25 November, 2024
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«Il sistema Sardegna patisce carenze storiche, dovute a nodi rimasti irrisolti per decenni su aspetti fondamentali per rendere competitive le nostre imprese, come ad esempio infrastrutture ed energia. Per essere realmente competitivi dobbiamo intervenire non solo con azioni che possono produrre effetti nel lungo periodo, ma anche e soprattutto con quelle che possono sprigionare effetti positivi nell’immediato. Tra queste rientra la zona franca, che serve per alleviare un peso fiscale che è il più alto d’Europa e che rappresenta per la nostra isola lo strumento per liberare potenzialità inespresse.»
Lo ha dichiarato il presidente della regione, Ugo Cappellacci, intervenendo stamane all’Invest in Sardinia Day. 
Il Governatore Cappellacci ha raccolto altresì il riferimento del professore ed ex ministro Paolo Savona all’esempio di Shangai: «Siamo favorevoli ad una zona franca che oltre ad uno strumento di carattere fiscale sia anche un’iniziativa di semplificazione: una zona libera dalle patologie di quella burocrazia che troppo spesso rappresenta un freno per un mondo imprenditoriale in cui il fattore tempo fa la differenza tra il successo e il fallimento». 

«Attraverso la somma di queste azioni – ha concluso Ugo Cappellacci – possiamo creare uno choc positivo che possa contribuire ad alzarci dalle macerie della crisi e sviluppare potenzialità finora inespresse. Potremo rompere una volta per tutte con le logiche del passato ed investire su quei fattori non delocalizzabili, che possono creare nuova impresa e nuovo lavoro stabile della nostra isola senza lasciare il nostro destino in mano a consigli di amministrazione o azionisti che magari di trovano dall’altra parte del mondo-»

Il presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, è ritornato sulla “zona franca” ieri sera, nel corso del suo intervento al convegno dei giovani della Confindustria “We love sud”, al T-hotel di Cagliari.
«La zona franca è uno strumento importante nella sfida per la competitività – ha detto il presidente Cappellacci -. Per fare impresa occorrono capitale umano, finanziamenti, ma anche e, soprattutto, un sistema capace di creare condizioni per un esercizio proficuo dell’attività dell’azienda. Nell’immediato dobbiamo recuperare gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità, ma allo stesso tempo la zona franca integrale è altresì azione di prospettiva, idonea a rendere la nostra Regione il ponte d’Italia e d’Europa verso il Mediterraneo. La fiscalità di vantaggio – ha aggiunto Cappellacci – permette di recuperare una parte rilevante del divario sofferto e sviluppare potenzialità finora inespresse. I sardi, nonostante le difficoltà, in questi decenni sono stati capaci anche di essere promotori di eccellenze. Questo significa che, laddove il sistema diventasse più funzionale all’attività di impresa, potremmo finalmente diventare conquistatori dei mercati nazionali ed internazionali. Il ragionamento nasce dal fatto che rispetto agli altri costi quello derivante dal fisco sono quelli sui quali possiamo intervenire subito. E’ la prosecuzione di quello che abbiamo fatto con quell’abbattimento dell’IRAP del 70%, che dobbiamo ora difendere in sede nazionale. Ora lo Stato si deve pronunciare sulla zona franca integrale – ha concluso il presidente della Regione – e fare propria in Europa la giusta rivendicazione della Sardegna.»
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Roberta Vinci.

Roberta Vinci. Foto di Fabio Murru.

Grande festa a Cagliari per il trionfo delle azzurre nella Federation Cup di tennis, 4 a 0 in finale sulla nazionale russa.

«Grande Italia, grazie azzurre». Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato la conquista della Federation Cup da parte delle tenniste italiane.

«Hanno vinto – ha sottolineato Ugo Cappellacci – il coraggio, la determinazione, la straordinaria energia del team guidato da Barazzutti. Ancora una volta Cagliari e l’isola hanno giocato un ruolo che va oltre il cosiddetto fattore campo, tanto che possiamo parlare a buon diritto di fattore Sardegna.»

«Abbiamo dimostrato – ha osservato ancora il presidente della Regione – che quando abbiamo il coraggio di proporci sullo scenario nazionale ed internazionale non siamo secondi a nessuno. Inoltre, chi ha visitato la città e la Sardegna in questi giorni ha potuto scoprire, oltre alle nuove tariffe per la continuità territoriale, che rappresentano un forte propulsore per il turismo, anche quell’isola meno nota ai più, ma non meno affascinante.»

«Per questo – ha concluso il Governatore – esprimo un sentito ringraziamento ad Angelo Binaghi e alla Federazione tennis per aver fatto la cosa più giusta: aver creduto nelle potenzialità della Sardegna.»

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Cresce l’appeal di Ugo Cappellacci, che ora è 15° con il 47,3% dell’indice di gradimento (era al 44,1% nel mese di marzo), nell’indagine trimestrale di Monitoregione dell’istituto Datamonitor sull’apprezzamento dei governatori di Regione per il terzo trimestre del 2013. Ugo Cappellacci torna ai livelli di gradimento del marzo 2012, il più alto degli ultimi 18 mesi dopo il 47,5% del giugno 2012.

Enrico Rossi (Toscana – PD), con una percentuale di gradimento pari al 58% è il Presidente di regione più amato d’Italia (era secondo nella precedente rilevazione). Al secondo posto Nicola Zingaretti (Lazio – PD), che passa dalla prima posizione del secondo trimestre alla seconda del terzo con il 57,8% dei consensi. Si conferma al terzo posto Luca Zaia (Veneto – Lega Nord) con il 57,5%.

In quarta posizione troviamo un ex aequo con il 53,2% tra Stefano Caldoro (Pdl), presidente della regione Campania che conferma la sua posizione, la neo eletta Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia – PD) e Vasco Errani (PD), che nella precedente rilevazione era quinto, governatore dell’Emilia Romagna.

Nella top ten troviamo poi in settima posizione Gian Marco Spacca (Marche – PD) con il 53,1% era quinto a giugno 2013, ottavo Rosario Crocetta (PD) presidente della regione Sicilia con il 52%, che perde due posizioni, nono Roberto Maroni (Lombardia – Lega Nord) che con il 51,3% fa segnare una discesa di due posti.

La classifica dei governatori vede passare dalla nona alla decima posizione Nichi Vendola (Puglia – SEL) con il 50,7%, dall’ottava all’undicesima Claudio Burlando (Liguria – PD) con il 50,5%, pari merito con Paolo di Laura Frattura (Molise – PD) con il 50,5% che invece era sesto nel secondo trimestre dalla decima alla tredicesima Katiuscia Marini (Umbria – PD) con il 49,6%.

La quattordicesima piazza è per il governatore del Piemonte Roberto Cota (Lega Nord) al 48%. Alle spalle di Ugo Cappellacci, quindicesimo, chiudono la classifica Giuseppe Scopelliti (Calabria – Pdl) sedicesimo con il 47% e Giovanni Chiodi (Abruzzo – Pdl) diciassettesimo con il 46,4%.

 

Si sono conclusi sabato 26 ottobre al Palacongressi della Fiera di Cagliari, i lavori della V assemblea regionale del volontariato. Convocata del presidente della Regione Ugo Cappellacci, l’Assemblea ha chiamato a raccolta i responsabili delle circa 1.600 associazioni di operano in Sardegna, iscritte o meno al Registro generale, per fare il punto sulla situazione del volontariato nell’isola.
I lavori sono stati aperti dal Presidente delegato dell’Osservatorio, Franco Manca, che ha messo in evidenza la straordinaria importanza del ruolo recitato dal volontariato, chiamato, il più delle volte, a affiancare, se non a supplire, al ruolo delle istituzioni.
«Una delle tante sfide – ha detto Franco Manca – è quella di richiamare l’attenzione sulle situazioni più deboli, sensibilizzando la coscienza collettiva per una maggiore assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e della società civile, in linea con il principio della solidarietà». 
Franco Manca ha poi messo in guardia sui pericoli di possibili strumentalizzazioni, di eventuale dipendenza e talvolta di tentativi di politicizzazione da parte delle istituzioni, spiegando che i finanziamenti pubblici sono utili soprattutto quando danno stabilità, competitività agli interventi e non vanno quindi demonizzati, ma – ha ammonito – vanno maneggiati con cura.
Un altro aspetto messo evidenza dal presidente dell’Osservatorio è stata l’esigenza che si provveda al più presto all’approvazione del disegno della legge che riordina la materia del volontariato, approvato a gennaio dalla Giunta e ora in attesa di esame da parte del Consiglio regionale.
In Sardegna le associazioni iscritte al registro generale del Volontariato sono in totale 1.518, di cui: 575 a Cagliari, 238 a Sassari, 147 a Nuoro, 130 a Oristano, 137 a Carbonia Iglesias, 110 in Medio Campidano, 48 in Ogliastra e 133 nella provincia di Olbia Tempio.
La maggior parte sono iscritte al settore sociale (1.204), a seguire il settore culturale (293), il settore protezione civile (221), il settore ambiente (196), il settore diritti civili (18) e il settore cooperazione internazionale (11).
Questi i nominativi degli eletti nella serata oggi al termine dell’Assemblea: 4 rappresentanti nel Comitato di Gestione del fondo speciale (Giorgina Orgiu, Franco Boi, Fernando Nonnis e Giovanni Demarcus);
8 rappresentanti all’interno dell’Osservatorio regionale (Pierpaolo Cambus, Sergio Madeddu, Carla Serpi, Pierluigi Barigazzi, Gennaro Esposito, Maria Luisa Sari, Piera Lotti e Giovanna Pani).
Nel corso dell’Assemblea si è svolta anche la Conferenza dei presidenti dei coordinamenti per designare ulteriori 4 rappresentanti in seno all’Osservatorio: (Emilio Garau, Luciano Bernardi, Giacomo Manca di Nissa e Antonello Carta).

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Il presidente della regione, Ugo Cappellacci, ha illustrato nel corso di una conferenza stampa, a Villa Devoto, le iniziative che seguiranno l’adozione del nuovo piano da parte della Giunta.
«Condividere un percorso non significa abdicare alle proprie funzioni – ha detto Ugo Cappellacci -. Noi continueremo ad esercitarle e auspichiamo che la celerità dimostrata dal Ministero nell’intervenire nel dibattito sulla materia venga utilizzata soprattutto per imprimere un’accelerazione al percorso intrapreso.»
«In questa materia – ha sottolineato il presidente – abbiamo competenza primaria e non devo chiedere il permesso a nessuno per approvare una delibera di Giunta. Noi abbiamo voluto coinvolgere in un percorso condiviso il Ministero e auspico che quest’ultimo non abbandoni la strada di una leale collaborazione istituzionale, anche in vista della redazione del piano per le zone interne della Sardegna. In ogni caso il nostro lavoro non si interrompe. Il percorso che sta giungendo a compimento è stato caratterizzato da una fase di partecipazione con i sindaci e tutti gli stakeholders, durato tre anni, durante il quale sono emerse le numerose criticità e gli errori della vecchia versione.»

Il presidente ha espresso la volontà di proseguire il cammino nel segno della partecipazione: «Dalla data di pubblicazione sul BURAS partirà un tour informativo che attraverserà l’isola per illustrare ai cittadini le novità introdotte. Avvieremo altresì una serie di incontri con i sindaci della Sardegna affinché il processo di cambiamento avviato continui sul binario della partecipazione e della condivisione». Ha inoltre aperto una pagina di Facebook “Piano Paesaggistico della Sardegna” per rappresentare anche sulla rete in forma più snella, oltre a quanto contenuto su sito istituzionale della Regione, questo processo di cambiamento, che parte dal rispetto dei valori della Sardegna.

«Mettere ordine in questa materia – ha affermato – e rimuovere le numerose imprecisioni del vecchio PPR significa far ripartire un settore che, secondo le stime più prudenti, conterebbe investimenti per 250 milioni di euro, un punto percentuale di PIL e la riattivazione di oltre 10 mila posti di lavoro.»

Cappellacci ha infine illustrato gli aspetti più innovativi del nuovo piano, mostrando come esempio una semplice app per smartphone, attualmente disponibile per i sistemi Android ma presto anche per gli altri sistemi, con cui sarà possibile inquadrare attraverso la fotocamera del tablet o del telefono una direzione per sapere se su quella linea ci siano dei beni paesaggistici, a che distanza, se siano presenti dei vincoli e di che tipo e altre notizie utili per i cittadini.

«Durante la revisione abbiamo rilevato centinaia di errori nella localizzazione dei beni, che hanno lasciato prive di tutela le aree di pregio e hanno imposto vincoli ingiustificati laddove invece non ci fosse niente da tutelare. I sardi – ha concluso il presidente – ora potranno contare su un piano che non nasconde sorprese, che individua uno per uno beni e vincoli e che ripristina la certezza del diritto.»

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Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha illustrato stamane in una conferenza stampa, le nuove tariffe dei collegamenti da e per la Sardegna, disponibili sui siti web delle compagnie aeree.
«Con le nuove tariffe aeree la Sardegna diventa più accessibile – ha detto Ugo Cappellacci -. Non solo abbiamo messo al riparo il diritto alla mobilità dei sardi – ha osservato il presidente -, ma con la tariffa unica abbiamo gettato le basi per incrementare anche il numero dei non residenti che per nove mesi l’anno potranno contare sui medesimi prezzi, non più esposti ad oscillazioni che raggiungevano perfino i 400 euro per tratta. In questo modo abbiamo inoltre finalmente aperto la continuità ai nostri emigrati. E’ pertanto una continuità che va a beneficio non solo dei viaggiatori, ma anche dei nostri territori.»
«Abbiamo creduto in questa nuova formula – ha aggiunto il presidente della Regione – perché è idonea ad attrarre visitatori, con ricadute per impresa e lavoro, che vanno al di là del settore turistico”. Il presidente della Regione è ritornato anche sul tema delle frequenze: “Mentre prima l’aumento dei voli era subordinato a calcoli che venivano compiuti a consuntivo, e quindi quando non era più utile, oggi invece il meccanismo si attiva al momento delle prenotazioni. All’aumentare della domanda scatta automaticamente, senza oneri aggiuntivi, il numero dei voli. Abbiamo abbattuto un muro – ha concluso il presidente – e costruito uno dei ponti che può aiutarci a superare la condizione di insularità.»
«Una nuova opportunità per tutta la Sardegna, per i sardi e le imprese isolane e anche per i nostri visitatori – ha sottolineato l’assessore del Turismo Luigi Crisponi -. I numeri sul trasporto aereo sono specchio fedele di una stagione turistica di confortante ripresa di presenze nelle strutture ricettive isolane. Anche la tendenza di ottobre è molto positiva, accompagnata da condizioni climatiche particolarmente favorevoli.»
Dal 1° gennaio al 30 settembre i passeggeri in transito negli scali di Alghero, Cagliari e Olbia sono stati 5 milioni e 900 mila, cifra mai raggiunta in passato. In proiezione a fine anno dovrebbe essere superata quota 7 milioni e 100 mila. Quanto al numero dei passeggeri nei singoli scali da gennaio a settembre, tutte cifre in aumento rispetto agli anni scorsi: a Cagliari hanno volato 2.860.721 persone, a Olbia 1.755.070 e ad Alghero 1.286.077.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Il deputato Francesco Sanna critica duramente il Governatore Ugo Cappellacci sulla vicenda del disegno di legge di stabilità e sulla modifica dell’articolo 10 dello Statuto Sardo.

«Il presidente della Regione continua esplicitamente a ritenere che il Consiglio dei Ministri avrebbe approvato il disegno di legge di stabilità con una disposizione che modificava l’articolo 10 dello Statuto sardo – scrive Francesco Sanna in una nota -. E che un complotto di palazzo, (“mani misteriose”), avrebbe ordito la sua cancellazione. Egli deve necessariamente sostenere questa tesi per giustificare la dispendiosa missione a Roma di ieri, con Giunta regionale e seguito.«

«Lasciandogli le sue funzioni istituzionali molto tempo libero, tra l’altro l’onorevole Cappellacci – aggiunge Sanna – ha pubblicato sul suo profilo Facebook  un documento, su cui ha fatto apporre dai suoi grafici un timbro rosso sangue con la scritta: ECCO LA VERITA’. Si tratterebbe, a suo avviso, della relazione tecnica ufficiale all’articolo 16, allegata al disegno di legge. In essa si fa esplicito riferimento alla modifica dell’articolo 10 dello Statuto sardo.  Al Ministero dell’Economia si sarebbero dimenticati di toglierlo. Peccato però che il documento timbrato Cappellacci non sia la relazione tecnica del disegno di legge, pubblicata ufficialmente dal Senato della Repubblica e a disposizione anche sul sito ufficiale di Palazzo Madama e che l’articolo 16 della legge di stabilità, approvata dal Consiglio dei Ministri e su cui il Parlamento discuterà sia una norma nella quale si parla di competenze del Trentino e di strumenti finanziari derivati delle autonomie locali. Peccato – conclude il deputato sardo – che tale madornale falsificazione della realtà riveli una considerazione dell’opinione pubblica che rischia di squalificare anche l’istituzione da cui proviene.»

«Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Angelino Alfano,  presenterà un emendamento per ripristinare il testo della legge di stabilità concordato con la Regione e contenente la modifica dello Statuto sardo, che apre la strada della nostra autonomia fiscale.»
Lo ha dichiarato il presidente Ugo Cappellacci dopo aver incontrato il vicepremier.
«Questo non solo ci consente nell’immediato di consolidare il risultato della riduzione dell’Irap del 70%, ma anche di proseguire con la riduzione delle accise e andare avanti verso quello che per noi è l’obiettivo finale: la zona franca integrale della Sardegna. E’ un’occasione unica per riscrivere la storia economica della Sardegna: un appuntamento al quale non possiamo presentarci divisi e dobbiamo unire le forze, anche con i movimenti che stanno dando un forte impulso a questa battaglia. Rivolgo ancora una volta l’appello a tutta la politica sarda affinché almeno sulle grandi battaglie si mettano da parte le piccole divisioni e si pongano al primo posto gli interessi della Sardegna e dei sardi.»
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Emanuele Cani.

Dura presa di posizione del deputato del PD Emanuele Cani, sulla vicenda della mancata modifica dell’articolo 10. «Ma era proprio necessaria tutta questa messa in scena del presidente Cappellacci sul caso ” Fiscalità di vantaggio Sardegna”? – si chiede Emanuele Cani – Eppure avrebbe potuto risolvere tutto con una semplice telefonata. Non a caso è bastata la dichiarazione del ministro Del Rio, il quale ha chiarito ”Non c’è nessun problema nel merito, ma solo di percorso. L’articolo – spiega Delrio – non è stato inserito nella legge di stabilità perché non è stato concluso l’iter formale. Continuiamo a lavorarci e, completati i passaggi dovuti, la scelta verra confermata” a cui si aggiunge la dichiarazione del ministro Alfano, dello stesso partito del Presidente, che conferma la volontà del governo di rispettare gli accordi.»

«Ma io mi chiedo – conclude il deputato del PD – era proprio necessario convocare tutta la giunta regionale a Roma, per far pagare ai sardi una evidente iniziativa di campagna elettorale?»