18 July, 2024
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Prende il via questa settimana, con la pubblicazione del bando per l’accesso alle agevolazioni prevista per mercoledì 11 dicembre, il “Progetto pilota per la riqualificazione e la modernizzazione del sistema privato di trasporti terrestri a supporto dei servizi per il turismo”. Lo hanno annunciato due giorni fa il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, di concerto con l’assessore del Turismo, Luigi Crisponi e l’assessorato dei Trasporti, in collaborazione con il BIC.
Il provvedimento prevede la concessione di agevolazioni per un massimo di 8.000 euro per ciascun beneficiario (applicando le disposizioni previste dal regime “de minimis”, così come disciplinato dall’Unione Europea), per l’acquisizione di nuovi mezzi, intesi come veicoli di prima immatricolazione, l’erogazione del servizio di trasporto pubblico con taxi, con particolare attenzione ai nuovi standard di tutela ecologica, contributi per l’allestimento del veicolo per il trasporto dei soggetti diversamente abili, contributi per l’acquisizione delle nuove tecnologie di bordo e dei sistemi utili ad accrescere la qualità e l’efficienza del servizio offerto.
«Si tratta di un progetto pilota – spiega l’assessore della Programmazione Alessandra Zedda – che ha l’obiettivo di accrescere la fruibilità e migliorare la qualità del servizio offerto, con particolare attenzione alle ricadute positive che questo può determinare sul settore turistico regionale. Gli operatori del servizio di trasporto pubblico non di linea attivi sul territorio regionale sono 318, svolgono una attività che ha un impatto significativo sull’accoglienza dei turisti e rappresentano una importante alternativa di trasporto non solo a livello urbano per chi accede all’isola attraverso i porti e aeroporti sardi.»
Le procedure di pubblicazione del Bando affidate al Centro regionale di Programmazione, sono state accelerate al fine di consentire, tra gli altri, la tempestiva partecipazione dei gestori dei comuni colpiti dall’alluvione.
«E’ necessario migliorare la qualità del servizio offerto, sostenendo un rinnovamento dei mezzi e delle tecnologie impiegate – sottolinea l’assessore del Turismo, Luigi Crisponi – per garantire all’utenza un servizio contraddistinto da standard qualitativi elevati e di accrescere l’attività di pubblicizzazione di tutte le iniziative turistiche e promozionali sostenute dalla Regione e in particolare dall’assessorato del Turismo, artigianato e commercio. Il progetto porterà ricadute positive sul territorio, garantendo un servizio più efficiente e aumentando l’accessibilità, la facilità e la qualità degli spostamenti nel territorio, sia su scala locale sia su scala regionale, con particolare attenzione ai flussi turistici.»

«La Giunta regionale ha approvato ieri mattina un disegno di legge, che sarà sottoposto al vaglio del Consiglio regionale, per eliminare la possibilità di destinare a funzioni abitative i seminterrati.»
Lo ha annunciato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. Il testo ribadisce che è vietato altresì il recupero ai fini abitativi dei piani pilotis e dei locali al piano terra nelle aree dichiarate, ai sensi del vigente piano stralcio per l’assetto idrogeologico, di pericolosità elevata o molto elevata ovvero in aree di pericolosità di frana elevata o molto elevata e nelle altre aree che i Comuni possono identificare mediante specifica deliberazione.
«Con questo disegno di legge – ha aggiunto il presidente – che recupera i contenuti degli emendamenti cassati due giorni fa, proponiamo una soluzione concreta per impedire che venga concessa l’abitabilità in locali seminterrati.»
Ugo Cappellacci 0

«La Regione èpronta ad attivare una procedura di emergenza per affrontare la questione relativa alla mobilità in deroga.»
Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, annunciando l’intervento della Giunta nei confronti della Sfirs.
«Attraverso un’anticipazione della Sfirs per un ammontare di 30 milioni di euro – ha aggiunto il presidente – andremo ad intervenire immediatamente per dare una risposta in tempi celeri e andare incontro alle pressanti e giuste esigenze dei lavoratori. Ancora una volta la Regione deve intervenire per supplire alle carenze ed alle dimenticanze di uno Stato centrale che dovrebbe essere più presente sia sui temi del lavoro che su quelli dello sviluppo. Per giunta siamo costretti a compiere una corsa ad ostacoli per via di un patto di stabilità ingiusto, che, nonostante le sentenze della Corte Costituzionale, non viene rimodulato dall’Esecutivo nazionale. Oggi più che mai, su questi ed altri temi, sarebbe necessario – ha concluso il Governatore – ripristinare le dinamiche di una normale e leale collaborazione istituzionale per difendere gli interessi della comunità e tenere unita una compagine sociale messa a dura prova dalle conseguenze della crisi economica.»
Ugo Cappellacci 50

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge per l’emergenza alluvione. «Con la legge approvata dal Consiglio, contenente l’emendamento presentato per raddoppiare da 5 a 10 milioni i fondi stanziati dall’esecutivo – ha commentato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci – si concretizza l’impegno per reperire ulteriori risorse per fronteggiare l’emergenza alluvione. Mentre lo Stato nicchia sugli impegni assunti riguardo alle risorse all’indomani della tragedia – ha sottolineato Cappellacci – la Regione rinforza il suo contributo per affrontare nell’immediato l’emergenza. Resta il forte rammarico per la dichiarata inammissibilità di due emendamenti importanti: il primo è quello relativo alle disposizioni per rendere pienamente operativa la Protezione Civile, con il centro funzionale, sul quale la Giunta già a settembre aveva deliberato, e i distaccamenti territoriali; il secondo era finalizzato a eliminare radicalmente la possibilità di concedere l’abitabilità per gli scantinati. Sono stati cassati – ha concluso Cappellacci – per un puro e semplice formalismo terminologico, che non ha alcun senso dinanzi a questioni sostanziali di primaria importanza. Presenterò immediatamente un disegno di legge che riprende tutti questi temi e, se non dovesse essere approvato, rassegnerò le dimissioni, determinando così lo scioglimento del Consiglio e la fine anticipata della legislatura.»

Domani, 4 dicembre 2013,  Cgil, Cisl e Uil Sardegna terranno una manifestazione con sit-in di fronte al Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari, a sostegno della vertenza contro il mancato finanziamento nazionale e regionale degli ammortizzatori sociali. Oltre 1.000 persone, provenienti da tutti i territori, si riuniranno dalle 9,30 per sollecitare dalle istituzioni iniziative adeguate all’emergenza.

La presidente dell’Assemblea regionale, on. Claudia Lombardo, incontrerà le delegazioni sindacali subito dopo l’inizio della manifestazione. Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, riceverà i sindacalisti alle ore 16 a “Villa Devoto”. Nella lettera inviata nei giorni scorsi al Presidente della Regione per chiedere l’incontro, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Marinora De Biasi, Giovanni Matta e Francesca Ticca, hanno segnalato all’on. Cappellacci che «dai dati forniti dall’assessorato regionale del Lavoro, risulta che a tutt’oggi appena il 50% dei lavoratori che hanno diritto al sussidio hanno percepito le relative indennità. Ciò a causa della mancata assegnazione alla Regione delle risorse necessarie. A fronte di un fabbisogno stimato di 250 milioni di euro, infatti, per il 2013 ne sono state attribuite appena 90 milioni e 807 mila euro. Peraltro nonostante la sensibilità e disponibilità garantita dalle istituzioni sarde, le risorse stanziate dal Consiglio di 30 milioni circa, che avrebbero potuto alleviare le sofferenze di almeno 4/5.000 famiglie, non sono state ancora impiegate».

Tito Siddi

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

 

«La sospensione dei tributi nei comuni colpiti dall’alluvione é una prima, parziale, risposta alle nostre richieste ed un atto dovuto da parte del Governo verso quelle comunità che oggi versano in uno stato di difficoltà.»
Lo ha dichiarato il presidente Cappellacci, in seguito al decreto firmato sabato dal ministro dell’Economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni.
«Auspichiamo – ha aggiunto il presidente – che sia l’inizio di un’inversione di tendenza e che si proceda celermente a mantenere altresì gli impegni sulla modifica dell’articolo 10 dello Statuto per consentire alla Regione di dare continuità alla riduzione del 70% dell’IRAP e ad altre azioni per alleviare il peso fiscale che grava sulle spalle delle imprese. La Regione ribadisce la necessità di intervenire immediatamente sul patto di stabilità per sbloccare risorse che devono essere disponibili subito sia per affrontare l’emergenza sia per gli interventi necessari ad evitarla in futuro.»
«Occorrono procedure straordinarie – ha concluso Cappellacci – per affrontare l’immediato e per accompagnare le nostre comunità lungo tutto il percorso di uscita dall’emergenza.»
Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

 

«Lo Stato centrale si deve pronunciare sulla nostra rivendicazione per la modifica del codice doganale europeo e proseguire il percorso per il riconoscimento della zona franca integrale della Sardegna.»
Lo ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci, durante il suo intervento alla manifestazione per la zona franca organizzata dall’associazione “Oz…ieri domani”.
«Siamo pronti a firmare come Giunta – ha sottolineato Ugo Cappellacci – anche la diffida promossa dai movimenti al fine di mettere in mora e richiamare alle loro responsabilità politici e funzionari che non danno all’isola le risposte che aspetta da troppo tempo. Questa battaglia è “sorella” delle altre questioni ancora aperte con il Governo di Roma, come quella relativa al patto di stabilità. Su quest’altro aspetto, considerato che le sentenze della Corte Costituzionale già ci hanno dato ragione e che una legge recente imponeva all’esecutivo nazionale di riscrivere con noi il vincolo entro il termine di 120 giorni disatteso dal Governo, siamo pronti ad una nuova diffida che questa volta chiami a rispondere direttamente della loro inerzia le persone fisiche che stanno danneggiando la Sardegna e i sardi. Anche per ottenere quanto dovuto per la vertenza entrate abbiamo dovuto ottenere una sentenza della Corte Costituzionale e inviare l’ufficiale giudiziario con “s’atu de intima” a Palazzo Chigi.»
«Su tutte queste battaglie – ha concluso il Governatore della Sardegna – se vogliamo dare più forza a rivendicazioni che appartengono a tutti i sardi e non a questa o a quella fazione politica, abbiamo il dovere di anteporre il bene comune all’appartenenza partitica.»
Ugo Cappellacci 50

Il Commissario delegato per l’emergenza alluvione, Giorgio Cicalò, ha presieduto una riunione operativa per fare il punto su procedure, tempi, spese eleggibili che potrebbe coprire il Fondo Sociale dell’Unione Europea (FSUE). Si tratta – come ha spiegato il direttore generale della Presidenza della Regione, Gabriella Massidda – di uno strumento che interviene in caso di catastrofi naturali di grandi proporzioni che colpiscono un Paese. In circostanze eccezionali e in presenza di condizioni specifiche può essere fornito aiuto anche a una regione colpita da una catastrofe straordinaria, qualora si sia abbattuta sulla maggior parte della popolazione, con durature e profonde ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla stabilità economica della regione stessa. In questa ottica il presidente della Regione, Ugo Cappellacci – impegnato in una serie di sopralluoghi in alcuni dei paesi del nuorese danneggiati dalla furia di Cleopatra – ha incaricato gli uffici di prendere contatto con la segreteria del commissario Johannes Hahn, responsabile per le politiche regionali, per invitarlo a fare un sopralluogo in Sardegna.
Il Fondo Sociale prevede che la domanda di contributo, che deve essere inoltrata dal governo nazionale, pervenga alla Commissione entro 10 settimane a partire dal primo danno subito (in questo caso entro il 3 febbraio 2014) . Il FSUE – che integra la spesa pubblica – interviene per il ripristino immediato di una serie di infrastrutture e impianti (elettricità, rete idrica e fognaria, trasporti, telecomunicazioni, sanità e istruzione), per la messa a disposizione di alloggi temporanei e organizzazione dei servizi di soccorso destinati a soddisfare le necessità immediate della popolazione, per la ripulitura delle zone danneggiate e per misure di prevenzione per proteggere il patrimonio culturale. Il Fondo si limita ai danni non assicurabili e non copre le perdite subite da soggetti privati. Non sono inoltre ammissibili ai finanziamenti del FSUE le azioni a lungo termine (ricostruzione, riconversione economica, prevenzione), per le quali si può ricorrere Fondi strutturali e al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

Ugo Cappellacci 50
«É grave che, nonostante gli accordi e le rassicurazioni, il Governo non sia stato conseguente sulla modifica dell’articolo 10 dello Statuto necessaria per il via libera alla riduzione dell’IRAP, già prevista dalla legge approvata mesi fa dalla Regione.»
Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, a margine della riunione di Tramatza con i sindaci, i prefetti e le imprese, sulle misure per uscire dall’emergenza alluvione.
«Se questa misura era necessaria prima per dare una boccata d’ossigeno alle nostre imprese – ha osservato Cappellacci -, lo è ancor di più in un momento drammatico per la nostra isola.» 
«Non sono arrivati ancora segnali chiari – ha aggiunto il presidente – su una serie di misure richieste al Governo per affrontare questa situazione di gravissima difficoltà e le risorse di cui si é parlato finora rischiano di essere irrisorie di fronte all’entità effettiva dei danni.»
«Se non ci saranno aggiornamenti nelle prossime ore, saremo costretti a violare il patto di stabilità per liberare risorse a favore delle nostre comunità, delle imprese e delle famiglie. La Sardegna – ha concluso Cappellacci – non può aspettare.»

La Giunta regionale ha stanziato sette milioni di euro per interventi immediati a favore dei Consorzi di bonifica nei territori danneggiati dal nubifragio. La delibera dell’assessorato dell’Agricoltura prevede una rimodulazione del Programma 2010-2011 destinando 2,5 milioni alla Gallura, 2 mln all’Oristanese e 2,5 mln alla Sardegna Centrale.
«Considerata l’estrema gravità della situazione e la straordinarietà degli eventi – hanno spiegato il presidente Ugo Cappellacci e l’assessore Oscar Cherchi – abbiamo ritenuto prioritario adoperare le risorse per finanziare i Consorzi di bonifica le cui opere sono state maggiormente danneggiate e compromesse.»
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