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Entra nel vivo, a Macomer, la quindicesima edizione della Mostra regionale del Libro in Sardegna, voluta dall’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, organizzata dal Comune di Macomer con la collaborazione progettuale dell’AES (Associazione Editori Sardi) e la direzione artistica di Saverio Gaeta. “Le radici come storie” è il tema della seconda giornata di venerdì 20 che propone ben tredici appuntamenti, tra presentazioni di libri, incontri con autori, dibattiti e concerti, divisi tra i padiglioni delle Ex Caserme Mura e le scuole che aderiscono al progetto “Adotta un libro sardo”.
La giornata ruoterà attorno a due temi, al centro di altrettanti dibattiti. Il primo, in programma alle ore 12.00 al Padiglione Tamuli, vedrà Ugo Collu e il critico Natalino Piras confrontarsi su “Migrazioni e contaminazioni. Il senso delle radici in Francesco Masala e altri visionari sardi”. Tema importante, al centro del dibattito che ha caratterizzato la presenza sarda al XXIX Salone internazionale del libro di Torino conclusosi nei giorni scorsi al Lingotto. La riflessione sarà incentrata sulle figure chiave del panorama culturale e letterario sardo, innovatori lungimiranti e anticipatori della modernità. Sardi illustri, accomunati da esperienze di contaminazione con altre realtà, protagonisti di fughe dall’Isola e altrettanti ritorni verso l’autentico e le radici. L’incontro, moderato da Salvatore Tola e inserito nella sezione “Tra Isola e Mondo”, riprende il tema individuato e sviluppato dall’Aes nella recente edizione del Salone del Libro di Torino e avrà come ideale conclusione lo spettacolo che, a partire dalle ore 21.30 al Padiglione Filigosa, vedrà protagonisti il musicista Gavino Murgia e l’attore Gianni Cossu. “Tributo ai visionari sardi” (Grazia Deledda, Antonio Gramsci e Francesco Masala) è il titolo del reading, già rappresentato con successo a Torino.
Il secondo dibattito è in programma alle ore 19.30 al Padiglione Filigosa e rinnova la tradizione della Mostra del Libro di Macomer quale importante momento di confronto sullo stato di salute della cultura e della promozione del libro. Quest’anno a trattare il tema “Cultura: quali prospettive reali di crescita?” saranno Flavia Cristiano (direttrice del Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e le Attività Culturali), i librai Aldo Addis e Davide Ruffinengo e l’editore-libraio Paolo Sorba (membro del Direttivo AES). Conduce l’incontro Paolo Lusci. Il Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) è un istituto autonomo del ministero per i Beni e le attività culturali ed ha il compito di divulgare il libro e la lettura in Italia e di promuovere all’estero il libro, la cultura e gli autori nazionali. Il centro ha recentemente elaborato un Piano nazionale di promozione della lettura, resosi necessario alla luce degli ultimi preoccupanti dati Istat secondo cui nel 2015, rispetto all’anno precedente, la quota di lettori di libri è scesa nel 2014 dal 43% al 41,4%. Tra le cause della crisi, la tendenza alla chiusura delle librerie indipendenti e il progressivo calo delle vendite librarie. Il Piano nazionale privilegia due ambienti essenziali per la diffusione della lettura: le scuole e biblioteche, oltre a fissare sei azioni strategiche per rilanciare la lettura, soprattutto nelle regioni meridionali, nelle città medio-piccole e nelle periferie urbane.
Il resto del programma prevede di mattina gli incontri degli autori nelle scuole, all’interno del progetto “Adotta un libro sardo”. Nell’Aula Magna dell’ITC Satta e nell’Auditorium del liceo Galilei, a partire dalle 10.15 i giovani incontreranno Antoni Flore Motzo, autore del romanzo “Le pietre di Leàri” (Arkadia) e discuteranno con Giommaria Craboledda e Dario Maiore del libro “Monsieur Poivron” di Francesco Giorgioni (Taphros Edizioni). In primo piano anche i volumi “Longevità” di Gisella Rubiu (Taphros Edizioni) che verrà presentato dall’autrice insieme a Gianni Pes e Dario Maiore, e “Sollevatori di pietre” (Cuec editrice) con Nicola Manca.
Nell’Aula Magna dell’Istituto Binna-Dalmasso (ore 10.00) e presso l’Istituto Giannino Caria (ore 11.30), Diego Corraine presenterà invece agli studenti delle scuole primarie “Sa sorighita presumida” e “Il piccolo principe/Su printzipeddu” edito da Papiros in diverse varianti linguistiche (sardo, tabarchino, algherese e maltese). Il programma della mattina si completa negli spazi delle Ex Caserme Mura. Qui alle ore 11.30 nel Padiglione Tamuli, per la sezione, “Tra Isola e Mondo”, Tonino Oppes presenta “Il Ballo con le Janas” (Edizioni Domus De Janas).
Ricchissimo anche il programma pomeridiano.
Si inizia alle 16.30 al Padiglione Tamuli con la presentazione del libro edito da Ilisso “Issu e Issa” di Antonello Cuccu. L’autore interverrà insieme a Ivo Serafino Fenu e Anna Pau, in un incontro che anticipa la mostra dedicata al centenario della nascita di Salvatore Fancello in programma a Dorgali.
Alle ore 17.00, il programma dedicato al libro sardo sarà intervallato da un breve appuntamento organizzato presso il piazzale Santa Croce (Casa Attene) per “Gli incompresi… storie e vite di ragazzi e genitori”, un reading per adulti e bambini di e con Lorenzo Braina e le musiche di Donato Cancedda.
Alle 17.30 si torna al Padiglione Tamuli per “Notturni sardi”, un appuntamento che propone la presentazione dei libri “Pietre su pietre” di Andrea Gambula (Carlo Delfino Editore) e “Celesti notturni. Antichità in luce” di Tore Serra e a cura di Simonetta Castia (Mediando Edizioni). Quest’ultimo volume verrà presentato da Michele Forteleoni e Gian Nicola Cabizza. Si tratta di due opere che in maniera diversa raccontano gli scenari notturni del cielo sardo proponendo soggetti archeologici e naturalistici messi in relazione con le scene notturne che contribuiscono a restituire un paesaggio diverso. Il lavoro rappresenta l’esito della proficua collaborazione tra il circolo culturale Aristeo di Sassari e la Società Astronomica Turritana.
Quattro libri sono invece protagonisti dell’incontro dal tema “Sardegna per immagini” (ore 18.30, Padiglione Tamuli): “Blue Sardinia, Cuore Mediterraneo” di Enrico Spanu, “La costa delle miniere” di Lino Cianciotto (entrambi Edizioni Enrico Spanu) e “Mogoro. I luoghi raccontano” e “Mogoro. Il fiume racconta” di Ivo Piras (SguardiSardi).
La lunga serata all’insegna di libri e autori si concluderà alle ore 20.30 (Padiglione Tamuli) con la presentazione del volume “Gonario II di Torres e Sigismondo Arquer” di Gabriele Colombini e Sergio Arangino, in un incontro che sarà moderato dal giornalista Antonio Meloni). Arquer è considerato dagli storici la più notevole figura sarda del Cinquecento la cui vicenda e la tragica fine sul rogo, per mano dell’Inquisizione spagnola, varcano gli stretti confini dell’Isola e della sua storia interna per proiettarsi sulla più ampia scena europea caratterizzata dai contrasti religiosi che sconvolsero l’Europa all’inizio del Rinascimento. Non meno importante, Gonario II di Torres, figura poco conosciuta del Medioevo europeo, protagonista di vicende avventurose. A partire dal momento della morte del padre, poco più che adolescente, viene usurpato il suo trono sul giudicato