25 November, 2024
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Il presidente della Regione ha ribadito ieri al termine del confronto tecnico al Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie, la rivendicazione della Sardegna circa la necessità di rivedere urgentemente i vincoli del Patto di Stabilità.
«Prendiamo atto dell’apertura di un confronto sul piano tecnico – ha aggiunto Ugo Cappellacci -, ma è indispensabile che sia espressa una chiara volontà politica per rimediare ad un’ingiusta sperequazione tra la nostra isola ed altre Regioni. La Sardegna è penalizzata due volte, perché alle situazioni vissute dalle altre Regioni si somma il mancato adeguamento al nuovo regime delle entrate. In altre parole da un lato, dopo i ricorsi alla Corte Costituzionale e l’invio dell’ufficiale giudiziario a Palazzo Chigi, abbiamo ottenuto più risorse, ma dall’altro non veniamo posti nelle condizioni di utilizzarle.»
«Eppure anche in questo caso – ha concluso Ugo Cappellacci – le sentenze della Corte Costituzionale non lasciano adito a dubbi. La Sardegna non può permettersi di aspettare a lungo. Ben venga l’istituzione del tavolo tecnico, ma a condizione che esaurisca i propri lavori entro massimo trenta giorni ci sia un risultato politico concreto.»

 

Sono sei i candidati alla presidenza della Regione per le elezioni in programma il prossimo 16 febbraio. Sono il governatore uscente Ugo Cappellacci, candidato della coalizione di centrodestra; l’economista Francesco Pigliaru, candidato della coalizione di centrosinistra; il deputato, ex presidente della Regione, Mauro Pili, candidato di quattro liste; la scrittrice Michela Murgia, candidata della coalizione Sardegna possibile, comprendente tre liste; Pierfranco Devias, laureato in filosofia, candidato della lista Fronte unidu indipendentista; Gigi Sanna, insegnante in pensione, candidato della lista Movimento Zona Franca. Come preannunciato nei giorni scorsi, sono stati esclusi dalla corsa Cristina Puddu, candidata della lista Meris (per aver presentato un insufficiente numero di firme) e Michelangelo Serra, candidato della lista Iride, Onestà e Progresso (esclusa per aver presentato liste in sole due circoscrizioni, mentre il numero minimo era di sei su otto).

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Consiglio regionale ha dato il via libera, in poco più di un’ora e mezza, alla legge Finanziaria e al Bilancio 2014, una manovra da 7,498 miliardi di euro che tenta una forzatura sulle leggi economico-finanziarie dello Stato prevedendo che «nelle entrate spettanti alla Regione sono comprese anche le imposte di fabbricazione su tutti i prodotti, generate nel territorio regionale anche se riscosse nel restante territorio dello Stato». Si tratta delle accise sui carburanti.
«E’ una finanziaria decisiva non solo per continuare ad affrontare questa drammatica crisi – hanno commentato il presidente della Regione Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda – ma per costruire insieme lo sviluppo per il futuro. Questa legge, la seconda approvata in otto mesi, oltre a dotare la Sardegna di un bilancio ed evitare la spesa in dodicesimi, fa fronte alle diverse emergenze, in primis l’alluvione che ha colpito la nostra isola lo scorso novembre e punta al rilancio del sistema economico, al contrasto della crisi, e a portare reali benefici e soluzioni ai problemi delle famiglie, delle imprese e degli enti locali. Anche grazie al senso di responsabilità dell’opposizione, emerso soprattutto in Commissione Bilancio, siamo nelle condizioni di completare i programmi di sviluppo e gli investimenti portati avanti in questi anni e di proseguire nella difesa dei diritti dei sardi nel confronto con lo Stato sulla vertenza entrate. Lo scorso anno abbiamo vinto la sfida sull’Irap, quest’anno ripartiamo dalle accise, una battaglia per la quale c’è ancora da lottare, ma un altro percorso importante da costruire per il bene dei sardi.»
«Anche quest’anno abbiamo confermato il Fondo Unico per gli enti Locali e applicato per la prima volta la riassegnazione dei residui – hanno aggiunto presidente e assessore – una parte della finanziaria tende, poi, ad aggredire la burocrazia che nonostante tutto ci ha comunque permesso un monitoraggio delle risorse, sempre interamente impegnate e spese, dimostrando che la nostra isola, anche sui fondi europei non era fanalino di coda. Grande rilevanza abbiamo dato a istruzione, Università, sociale, politiche ambientali e infrastrutture, come la Sassari-Olbia, basilari per il rilancio della nostra isola.»

Domani  quasi certamente verrà ufficializzata dalla Corte d’Appello del tribunale di Cagliari l’esclusione delle liste “Meris” e “Onestà e Progresso” dalle elezioni regionali del 16 febbraio, la prima per la mancanza del numero di firme minimo richiesto dalla normativa vigente; la seconda per essere presente in sole due circoscrizioni (la legge prevede una presenza in almeno sei delle otto circoscrizioni). Il numero dei candidati alla presidenza (i termini per la presentazione delle candidature al tribunale di Cagliari scade domani alle 12.00), scenderà così a sei (Francesco Pigliaru, Ugo Cappellacci, Mauro Pili, Michela Murgia, Pierfranco Devias, Gigi Sanna); il numero delle liste 28 a Cagliari e 26 nel Sulcis Iglesiente, dove i candidati al Consiglio regionale che si contenderanno i quattro posti disponibili, sono complessivamente 98.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

La Regione Sardegna ha diffidato il presidente del Consiglio dei Ministri dal consentire il transito di armi chimiche siriane presso i nostri porti o nel territorio dell’isola. 
«Facendo seguito alle precedenti comunicazioni, rimaste senza risposta, la Regione Sardegna diffida il presidente del Consiglio dei Ministri dal consentire il transito di armi chimiche siriane presso i nostri porti o nel territorio dell’isola.» Inizia così il telegramma di diffida inviato dal presidente Ugo Cappellacci al premier Enrico Letta contro il possibile transito delle armi chimiche siriane in terra sarda. «Respingiamo con profondo sdegno – ha aggiunto Cappellacci – la condotta di un Governo che mentre cura con zelo i propri rapporti sul piano internazionale é incapace di tenere unita la compagine sociale interna dello Stato, abdicando al proprio compito, tradendo gli impegni assunti e programmando l’ennesimo sopruso nei confronti di una comunità che rivendica la propria Autonomia. Stigmatizziamo – prosegue Cappellacci – il becero automatismo secondo il quale ogni volta che c’è un carico scomodo la nostra isola viene indicata tra le prime destinazioni possibili. La Sardegna non è la pattumiera né la Caienna né il ripostiglio d’Italia. E’ una terra antica, fiera delle sue tradizioni, con un patrimonio ambientale da preservare e da consegnare alle future generazioni. Si sottolinea altresì il danno che potrebbe derivare alle nostre imprese, in particolare a quelle turistiche, dalla diffusione della notizia del passaggio delle armi chimiche siriane. Ogni eventuale iniziativa condotta in spregio alla volontà del popolo sardo – conclude il presidente – sarà seguita dalle azioni che il caso richiede sia sul piano politico che su quello giurisdizionale.»

Cresce l’attenzione della grande stampa internazionale per la Sardegna, come meta turistica. I sardi da sempre solari e ospitali ora sono indicati per una loro particolare qualità: l’attenzione per i bambini. Su questo tema si sofferma il Sunday Times, con un reportage di Jane Knight che invita i lettori a portare i propri figli in Sardegna per trascorrere delle vacanze attive.
«Austin Healy, ad esempio, sarà fra le leggende del rugby che insegneranno questa estate presso la Rugby Academy di una struttura sarda – scrive l’inviata -. I bambini fra i 5 ed i 15 anni non hanno bisogno di precedenti esperienze di rugby o di attrezzatura e si alleneranno su un campo regolare ogni mattina per una settimana. Anche i padri possono partecipare ad un match con le stelle che si terrà l’ultima sera, quando ai ragazzi verranno date una medaglia ed un attestato di partecipazione.»
Lo stesso domenicale del Times di Londra aveva dedicato alla Sardegna un altro reportage (consigliandola per vacanze rilassanti), dopo l’appello a venire nell’isola rivolto dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, all’indomani dell’alluvione del 18 novembre. Nel 2013 la Sardegna è finita in testa alla classifica delle spiagge più adatte ai ragazzi tra 0 e 18 anni, pubblicata nel rapporto “bandiere verdi dei pediatri”. L’isola ha battuto la concorrenza dell’Emilia Romagna e della Toscana.
Tuerredda 7

 

«Non saranno più consentite cancellazioni di voli o altre inefficienze.» E’ la linea della Regione sulla nuova continuità aerea, illustrata dal presidente Ugo Cappellacci, che questa mattina ha presieduto il comitato di sorveglianza sulla nuova continuità aerea.
«Abbiamo messo in mora le compagnie – ha spiegato il presidente al termine della riunione, con particolare riferimento alla New Livingston – anche su altre questioni segnalate dai cittadini: entro il 20 Gennaio devono essere risolti definitivamente i problemi riguardo al web check-in, al passaggio dei bagagli e al funzionamento del call-center.» 
Il governatore ha sottolineato altresì i primi risultati positivi ottenuti grazie alla nuova tariffa unica: «In questi mesi il numero dei passeggeri – ha evidenziato -, paragonato agli stessi mesi dell’anno precedente é aumentato del 9% e di oltre 24 mila unità. Contrariamente a quanto affermato da taluni detrattori, il numero totale di voli é aumentato di circa 500 unità rispetto all’anno precedente. É un dato rilevante, incoraggiante, che dimostra che abbiamo imboccato la strada giusta. La nuova continuità – ha concluso – può portare benefici rilevanti non solo ai passeggeri, ma anche alle imprese e ai territori. É una svolta che difenderemo con tutte le nostre forze da qualsiasi difformità rispetto a quanto previsto dai bandi e dalle speculazioni politiche di chi sperava in un flop, ma é destinato ad essere smentito per ora e per il futuro dai fatti concreti. La nostra intransigenza ed un modello rivoluzionario porteranno risultati importanti per la nostra isola.»
Aerostazione Elmas 1 copia

Portovesme srl 1 copia
E’ stato firmato ieri sera a Villa Devoto, a Cagliari, un verbale d’intesa sulla vertenza della Portovesme Srl. Nel documento si ribadisce – come ha sottolineato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci – il ruolo strategico dell’azienda per l’economia della Sardegna, per l’occupazione del territorio e per l’intera filiera metallurgica nazionale. 
Il documento – sottoscritto, oltre che dal presidente della Regione, dall’Amministratore delegato della Protovesme srl, dai segretari regionali e del Sulcis Iglesiente di Cgil, Cisl, Uil e dai i dirigenti di Confindustria della Sardegna meridionale – contiene una serie di proposte e indicazioni sull’attività industriale e sul tema dell’energia, sul ruolo della Commissione Europea, sul contratto di programma, nonché le questioni ambientali e delle infrastrutture portuali e sulle problematiche del lavoro, sollecitando tutti i livelli istituzionali a trovare le soluzioni possibili e tempestive.

L’azienda pone alcune priorità che vanno dalla questione della discarica (su cui attende ancora l’autorizzazione per l’ottavo argine), al problema dell’Energia (ricordando che alla fine del 2015 cesserà lo strumento della superinterrompibilità) alle questioni del lavoro e in particolare delle regole in materia pensionistica su cui chiede di poter applicare le norme sui lavori fortemente usuranti per consentire un accompagnamento alla pensione dei lavoratori con maggiore anzianità.

Su Energia e Commissione Ue, il presidente si è impegnato ad attivare un incontro con il ministero dello Sviluppo economico, mentre per il contratto di programma e le problematiche ambientali e infrastrutturali sarà attivato il coordinamento degli assessori e delle strutture interessate. Infine, sugli aspetti legati alla disciplina del lavoro l’assessorato competente, con il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dell’Azienda, cercherà un’interlocuzione col Ministero.

 

«L’Antitrust riconosce ancora una volta la fondatezza delle nostre denunce contro i signori del mare»Lo ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, commentando la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che accertato l’inottemperanza di Moby e Cin ai rimedi del provvedimento di giugno 2012, confermando le contestazioni mosse nel provvedimento di avvio ed irrogando sanzioni di 500.000 e 271.000 euro, rispettivamente a Moby e CIN.
«É l’ennesima prova – ha aggiunto il presidente – che, così com’é, il sistema dei collegamenti marittimi non può andare avanti. Il diritto alla mobilità dei sardi non può essere degradato a benevola e solo eventuale concessione, ma deve essere pienamente effettivo e protetto da garanzie adeguate. Per questo non possiamo più essere vincolati da decisioni e contratti discussi e decisi da altri. In forza del pronunciamento della Corte Costituzionale, che ha stabilito che la Sardegna non deve essere solo sentita, ma deve essere coinvolta, e dei provvedimenti dell’antitrust, che hanno accertato la fondatezza delle nostre denunce, rivendichiamo ancora un volta il passaggio delle competenze e delle risorse sulla continuità territoriale marittima alla Regione. Vogliamo essere noi ad autodeterminare – ha concluso Cappellacci – le scelte in materia.»
Moby 9 copia

Francesco Pigliaru 1 copia

Il Partito Democratico ha sciolto le ultime riserve ed ha scelto il professor Francesco Pigliaru, prorettore dell’Università di Cagliari dal 2009, quale candidato alla presidenza della Giunta regionale alle elezioni in programma il prossimo 16 febbraio.
Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Sassari nel 1978, ha conseguito il Diploma di Scuola Superiore di Economia “Enrico Mattei” di Milano nel 1979 e, nel 1981, il Master di Philosophy in Economics, presso l’ University of Cambridge.
Francesco Pigliaru è stato inoltre consigliere di Amministrazione del Banco di Sardegna dal 1998 al 2001 ed assessore regionale della Programmazione e Bilancio della Giunta Soru dal 2004 al 2006.
Con la designazione di Francesco Pigliaru, il Partito Democratico e quindi l’intera coalizione di centrosinistra hanno superato l’impasse determinato dal ritiro della candidatura dell’europarlamentare di Sorgono Francesca Barracciu, che era risultata vincitrice delle elezioni primarie svoltesi il mese scorso e successivamente è rimasta coinvolta nell’inchiesta della Magistratura cagliaritana sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari regionali.
Con Francesco Pigliaru sale a sette il numero dei candidati alla carica di governatore della Sardegna già in campo. Saranno della partita il governatore uscente, Ugo Cappellacci, alla guida della coalizione di centrodestra, formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, UDC, Riformatori Sardi, UDS (nelle prossime ore potrebbe essere ufficializzata anche la presenza del Partito Sardo d’Azione, già componente del centrodestra nella prima parte della legislatura appena conclusa); il deputato di Unidos, ex Forza Italia e Pdl ed ex presidente della Regione, Mauro Pili, che dovrebbe avere il sostegno di alcune liste, prevalentemente indipendentiste; la scrittrice Michela Murgia, candidata di Sardegna Possibile, una coalizione formata da Progres e da due liste civiche: Gentes e Comunidades; Pier Franco Devias per la lista Fronte Unidu; Cristina Puddu per la lista Meris di Doddore Meloni; Gigi Sanna, per il Movimento Zona Franca. Resta ancora incertezza sul candidato del Movimento cinque stelle e sulla sua stessa presenza alla competizione elettorale, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ma i dubbi dovrebbero essere sciolti nelle prossime ore.
Ricordiamo che da quest’anno si voterà nuovamente in una sola giornata, il 16 febbraio. Venti consiglieri regionali verranno eletti nella circoscrizione provinciale di Cagliari, 12 in quella di Sassari, sei a testa in quelle di Nuoro e Oristano, cinque in quella di Olbia Tempio, quattro a testa in quella di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, due in quella dell’Ogliastra.