Anche i giovani di Libera contro l’attentato all’Asinara: “Non restiamo indifferenti, non spegnerete la nostra voglia di reagire”.
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Anche i giovani di Libera, arrivati da tutta Italia all’Asinara per partecipare in questi giorni ad un campo di formazione sui temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata, hanno voluto condannare l’atto intimidatorio ai danni dell’imprenditore a cui ignoti hanno distrutto nei giorni scorsi il trenino turistico, attivo nell’isola. «Non basta commuoversi, bisogna muoversi. Noi giovani di Libera non restiamo indifferenti davanti a questi atti deplorevoli. L’unico incendio che deve ardere è quello delle idee che ispirano il nostro impegno. Non spegnerete mai la nostra voglia di reagire». Sono queste le parole che si leggono in un cartellone che ieri i giovani hanno lasciato nei pressi del mezzo distrutto, «un gesto simbolico di ribellione ad un atto che colpisce l’Asinara e che ci ricorda che in Sardegna se non esiste la mafia, esiste di sicuro una mentalità mafiosa che danneggia la nostra società e contro cui tutti dobbiamo mobilitarci», spiega Giampiero Farru, referente regionale di Libera Sardegna.
Come ogni anno, l’associazione Libera contro la mafie, fondata da don Luigi Ciotti nel 1995, organizza centinaia di campi estivi in tutta Italia, aperti a giovani che vogliono approfondire i temi della legalità e della giustizia. Il campo che si tiene all’Asinara è particolarmente significativo perché nell’Isola nel 1985 i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si “autoreclusero” per preparare il maxi processo a Cosa Nostra, ed è nel supercarcere che fu anche condotto dopo la sua cattura nel 1993 il “capo dei capi” Totò Riina. È quindi un luogo simbolo della lotta alla criminalità nel nostro paese, che viene rievocata anche nella mostra allestita da Libera negli spazi dell’ex bunker e che ricorda le tante vittime innocenti della mafia.
A condurre i visitatori nella struttura penitenziaria dismessa sono proprio i giovani partecipanti al campo, in un percorso che propone pannelli, fotografie, manifesti esplicativi delle realizzazioni dell’associazione, insieme alle sagome che ricordano coloro che hanno pagato con la vita il loro impegno a favore della democrazia, della giustizia e della legalità.
La mostra, organizzata nell’ambito dei campi “Solitudini, memorie, narrazioni” e guidata dai volontari di Libera, sarà visitabile dalle 10.00 alle 17.00 tutti i giorni fino al 12 agosto e poi ancora tra il 19 ed il 25 agosto.