speciale web Piano Sulcis della Regione Sardegna l’aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano Straordinario per il Sulcis siglato con il Protocollo d’Intesa del 13 novembre 2012 tra Governo, Regione e Amministrazioni locali competenti per territorio.
Il rapporto, curato dal Coordinamento regionale del Piano, guidato da Tore Cherchi, delinea per macroprogrammi la stato delle attività portate avanti nell’ambito del Piano.

Teatro Lirico di Cagliari 20Tore Cherchi 12 copia

L’ex parlamentare, sindaco di Carbonia e presidente della provincia di Carbonia Iglesias Tore Cherchi è stato nominato componente del Consiglio di indirizzo dell’Ente Lirico di Cagliari, in rappresentanza del ministero dei Beni culturali. L’incarico non è retribuito. Tore Cherchi attualmente è anche coordinatore del Piano Sulcis. Il Consiglio di indirizzo dell’Ente Lirico dovrà formulare una proposta da portare al vaglio del Ministero per la nomina del successore di Mauro Meli nell’incarico di Sovrintendente, per il quale ci sono 32 candidature, tra le quali quella dello stesso Meli. I 32 candidati, in ordine di presentazione delle domande, sono:
Angela Spocci, Domenico Balzani, Marco Tutino, Alessandro Gilleri, Eugenio Maria Aymerich, Attilio Martignoni, Cristian Marcia, Michele Galli, Antonino Marcellino, Francesco Siciliano, Sergio Maifredi, Carmelo Di Gennaro, Nicola Franco Balloni, Giandomenico Vaccari, Alessandro Borchini, Marcello Lippi, Riccardo Leone, Golat Ludek, Susanna Pasticci, Mauro Meli, Gabriele Gandini, Corrado Cabras, Sergio Rendine, Paolo Micciché, Cristina Baroni, Fabrizio Carminati, Paolo Gavazzeni, Rita Cinquegrana, Giannetto Cadau, Pier Lelio Lecis, Rosaria Lo Iudice, Antonio Marzullo.

Sotto la direzione dal manager della squadra Nazionale, Marco Mazzieri, indetto dal Comitato regionale e dalla Delegazione Tecnica della Sardegna, si è svolto il 29 e 30 novembre scorsi ad Iglesias il 4° Clinic regionale di aggiornamento tecnico pratico sui fondamentali del baseball e del softball. L’iniziativa formativa è stata voluta dal vice presidente federale Totoni Sanna in risposta alle diverse sollecitazioni di tecnici sardi. «Siamo molto grati a Marco Mazzieri per questa sua disponibilità: è la prima volta in oltre quarant’anni di batti e corri nell’Isola – ha rammentato il Presidente del Comitato regionale Sardegna Nicola Ribichesu – che un allenatore della squadra azzurra calca il prato di un diamante sardo»

Comprensibile il grande interesse, l’aspettativa e la notevole partecipazione per un evento di tale livello tecnico: ben quaranta tra tecnici tesserati ed “aspiranti” tecnici (questi ultimi in gran parte ex tesserati CNT o ex atleti che intendono riavvicinarsi all’attività tecnica) provenienti anche dalle località più lontane del Nord Sardegna quali Olbia, Alghero, Olmedo. Il corso è stato ospitato nel diamante dell’Iglesias Baseball. Come ha rimarcato l’assessore comunale dello sport Simone Franceschi, nel saluto di benvenuto rivolto a Mazzieri ed ai partecipanti al corso: «Questo stadio è una struttura unica in Sardegna, e grazie all’apporto ed alla dedizione degli operatori locali possiamo pensare di valorizzarne il ruolo di servizio nei confronti del movimento sportivo dell’intera Isola”. Il clima ancor mite della prolungata bella stagione sarda ha consentito ai corsisti di alternare attività d’aula alle attività in campo, incentrate in particolare sulle tematiche della battuta e della gestione della squadra. Le dimostrazioni di Mazzieri sono state supportate da un gruppo di giovani atleti, provenienti dalle società della Sardegna meridionale, Vibraf Domusnovas, Cagliari, Hinterland Quartu Sant’Elena, nonché le locali Villa Ecclesiae e Iglesias baseball, che sono stati impegnati nell’esecuzioni dimostrativa dei diversi Drills di battuta, Baserunnings e Defensive Drills per interni ed esterni. Il tecnico Walter Angioy, manager del Cagliari Baseball, ha presentato ai colleghi la propria esperienza nell’ambito del progetto Verde Azzurro, fornendo dati puntuali sull’obiettivo ritardo tecnico del baseball e softball isolano rispetto al resto del Paese. «Nell’Isola è necessario giocare molto di più – ha affermato Angioy – ma, soprattutto, è indispensabile un radicale impegno perché tutti condividiamo un linguaggio tecnico innovativo e comune». Un impegno che è stato fortemente sollecitato nei partecipanti, particolarmente attenti ed interessati alle conversazioni avviate da Marco Mazzieri sul batting coach e ancor più sugli aspetti mentali della battuta. «L’abilità da acquisire – ha affermato il tecnico della Nazionale – è l’immaginazione: quel modo positivo di operare intellettivamente che può eliminare le energie contrastanti con l’intenzionalità di una buona prestazione, come l’ansia e la paura di non farcela.»

«Credo che si tratti di un punto di svolta per i metodi di allenamento in uso in Sardegna.» Così ha commentato Antonio Agus, psicologo ed osservatore privilegiato del lavoro del clinic. «Dal mare delle sfumature tecniche che hanno caratterizzato l’evoluzione del baseball – ha osservato “Lello” Agus, 40 anni fa primo tecnico e primo Presidente del Comitato regionale FIBS – Marco Mazzieri fa emergere una nuova modalità, quella dei pensieri positivi, che favoriscano attraverso il recupero mnemonico di piacevolezze sensoriali una buona predisposizione a prestazioni coordinate ed automatismi vincenti. E’ grazie alle rappresentazioni ideo motorie, immagini costruite con l’allenamento, che recuperate in un insieme unico, che è possibile l’esecuzione automatica e veloce di un compito complesso.» 

Ma ancor meglio che con l’esposizione teorica, il tecnico federale è riuscito a suscitare veri momenti di vibrante emozione attraverso la visione delle immagini della Nazionale vincente il Campionato Europeo del 2012 in terra d’Olanda. «La nostra squadra è fatta di persone normali. Un nome per tutti: Matteo Reginato, battitore vincente nel momento decisivo. Si tratta di uno di noi, uno come noi – ha ricordato il manager Mazzieri ai tecnici isolani commentando l’ormai storico turno di battuta del giovane azzurro – che è però capace di interpretare al meglio e rendere efficiente una preparazione fondata sulla volontà, l’impegno e l’autodisciplina». «Siamo certi, caro Marco – ha detto il presidente del CNT Sardegna, Tore Cherchi, rivolgendo a Mazzieri, alla conclusione del clinic, un caloroso ringraziamento a nome di tutti i partecipanti e del C.R. Sardegna – che la tua presenza in Sardegna non sia episodica, ma costituisca solo la prima tappa di un nuovo percorso di crescita tecnica e di un rinnovato impegno delle strutture federali per lo sviluppo delle aree periferiche del nostro movimento.»

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Da oggi, giovedì 6 novembre, è online sul sito della Regione Sardegna lo speciale dedicato al Piano Straordinario per il Sulcis realizzato dal Coordinamento Regionale del Piano di Sviluppo per il Sulcis.

Lo Speciale ripercorre l’iter di definizione del Piano Sulcis, dal Protocollo d’Intesa del 13 novembre 2012 ai successivi provvedimenti collegati, gli obiettivi, la dotazione finanziaria, la governance e le modalità operative. Vengono descritti i diversi ambiti nei quali è articolato il Piano e le attività messe in campo dalla Regione Sardegna, insieme al Governo nazionale e alle altre amministrazioni locali, per sostenere un territorio in crisi, con interventi mirati alla salvaguardia del tessuto produttivo, ad attività di ricerca e sviluppo tecnologico, interventi infrastrutturali, interventi di risanamento ambientale, oltre che impegni formativi e finanziari, orientati a favorire il rilancio e lo sviluppo dell’intera area del Sulcis Iglesiente. È possibile consultare gli atti ufficiali, anche per singolo intervento, visionare lo stato di attuazione delle attività e approfondire la conoscenza del territorio attraverso la sezione dedicata alle analisi e studi.

Nello speciale è pubblicato il Rapporto sullo Stato di attuazione del Piano Sulcis al 31 ottobre 2014 a cura del Coordinamento Regionale del Piano di Sviluppo del Sulcis, affidato dallo scorso mese di maggio all’ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Tore Cherchi.

E’ stato presentato questa sera, nella Sala convegni della #Grande Miniera di Serbariu, il progetto #“Cagliari Sardegna Capitale europea della Cultura – candidatura 2019”.

Hanno partecipato all’incontro, con il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e l’assessore della Cultura, Loriana Pitzalis, i rappresentati del comune di Cagliari: il sindaco Massimo Zedda; il vicesindaco ed assessore dei Lavori pubblici, Luisanna Marras; l’assessore della Cultura, Enrica Puggioni; il Direttore dei Musei Civici di Cagliari, Anna Maria Montaldo; il Direttore artistico della candidatura, Massimo Mancini.

Numerosa e qualificata la presenza di amministratori, operati culturali, rappresentanti di associazioni. Sono intervenuti, tra gli altri, Tore Cherchi, ex sindaco di Carbonia, e il professor Antonello Sanna, docente universitario e da anni impegnato nella realizzazione di progetti per i comuni di Cagliari e Carbonia.

Nei vari interventi è stato sottolineato che la candidatura di #Cagliari rappresenta un’opportunità per tutta la Sardegna e in particolare per il Sulcis Iglesiente. Il progetto è basato e si sviluppa grazie alla rete di partenariato che coinvolge anche Carbonia e diversi comuni del Sulcis Iglesiente.

Ormai sta per compiersi la scelta sulla città che rappresenterà l’Italia alla candidatura europea. Venerdì 3 ottobre, la Commissione responsabile della nomina effettuerà un sopralluogo sul territorio candidato.

L’incontro odierno ha consentito di conoscere meglio le opportunità che questo importante progetto può offrire ed è stato un utile scambio di informazioni sulle attività comuni che si stanno mettendo in campo, al fine di coinvolgere cittadini, associazioni, operatori culturali e turistici.

Il progetto, infatti, è un’occasione unica per aprire il territorio alla dimensione internazionale, ottenere visibilità, incrementare il turismo locale e dare nuovo slancio alla vita culturale. Dai prossimi mesi saranno avviati programmi di eventi, workshop e laboratori.

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