19 November, 2024
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Un toro sardo conquista il titolo di campione nazionale junior alla 51ᵃ edizione di Agriumbria, la fiera nazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione che si è svolta lo scorso fine settimana a Bastia Umbra, in provincia di Perugia. Il toro si chiama Nikele, è di razza Limousine, e fa parte di un allevamento di Monteleone Roccadoria, di proprietà del veterinario Tore Fresi, allevatore associato alla Confederazione Italiana Agricoltori Nord Sardegna.

Il bovino è stato giudicato il migliore dalla giuria, prima nella categoria 16-20 mesi, e poi nel confronto fra i campioni di tutte le categorie in concorso, dando lustro agli allevamenti di tutta la Sardegna. Nikele fa parte di un’azienda con circa 40 capi bovini, allevati a pascolo semibrado.

«Dopo la scomparsa di mio padre ho rilevato io l’azienda, e dal 2010 allevo e seleziono i bovini esclusivamente con fecondazione artificiale e puntando sulle caratteristiche performanti e sulla docilità degli animali», spiega Tore Fresi. «Occuparsi dell’azienda costa impegno e sacrificio, che affronto con entusiasmo, e che sono ripagati da risultati come quelli conseguiti a Bastia Umbra». Ad Agriumbria Fresi non era il solo allevatore sardo presente: hanno partecipato e riscosso premi anche Giovanni Giannichedda, allevatore di Campanedda, nella Nurra sassarese, che ha piazzato una sua vacca razza Limousine al 3° posto di categoria, e Michele Filigheddu di Arzachena, che con una manza razza Charolaise ha vinto il 1° premio nella categoria 13-16 mesi.

«Siamo orgogliosi che un allevatore nostro affiliato abbia riscosso premi e successo a una delle fiere più importanti del panorama nazionale. Questo risultato è sicuramente una testimonianza della qualità e delle potenzialità degli allevamenti sardi – commenta il presidente di Cia Nord Sardegna, Michele Orecchioni m- a ora, e proprio in virtù di questa eccellenza e potenzialità degli allevamenti isolani, chiediamo alla nuova giunta regionale che si va a insediare, di adottare subito le soluzioni adeguate per contro la Blue Tongue. Non si può restare ostaggio di una situazione che si protrae ormai da troppo tempo con danni sempre maggiori sulle imprese zootecniche sarde».